Buongiorno,, da colonscopia mi hanno trovato diverticoli senza polipi. Soffro di stitichezza cronica
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Buongiorno,, da colonscopia mi hanno trovato diverticoli senza polipi. Soffro di stitichezza cronica e a volte i diverticoli s:infiammano. Prendo 7 giorni /mese Normix e macrogol per stipsi ma, macrogol è lattulosio non li tollero cosa suggerite per la stipsi? Grazie.
Buongiorno a lei. Bene per il Normix (6 giorni al mese 1 cpr c 2 volte al dì), ma per la stipsi è molto importante la dieta ( verdura a foglia larga e frutta con molte scorie, ma senza semini. Elimini, tuttavia, le patate e carote, le mele e banane e cerchi di bere almeno due litri di liquidi al di. Le farei sostituire il lattulosio, che genera aria, con l’olio di vaselina (2 cucchiai alla sera e uno al mattino.
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Macrogol non è lattulosio ma PEG.
Consiglio bere .molta acqua e usare altri osmotici. Cordiali saluti
Consiglio bere .molta acqua e usare altri osmotici. Cordiali saluti
consiglio di sottoporsi all'esame del breath test al glucosio e al lattulosio. Eventualmente assumere, se sarà il caso, normix e macrogol , ma dopo l'indagine sul respiro. Saluti
Buon giorno gentile sigra (ho indovinato?) ecco già questo ci dice quanto sia difficile porre diagnosi e suggerimenti terapeutici a distanza...senza guardarsi in faccia senza ascoltare e dialogare...senza visitare..la stipsi o stitichezza non è una malattia ma , siccome la febbre, è un sintomo. Va ascoltato pertanto sia dal punto di vista organico che psicologico emozionale.. Buon cammino
Cara Signora/e,
La diverticolosi e' ' tra le patologie intestinali più frequenti, ma nell’80 per cento dei casi è
asintomatica, mentre nel 15-20 per cento provoca dolori addominali, stipsi, e meteorismo, tutti
sintomi spesso confusi con quelli della sindrome dell’intestino irritabile e il più delle volte trascurati
e sottovalutati.
Tra le cause, l'alimentazione sempre più raffinata e povera di scorie, tipica dei paesi industrializzati occidentali, che favorisce la stipsi e quindi l'aumento di pressione all'interno del colon. La malattia diverticolare del colon affligge più del 25 per cento della popolazione in Europa e aumenta con l'età, quando cominciano a comparire le alterazioni strutturali e l'indebolimento della parete del colon. Si e' visto che nelle popolazioni vegetariane e nei paesi in cui la dieta è ricca di fibre e' meno frequente.
Non sapere di soffrirne può diventare rischioso: la diverticolosi (cioè la sola presenza di diverticoli) può infatti evolvere in diverticolite, con forti dolori addominali, febbre, aumento dei globuli bianchi, nausea, vomito, stipsi o diarrea e nei casi più gravi, ma fortunatamente rari (il 3-5 per cento dei casi), in perforazione con eventuale peritonite, fistole, occlusione intestinale, emorragia, tutte complicanze che richiedono quasi sempre l’intervento chirurgico, come la resezione del tratto dell'intestino colpito.
-Ma come si cura la malattia diverticolare e come si prevengono le complicanze più gravi?
Se i sintomi sono lievi, è consigliata una dieta ricca di acqua e di fibre, 20-30 g di al giorno: frutta, verdura e cereali integrali, in grado di favorire un’evacuazione quotidiana con feci morbide. Le fibre vanno introdotte gradualmente, senza però esagerare con cibi ricchi di semini, contenuti in kiwi, pomodori, melanzane, uva e fichi, soprattutto in caso di diverticolite ricorrente, e con gli alimenti che provocano eccessivo meteorismo (come i legumi). Le diete povere di scorie, contrariamente a quanto comunemente ritenuto, sono controindicate, perché favoriscono la stipsi e possono essere utilizzate solo per brevissimo periodo nella fase di riacutizzazione, cioè durante la diverticolite. Andrebbero ridotti o aboliti anche spezie, cibi piccanti (pepe, peperoncino, carry, noce moscata, paprika), alcolici, bevande gassate, tè (ammesso quello deteinato), caffè, cioccolato, alcolici, fritti, alcuni tipi di formaggi (gorgonzola, pecorino, provolone, roquefort) e il latte, se provoca eccessivo meteorismo, mentre è tollerato lo yogurt naturale e i latticini (tranne i formaggi piccanti), da evitare però sempre nella fase acuta.
Sull'utilità del trattamento cronico con cicli mensili (della durata di 6 giorni) di antibiotici scarsamente assorbibili (rifaximina), non c'è unanime accordo, malgrado il miglioramento evidente dei sintomi. Utile è l’uso di probiotici (fermenti lattici), che potrebbero aiutare a ridurre il rischio di episodi di diverticolite. In caso di disturbi funzionali, in particolare il dolore, sono utili i farmaci antispastici o anticolinergici.
Durante la fase acuta, quindi quando si manifestano i disturbi dovuti alla diverticolite, è invece necessario associare antibiotici specifici e limitare le fibre, riducendo per qualche giorno frutta, verdura e cibi integrali ( preferendo te leggero, acqua e zucchero, centrifugati, brodi) per almeno 2-3 giorni, antispastici (non antidolorifici) e un ciclo di antibioticoterapia per via orale. In questi casi è comunque necessario rivolgersi sempre al medico.
Cordialmente.
La diverticolosi e' ' tra le patologie intestinali più frequenti, ma nell’80 per cento dei casi è
asintomatica, mentre nel 15-20 per cento provoca dolori addominali, stipsi, e meteorismo, tutti
sintomi spesso confusi con quelli della sindrome dell’intestino irritabile e il più delle volte trascurati
e sottovalutati.
Tra le cause, l'alimentazione sempre più raffinata e povera di scorie, tipica dei paesi industrializzati occidentali, che favorisce la stipsi e quindi l'aumento di pressione all'interno del colon. La malattia diverticolare del colon affligge più del 25 per cento della popolazione in Europa e aumenta con l'età, quando cominciano a comparire le alterazioni strutturali e l'indebolimento della parete del colon. Si e' visto che nelle popolazioni vegetariane e nei paesi in cui la dieta è ricca di fibre e' meno frequente.
Non sapere di soffrirne può diventare rischioso: la diverticolosi (cioè la sola presenza di diverticoli) può infatti evolvere in diverticolite, con forti dolori addominali, febbre, aumento dei globuli bianchi, nausea, vomito, stipsi o diarrea e nei casi più gravi, ma fortunatamente rari (il 3-5 per cento dei casi), in perforazione con eventuale peritonite, fistole, occlusione intestinale, emorragia, tutte complicanze che richiedono quasi sempre l’intervento chirurgico, come la resezione del tratto dell'intestino colpito.
-Ma come si cura la malattia diverticolare e come si prevengono le complicanze più gravi?
Se i sintomi sono lievi, è consigliata una dieta ricca di acqua e di fibre, 20-30 g di al giorno: frutta, verdura e cereali integrali, in grado di favorire un’evacuazione quotidiana con feci morbide. Le fibre vanno introdotte gradualmente, senza però esagerare con cibi ricchi di semini, contenuti in kiwi, pomodori, melanzane, uva e fichi, soprattutto in caso di diverticolite ricorrente, e con gli alimenti che provocano eccessivo meteorismo (come i legumi). Le diete povere di scorie, contrariamente a quanto comunemente ritenuto, sono controindicate, perché favoriscono la stipsi e possono essere utilizzate solo per brevissimo periodo nella fase di riacutizzazione, cioè durante la diverticolite. Andrebbero ridotti o aboliti anche spezie, cibi piccanti (pepe, peperoncino, carry, noce moscata, paprika), alcolici, bevande gassate, tè (ammesso quello deteinato), caffè, cioccolato, alcolici, fritti, alcuni tipi di formaggi (gorgonzola, pecorino, provolone, roquefort) e il latte, se provoca eccessivo meteorismo, mentre è tollerato lo yogurt naturale e i latticini (tranne i formaggi piccanti), da evitare però sempre nella fase acuta.
Sull'utilità del trattamento cronico con cicli mensili (della durata di 6 giorni) di antibiotici scarsamente assorbibili (rifaximina), non c'è unanime accordo, malgrado il miglioramento evidente dei sintomi. Utile è l’uso di probiotici (fermenti lattici), che potrebbero aiutare a ridurre il rischio di episodi di diverticolite. In caso di disturbi funzionali, in particolare il dolore, sono utili i farmaci antispastici o anticolinergici.
Durante la fase acuta, quindi quando si manifestano i disturbi dovuti alla diverticolite, è invece necessario associare antibiotici specifici e limitare le fibre, riducendo per qualche giorno frutta, verdura e cibi integrali ( preferendo te leggero, acqua e zucchero, centrifugati, brodi) per almeno 2-3 giorni, antispastici (non antidolorifici) e un ciclo di antibioticoterapia per via orale. In questi casi è comunque necessario rivolgersi sempre al medico.
Cordialmente.
Buongiorno, sicuramente deve rivolgersi ad un gastroenterologo e successivamente ad un nutrizionista per un piano alimentare personalizzato. Cordiali Saluti
Non ci ha scritto niente della sua alimentazione. Le hanno mai fatto un anamnesi alimentare? Segue una dieta per la sua patologia? Cosa ha provato fare per la stipsi dal punto di vista alimentare?
Ha provato prendere PRE biotici e PRObiotici?
Forse una professionista : una dietista, nutrizionista La potrebbero aiutare .
Cordialmente Fodor
Ha provato prendere PRE biotici e PRObiotici?
Forse una professionista : una dietista, nutrizionista La potrebbero aiutare .
Cordialmente Fodor
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