Buongiorno, grazie in anticipo a chiunque leggerà! Sono una ragazza di 22 anni, attualmente sono i

16 risposte
Buongiorno, grazie in anticipo a chiunque leggerà!
Sono una ragazza di 22 anni, attualmente sono in psicoterapia da quasi un anno per problemi d'ansia ed evitamenti sociali. Inizio a comprendere meglio me stessa ed i meccanismi disfunzionali che metto in atto. Il problema che sorge ora è un altro. Quando mi sento meglio, sembra che cerco di proposito qualcosa che mi faccia star male. Quando l'ansia e l'angoscia che mi perseguitano da anni iniziano a non farsi più sentire, sono io che le cerco, come se in realtà volessi stare male. Immaginando scenari in cui posso soffrire(es morte di qualcuno, fallimenti, abbandono) o altre in cui qualcuno mi fa del male. Sono in parte anche attratta dal dolore fisico, come se volessi procurarmelo di mia volontà, ma non lo faccio. Il dolore psicologico che mi creo da sola trasforma le giornate da produttive a sprecate. Questa nuova situazione mi fa sentire confusa, perchè quando sto davvero male darei di tutto per stare meglio. Ma appena sto meglio sembra che cerco di autoinfliggermi sofferenze inesistenti e senza motivazione. Mi sento strana. Mi sento in colpa, perchè ci sono persone che davvero vivono quelle esperienze che io vado a ricreare nella mia mente e la vedo come una mancanza di rispetto nei loro confronti. A volte penso che tutto questo mi si "ritorcerà" contro, il "karma".
Si può parlare di "masochismo"? Voglio stare male? Potreste aiutarmi a capire perché mi comporto così? Si può smettere di applicare questi comportamenti?
Salve, Sono contento che lei sia riscontrando miglioramenti Da quando ha iniziato il suo percorso psicoterapeutico. Per rispetto del lavoro del collega e dell'importanza del percorso che state attuando, ritengo maggiormente utile che lei possa riferire al professionista tale nuova problematica di cui sembra essere consapevole al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Cerchi di capire cosa avviene e quali circoli viziosi si innescano che non le consentono di vivere appieno le situazioni positive.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno! Intanto è proprio importante che inizi a stare meglio!
E' consapevole di cosa accade " Quando mi sento meglio, sembra che cerco di proposito qualcosa che mi faccia star male", ne parli con il/la terapeuta che la segue per affrontare insieme la dinamica e il suo vissuto.
Un caro saluto
Elisa Del Greco
Gentile utente, sicuramente questo potrebbe essere un tema importante da trattare con il suo terapeuta. Ma ciò che mi sento di dirle è che spesso torniamo nelle dinamiche a noi più familiari, poichè per gran parte della nostra vita ci hanno accompagnato, anche se queste ci recano dolore; quasi come se temessimo di lasciarle andare. Forse anche perché in realtà in quanto familiari le conosciamo talmente bene, non sono nuove e ci da qualcosa indietro stare in questa dinamica.
Provi a condivider come ha fatto qua con noi, con il suo terapeuta quanto sente sicuramente potrete trovare insieme le risposte che sta cercando.
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, sentirsi meglio significa poter cambiare, poter fare delle scelte su di sé. Questo può spaventare. Riporti tutto al suo terapeuta e continui ad avere fiducia nella terapia.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve. In una psicoterapia che funziona ci sono delle resistenze al cambiamento, delle regressioni a situazioni e atteggiamenti familiari, conosciuti perché paradossalmente, danno sicurezza. Affronti il tutto col collega che la segue, è fondamentale elaborare ciò che sta vivendo in quanto segnale importante di una terapia che sta funzionando bene. Distinti saluti
Le risposte alle sue domande così specifiche le può cercare nel suo percorso di psicoterapia che è fondamentale che prosegua. Può ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Google e Spotify e seguire la pagina Facebook Le Stanze della Paura. Troverà molte informazioni sui disturbi d'ansia, un episodio specifico sulla fobia sociale e strumenti di auto aiuto che potrà utilizzare per ridurre il disagio psico fisico. Buona serata. Bruno Ramondetti
Salve considerato che attualmente sta lavorando con uno psicoterapeuta è utile per lei parlare di questi temi con il professionista che la sta seguendo. Inoltre è importante che lei condivida con il suo terapeuta anche questa sua scelta di consultare altri professionisti. Questa sua richiesta può avere delle ricadute molti utili per il suo lavoro parlare con il suo terapeuta del desiderio di condividere con altri professionisti il suo disagio che sta vivendo può essere un tema su cui lavorare e pertanto non sottovaluti questo aspetto della vostra relazione di lavoro. Un cordiale saluto
Gent.ma, è decisamente opportuno che prosegua con la sua psicoterapia, portando queste considerazioni o interrogativi all'interno del rapporto terapeutico. Potrà così gradualmente esplorare nel vivo dell'esperienza terapeutica i motivi di questi scenari immaginari che attraggono la sua attenzione. SG
Buongiorno, la consapevolezza che ha scritto qui è molto importante e per lei sarebbe molto utile affrontarla nel percorso che sta già facendo. Forse la preoccupa mostrare al suo terapeuta che è sorto un altro problema nonostante i miglioramenti, ma al contrario è un cambiamento importante che vi darà sicuramente spunti utili al lavoro che state facendo, perché potrete contestualizzarli e dare loro un senso proprio sulla base di quello che avete esplorato insieme in questi mesi. Il cambiamento non è sempre lineare e se anche a volte le sembra di "tornare indietro" fa parte del percorso e del cambiamento stesso. Continui ad affidarsi al percorso iniziato senza timori.
Buona continuazione!
Dott.ssa Alessandra Montalto
Buongiorno! La consapevolezza che sta acquisendo rispetto al suo funzionamento denota che la terapia sta funzionando e che lei sta facendo un buon lavoro su di sè! Credo sarebbe utile parlare di tutto ciò con il professionista che già la sta accompagnando in questo percorso. Sarà un buon modo per rinforzare ancora di più la vostra alleanza terapeutica. Cordialmente, Dott.ssa Claudia Nalin
Carissima ragazza,
i sintomi che ci accompagnano ( come ad esempio l'ansia) sono un misto di sofferenza ma anche di spinta alla ripetizione, come se ci fosse - nonostante il fastidio che procurano- una tendenza a non potersene disfare, a cercarli., per citare le sue stesse parole " come se in realtà volessi stare male...come se volessi procurarmelo di mia volontà". Una sorta di piacere nel provare sofferenza, come la psicoanalisi aiuta molto bene a cogliere. L'unica via per separarsi dal proprio sintomo è continuare ad interrogarlo, quindi non si perda d'animo e il suo percorso la porterà ad essere un pò più felice.
Cordialmente
Dott. Alessandro Moneta
Salve, sono processi che possono accadere. La mente cerca ciò che vogliamo razionalmente eliminare, provare a noi stessi che tutto è superato oppure paradossalmente dimostrare che non riusciamo. Non si spaventi e demoralizzi, accade. Ne parli col suo terapeuta e le fornirà gli strumenti per disinnescare questo vizio della mente. Tuttavia quando scrive " sto molto meglio" significa molto ed è da qui che deve partire. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentilissima, può capitare che nel momento in cui stiamo meglio in un percorso di psicoterapia si possano ripercorrere alcune modalità che fanno star male ma che risultano familiari. Il processo di cambiamento è lungo e tortuoso, quasi mai lineare, e proprio perché può anche spaventare, si preferisce tornare in una sofferenza maggiormente conosciuta, seppure con altre modalità o spostandola in altri atteggiamenti o pensieri. Ne parli con il suo psicoterapeuta, non si preoccupi di sembrare masochista, può far parte del suo percorso di cura. Cordiali Saluti
Buongiorno,

avendo iniziato un percorso di psicoterapia da un anno sarebbe opportuno si confrontasse con la sua psicoterapeuta in seduta di aspetti molto importanti come quelli da lei qui condivisi. Succede alle volte che il paziente attraversi delle fasi in cui resista al cambiamento, in fondo anche alla sofferenza ci si può affezionare.
Proceda nel modo indicato, e continui il percorso iniziato che a quanto pare ha già portato degli enormi miglioramenti, ne vale del proseguo proficuo del trattamento.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente,
Le faccio i miei complimenti perchè ciò che riporta è testimonianza di un processo elaborativo in corso che sta portando dei risultati. Continui così e si confronti con il suo terapeuta che la sta seguendo! Non deve sentirsi in colpa perchè quando affrontiamo qualcosa di noi che ci spaventa cerchiamo rifugio in quelle dinamiche a noi familiari che seppur disfunzionali ci hanno fatto andare avanti per molto tempo della nostra vita. Le conosciamo e anche se non ci piacciono e ci fanno stare male sappiamo cosa accadrà. E' importante che condivida con il suo terapeuta le sue perplessità. Vedrà che saranno nuovi spunti per la sua terapia. Cordiali saluti. Dott.ssa Barbara Bucci
Gentile utente, grazie di aver condiviso le sue difficoltà. Ritengo, come suggerito da altri colleghi, che possa essere importante condividere con il suo terapeuta questo aspetto che la fa resistere dal processo di cambiamento.
Per natura, ognuno di noi, tende a ripetere modalità che sono state utili nel passato e ci hanno anche permesso di superare difficoltà e fatiche ma che ad oggi, non servono più o non risultano così efficaci come un tempo. Possono addirittura, alle volte, divenire disfunzionali per la nostra quotidianità.
Sembra che il percorso intrapreso abbia permesso importanti passi avanti. Continui così, dandosi l'opportunità di condividere con il suo terapeuta, le fatiche di questo momento.
Le auguro il meglio!
Dott.ssa Lisa Ferrara

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