Buongiorno, sono molto confusa sulla strada da intraprendere per risolvere i miei disturbi gastroint

Salve, si le consiglio di effettuare una visita da un gastroenterologo in modo da darle le giuste analisi e poi se ha dubbi sull'alimentazione da seguire cerchi un nutrizionista competente in materia di problematiche gastrointestinali

Ciao! Io sono specializzata nel trattamento della disbiosi intestinale e in tutte le sintomatologie che riporti. Se hai bisogno non esitare a contattarmi

Gentile paziente, sicuramente rivolgersi ad un professionista qualificato si rivelerà utile. Ogni figura ha la sua competenza e specializzazione. Sono a disposizione per guidarla nella scelta del giusto professionista o nel definire insieme un percorso nutrizionale e nutraceutico. Effettuo visite anche a distanza, con l'utilizzo di tecnologie innovative per ottenere tutti i dati da valutare. Questi sono fondamentali per proporle il corretto approccio nutrizionale per lei, e migliorare la sua sintomatologia o quantomeno chiarirne le cause. Cordialmente.
Dott.ssa Giorgia Garrisi
Biologa Nutrizionista e Farmacista

Il professionista più adatto è un gastroenterologo con competenze in nutrizione clinica o un nutrizionista/dietista esperto in disturbi funzionali intestinali (SIBO, IBS, disbiosi). È indicato un approccio integrato: diagnosi con test mirati (es. breath test, esami feci, valutazioni endoscopiche se necessario), piano dietetico personalizzato (es. Low FODMAP) e, se serve, integrazione o terapia farmacologica.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

Buongiorno
Per capire la strada giusta da percorrere è necessaria un'attenta anamnesi.
Se volesse contattarmi, ricevo anche da remoto (online).
Grazie mille

I suoi sintomi, sono purtroppo molto comuni, legati spesso a disbiosi fermentative. Il paziente non va visto a compartimenti stagni, ma in modo armonico, olistico, nella sua interezza.
Se volesse contattarmi, resto a sua disposizione

buongiorno, se vuoi un iter diagnostico da poter seguire, dovresti prima di tutto escludere casistiche; fare: 1) emocromo, PCR/VES, TSH come esami ematici; 2) test per la celiachia; 3) calprotectina fecale. rivolgerti al gastroenterologo in caso di positività ad uno o più di questi test. in questo modo escludi patologie che potrebbero mimare gli effetti delle condizioni di cui hai il sospetto. potresti inoltre valutare con breath test al glucosio per la sibo e valutare con microbiota fecale e gastroenterologo la presenza di disbiosi intestinale. se hai avvertito negli ultimi 3 mesi, spesso, durante la settimana dolore addominale, con alterazioni dell'alvo puoi provare a trovare beneficio con una dieta low fodmap. in tal caso puoi contattarmi e possiamo valutarla insieme

Buongiorno Signora, in tutti gli eventuali casi da lei elencati, la terapia nutrizionale è personalizzata e varia da paziente a paziente, le consiglio un professionista che riesce a analizzare il suo stile di vita a 360 gradi, anche in termini comportamentali. Resto a disposizione, saluti.

Buongiorno, i suoi sintomi possono avere diverse cause (SIBO, IBS, disbiosi ecc.). Il percorso ideale è una valutazione gastroenterologica per esami mirati e, in parallelo, un piano alimentare personalizzato con un nutrizionista, così da arrivare ad una diagnosi chiara e a migliorare i sintomi.

Buongiorno, sono biologa nutrizionista e mi occupo quotidianamente di patologie intestinali, microbiota intestinale e quindi anche disbiosi (che includono anche la SIBO ovviamente). Sicuramente è fondamentale anche l'aiuto di un bravo gastroenterologo, che sappia trattare con criterio il microbiota intestinale (e non lo fanno tutti). Deve però essere consapevole del fatto che il percorso sarà lungo e che ci saranno inizialmente delle restrizioni alimentari per far sfiammare l'intestino, e che sarà necessario avere molta pazienza oltra che piena adesione al protocollo alimentare (che comprende anche l'integrazione). Cosa intende per esigenze socio-lavorative? Il professionista in genere cerca di accontentare il più possibile le richieste della persona, se congrue a quello che si deve fare per il miglioramento...dall'altra parte anche il paziente deve essere disposto a qualche sacrificio, per migliorare la propria salute (ciò non significa che non potrà uscire fuori a pranzo o cena, ma che dovrà scegliere con coscienza cosa mangiare). Se fosse interessata ad un percorso con me, rimango a disposizione.

Buongiorno, le ricordo che solo il medico può prescrivere esami e farmaci. Le consiglio di rivolgersi ad un gastroenterologo per avere una diagnosi e dopo potrà rivolgersi ad un nutrizionista per avere un piano personalizzato. In alternativa può gestire i due aspetti in parallelo seguendo una dieta per limitare i sintomi, ma solo con la diagnosi potrà risolvere la sua problematica

Buonasera se vuole io sono una nutrizionista specifica per queste problematiche insieme ad un buon gastroenterologo sicuramente risolverà il problema. Per la dieta non serve una generica che peggiora o togliere cose a casa. Se vuole può scrivermi