Buongiorno,ho 60 anni,scompenso cardiaco assumo coumadin e altri farmaci,1 anno fa ho fatto ecoaddom
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Buongiorno,ho 60 anni,scompenso cardiaco assumo coumadin e altri farmaci,1 anno fa ho fatto ecoaddomeinferiore per via della prostata dolorante,risultava una calcificazione la dimenione era 26,pa tot e free nella norma,ho ripetuto l'esame presso un laboratorio differente e la calcificazione non è scritta,dopo alcuni mesi ho fatto ecoaddome COMPLETO tutto a posto prostata 30,la calcificazione il medico non l'ha scritta.Quale di queti 3 esami dovrei presentare se dovessi rivolgermi a un nuovo urologo-andrologo? Il primo dove c'è la calcificazione o l'ultimo dove nulla è scritto? Uno di questi è giusto o è sbagliato,secondo lei qual'è quello GIUSTO? dato che le calcificazioni,MI PARE,non scompaiono,cosi ho trovato leggendo,e non poso di certo continuare a girare per fare ecoaddomi avendo problemi cardiaci e venosi arti inferiori,dov'è finita questa calcificazione? Ogni volta il psa tot e free sono nei limiti.
Grazie.
Grazie.
Gentile utente,
dovrebbe portare entrambi i referti, ad ogni modo se ha avuto delle prostatiti in passato è del tutto normale presentare delle calcificazioni, che tra l'altro non hanno nessun significato patologico in assenza di sintomi.
Cordiali saluti
dovrebbe portare entrambi i referti, ad ogni modo se ha avuto delle prostatiti in passato è del tutto normale presentare delle calcificazioni, che tra l'altro non hanno nessun significato patologico in assenza di sintomi.
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Buongiorno,
le calcificazioni prostatiche sono un reperto molto frequente in pazienti con storia di prostatiti e comunque non patognomonico di alcuna patologia prostatica grave.
Aggiungo che l'ecografia addome non è l'esame diagnostico più adatto per studiare le alterazioni della ghiandola ma serve quasi unicamente a valutarne le dimensioni.
le calcificazioni prostatiche sono un reperto molto frequente in pazienti con storia di prostatiti e comunque non patognomonico di alcuna patologia prostatica grave.
Aggiungo che l'ecografia addome non è l'esame diagnostico più adatto per studiare le alterazioni della ghiandola ma serve quasi unicamente a valutarne le dimensioni.
Le calcificazioni possono essere correlate solo a pregresse infezioni. La prostata in ogni caso andrebbe studiata per via transrettale. Per via addominale si ricava solo un'immagine molto limitata del tessuto prostatico. Ne parli con il suo Urologo o Andrologo di fiducia, sono certo che risolverà.
Cordiali saluti
Fabrizio Muzi
Cordiali saluti
Fabrizio Muzi
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