Buongiorno, ho un compagno che soffre di ansia e disturbo bipolare, la psichiatra gli ha dato una te

4 risposte
Buongiorno, ho un compagno che soffre di ansia e disturbo bipolare, la psichiatra gli ha dato una terapia che a tutt'oggi non lo sta aiutando anzi è quasi 3 mesi che sta in piena crisi depressiva, con pensieri molto negativi e disfunzione erettile. Lui attualmente prende resilient, Depakin Chrono, rivotril, gabapentin e telmisartan. Con tutti questi farmaci non trova giovamento, tanto che spesso deve assentarsi dal lavoro.
Vorrei tanto capire se sono necessari tutti questi farmaci, dato che prima aveva crisi depressive ma non così lunghe e pesanti.
Grazie per i vostri eventuali consigli
Dr. Domenico Fargnoli
Psichiatra, Psicoterapeuta
Siena
In molti casi la prescrizione farmacologica da sola non è in grado di garantire al paziente un miglioramento: l'ottimale sarebbe che lo psichiatra limitasse al minimo l'uso di sostanze psicotrope e fosse in grado di fornire un adeguato e prolungato supporto psicoterapico. Il trattamento misto, farmacologico e psicoterapico è di gran lunga il più efficace

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Dott.ssa Ilaria Marelli
Psichiatra, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Muggiò
La prescrizione che riporta è adeguata per il disturbo bipolare, provi a ricontattare il curante se l'effetto non è quello sperato. parlate anche della disfunzione erettile, se è un effetto collaterale dei farmaci si può intervenire in merito. L'approccio più efficace è la combinazione di farmacoterapia e psicoterapia.
Dott.ssa Alessandra Mugnolo
Medico di medicina generale, Psichiatra
Acerra
Gentile utente consiglierei una terapia di coppia.
Dott. Raffaele Falato
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Firenze
Buongiorno, nelle forme bipolari può essere necessario combinare più farmaci (stabilizzatori dell’umore, antidepressivi, ansiolitici, ecc.), ma è altrettanto importante che la terapia sia personalizzata ed efficace. Se dopo 3 mesi suo compagno resta in piena fase depressiva, è giusto parlarne con la psichiatra: a volte occorre semplificare la cura o rivedere le molecole usate, tenendo conto anche degli effetti collaterali (ad esempio la disfunzione sessuale). Non sospendete nulla da soli, ma condividete i dubbi con la curante: ogni terapia va costruita “su misura”.

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