Buongiorno dottore, mio marito operato al v metacarpo della mano destra il 15 giugno poi gessato ,ha

15 risposte
Buongiorno dottore, mio marito operato al v metacarpo della mano destra il 15 giugno poi gessato ,hanno tolto il gesso il 17 luglio ,mentre i fili di k il 2 agosto. Ancora in mignolo non lo chiude del tutto si sente rigidità dal mignolo a salire ,è tutto normale al momento?ritornerà come prima ad eseguire il suo lavoro?hanno consigliato di fare movimento distensivo con le dita più sedute di magnetoterapia,andrebbero bene anche dei massaggi?
Codiali saluti
Dott. Giuseppe Sessa
Fisioterapista, Chinesiologo, Terapeuta
Bellizzi
Buongiorno, si è normale. Si rivolga ad un fisioterapista che si occupa di terapia manuale e riprenderà completamente i movimenti fisiologici. Si, anche il massaggio può essere di aiuto.

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Dott. Nicolò Saba
Fisioterapista
Negrar
Buongiorno, le sensazioni avvertite da suo marito sono compatibili con l'intervento svolto e con l'immobilizzazione prolungata. Le suggerisco di consultare un fisioterapista in modo da ottimizzare il recupero funzionale attraverso terapia manuale ed esercizi terapeutici. Il massaggio ha un'utilità ma deve essere contestualizzato nel programma terapeutico. Resto a disposizione. Cordiali saluti
Dott. Giusto Costa
Fisioterapista, Terapista del dolore, Posturologo
Misilmeri
Buongiorno, la rigidità percepita da suo marito dopo aver tolto il gesso e i Fili di K è normalissima. Le consiglio di rivolgersi ad un fisioterapista e di effettuare delle sedute di Manipolazione fasciale associate ad esercizio terapeutico. Rimango a sua completa disposizione per eventuali dubbi.
Dott. Mirco Leoni
Osteopata, Fisioterapista
Genzano
Buongiorno é normale avvertire rigidità visto l'intervento effettuato, le consiglio delle sedute di kinesiterapia per recupero articolare da un fisioterapista che le potrà dare dei consigli mirati.
Dott. Marco Zignani
Fisioterapista, Osteopata
Cassina de' Pecchi
Buongiorno. La rigidità che descrive può essere normale in relazione alla situazione che ha descritto...solitamente con un buon percorso fisioterapico si risolve totalmente.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buonasera
E' importante che suo marito continui il programma di riabillitazione , sia da parte di un operatore che attraverrso un programma da esegire a domicilio.
Cordialmente
Dott.ssa Rita Ciaravola
Fisioterapista, Posturologo
Lainate
buongiorno, rientra tutto nel quadro fisiologico dopo una lunga immobilizzazione. per la riabilitazione del dito e della mano affinché possa tornare a muoverla al meglio deve rivolgersi ad un fisioterapista.
saluti
Dott.ssa Michela Costa
Fisioterapista
Milano
Buongiorno, come già scritto dagli altri colleghi, i sintomi riferiti da suo marito sono assolutamente normali in seguito all'intervento da lui subito. Consiglio al marito di farsi seguire da un fisioterapista, che con terapia manuale ed esercizi lo guiderà del suo percorso riabilitativo per recuperare la funzionalità della mano. Cordialmente
Dott.ssa Tecla Galimberti
Fisioterapista
Carugate
Buonasera! La rigidità e il dolore possono essere compatibili nella situazione di suo marito. Le consiglio di affidarsi al professionista in cui è in trattamento.
Una buona terapia manuale e degli esercizi di autotrattamento miglioreranno sicuramente la situazione e la magnetoterapia è sicuramente un buon alleato.
Dott.ssa Elena Vittone
Fisioterapista
Monza
Buongiorno.
Dopo in periodo di immobilizzazione riscontrare rigidità è assolutamente normale, ma non va sottovalutata la cosa. Bisogna, infatti, iniziare al più presto un percorso specialistico per riacquistare la mobilità completa e la funzionalità della mano. Per quanto concerne la magnetoterapia potrà avere un riscontro a livello radiografico, ma da sola non aiuterà a riacquisire il corretto movimento dell'arto.

Cordiali saluti
Dott. Dimitri Cozlov
Fisioterapista, Osteopata
Verona
Buongiorno! Il recupero dopo un intervento chirurgico al quinto metacarpo (mignolo) può richiedere tempo e pazienza. La rigidità e la difficoltà nel chiudere completamente il dito sono comuni in questa fase del recupero, soprattutto se il dito è stato immobilizzato per un periodo prolungato. Ecco alcune considerazioni e raccomandazioni per il recupero di tuo marito:

Condizioni Normali Post-Operatorie
Rigidità e Limitata Mobilità: È normale avere rigidità e difficoltà nel movimento dopo la rimozione del gesso e dei fili di Kirschner. I tessuti molli e le articolazioni necessitano di tempo per riacquistare la loro normale funzionalità.

Gonfiore e Dolore: Un po' di gonfiore e dolore possono persistere per alcune settimane dopo la rimozione del gesso e dei fili.

Raccomandazioni per il Recupero
Esercizi di Mobilità:

Esercizi di Flessibilità: Seguire le indicazioni del fisioterapista riguardo agli esercizi di flessibilità e mobilità per le dita. Questo include esercizi di flessione ed estensione del mignolo e delle altre dita.
Esercizi di Rinforzo: Man mano che la mobilità migliora, il fisioterapista potrebbe introdurre esercizi di rinforzo per migliorare la forza muscolare della mano.
Magnetoterapia: Può essere utile per ridurre il gonfiore e accelerare la guarigione dei tessuti. Segui le indicazioni specifiche fornite dai professionisti sanitari.

Massaggi:

Massaggio dei Tessuti Molli: Può aiutare a ridurre la rigidità e migliorare la circolazione. È importante che i massaggi siano eseguiti da un fisioterapista qualificato per evitare danni ai tessuti in fase di guarigione.
Auto-Massaggio: Se il fisioterapista lo consiglia, il tuo marito può fare delicati massaggi a casa, seguendo le indicazioni specifiche.
Terapia Manuale: Il fisioterapista può utilizzare tecniche di terapia manuale per migliorare la mobilità articolare e ridurre la rigidità.

Utilizzo di Dispositivi di Supporto: Eventuali tutori o splint possono essere consigliati per aiutare a mantenere la corretta posizione delle dita durante il recupero.

Monitoraggio del Recupero
Regolari Visite di Controllo: È importante continuare con le visite di controllo con il chirurgo ortopedico e il fisioterapista per monitorare i progressi e fare eventuali aggiustamenti al piano di trattamento.

Segnalare Problemi: Se noti un aumento del dolore, gonfiore o altri sintomi preoccupanti, contatta immediatamente il medico.

Prospettive di Recupero
Il recupero completo della funzionalità della mano e del mignolo può richiedere diversi mesi. Con un'adeguata fisioterapia e una terapia mirata, tuo marito ha buone possibilità di recuperare la piena funzionalità della mano e di tornare a eseguire il suo lavoro come prima.

Conclusione
È normale avere rigidità e limitazioni di movimento dopo un intervento chirurgico e l'immobilizzazione. Continuare con la fisioterapia, la magnetoterapia e i massaggi, come consigliato, è fondamentale per un recupero ottimale. Assicurati di mantenere un dialogo aperto con il team medico per monitorare i progressi e adattare il trattamento secondo necessità. Buona fortuna nel percorso di recupero di tuo marito!





Dott.ssa Alessia Conforti
Fisioterapista
Bari
Salve. La riabilitazione della mano meriterebbe un capitolo a parte. Proprio per l'importanza che riveste la mano nelle attività quotidiane, lavorative, sociali e di relazione. L'Italia è la sede per eccellenza della Riabilitazione Neurocognitiva (RNC, cfr metodo Perfetti) che è l'approccio più appropriato per il recupero della completa funzionalità della mano a tutti i livelli. Se vuole delucidazioni o chiarimenti in merito può contattarmi tramite messaggio e senza impegno.
Cordialità,
Alessia C
Dopo un ciclo di fisioterapia della durata di qualche mese si può valutare il possibile esito con la mancata flessione o estensione completa. Solitamente ci vogliono un po di mese prima della completa riuscita.
Dott.ssa Antonella De Rosa
Osteopata, Fisioterapista, Posturologo
Roccarainola
salve, delle sedute di riabilitazione gioverebbero sicuramente
Dr. Matteo Tonino
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Dopo un intervento al V metacarpo, seguito da immobilizzazione e successiva rimozione dei fili di Kirschner, è piuttosto comune che il dito presenti ancora rigidità e difficoltà nella chiusura completa. Questo è legato al periodo di immobilità e alla guarigione dei tessuti.

Per stabilire con precisione i tempi e le possibilità di recupero è però fondamentale raccogliere un’anamnesi completa ed effettuare una valutazione funzionale accurata. In molti casi, con un percorso riabilitativo mirato che includa esercizi specifici di mobilità e rinforzo, è possibile ottenere grandi miglioramenti e tornare progressivamente alle proprie attività, anche lavorative.
Massaggi, mobilizzazione, terapie fisiche ed esercizio terapeutico possono essere utili, ma vanno sempre inseriti in un programma personalizzato guidato dal fisioterapista.

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