Buongiorno, Può la paura di perdere persone a noi care (partner, amici, famigliari) in senso che po

20 risposte
Buongiorno,
Può la paura di perdere persone a noi care (partner, amici, famigliari) in senso che possano rimanere delusi da noi e quindi "abbandonarci" paradossalmente far si che quello che noi temiamo più di tutti si avveri?
Grazie
Dott.ssa Laura Bova
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Quartu Sant'Elena
Buongiorno.
La sua domanda necessità di una spiegazione un pò più approfondita di quella che sto per darle ma le anticipo che in psicologia esiste un meccanismo chiamato "profezia che si auto avvera " che consiste nel mettere in atto inconsciamente tutti quei comportamenti che portano a rafforzare credenze pensieri e paure ossessive.
fortunatamente il renderle consce aiuta a non attuare questo meccanismo.
sono a sua disposizione per ulteriori approfondimenti anche online.
cordialmente , dott.ssa Laura Bova

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Dott.ssa Ramona Borla
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Orbassano
Cara utente,
può accadere che inconsciamente si mettano in atto azioni e comportamenti che portano alla realizzazione delle nostre paure. Attraverso un percorso di Psicoterapia è possibile individuare e lavorare su tali meccanismi rendendoci più padroni del nostro essere. Un caro saluto. Dott.ssa Ramona Borla
Dott.ssa Gabriella Pringigallo
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
buongiorno, la perdita delle persone care, la paura di essere abbandonati, a volte porta a mettere inconsapevolmente in atto comportamenti tali da indurre le persone ad allontanarsi. E' necessario capire, con il sostegno di uno psicoterapeuta, i motivi e le origini di questa paura e poter modificare gli atteggiamenti e i comportamenti nei confronti di chi ci circonda.
Resto a disposizione anche online, cordiali saluti dott.ssa Gabriella Pringigallo
Dott.ssa Paola Bertoncelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, la paura di perdere la relazione con le persone a noi care può talvolta portarci a mettere in atto comportamenti che ci allontanano o fanno allontanare gli altri confermandoci nella nostra paura e convinzione che questo possa accadere. Sarebbe opportuno approfondire il motivo di questa "credenza" lavorandoci in un contesto clinico.
Rimango a disposizione per ogni chiarimento, dott.ssa Paola Bertoncelli
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buonasera. La paura dell'"abbandono", anche in senso metaforico come da lei descritto, può avere origine dalle primissime relazioni avute con le sue figure di attaccamento (madre e padre o comunque persone che si sono prese cura di lei durante l'infanzia). Le nostre relazioni primarie influenzano il corso della nostra vita, il modo in cui rappresentiamo noi stessi, gli altri e le nostre relazioni con gli altri (anche amici). Potrebbe essere che, se queste figure avessero molte aspettative su di lei e/o si comportassero in modo ambivalente (a volte erano presenti, altre meno) o in maniera piuttosto fredda, lei abbia sviluppato, nel tempo, il timore di essere abbandonato e di deludere gli altri e portare a stati d'ansia, insicurezza e al cercare a tutti i costi di dare il meglio di sè per non perdere/deludere le aspettative degli altri.
Servirebbero tuttavia altre informazioni per poter valutare meglio la sua condizione, darle maggiori risposte e aiutarla a stare meglio.
Le auguro una buona serata!
Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
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Dott.ssa Rosa De Peri
Psicologo, Psicoterapeuta
Bovezzo
Vivere con la paura di essere abbandonati porta a relazionarsi con modalità non adeguate e disfunzionali, che rendono difficoltose e non equilibrate le relazioni. Ma per rendersi consapevoli di queste modalità ed adottarne altre, credo sia indispensabile un lavoro psicoterapeutico
 Maria Damiano
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Frattamaggiore
Buongiorno gentile utente,
La paura dell’abbandono può certamente condizionare il nostro atteggiamento verso gli altri ed i nostri comportamenti.. ma non è tutto sotto il nostro controllo.. nel bene e nel male. Rifletterei più su quanto tale paura ci faccia avere un comportamento molto difensivo che in alcuni casi può anche allontanare le persone.
Dr.ssa Damiano Maria
Dott.ssa Caterina Dimuccio
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, la sindrome dell’abbandono si determina quando una persona di qualunque età ha una forte paura di perdere i propri cari, senza che ci sia una motivata ragione. Questa è una manifestazione ansiosa che inizia quando si sperimenta una perdita traumatica o un allontanamento, determinandoando un condizionamento nella vita e nelle relazioni sociali della persona. Sicuramente imparare a gestire lo stress, con l’aiuto di un professionista specializzato, potrebbero ridurre le manifestazioni d’ansia. Rimango a disposizione per ogni chiarimento, anche on line, dott.ssa Caterina DImuccio
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Dott. Samuele Bellagamba
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Gentile Utente, concordo con quanto specificato dagli altri colleghi e penso che ogni persona che soffra della paura di essere abbandonato debba porsi, come tutti noi, una semplice domanda. "Cosa sto abbandonando di me stesso?" o detta ancora meglio, "Quale è la parte di me che ho abbandonato?". Forse è questa parte sofferente che si riverbera nelle paure abbandoniche quotidiane. Cordiali Saluti. Dott. Samuele Bellagamba
Dott. Mauro Fadda
Psicologo, Psicoterapeuta
Bolzano
Buongiorno,
purtroppo, la risposta alla Sua domanda è sí. La paura di essere abbandonati può mettere in moto comportamenti controproducenti e disfunzionali che paradossalmente possono portare le persone che ci stanno vicino a vivere il rapporto che hanno con noi come destabilizzante e non soddisfacente. Mi permetto di suggerirle di prendersi del tempo per rivolgersi ad un* Psicoterapeuta ed affrontare attentamente questa paura che lei ha di deludere gli altri.
Le auguro tutto il meglio
Un caro saluto
Mauro Fadda
Dott. Simone Festa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno, penso che lei abbia già dato risposta affermativa alla sua domanda. Ciò dovrebbe voler dire che occorre non deludere nessuno per non essere abbandonati? Bisognerebbe in tal caso fare una distinzione tra i legami e le dipendenze, tra relazioni libere e vincolanti. Significativa è anche la sua modalità di stare in relazione, poiché l'auto avverarsi di ciò che teme è appunto legato al suo timore e alla risposta che da' ad esso. A volte i legami vanno messi alla prova, per poter meritare davvero il nome che hanno.
Resto a disposizione per le sue necessità.

Dott. Festa Simone
Dott.ssa Giada Valmonte
Psicologo, Psicoterapeuta
Genova
Caro utente,
la ringrazio per aver posto qua la sua domanda.
Può succedere ma non casualmente, o meglio quello che mi viene in mente è chiamata la "profezia che si auto-avvera". E’ un fenomeno che riguarda l’insieme dei meccanismi mentali che fanno sì che determinate nostre aspettative si avverino.
Ad esempio: devo iniziare un nuovo lavoro, in un nuovo ufficio e con nuovi colleghi. Il primo giorno di lavoro comincio a pensare “non piacerò a nessuno” e questo pensiero me lo trascino per giorni e giorni.

Con questa premessa, molto probabilmente, assumerò un atteggiamento guardingo, difensivo, sarò sospettoso e magari aggressivo sentendomi giudicato. In questo modo i nuovi colleghi saranno indotti, dal mio atteggiamento a reagire con antipatia, per cui la premessa da cui sono partita verrà confermata. Naturalmente, non rendendomi conto di aver messo in atto questo meccanismo, crederò di reagire ai comportamenti degli altri e non di provocarli.

La profezia che si auto-avvera è quindi un insieme di meccanismi mentali che mettiamo in atto a conferma di nostre supposizioni o teorie.
Dott. Gabriele Scortichini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Melegnano
Buongiorno, la paura di per sé non fa nulla, sono le azioni che provocano le conseguenze, belle o brutte che siano.
È possibile che più si abbia paura però, più si mettano in atto azioni conseguenti e non sempre costruttive.
Per qualsiasi informazione rimango a disposizione..
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Verona
Buonasera,
La paura di per sé non è un emozione negativa. Bisogna vedere se è adatta o se è esagerata.
Quando è esagerata rispetto alla rabbia, noi non possiamo essere assertivi e non possiamo esistere, ancor meno essere capaci di metterci in relazione con gli altri.
Le consiglio una terapia sulla base del Modello Strutturale Integrato che lavora tra l'altro sul linguaggio delle emozioni, per capire meglio il proprio funzionamento e poi essere capaci di vicinanza vera all'altro.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Monika Elisabeth Ronge
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Psicologo, Psicoterapeuta
Pozzuoli
Domanda molto interessante e comune.
La paura di perdere le persone a cui siamo legati può influenzare profondamente il nostro comportamento e le nostre relazioni.
Il timore di deludere gli altri e di essere abbandonati può creare una sorta di autoadempimento, poiché questo timore può portarci a comportamenti che alla fine allontanano le persone che ci stanno più a cuore. Questo ciclo può essere difficile da interrompere, ma attraverso l'esplorazione e la comprensione dei nostri pensieri e sentimenti, possiamo imparare a gestire meglio le nostre paure e a costruire relazioni più sane e autentiche.
Cordialmente
Dott. Tiziana Vecchiarini
Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
Gentile utente, la sua è una domanda preziosa. C'è un autore (e psicoterapeuta) che ha dato un nome alla situazione da Lei descritta: "profezia che si auto-avvera", dando così una nuova lettura al mito di Epido (la lettura classica è quella di Freud).
Si consoli: non è l'unica ad essere dominata da questo terrore.
Si organizzi: è in suo potere sconfiggerlo.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, le profezie che si auto avverano sono presenti in molte dimensioni psichiche, se questo fosse un suo problema non esiti a chiedere una consulenza.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Floriana Cappelletti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Latina
Buongiorno gentile utente. Certamente nella vita è possibile che, lungo il cammino, si possano perdere ed anche trovare persone con cui condividere momenti preziosi. Dalla ristretta descrizione ho pochi dati in merito per parlare di uno stretto legame di causa-effetto tra vissuti interni ed accadimenti esterni. Di certo, le nostre convinzioni, in modo del tutto inconsapevole, possono portarci esattamente all'epilogo temuto (in psicologia si parla di profezia autoverificantesi). Mi sento però di dire che, lavorando su noi stessi e sul nostro modo di approcciarci all'altro, possiamo offrirci quantomeno la possibilità di vivere le relazioni importanti in modo più sereno.
Le auguro il meglio, un cordiale saluto
Dott.ssa F. Cappelletti
Dott.ssa Elena Santomartino
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Preganziol
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé.
La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare.
Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
La paura di per sé non genera delle conseguenze di questo genere, ma talvolta può condizionare i nostri atteggiamenti e il nostro modo di relazionarci con gli altri.
In alcuni casi, questi atteggiamenti potrebbero portarci ad inverare proprio quello che non vorremmo.
Le consiglierei di cominciare un percorso di consulenza per indagare quali siano le ragioni di questa paura e se questa paura la condizioni a tal punto da non vivere le relazioni importanti in modo spontaneo.
Le auguro il meglio

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