Buongiorno dottori, sono una ragazza di 19 anni e soffro di ovaio policistico, motivo per cui la gin

2 risposte
Buongiorno dottori, sono una ragazza di 19 anni e soffro di ovaio policistico, motivo per cui la ginecologa prima di decidere che pillola darmi da prendere, mi ha fatto fare le analisi del sangue. Le prime analisi risalgono al 2016 e l'unico valore un po' preoccupante era la glicemia basale con un valore di 94. Sapendo che il massimo è 100, mi sono molto preoccupata e ho cercato di limitarmi nel mangiare, un piatto di pasta a pranzo, poco pane a cena, mangiando dolci esclusivamente a colazione (merendine, biscotti, torte), mangiandone di più un giorno alla settimana (il famoso "sgarro" che forse avrei dovuto evitare). Tuttavia, ripetendo le mie analisi in questo mese ho notato che la glicemia basale ha una tendenza a salire, ed ora è a 96. Ho cercato di limitarmi ancora di più, mangio sempre circa 100 grammi di pasta a pranzo (mangio tutti i tipi di pasta con qualsiasi condimento), non mangio pane a cena e cerco di evitare le patate quando posso e di mangiarle al massimo una volta a settimana, essendo anche i carboidrati i responsabili dell'innalzamento del glucosio nel sangue. Cerco di limitarmi inoltre a prodotti light con meno grassi. Per il resto mangio tutto, carne rossa, bianca, legumi, tutti i tipi di verdure, sempre senza eccedere. Ma se prima mangiavo dolci a colazione ed eccedevo mangiando due o tre merendine un giorno a settimana, ora ho eliminato anche quelle. A colazione mangio principalmente muesli con frutta secca e uvetta o cereali senza zuccheri aggiunti accompagnati da una tazza di latte scremato sempre senza zucchero, frutta, o una merendina di quelle a basso contenuto di zuccheri della marca Misura sempre accompagnate dal latte. Per la preoccupazione ho deciso di mettermi a dieta assumendo circa 1000 calorie al giorno. (Il mio metabolismo basale è di 1300 calorie circa) e ho inoltre ricominciato a praticare attività fisica, di resistenza e corsa sul posto dato che sicuramente mi aiuterà a diminuire il mio peso (sono in sovrappeso di circa 5 chili). In questo momento purtroppo, data la situazione che stiamo vivendo con il coronavirus, non posso sottopormi a visite presso diabetologi e nutrizionisti, perciò conto ancora di più sul vostro aiuto. Questo nuovo stile di vita che ho adottato, facendo sport, mangiando di meno e mangiando unicamente dolci senza zuccheri e limitando i carboidrati alla pasta, può aiutarmi a fare abbassare la glicemia? Se sì entro quanto tempo dovrei vedere miglioramenti? Vorrei scendere almeno ad 85 entro tre mesi, è possibile? Inoltre vorrei sapere se effettuo i pasti in modo corretto, considerando la quantità e l'indice glicemico dei vari cibi che ho descritto e se inoltre è necessario modificare le quantità, togliere o aggiungere qualcosa affinché possa raggiungere risultati in breve tempo e in modo sano. Vi ringrazio per l'ascolto e la disponibilità.
Buongiorno, a me pare che Lei viva con esagerare apprensione il controllo del suo metabolismo glucidico. Da quanto ha riferito la sua glicemia è sempre rimasta nei confini della normalità per cui non condivido la spasmodica ricerca di un controllo ancora più stringente e una dieta a 1000 calorie probabilmente non giustificata. Non riferisce notizie precise circa il suo peso (e la sua altezza) ne’ se vi è familiarità per diabete. Le consiglio di consultare appena sarà possibile un nutrizionista o un diabetologo per meglio definire un percorso dietetico corretto. Nel frattempo faccia, anche in casa, esercizi fisici e assuma una dieta equilibrata eliminando gli alimenti non indispensabili quali le merendine, ricche di zuccheri semplici . Auguri.

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Salve, la storia che racconta è suggestiva di Insulino-resistenza e pertanto suggerisco al prossimo controllo ematico di verificare non solo la glicemia ma anche l'insulina basale in modo da poter calcolare l'insilino-resistenza. Presso il nostro centro Endocrino-metabolico di Salerno effettuiamo in questi casi anche l'esame bioimpedenziometrico per analizzare la composizione corporea e la percentuale di massa grassa. Sovente ci capita di seguire ragazze con alterazioni del ciclo, che pur effettuando una regolare dieta di tipo mediterraneo, non solo non riescono a perdere peso ma con il passare del tempo, peggiorano. E' fondamentale l'inquadramento diagnostico dell'insilino-resistenza, come su spiegato ed inseguito, laddove venisse confermata, prescrivere una terapia dietetica chetogenica VLCKD. La nostra esperienza è che la terapia dietetica Chetogenica VLCKD è molto utile sia per contrastare l'insulino-resistenza che per migliorare le alterazioni del ciclo. Non mi piace parlare di dieta chetogenica in senso lato...perchè esistono diversi approcci che possono indurre la chetosi e non tutti sono efficaci e sicuri. Viceversa vi sono numerose evidenze scientifiche sull'utilizzo della VLCKD (Very Low Calorie Ketogenic Diet) e la cura dell'insulino-resistenza (per questo a me piace parlare di "terapia dietetica chetogenica VLCKD). Mi raccomando però, proprio per non confondere i diversi approcci dietetici che inducono chetosi, si affidi a persone che hanno esperienza in materia. Sperando di essere stato utile, resto a sua disposizione per eventuali chiarimenti

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