Buongiorno, Sono una donna di 50 anni che da 4 anni ha un a compagna con una figlia. Non convivia

18 risposte
Buongiorno,
Sono una donna di 50 anni che da 4 anni ha un a compagna con una figlia.
Non conviviamo soprattutto per rispetto alla figlia e perché entrambe abbiamo sempre voluto fare le cose lentamente per non creare traumi alla figlia che quando mi ha conosciuto aveva 9 anni. Il rapporto è andato da subito molto bene, sembrerebbe mi abbia accettato, parliamo e scherziamo insieme e io comunque ho sempre cercato di non essere invadente e di lasciare la priorità al loro rapporto.
Ora che ha 13 anni però, mi sto accorgendo che ha degli atteggiamenti di gelosia che dopo 4 anni e soprattutto a qs età secondo me sono eccessivi. Ci interrompe quando parliamo e se sto troppo tempo con la madre, le fa notare la cosa e la attira a sé. Non possiamo fare nulla noi 2 perché altrimenti si ingelisisce .....sembra quasi abbia un rapporto amoroso con lei e mi veda come una rivale. È normale a qs età? Come mi devo comportare? Grazie
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto ciò possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Salve, visto che quella che era una bambina ora è una ragazza potreste parlarne in modo trasparente. I segreti gravano sulle famiglie e influenzano inconsciamente i vissuti dei figli che intuiscono qualcosa e che non sanno dare loro una forma. Ci sarà un periodo di assestamento, ma non parlerei di traumi se il sostegno emotivo della madre accompagnerà questa nuova consapevolezza. Cordiali saluti
Gent.le Sig.ra grazie per la sua condivisione.
Avrei bisogno di più elementi per valutare meglio la situazione.
Mi sento di dirle che la ragazza ha un'età particolare. Mi sta parlando di una tredicenne che sta vivendo l'età adolescenziale fatta di fragilità e stravolgimenti emotivi. La gelosia potrebbe esserci.
Io le direi di aspettare e vedere come evolve la situazione, intanto cerchi di entrare in punta di piedi magari provando anche lei a starle vicino e farle capire che non deve temere nulla, lei non è sua rivale.
Se ha in seguito necessità per un confronto rimango a disposizione on line.
Un caro saluto.
Raffaella

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Salve. I tredici anni sono un'età complessa e di passaggio (ed a mio avviso aver trascorso parte di anni di scuola così fondamentali come quelli delle medie in lockdown la rende ancor più delicata). Atteggiamenti "eccessivi" possono comparire per i motivi più disparati ma hanno sempre un senso. E' difficile per gli adolescenti dire esattamente quello che vivono, spesso non lo sanno con certezza, quindi trovano altri modi per comunicare. Cercare pian piano di comprendere cosa vive è il modo per poi poter entrare nel suo mondo ed aiutarla a crescere, di conseguenza può migliorare il rapporto che ha con voi.
Spero che riesca a trovare le risposte che cerca ed a superare questo momento di difficoltà. Buona giornata, Emanuela.
Buongiorno, potrebbe essere che la ragazza abbia intuito qualcosa? Potreste valutare, lei e la sua compagna, di parlarne con la figlia in quanto è importante essere sinceri, nel giusto modo in base all'età, per non far creare fantasie e dubbi.
L'adolescenza è, inoltre, un'età particolare, con fragilità e instabilità emotiva.
Potreste valutare anche qualche incontro psicologico per farvi guidare nel giusto modo di comunicazione con lei, riguardo soprattutto l'esplicitazione del vostro legame.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buonasera gentile utente, mi dispiace per il difficile momento che sta vivendo. Le consiglio di iniziare una terapia di coppia, insieme alla sua compagna per comprendere meglio la situazione. Sono a disposizione anche online, le auguro una buona serata, dottoressa Nibbioli.
Gent.ma grazie per la condivisione.
Le consiglio di farla sentire accolta, voluta, ascoltarla, starle vicino ma non soffocata e cercare anche di "capire/accettare" la sua messa alla prova.
Posso immaginare la fatica quando mostra la sua gelosia.
Voi continuate a dimostrarle che l'amore ha sfaccettature diverse: si può provare verso una persona, una figlia, una donna, una sorella.
Se i dubbi dovessero persistere o se vi facesse vivere più sereni potreste anche richiedere un supporto psicologico dove confrontarvi sui futuri interrogativi o avere anche solo un luogo dove singolarmente o insieme essere ascoltati, poter ricevere consigli eventuali, sapendo che esso è protetto e dove è anche possibile avere uno "sfogo" costruttivo.
Resto a disposizione per eventuali domande, richieste o informazioni aggiuntive.

Dott.ssa Bachiorri Sara
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Buongiorno, servirebbero più elementi per inquadrare al meglio la situazione. Ritengo, però, che sarebbe giusto iniziare a parlare apertamente con la figlia della sua compagna, è abbastanza grande per comprendere la situazione. Valuti l'opportunità di effettuare qualche incontro di supporto psicologico insieme alla sua compagna per esplorare i vostri timori riguardo l'affrontare questa tematica con la ragazza, sarebbe un'occasione per trovare le modalità migliori per introdurre il discorso. Un caro saluto
Gentile Signora, comprendo il suo disagio e la preoccupazione.
Come hanno già scritto le colleghe ed i colleghi l'adolescenza è un momento davvero delicato, caratterizzato da un aumento della conflittualità , che è funzionale alla crescita dei ragazzi e delle ragazze in questa fase.
Innanzitutto mi sento di suggerirle di non sentirsi minacciata dagli atteggiamenti della ragazza: la relazione che lei ha con la sua compagna non deve essere messa in competizione con la relazione madre/figlia.
In seconda battuta direi che la sua compagna (insieme a lei se lo riteneste utile) potreste parlare con trasparenza e serenità alla ragazza per rassicurarla.
Resto a sua disposizione per qualsiasi ulteriore necessità o chiarimento.
Le auguro ogni bene!
Dr.ssa Erika Conti
Cara Utente, innanzitutto grazie per aver condiviso la sua storia. Servirebbero diverse informazioni in più per avere un quadro più dettagliato e ogni risposta tramite questo canale resta sempre sommaria, quindi per iniziare direi che se la situazione vi mettesse in difficoltà potete sempre fare affidamento a dei colloqui con un professionista per sviscerare i dubbi e sapere come comportarvi. Di certo però la ragazza si trova in un'età particolare, in cui le emozioni possono essere difficilmente comprese e di conseguenza condivise, infatti più che a parole si mostrano con degli atteggiamenti a volte anche contraddittori: questo perché l'adolescenza si caratterizza per l'alternanza di movimenti che diciamo "progressivi" e "regressivi": magari proprio in questo quadro si spiega la "gelosia" nei confronti della madre, o comunque il bisogno di difendere un proprio spazio noto. Credo sia molto importante tollerare le difficoltà che possono emergere, cercando di accoglierle come parte dello sviluppo e passaggio di transizione nei rapporti. È fondamentale permetterle di capire che i legami sono sono minacciati, e che può avere fiducia negli adulti che la circondano e, un po' per volta, che le emozioni e i sentimenti si possono capire, tollerare e condividere.
Un caro saluto e tanti auguri.
Dott.ssa Eleonora Donatelli
Salve, gli adolescenti possono essere intellegibili e per questo ci sembra di navigare un mare privo di appigli, ma la chiarezza e la consapevolezza di avere a che fare con una persona formata e non più una bambina deve guidare nella chiacchierata che avete rimandato da tempo.

Saluti.
Gentilissima, innanzitutto grazie per la condivisione. Sicuramente i 13 anni sono un'età complicata, inizia l'adolescenza con tutti i cambiamenti fisici e mentali che ne conseguono. Credo che potrebbe aiutarvi parlare insieme di questa situazione, in modo da dare voce anche alla ragazzina e ai suoi pensieri.
Resto a disposizione!
AV
Salve, ovviamente relazionarsi con una ragazza di 13 anni è molto diverso e più complesso rispetto a una bambina. Vi consiglio di parlare con la ragazza apertamente per comprendere eventuali problemi e ovviamente il primo approccio alla questione dovrà essere della madre. Nel caso incontraste difficoltà e resistenze vi suggerisco di contattare uno psicologo per evitare che la situazione abbia sviluppi importanti che col tempo potrebbero anche danneggiare la vostra relazione. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno. Oltre le riflessioni dei colleghi/e sull'età delicata della ragazza, sarebbe utile capire se ne ha parlato con la sua compagna e quale sia il suo punto di vista e cosa sa la figlia del vostro rapporto; da qui capire il perché di questi atteggiamenti e che tipo di comunicazione potrebbe essere utile per voi in questa situazione.
Rimango a disposizione. Cordialmente, Dott.ssa Costantini M.
Salve,

Comprendo la situazione delicata che stai affrontando con la figlia della tua compagna. È normale che nell'adolescenza possano emergere dinamiche di gelosia e di rivalità, specialmente quando si tratta di un nuovo membro della famiglia. L'adolescenza è un periodo di cambiamenti emotivi e di sviluppo dell'identità, e i ragazzi possono sperimentare diverse emozioni complesse.

In questa fase, la figlia potrebbe cercare di definire il suo posto all'interno della famiglia e potrebbe percepire la tua presenza come una minaccia al rapporto che ha con sua madre. È importante ricordare che queste dinamiche possono essere temporanee e parte del processo di adattamento alla crescita.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire questa situazione:

1. **Comunicazione aperta:** Parla apertamente con la tua compagna sulla situazione. Condividete le vostre osservazioni e preoccupazioni in modo calmo e sincero.

2. **Coinvolgimento della madre:** È importante che la madre affronti la situazione con la figlia. Può aiutare se la madre conferma il suo amore per la figlia e spiega che la sua relazione con te non cambia il loro rapporto speciale.

3. **Tempo di qualità:** Trovate modi per trascorrere del tempo di qualità insieme, ma assicuratevi che la figlia non si senta esclusa. Coinvolgila in attività che possano rafforzare il rapporto tra di voi.

4. **Rispetto dei confini:** Rispetta i tempi e gli spazi della figlia. Lasciale lo spazio di cui ha bisogno per crescere e svilupparsi.

5. **Comunicazione:** Quando la situazione lo permette, potresti cercare di parlare con la figlia in modo aperto e non invadente. Potresti chiederle come si sente riguardo alla tua presenza e ascoltarla con empatia.

6. **Supporto:** Se la situazione sembra diventare più complessa o difficile da gestire, potrebbe essere utile coinvolgere uno psicologo specializzato in adolescenza o in dinamiche familiari per ottenere ulteriori consigli e supporto.

Ricorda che l'atteggiamento della figlia potrebbe essere una fase temporanea e che, con pazienza, comunicazione e amore, potrete affrontare questa situazione nel migliore dei modi.

Cordiali saluti,
Dott.ssa De Pretto
Gentile utente,
Racconta di una ragazzina di 13 anni, età delicata e complessa della crescita e che porta l'adolescente ad oscillare tra il bisogno di identificarsi con la madre e il desiderio di differenziarsi.
Probabilmente potrebbe essere utile parlarne apertamente, per evitare che i non detti diventino dei macigni che potrebbero gravare ulteriormente sia sulla vostra relazione, sia sulla relazione con la ragazza.
Qualora dovesse incontrare una chiusura o un forte astio ad affrontare il discorso, potrebbe essere utile partecipare a dei colloqui di consulenza familiare per comprendere come gestire questa fase.
Le auguro un grande in bocca al lupo.
Buon pomeriggio, è comune che i bambini provino gelosia quando una nuova figura entra nella vita dei genitori, specialmente durante l'adolescenza. Rimango a disposizione nel caso in cui voglia approfondire l'argomento per cercare di capire quali strategie sarebbe meglio adottare per andare nella direzioni di un risolvimento equilibrato e sano. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno, mi dispiace per questa situazione che lei sta vivendo, e comprendo bene la sua difficoltà e sofferenza.
E' evidente che questa ragazza non essendo mai stata abituata a vedervi insieme come in una relazione vera e propria, provi adesso della gelosia. Consideri che una ragazza di 13 anni si sta avviando verso quello che è il periodo critico dell'adolescenza ed è normale vivere delle crisi sia interiori che esteriori con le figure di riferimento. L'adolescenza inoltre comporta delle paure anche abbandoniche. Non so bene ora la situazione però provi a parlare anche con la ragazza, le faccia capire che lei è una complice e non una rivale e cerchi di attirare la sua fiducia, empatizzando con lei. Non dimentichi che il dialogo è fondamentale in questi casi.
Le auguro una buona giornata per qualsiasi cosa resto a disposizione.

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