Buongiorno, Potrei sembrare la mamma apprensiva... che vive x il figlio e via dicendo... Non lo son

20 risposte
Buongiorno,
Potrei sembrare la mamma apprensiva... che vive x il figlio e via dicendo... Non lo sono
Sono semplicemente molto crucciata, a dire il vero ora si preoccupa pure mio marito...
Problema:
Nostro figlio 23enne
Ragazzo studioso, vivace,
ironico, apparentemente sereno, che però non sta con una ragazza, dal periodo delle medie...
È tutto a posto? Io penso di no, ragazzi ne frequenta, non spesso, però ha amici.
Vorrei parlarne con lui di questa mia preoccupazione, ma è un tipo leggero che prende tutto a ridere... E di sicuro non mi direbbe mai la verità.
Non è una sua corazza?
Come faccio a capire se ha un problema fisico, e quindi si è creato un mondo senza sesso, o del tipo relazionale con l'altro sesso x non so che motivo.......
Un ragazzo a 23 anni può stare senza donne?
È un'età in cui si sperimenta, gli ormoni vanno a 1000!
X me c'è un problema...
Ma come posso entrare in sintonia con lui per potergli dare una mano?
Grazie
Mamma Grazia
Gentile Grazia,
comprendo la premura che c'è dietro ai suoi dubbi. Tuttavia descrive suo figlio come un ragazzo che funziona bene in numerosi ambiti, dallo studio alle relazioni sociali; solo, lei e suo marito non siete a conoscenza di eventuali relazioni sentimentali. Potrebbero esserci e vostro figlio sente il bisogno di viverle nella sua completa intimità, o potrebbero effettivamente non esserci. Il punto è che ai vostri occhi appare come felice, sereno e spensierato, dunque come arriviamo a pensare alla presenza di un problema? E' nel suo Dna di mamma fiutare segnali di pericolo e proteggere suo figlio, è umano, ma dobbiamo fare attenzione a non sovrapporci ad un giovane uomo di 23 anni che, con i suoi tempi e i suoi modi, sta facendo esperienza della realtà. Un caro saluto

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Buongiorno Grazia, non si riesce a comprendere bene nelle sue parole se suo figlio stia vivendo quanto lei ci racconta come un problema o semplicemente come un passaggio privato della propria vita che però non gli causa sofferenza. Può certamente provare a parlare con lui, magari potendo (eventualmente) accettare che alcuni spazi della sua crescita non sia disponibile a condividerli. Questo di per se Potrebbe non Essere una corazza o una fragilità nel ragazzo, potrebbe altresì indicare una relazione madre-figlio che viene scelta con coordinate vissute in maniera differente da lei e da suo figlio. Un cordiale saluto Dottsa Elisa Galantini
Buongiorno Grazia, comprendo la sua preoccupazione, ma credo che suo figlio sia in grado di riconoscere i suoi disagi, e di chiedere aiuto qualora ne avesse bisogno.
Potrebbe anche essere che il ragazzo desideri non condividere la propria intimità con voi genitori, proprio per preservare alcuni suoi spazi personali.
Tuttavia, qualunque sia la motivazione, i giovani hanno bisogno di sperimentarsi in maniera autonoma, anche nella gestione delle loro difficoltà.
Così come per i genitori può essere necessario prendersi un tempo ed uno spazio per riconoscere, e soprattutto, accettare che il legame con i propri figli non finisce, ma si trasforma.
Cordiali saluti
Paola Uriati

Gentile Grazia, ognuno sceglie il proprio modo di stare al mondo. Forse suo figlio ne sceglierà uno che non sarà quello che si aspettava, forse avrà tempi, aspirazioni e desideri che fanno parte del suo percorso e che non sentirà di condividere. Stia pronta quando e se sentirà che questo sta compromettendo la serenità di suo figlio a cogliere il suo bisogno, sia che si tratti di aiuto, sia che si tratti di fiducia. Dal canto suo provi a chiedersi da dove parte questa "apprensione", che cosa pensa di suo figlio, che idea si è costruita nel corso della sua crescita. Sono solo alcune domande che possono spostare il focus. Un saluto MG
Buongiorno Grazia,
come già hanno evidenziato gli altri colleghi, pensare che suo figlio stia sperimentando un disagio sembra piuttosto prematuro. Potrebbe semplicemente trattarsi di una sfera che suo figlio ora come ora vuole tenere privata, dal momento che lei stessa dice di vederlo felice e sereno. Credo non si possa determinare a priori che se un ragazzo di 23 anni sembra non interessato alle "donne", allora necessariamente vi sia un problema. Si tratta infatti di modi di pensare generalizzati che non riconoscono il diritto di ogni individuo di sperimentarsi in modo unico e irripetibile. Tuttavia, come mamma, è normale che cambiamenti nel rapporto con il proprio figlio (tra cui la sensazione di una minore accessibilità alla sua vita privata), possa generare timori e preoccupazioni. Il mio consiglio è parlare apertamente con suo figlio, dandovi spazio per un momento di confronto. Nel caso in cui sentisse come madre il bisogno di aiuto per trovare un modo di aprire un dialogo con suo figlio, mi rendo disponibile per un colloquio di consulenza. Cordiali saluti, Dott.ssa Eleonora Pinna
Chissà perché si definisce corrucciata e fa fantasie sul fatto che ci sia qualcosa che non va in suo figlio. Da quello che descrive credo che suo figlio sappia che qualora avesse difficoltà, siete presenti. Io attenderei "dietro le quinte" coltivando fiducia in questo ragazzo che forse sta sperimentando se stesso, testando la sua autonomia o le sue aree di riservatezza. Da quanto racconta non sembra privo di risorse e capacità, quindi aspettiamo per ora faccia il suo percorso. Troverà di certo il modo di chiedere aiuto, se avrà bisogno. Un caro saluto
Buonasera, capisco le sue preoccupazioni di mamma nei confronti del suo ragazzo. Suo figlio è molto giovane, sicuramente ha delle frequentazioni ma non desidera dividere le sue esperienze affettive con la famiglia, perchè forse non sono così importanti da farlo sapere. Non abbia fretta, quando per lui sarà importante la ragazza che frequenta, sicuramente ve la presenterà, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Salve. Di certo la sua preoccupazione va accolta. Dovrebbe poter trovare una chiave per costruire un rapporto ed un legame sicuro con suo figlio in modo da poter parlare di tutto.
Sono sicuro che ci riuscirà. Potrebbe chiedere suggerimenti ad un professionista su come fare. Cordiali saluti Dottor Emanuele
Cara Grazia, non sembra affatto una madre apprensiva, semplicemente una madre con i suoi dubbi, le sue domande e le sue preoccupazioni. Chiede cosa può fare. Può dire chiaramente a suo figlio che lei è lì, che se ha bisogno di parlare di qualsiasi cosa lei c'è, che non vuole invadere i suoi spazi e la sua vita ma se lui ha voglia può sentirsi libero di condividere qualsiasi cosa con lei. Se la sua preoccupazione, però, dovesse crearle un gran disagio, arrivando a limitarla e a compromettere la sua serenità, la invito a rivolgersi ad uno specialista che possa sostenerla in questa fase.
Rimango a disposizione se ha bisogno.
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile signora, da ciò che scrive emerge una preoccupazione autentica e comprensibile rispetto a un ambito della vita di suo figlio, quello delle relazioni sentimentali. Mi sento di rassicurarla almeno in parte, in quanto lei descrive un ragazzo dotato di tante risorse e capacità, che realizza in diversi ambiti della sua vita. Suo figlio sembra apparentemente soddisfatto della sua vita e non sembra vivere con malessere il fatto di non avere una partner. Per questo, al momento le suggerirei di esplicitare le sue preoccupazioni a suo figlio, rimanendo disponibile a qualsiasi rimando da parte sua, senza dare per scontato che un bisogno che lei immagina lui abbia, sia realmente una sua necessità, per lo meno in questa fase della sua vita. Tenere una canale di comunicazione aperto e trasparente con suo figlio sarà fondamentale, per accogliere suo figlio e i bisogni e desideri che potrà esprimere. Cordialmente, Dott.ssa Salustri
Buongiorno Grazia, quello che può fare è rimanere interessata alla vita di suo figlio mantenendo sospese le attese di tempi e modi specifici coi quali suo figlio dovrebbe arrivare a certe mete come l'avere una relazione sessuale e sentimentale con una ragazza.
Stia lui vicino senza invaderlo e senza porre delle tempistiche che immagina essere giuste per fare delle esperienze. Laddove, a differenza di quanto per ora descrive, notasse nei comportamenti di suo figlio un disagio, una sofferenza, un ritiro provi invece a parlargliene in modo diretto. Resto a disposizione per approfondimenti. Un saluto, Dott. Secciani
Cara Mamma... In effetti a 23 anni gli ormoni sono inesorabili come la primavera. Potrebbe puntare sulla osservazione. Se suo figlio prima di uscire ci tiene al look e all'igiene personale, può essere che qualcosa bolla in pentola. Se sia una ragazza o un ragazzo sono fatti suoi. Purtroppo a quella età la comunicazione con i genitori difficilmente verte sulla sfera degli affetti. Porti pazienza e lasci che usi la sua corazza. L'importante è che percepisca la presenza di una madre da una parte preoccupata e dall'altra fiduciosa. Sembrerebbe facile... ma... Auguri.
Gentile Grazia,

da genitore posso comprendere la preoccupazione per il proprio figlio. Però da quanto descrive, mi sembra che suo figlio sia un ragazzo sufficientemente funzionale in diversi ambiti della sua stessa vita. Non è da escludersi che tenga in segreto le proprie relazioni affettive. Consideri che a 23 anni i ragazzi si avvicinano ad esser veri e propri uomini con una propria vita tenendo i propri genitori fuori da diversi aspetti della propria vita.
Da dove nasce la sua preoccupazione per il suo stato di salute?
Ha parlato con suo figlio in merito ai suoi dubbi? Potrebbe magari anche rassicurarla a riguardo.
Dovesse aver bisogno di uno spazio all'interno del quale poter approfondire le sue preoccupazioni non esiti a contattarmi in privato.

Un caro Saluto
Dott. Diego Ferrara
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Salve, dalla sua descrizione sembrerebbe che suo figlio abbia una vita normale e che sia una persona con un buon adattamento. Le sue preoccupazioni sono comprensibili ma non è detto che riflettano una reale problematica di suo figlio. Potrebbe esserle utile per lei un consulto con uno specialista in modo da poter osservare questi aspetti e confrontarsi riguardo alle sue preoccupazioni. Cordialmente.
Gentile Grazia, forse quello che lei vive come un problema non lo è nella vita di suo figlio. Da come lo descrive appare un ragazzo funzionale e sereno: la preoccupa solo l'ambito relazionale. Tuttavia, si tratta di uno degli ambiti più privati di una persona. Le relazioni sentimentali e sessuali non devono per forza essere condivise coi genitori: può anche darsi che suo figlio abbia deciso di tenere questa parte della sua vita per sè, in modo legittimo e comprensibile a 23 anni. Piuttosto, ha pensato come mai lei è così preoccupata? Trovo anche curioso che si sia firmata come "Mamma Grazia", quasi a denotare che lei nella vita è solo questo, una mamma. Ma c'è sicuramente dell'altro in Grazia. Sarebbe forse interessante discuterne con uno psicoterapeuta, in modo da capire questo momento della sua vita (e non di quella di suo figlio): vedrà che le sue preoccupazioni acquisteranno altri significati. Un caro saluto
Gentile Grazia,
suo figlio è maggiorenne, pertanto dal punto di vista della presa in carico psicologica, é lui che in prima persona deve domandare una cura. La domanda ora la sta formulando lei, preoccupata in quanto madre, non suo figlio. Perciò sia rispettosa degli spazi intimi del ragazzo, ma nello stesso tempo attenta come genitore a cogliere una sua futura richiesta di aiuto.
Un caro saluto, dott.ssa Margherita Maggioni.
Salve sinceramente le sue preoccupazioni mi sembrano eccessive, suo figlio non sembra avere problematiche, l'unica cosa della quale non è a conoscenza è la sua vita sentimentale e/o sessuale. Spesso i figli non amano condividere con i genitori questa parte intima, ma tenerla segreta. Quando sarà il momento sarà lui che vi coinvolgerà nelle sue scelte.
Dott.ssa Milvia VERGINELLI
Salve, è preoccupata che suo figlio nasconda dei problemi dietro una facciata di bravo ragazzo. Come se, dal suo punto di vista, non avere una ragazza è necessariamente indice di problemi fisici della sfera sessuale. Chiedere aiuto ad uno psicoterapeuta è utile per avere supporto ed uno spazio dove esprimere le sue preoccupazioni e capire se realmente è così come pensa o se l'ansia sia solo sua e non di suo figlio.
Un saluto
Buongiorno! Come già evidenziato da altri colleghi, non può sapere se suo figlio ha un problema nelle relazioni con l'altro sesso. Il mio consiglio è di parlare delle sue preoccupazioni di mamma: ciò che sente e ciò che pensa di lui; piuttosto che chiedere. In tal modo potrebbe aprire un dialogo o avere anche una risposta parziale che la possa rasserenare. Solo dopo aver chiara la prospettiva di suo figlio potrà porgere il suo aiuto se ce ne fosse bisogno.
Dott. ssa Valeria Randisi
Gentile Grazia, i suoi quesiti di madre sono del tutto comprensibili; però se suo figlio non ha interesse e motivo di frequentare lo studio di un terapeuta, non può obbligarlo. Il passaggio all'età adulta è un periodo piuttosto difficile della vita e oggi i ragazzi hanno prolungato la loro adolescenza, allontanandosi da quello che è il mondo adulto. Detto questo, entrare nel mondo intimo dei propri figli non si rivela essere una buona strategia. Le consiglio un breve percorso terapeutico dove potrà manifestare le sue preoccupazioni, i suoi timori e dove potrà comprendere meglio il suo stato emotivo in relazione a suo figlio. Cordiali saluti Dr.ssa Claudia Sposini

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