Buongiorno, si può intraprendere un percorso di psicoterapia anche se sotto cure psichiatriche? Mia

19 risposte
Buongiorno, si può intraprendere un percorso di psicoterapia anche se sotto cure psichiatriche? Mia madre da qualche mese ha iniziato a prendere dei farmaci con cadenza giornaliera prescritti dallo psichiatra, per combattere i suoi disturbi legati all'ansia, ma sono convinta che lei abbia bisogno di un approccio più pratico al suo malessere, già in stato medio-avanzato, e le servirebbe cambiare determinati atteggiamenti per vivere più serenamente.
Età 56 anni, professione casalinga, status sposata con tre figli
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, si è indicata anche la psicoterapia in questi casi, a volte il solo utilizzo dei farmaci non basta.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Dott.ssa Katarina Faggionato
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Vicenza
Buongiorno, la psicoterapia si può affiancare alle cure psichiatriche e spesso in questo modo si ottiene molto di più. Nei disturbi d'ansia questo vale in particolare proprio perché, come ha già intuito, è utile imparare a cambiare alcuni atteggiamenti chiamati disfunzionali che non permettono alla persona di uscire dal proprio malessere o possono peggiorarlo. Cordialmente, Dott.ssa Katarina Faggionato
Dott.ssa Sara Oltolini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cogliate
buongiorno caro utente, certamente! Anzi, nel caso dei disturbi d'ansia è assolutamente caldeggiato abbinare le due forme terapeutiche per aiutare il paziente a conoscere il disturbo, a gestirne la sintomatologia e soprattutto a prevenire episodi futuri. evidenze scientifiche hanno proprio dimostrato benefici a breve termine ma soprattutto a medio e lungo termine. la psicoterapia aiuterebbe anche mamma a non sentirsi passiva davanti al disturbo ma parte attiva del cambiamento.
per qualsiasi domanda o chiarimento non esiti a contattarmi.
cordiali saluti
dr.ssa Oltolini
Dott.ssa Chiara Granahan
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, come già detto dai colleghi, l’accompagnamento della psicoterapia può fornire un’angolazione diversa e complementare alla terapia con i farmaci. È assolutamente consigliata, con la premessa importante che deve essere la paziente a richiederla o almeno a ritenere di poter fare un tentativo. Le consiglierei di parlarne con sua madre e vedere insieme a lei quali possono essere i vantaggi di una psicoterapia, soprattutto nel lungo termine. Saluti
La risposta è : assolutamente si. Gli psicofarmaci, trattandosi di disturbo d'ansia saranno state prescritte delle benzodiazepine, devo essere usati solo se la sintomatologia è piuttosto intensa, per brevi periodi. Solitamente creano dipendenza nell'arco di 3/4 settime. Dunque non dovrebbero essere utilizzati oltre e in ogni caso sotto controllo medico anche nella fase di sospensione per evitare effetti paradossi o effetto rebound. Attraverso la psicoterapia possono essere apprese strategie di regolazione delle emozioni che permettono di evitare l'abuso d farmaci. Inoltre nelle sindromi ansiose è fondamentale esplorare le cause del disagio e risolverle per consentire un equilibrio psicologico più solido e duraturo. Dr Buno Ramondetti
Dott.ssa Francesca Torretta
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Busto Arsizio
Buongiorno. Di solito è assolutamente consigliato. Infatti il farmaco agisce sul breve termine e aiuta a tenere a bada quei sintomi sui quali poi è più facile lavorare in psicoterapia.
Cordialemente
Dott.ssa Francesca Torretta
Dott.ssa Flavia Pagani
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Vigevano
Buonasera, la psicoterapia è utile unita alla terapia farmacologica. La seconda stabilizza i sintomi e l'umore, aiutando la persona a fare un lavoro più in profondità su di sé che la porterà ad un cambiamento del suo modo di pensare ed agire che sia più funzionale al raggiungimento di una maggiore serenità.
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Gentile utente si è possibile unire una psicoterapia ad una terapia farmacologica. Un cordiale saluto
Dott.ssa Clotilde Marinacci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, non solo è possibile, ma direi che è molto utile. Talvolta, grazie ad un percorso di psicoterapia si riesce ad eliminare, gradualmente, anche i farmaci...
È un'ottima idea
Dr. ssa Clotilde Marinacci
Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Gentile utente, la psicoterapia è un ausilio spesso imprescindibile da affiancare alla terapia farmacologica! Tuttavia, è necessario che sua madre sia propensa ad effettuarla: ne avete parlato? Un caro saluto
Dott. Simone Tealdi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
certamente. Per i disturbi d'ansia è consigliata la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
dott Tealdi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

i disturbi d ansia possono essere curati con successo attraverso un approccio di tipo integrato costituito da farmacoterapia e psicoterapia. Una adeguata somministrazione farmacologica consente al paziente di poter continuare a svolgere le regolari attività nel quotidiano,con l’ aiuto di uno psicoterapeuta guarderebbe ad un benessere più a lungo termine approfondendo le funzioni relazionali del sintomo ed il significato simbolico di quest’ ultimo. Sua madre potrebbe trovare uno specialista anche attraverso il portale miodottore, siamo diversi a fornire la possibilità di poter effettuare psicoterapie on-line mediante videoconsulenze.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Dott. Michele Bonacina
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Buongiorno, assolutamente si. Una psicoterapia è consigliata, per poter acquisire gli strumenti cognitivi e comportamentali utili ad accettare e migliorare le reazioni ansiose. La REBT (Terapia Razionale Emotiva Comportamentale) potrebbe essere un'ottima tecnica pratica e semplice da apprendere per "addomesticare l'ansia.
Dott.ssa Giulia Franco
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Chieri
Buongiorno, nei disturbi d'ansia, così come in altre situazioni, affiancare alla terapia farmacologica un percorso psicologico si rivela spesso molto utile. Quest'ultimo infatti permette di imparare a conoscere e riconoscere la cause dell'attivazione ansiogena e nel tempo dovrebbe aiutare ad acquisire strumenti e strategie per gestirla.
A presto,
Dott.ssa Giulia Franco
Dott.ssa Valentina Di Giovanni
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve,
la psicoterapia nel suo caso è assolutamente consigliata in abbinamento ai farmaci, infatti potrà aiutare sua madre a comprendere meglio il significato della sua ansia oltre che a farla sentire più supportata.
Se ha bisogno resto a disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Di Giovanni
Dott.ssa Elisa Fedriga
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Iseo
Buongiorno,
È utile unire il percorso farmacologico con quello psicologico affinché la persona impari a gestire l'ansia.
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Sarebbe auspicabile che a un percorso psichiatrico si affianchi un percorso psicoterapeutico. I farmaci agiranno sui sintomi e la psicoterapia aiuterà a comprendere le cause. Lei scrive per sua madre. La psicoterapia funziona solo se è il diretto interessato a sentirne il bisogno, a essere motivato. Provi a proporglielo ma se non è convinta non forzi. Distinti saluti
Dr. Michele Scala
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova


“Per affrontare il suo problema, le consiglio di considerare la psicoterapia breve strategica. Se desidera ulteriori chiarimenti o informazioni, non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti,
Dr. Michele Scala
Dott.ssa Roberta Bastita
Psicoterapeuta, Psicologo
Alessandria
Certo che si, le terapie farmacologiche che prescrive lo psichiatra non sono limitative rispetto ad una psicoterapia. Può intraprendere un percorso psicoterapico a sua preferenza. Le consiglierei, di confrontarsi con lo psichiatra che la segue per confrontarsi su cosa è meglio per lei concordare un percorso di collaborazione fra le varie figure.

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