Buongiorno sono un maschio di 26 anni. Sono nato in Polonia. Ho vissuto in orfanotrofio fino all'età

20 risposte
Buongiorno sono un maschio di 26 anni. Sono nato in Polonia. Ho vissuto in orfanotrofio fino all'età di 9 anni . Poi sono stato adottato da una famiglia italiana e da allora vivo in Italia. Mi è sempre rimasta la fissa per la Polonia. Il cibo, i posti e tutto. Venendo in Italia e avendo fatto tutte le scuole italiane ho imparato l'italiano da 0 e mi sono concentrato su quello al 100% ma ho dimenticato del tutto il polacco. Errore che non mi perdono, è diversi anni che provo a studiarlo , studiarlo senza esiti positivi. Tutti mi dicono che è un "blocco mentale". Sono stato anche in Polonia per delle vacanze più o meno lunghe ma niente. Il polacco non mi entra in mente. conosco qualche parolina, so leggerlo abbastanza bene ma non riesco a ricordarlo/impararlo . Vorrei chiedere a qualche psicologo/psichiatra se è possibile lavorare/eliminare questo blocco mentale legato alla mia madre lingua. grazie mille in anticipo.
Gentilissimo, certamente, se lei stesso sospetta che la sua difficoltà ad appendere il polacco possa essere motivata da un blocco psicologico, lavorare in un percorso psicoterapeutico può essere efficace. In quella sede potrà eventualmente procedere nella direzione di una ricerca delle cause psicologiche di questo fenomeno. Non esiti dunque a contattare un terapeuta al quale sottoporre la questione. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, un saluto, Marta Corradi.

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Salve
Toccare quel blocco può significare aprire una finestra sui primi nove anni di vita trascorsi in orfanotrofio e non si sa in quali condizioni, quali sostegni ha avuto e quali carenze, rifletta se vuole affrontare un simile viaggio o se invece vuole provare a risolvere il problema con tecniche di programmazione neurolinguistiche che agiscono ad un livello cognitivo e potrebbero aiutarla a risolvere il suo problema senza correre il rischio di un percorso lungo che potrebbe anche essere sofferto.
Cordiali saluti dott Luigi Esposito
Buongiorno. Comprendo il desiderio di parlare la Lingua madre, e credo che la cosa migliore sia quella di capire intanto perché non riesce a studiarla. Nn so se abbia intrapreso qualche lezione con docente madrelingua, nn so se ha reminiscenze spontanee di parole ad alta frequenza d'uso, magari sentite nell'infanzia. Nn so, infine, quanto sia stato esposto alla lingua polacca nei primi anni di vita, elemento fondamentale per il bilinguismo. Sul piano neuropsicologico va tenuto conto, prima di incanalarsi in un ginepraio inconscio, che l'apprendimento di una lingua segue precise tappe di sviluppo. Se, si erano consolidate nei primi anni, sarà un po' come riandare in bici (memoria semantica e procedurale), ma se così non fosse è possibile che ci siano le normali difficoltà di apprendimento di una lingua straniera
Gentile utente,
Quello che mi sento di dirle riguardo al suo quesito è che all’interno di un percorso psicoterapeutico può senz’altro affrontare il senso di quello che sta vivendo e l’aiuto di un terapeuta la può guidare nello scoprirlo e nel superarlo. Resto a disposizione. Un caro saluto. MF
Certamente vi è una resistenza al riapprendimento della sua lingua madre, a lei decidere se vuole affrontare la rielaborazione degli anni vissuti in Polonia. In caso contrario, vi sono programmi molto efficaci per apprendere una lingua e potrebbe provare a sperimentarli. Si ricordi che la nostra mente è assai potente nel decidere cosa affrontare e cosa escludere. Secondo me, lei è affascinato dal suo paese d'origine ma nello stesso tempo ha paura di elaborare dei ricordi confusi. Si faccia accompagnare eventualmente da un professionista in questo percorso. Tanti cari auguri. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile Utente,
Se ha vissuto i primi 9 anni della sua vita in Polonia, la difficoltà che incontra sembra più relativa al recupero della lingua, essendo stato almeno per un periodo un apprendimento consolidato. Vale la pena considerare che la lingua polacca ha accompagnato una parentesi molto complessa della sua vita, la prima in assoluto tra l’altro, e l’ipotesi che ci sia un blocco psicologico è possibile, e che il mancato recupero del polacco ne rappresenti l’espressione anche.
Provi a rivolgersi ad uno Psicologo della sua zona, si può ipotizzare che, dopo anni di tentativi, non sia casuale che ciò venga vissuto come un problema proprio “ora”; forse ”ora” sente di avere gli strumenti per maneggiare quei primi 9 anni della sua vita.
Un caro augurio di buona fortuna
Salve, capisco il suo bisogno di imparare la lingua del luogo dove è nato. dovrebbe analizzare con uno psicoterapeuta perchè si è creato questo blocco. Forse ha difficoltà a ricordare i 9 anni vissuti nell'orfanotrofio, chissà se ha subito qualche trauma che fa difficoltà ad elaborare. Gli consiglio di cercare una terapeuta che pratica la terapia EMDR che elabora i traumi del nostro passato e mediante l'elaborazioni oculari possono riaffiorare dei ricordi molto importanti del nostro passato che non ricordavamo più. la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno,
in Lei ci sono tutte le possibilità per parlare fluentemente il polacco. E' possibile lavorare a livello sottile e profondo per liberare questa capacità e tutta l'energia psichica connessa a questo blocco, in modo che Lei possa anche scoprire parti di sè fin ora tenute nell'ombra e inespresse che potrà poi integrare nella sua Persona e avere a disposizione nella Sua Vita come ulteriore ricchezza.
Cordiali saluti,
Francesca Castelli
Salve, concordo con i colleghi e non vorrei riscrivere cose già lette. Sono d'accordo soprattutto con l'idea che se proprio ora lei è così interessato a parlare il polacco forse è anche interessato ai suoi primi anni di vita che ha accantonato in questi anni insieme alla lingua polacca. Magari adesso si sente pronto ad affrontare i ricordi collegati alla Polonia. Anche io le consiglio una terapia EMDR che la possa aiutare a elaborare i ricordi di quel periodo.
Buona fortuna
Buonasera :))
La tua domanda e la tua storia mi hanno colpito molto...
Mi sento di dirti che si ovviamente la tua difficoltà nel ricordare la tua lingua madre è legata allo sforzo che hai dovuto compiere per cambiare vita all'età di nove anni e oltre alla lingua hai dovuto ristrutturare e ricreare nuovi modelli di vita, affetti ecc..
Forse stai cercando proprio quello ..un anello di congiunzione tra la prima parte della tua vita e quella che ti sei trovato a vivere dopo ...laddove la "lingua" rappresenta solo un elemento simbolico
Ti auguro di affrontare tutto ciò nel migliore dei modi e solo quando ti sentirai pronto
Sicuramente sceglierei un terapeuta abilitato alla Terapia Emdr che potrai trovare nell'elenco dei terapeuti consultando il sito dell'Associazione EMDR Italia
Buonasera! Molto probabilmente la difficoltà ad imparare il polacco è dovuta alla sua storia personale, soprattutto è lecito pensarlo se lei non ne ha nell'imparare altre lingue. Oltre all'acquisizione della sua lingua natia, sottolinea che ama molto la Polonia e che "non si perdona" di avere dimenticato la sua lingua "madre". Sarebbe utile per lei, così come lo è in tutti i casi di adozione, procedere all'interno di un percorso di psicoterapia ad una rilettura del suo passato.
Un caro saluto
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno.
‘Mi e’ sempre rimasta la fissa per la Polonia’
Comprendo benissimo.
Le sue radici sono lì e vanno prese in considerazione affinché lei possa ora vivere una vita serena e piena.
Lo ha provato a fare integrando e recuperando ‘cognitivamente’ le usanze, costumi ecc. Non e’ sufficiente.
Vanno rielaborati i traumi.
Il trauma dell’abbandono in primis ( al di là del motivo volontario o meno).
Per quanto concerne la lingua e’ frequentissimo notare nei bambini adottati questa evenienza. E’ comprensibile dal momento in cui ha dovuto investire per imparare la nuova lingua e adattarsi ai nuovi legami affettivi.
La lingua ‘madre’ ha radici profonde ma se non le ri-elaboriamo e’ difficile che possa recuperarla perché le creerebbe un conflitto interiore.
L’invito e’ quindi di rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto EMDR (practitioner) con il/ la quale possiate lavorare sulla sua storia e i suoi ‘traumi’ e da questi ripartire per un nuovo inizio.
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Salve, ma cosa significa per lei ri-apprendere la sua lingua d'origine? Quali significati si celano nel " blocco" di cui parla?
Probabilmente, in questo momento, ancor più che in passato, sente la necessità di riappropriarsi di quei significati legati alla sua infanzia poco esplorati. Pertanto, piuttosto che eliminare il blocco, le suggerisco con l'aiuto di un terapeuta, di comprendere quelle discrepanze emotive che a tutt'oggi le creano disagio .
Una nuova prospettiva di senso genera nuove opportunità di benessere.
Le faccio tanti auguri.
Paola Uriati
Buongiorno, è comprensibile che lei voglia riprendere la conoscenza della sua lingua madre ed è altrettanto comprensibile che abbia un blocco. E' ipotizzabile che il blocco sia in un certo senso protettivo rispetto alle esperienze dei primi nove anni di vita. La sua adozione ha segnato un prima e un dopo nella sua vita, un prima e un dopo profondamente diversi per molteplici aspetti. Potrebbe essere utile un percorso di psicoterapia in cui sia accompagnato progressivamente ad integrare il prima e il dopo e a rimarginare la frattura (o le fratture) che in un certo senso si è creata lungo il percorso della sua vita. Cordialmente dott.ssa Elena Bruno
Buongiorno,
comprendo la sua difficoltà nel riprendere contatto con la sua "madre lingua"; tenga conto che l'apprendimento di una lingua concerne sia la componente procedurale e mnemonica (studiare e memorizzare parole e sintassi) sia la componente culturale (una lingua veicola il modo di pensare e di vedere il mondo di un popolo). Un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a lavorare sul secondo aspetto (elaborazione ed assimilazione della sua cultura di origine) andando a sciogliere il blocco che lei stesso descrive. Un cordiale saluto e buon lavoro!Dottoressa Margherita Maggioni.
Buongiorno, emerge dalla sua storia un trauma infantile che potrebbe essere elaborato con un percorso terapeutico . In questo modo, il “ blocco mentale” di cui è consapevole potrà essere affrontato e Le auguro superato.
Saluti cari
G.C.
Salve, si pone una domanda in realtà ricca di risvolti, dove la questione della lingua madre sembra aver molto più a che fare con la sua identità e le sue origini che con l’apprendimento di un idioma. Ha mai pensato di intraprendere un percorso che possa aiutarla a “mettere insieme i pezzi”?
In bocca al lupo
Marta Calderaro
Buongiorno! Sì, la difficoltà a richiamare la sua lingua madre può essere spiegata con un blocco e sicuramente iniziare una psicoterapia l’aiuterebbe a superare questo problema. Ciò le richiederà tempo e costanza ma potrà sentirsi sostenuto nel suo desiderio legittimo di riavvicinarsi alle sue origini!
Buongiorno e ciao. I casi della vita, in questo caso professionale, mi hanno portato spesso a lavorare in situazioni simili alla tua. Innanzitutto perdonati, non è un errore l'aver perso l'uso della lingua madre, ma un evento piuttosto frequente e fisiologico in situazioni come la tua. Ritengo inoltre, che sia comprensibile il bisogno di recuperare almeno mentalmente la propria storia ed i relativi vissuti e perciò consigliabile farlo pure attraverso un percorso psicoterapico, al fine di sentirti supportato nell'affrontare eventuali vissuti psichici faticosi o dolorosi, che potrebbero essere tuttora "seppelliti" nel tuo profondo, vissuti che, qualora presenti, se non affrontati, con buona probabilità continuerebbero ad interferire nella tua vita, magari durante momenti critici o importanti del ciclo vitale, come ad esempio un nuovo lavoro, un nuovo rapporto di coppia, la paternità, ecc. o come probabilmente adesso stanno facendo con la tua lingua madre.
Questo "blocco mentale" ha di certo radici di natura psicologica ed esistenziale. La psicoterapia integrata da medicinali naturali sarebbe l'ideale per risolvere il problema. Se vuole maggiori informazioni mi può contattare gratuitamente per telefono. Salve!

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