Buongiorno, qualche anno fa , delusa dalla vita e dalle relazioni sentimentali, mi sono detta a me s

18 risposte
Buongiorno, qualche anno fa , delusa dalla vita e dalle relazioni sentimentali, mi sono detta a me stessa che non avrei piu messo alcun sentimento per alcuna persona.Mi sono vista con un ragazzo, ci vedevamo ogni 10/15 giorni esclusivamente per rapporti sessuali. Non avevamo un dialogo, non uscivamo mai, poche telefonate e messaggi...era solo letto.All inizio la cosa mi piaceva, non mi creava nessun fastidio...con il passare del tempo , non mi faceva stare bene ma nonostante ciò continuavo a vederlo (lui mi cercava e io c ero, e alcune volte l ho cercato anch io)
Finita la frequentazione, non ho mai avuto il desiderio di ricercalo...Mi sentivo sporca, mi sentivo una poco di buono, la cosa non mi ha lasciato nulla se nn esclusivamente il dolore mio interno e il ricordo positivo che mi ero inculcata nella testa che le sue prestazioni in confronto alle relazioni passate erano migliori.
Nonostante dopo un paio di anni avessi conosciuto un ragazzo migliore sia nel ambito sessuale che emotivo e avevo dei sentimenti, all inizio della frequentazione continuavo ad avere il "ricordo fittizio sessuale" dell' altro ragazzo.
Credo che per superare il dolore che avevo, perche mi ero imposta di nn essere quella che ero realmente...volevo essere diversa dalla mia vera natura, ma purtroppo con risultati disastrosi per me, ho cercato di impormi un ricordo positivo. È possibile? Perché?
Mi dispiace che la delusione dalla vita e dalle relazioni l 'ha portata a pensare di poter vivere senza provare sentimenti. Un'illusoria soluzione difensiva di fronte al dolore. Sembra essere capace di imporsi di non provare sentimenti e di non essere quello che è realmente. Per rispondere alle sue domande credo che sia importante per lei rispondere a "Chi è realmente allora? "
Se desiderasse iniziare un percorso psicologico sono a sua disposizione

Dott.ssa Monica D'Ettorre

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Gentile utente buongiorno.
Lei è molto dura con sé stessa. Si giudica troppo severamente e non si concede la possibilità di sbagliare come facciamo tutti noi esseri umani, nessuno escluso.
Cominciamo dalla prima affermazione che ha fatto: dire a sé stessa di rinunciare a ogni possibile sentimento...cara utente, le emozioni fanno parte di noi, sono scritte nel nostro dna, così come è scritto che siamo nati per vivere con gli altri, condividendo amore, compassione, gentilezza, gratitudine, perdono, rispetto, desiderio.
Non può rinunciare alla parte più importante e più bella della vita, sebbene abbia vissuto esperienze mortificanti e deludenti. Tutti meritiamo di poter amare e di poter essere amati, fino all'ultimo giorno della vita.

Il fatto di legarsi a una persona solo per soddisfare un bisogno di natura sessuale, ha un suo valore di piacere e quindi benessere, indiscutibile. Non deve sentirsi assolutamente sporca per questo, soprattutto perché nessuno avrebbe il diritto di giudicarla. Lei ha scelto di frequentare una persona sapendo quale era la natura e la finalità del rapporto, dunque non ha motivo di sentirsi in colpa per questo. E' bello che lei abbia un ricordo positivo di quei momenti intimi, in fondo le hanno dato gioia e soddisfazione, seppur per un breve periodo.
Ma l'amore è un'altra cosa, vero?! Nell'amare c'è la condivisione di ogni momento, non solo quello del sesso. E' complicità, aiuto, supporto, fiducia, divertimento, speranza, gentilezza, perdono.

Lei ha tutte le carte in regola per essere ciò che veramente si sente di essere, con chiunque. Deve solo accettarsi un po' di più, avere più auto-compassione, gratificarsi di più e pretendere la sua fetta di felicità.

Mi permetto di consigliarle un percorso psicologico per uscire da questa situazione di bassa autostima e difficoltà relazionali. Se vuole, sarei lieto di presentarle il mio approccio di Psicologia Positiva e del Benessere.
Spero di averla aiutata a considerare questa possibilità di supporto.
Un caro saluto, dott. Antonio Cortese
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, cercare di idealizzare una relazione o un'esperienza sessuale passata può non essere una soluzione sana o efficace a lungo termine. È importante affrontare le emozioni negative e il dolore emotivo associato alle sue esperienze passate, magari attraverso il supporto di un professionista della salute mentale. Questo può aiutarla a comprendere meglio se stessa, a superare il dolore e a sviluppare relazioni più sane e soddisfacenti in futuro, basate sulla tua vera natura e sui suoi bisogni emotivi.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo.
Cara utente.
Credo sia il caso di intraprendere un percorso psicoterapeutico, ove trovi lo spazio e la possibilità di elaborare le sue emozioni, da quelle negative che l'anno portata a chiudersi fino al viversi, alla sua età, rapporti di natura solo sessuale.
Gentile paziente, non sottovaluti le emozioni, di qualsiasi natura esse siano, in quanto, in un modo o in un altro, troveranno il modo di farsi sentire e prendere atto della loro importanza.
resto a disposizione Dott.ssa D'Ambrosio
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Buon pomeriggio,
a volte può capitare di idealizzare situazioni e relazioni passate anche se non lo sono effettivamente state, ricordando spesso solo il bello che si era vissuto e non ciò che era stato spiacevole.
Inoltre, andare contro sè stessi non è l'ideale per vivere bene, anzi, affinchè si possa vivere una vita degna di essere vissuta bisogna seguire il proprio vero sè, la propria vera natura, la propria strada. Quando cerchiamo di essere qualcun'altro, alla lunga questo ci farà del male. Il segreto della vita, della serenità è proprio essere sè stessi.
Spero di averle dato qualche buono spunto di riflessione e la invito a pensare di iniziare un percorso terapeutico.
La saluto
Dott. Ubaldo Balestriere
Gentile Utente,
dal suo racconto emerge quanti dubbi e sofferenze la situazione le abbia provocato. Ma si intuisce anche che questa situazione ha aperto la strada alla possibilità di riflettere su se stessa, per conoscersi. Qualora voglia intraprendere questo percorso con l'aiuto di un professionista, può richiedere un appuntamento. Rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Laura Paulucci
Gentile utente buongiorno.
Mi spiace molto che le sue delusioni passate l’abbiano portata alla convinzione che la vita possa essere vissuta senza emozioni ne sentimenti.
Un rapporto tra due persone per quanto possa essere basato soltanto sul corpo porterà prima o poi a provare qualcosa di più profondo. Siamo umani e quindi nella nostra natura volendo o non volendo siamo portati a provare emozioni e sensazioni.
Siccome si è resa conto che vivere in modo anaffettivo la fa soffrire ancora di più forse di quando si lasciava ai sentimenti, ora cerchi di non mettersi più troppi limiti in questo.
I sentimenti a prescindere quali essi siano donano più sfumature alla nostra vita.
Le auguro una vita piena di emozioni
In bocca al lupo
A sua disposizione per un consulto
Dott.ssa Silvia MARCELLETTI
Buongiorno, grazie mille per la condivisione. Mi spiace molto per le delusioni che ha provato nel corso delle sue precedenti relazioni sentimentali e per il dolore che forse, come sembra emergere dalle sue parole, ha cercato di anestetizzare, in passato, eliminando l'affettività e, ora, ricorrendo a un'idealizzazione "del ricordo fittizio dell'altro ragazzo". Potrebbe esserle utile esplorare questa sofferenza, attraverso un percorso di psicoterapia, per riuscire ad affrontare i fantasmi del passato, per vivere meglio il suo presente e aprirsi a un futuro pieno di emozioni e relazioni. Le auguro di fare un buon percorso e rimango a disposizione. Cordiali saluti. Dott.ssa Zenucchi Monica
Gentilissima, la ringrazio per aver condiviso un pezzo del puzzle che ha composto, compone, la sua vita. Quello che ha vissuto è una tappa possibile per ogni persona, può accadere che il dolore, la delusione o, per come l'ha descritto il suo sentirsi "delusa dalla vita e dalle relazioni sentimentali" l'abbia portata a reagire in un modo specifico. Si è biologicamente propensi alla ricerca del legame emotivo, questo è un fattore profondamente radicato nell'uomo. Probabilmente proprio il suo sentirsi delusa le faceva sentire maggiormente il bisogno di essere amata ma, per tutta una serie di dinamiche profonde, cercava di esserlo in un modo rivelatosi poi disfunzionale per lei stessa, poiché si "sentiva sporca", insomma non si sentiva in linea con se stessa. Ci sarebbe molto da approfondire, dunque le suggerisco di rivolgersi ad un/a professionista per meglio capire ma, soprattutto, comprendersi e non giudicarsi.
Cari saluti

Dott.ssa Simona Pietrafesa
salve, la ringrazio per la condivisione non deve essere stato facile, mi spiace per il dolore e delusioni che ha provato in passato ma questo non le deve impedire di vivere il presente in maniera propositiva, anche se il vissuto passato è stato doloroso è importante che non rimanga un esperienza dolorosa ma che diventi uno strumento di vita,, intanto sa quali sentimenti generano in lei determinati comportamenti , è già importante per capire ciò che mi fa star bene e cosa mi fa star male, partire dalle emozioni sarebbe già un primo passo.
cari saluti
Buona sera userò poche parole perché mi sembra ci ne siano già troppe nella sua mente. La prima è: Ansia. Sento che c'è molta ansia riguardo il giudizio. Lei dichiara di sentirsi sporca, ma sporca per chi? in molti paesi, il sesso libero non è indice di "sporcizia" ma di emancipazione. Ricordi lei è padrona del suo corpo e può farci ciò che vuole, a giudicarla è solo lei.
la seconda parola è Rispetto: credo che lei si giudichi male perchè questi rapporti li ha avuti non per piacere suo ma per compiacere l'altro, e questo la fa sentire "sporca" ma il meccanismo è abbassamento di autostima perché non ha rispettato le sue volontà. Ma infondo lei voleva avere una relazione con quel ragazzo, quindi è stata a modo suo, coerente nel cercare di mantenerla, quindi ha portato rispetto a un fine secondario, ma questo non le è chiaro.
La terza parola è idealizzazione: lei ad oggi idealizza quel ragazzo perché non lo ha mai avuto come lei desiderava, "conquistato" e quindi idealizza le parti di lui che le rimangono, quelle che infondo ha ottenuto, il sesso.
Domanda, è veramente solo il sesso che idealizza? O infondo le manca l'uomo che desiderava conquistare? e quindi tutta quella passione che metteva nei rapporti?
Se vuole potremmo avere qualche incontro online, per indagare meglio il suo quesito.
Cordiali saluti
Dottoressa Giulia Verginelli
Gentile utente, la ringrazio molto per essersi aperta con il suo dolore e sofferenza emotiva, che l’hanno spinta a rinunciare ad una parte emotiva e vulnerabile di se stessa, al punto di credere di non aver bisogno di amare, lasciarsi andare alle emozioni che danno sapore ed intensità alla nostra vita, spesso monotona e poco emozionante. Mi sembra chiaro il suo dilemma interiore ed il suo bisogno di chiarezza nel cercare di comprendere meglio chi sia e di cosa necessita nella sua vita, in questo momento. Riportandole una famosa citazione …., “Quando l’amore è costruito sul bisogno che proviamo in un momento particolare della nostra vita, questi è destinato a fallire nel momento in cui il bisogno risulti appagato…” Era..vero Amore…! Purtroppo no. Se volesse approfondire e comprendere meglio il suo dramma interiore sono disponibile a supportarla nel suo percorso di comprensione. La saluto cordialmente, dr. Mancini Massimo “Psicologo della Famiglia e delle relazioni”
Gentile utente, comprendo la sua delusione e disillusione nei confronti delle relazioni sentimentali, ma trovo molto pericoloso per lei il pensiero di vivere senza emozione. Le emozioni fanno parte di noi e a volte ci proteggono, reprimendole rischia di provocarne un'esplosione, di appiattirle troppo o di disimparare a riconoscerle nel suo corpo e nel suo sentire.
Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso psicologico, per poter rielaborare il suo vissuto e rientrare in contatto con sé stessa e i suoi desideri.
Nella speranza che questa riflessione possa esserle stata utile, resto a disposizione per un confronto anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Sinistrero
Buonasera, dalla sua narrazione emerge questo dolore di cui parla e che ha cercato di evitare in vari modi adottando strategie diverse nella relazione con’altro. Oggi qualcosa le fa questione su questo tema, può essere un punto di partenza per una tipo di riflessione più approfondita. Può essere il momento di valutare un professionista per sviluppare le questioni che la interrogano, Un saluto cordiale
Salve gentile utente, grazie per la condivisione dei suoi vissuti.
Immagino quanto sia stato difficile reagire ad una serie di delusioni e decidere di essere diversa, ma come lei stessa si è accorta purtroppo non possiamo essere quello che non siamo e se ce lo imponiamo alla lunga questo genera sentimenti depressivi, stanchezza e malessere. Penso che si dovrebbe soffermare ad approfondire come mai lei è sempre rimasta delusa dalle sue storie passate; cosa le succede quando sta in relazione con un ragazzo/uomo?
Rimango a disposizione e le auguro di poter provare la libertà di essere autentici.
Cordiali saluti
dr.ssa Bellavia
Sì, è possibile che tu abbia cercato di creare un ricordo positivo o idealizzato di una relazione sessuale passata, anche se in realtà la tua esperienza è stata negativa o non soddisfacente dal punto di vista emotivo. Questo è un meccanismo di difesa psicologica noto come "idealizzazione selettiva". Le persone tendono a ricordare e a idealizzare gli aspetti positivi di un'esperienza mentre ignorano o minimizzano gli aspetti negativi. Ciò può accadere perché desideriamo trovare il senso in ciò che facciamo e ciò che viviamo, e spesso è più facile focalizzarsi sugli aspetti positivi piuttosto che affrontare il dolore o la delusione che potrebbero derivare dall'ammettere che l'esperienza non è stata completamente soddisfacente.

È importante notare che queste idealizzazioni possono variare da persona a persona e possono essere influenzate da vari fattori, tra cui la nostra necessità di auto-conservazione emotiva. Se hai sperimentato dolore o delusione in passato, potresti aver cercato di creare una narrativa che ti facesse sentire meglio riguardo a quell'esperienza.

Tuttavia, è essenziale comprendere che l'idealizzazione selettiva può avere delle conseguenze negative sulla nostra percezione della realtà e delle relazioni attuali. Può impedirci di affrontare i nostri veri sentimenti o di riconoscere quando una relazione non è sana o soddisfacente.

È importante lavorare sulla tua autenticità e accettare te stessa come sei, compresi i tuoi sentimenti e le tue esperienze passate. Se ritieni che questo processo di idealizzazione stia influenzando negativamente la tua vita o le tue relazioni attuali, potresti considerare la possibilità di cercare il supporto di uno psicologo o uno psicoterapeuta. Un professionista può aiutarti a esplorare questi aspetti della tua vita e sviluppare strategie per gestire meglio le tue emozioni e le tue relazioni.
Se posso permettermi, non sia così dura con se stessa. Le emozioni sono naturali, inevitabili, sono parte integrante del funzionamento dell'essere umano. A volte può succedere che cerchiamo di controllarle, di allontanarle, perché speriamo in questo modo di non sentire più dolore. Ma è come tenere una porta chiusa contro qualcuno che bussa per entrare: impieghiamo tantissima energia (mentale e fisica) per respingere, quando invece, se aprissimo la porta, quello che vuole entrare attraverserebbe la stanza e poi uscirebbe da solo, andandosene via. Le emozioni ci parlano di noi, ci aiutano a capire di che cosa abbiamo bisogno veramente e ci orientano nel cercare quello che è più coerente con i nostri desideri. Non si giudichi per quello che prova, né per come ha cercato di difendersi. Accogliere è il primo passo per accettare e lasciare andare. Cerchi di ascoltarsi, cerchi di sentire cosa la fa stare bene, cosa vuole nel suo cuore per sentirsi amata, protetta e al sicuro. Lei per prima può prendersi cura di sé, amarsi per quello che è, per aiutare poi le persone che le sono intorno a capire in che modo vuole che anche gli altri le manifestino affetto.

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