Buongiorno a tutti, Mi rivolgo a voi per chiedervi un consiglio a proposito di una situazione che mi
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Buongiorno a tutti, Mi rivolgo a voi per chiedervi un consiglio a proposito di una situazione che mi fa stare molto male. Sono una ragazza di 25 anni e sto con un ragazzo di 30. Siamo fidanzati da un anno e mezzo e stiamo vivendo una relazione bellissima e piena di amore. Lo scorso anno riuscivamo a vederci solo un weekend si e uno no, in quanto io sono di Milano e lui è di Pisa, ma quest'anno ci vediamo più spesso grazie al fatto che lui ha trovato lavoro a Genova ed è quindi andato a vivere da solo e ci siamo avvicinati. In questi mesi abbiamo avuto quindi anche modo di sperimentare periodi di convivenza, durante i quali è andato tutto sempre a gonfie vele. La nostra relazione sembrerebbe veramente un sogno, se non fosse per un problema, un grosso problema: la mia insicurezza e gelosia. L'anno scorso mi capitava di avere forti ansie e crisi di gelosia quando usciva la sera, o in generale in occasioni simili, tuttavia era ancora una situazione gestibile. La situazione è degenerata quest'anno, da quando ha iniziato a lavorare. Il problema è che lavora in tribunale presso un ufficio, nel quale è presente una ragazza della sua età, con cui ovviamente trascorre tutte le giornate e, alcuni giorni, sono anche da soli loro due in ufficio. Questa ragazza è arrivata dopo due mesi che lui lavorava, ma sono ormai passati 4/5 mesi dal suo arrivo, eppure non riesco ancora ad abituarmici. Sono ossessionata da lei, vivo ogni giorno nell'ansia ed è costantemente il mio chiodo fisso. Ci sono stati periodi in cui sono riuscita a pensarci meno, ma poi torna tutto al punto di partenza dopo poco tempo. In questi mesi abbiamo avuto litigate molto pesanti a causa di questo motivo e lui è arrivato, almeno 2/3 volte, quasi sul punto di lasciarmi. Dice, giustamente, che non può stare con una persona che non si fida di lui e che l'unica vera minaccia per la nostra relazione sono io. Nonostante io mi renda conto di quanto sbaglio, di quanto la mia ansia sia esagerata, di quanto io debba semplicemente credergli, è più forte di me. Sono terrorizzata dall'idea che lui si possa invaghire/infatuare o addirittura innamorare di lei. Sono terrorizzata da ogni ora della giornata che passano insieme. Il fatto che loro stiano stringendo un rapporto ovviamente confidenziale e di amicizia mi manda fuori di testa. Ho paura che ogni minuto trascorso insieme a lei, sia un minuto più vicino al capire che gli piace. Oltretutto so che hanno anche diverse cose in comune, e so quanto lui apprezzi le persone che hanno le sue stesse passioni. Ho paura, tanta. Ho paura di essere sostituita. Sono costantemente insicura e non ho autostima. Penso sempre che tutte le altre siano meglio di me, fisicamente e caratterialmente. Ho fatto due anni di terapia ma non è cambiato niente. Nella mia relazione precedente (durata 5 anni) sono stata tradita due volte e l'ho scoperto solo dopo anni di sospetti. Sono sicura che questi avvenimenti abbiano peggiorato drasticamente la mia situazione. Non so come uscire da tutto questo. Amo profondamente il mio ragazzo e sono sicura che anche lui mi ami molto, però nulla basta a farmi stare tranquilla. Se dovessi perderlo a causa di queste mie problematiche, non me lo perdonerei mai. Spero mi possiate dare un consiglio. Grazie di cuore.
Buongiorno, grazie per aver condiviso questa parte così intima e dolorosa della sua vita. Le emozioni che descrive sono segnali chiari di un disagio profondo che probabilmente affonda le radici nelle esperienze passate. È comprensibile che, dopo essere stata tradita più volte in una relazione precedente, le sue difese si siano alzate e oggi faccia fatica a fidarsi, nonostante l'amore evidente che la lega al suo attuale compagno.
Il timore di perdere qualcuno che ama può facilmente innescare pensieri negativi ricorrenti e comportamenti di controllo che, come ha notato, finiscono per creare conflitti nella relazione. È importante però distinguere tra la realtà dei fatti e ciò che queste paure le fanno percepire. Questo stato di costante allerta può essere logorante, sia per lei che per la relazione stessa.
Le consiglio di intraprendere un percorso di terapia mirato a lavorare specificamente su queste insicurezze e sul trauma del tradizione. Esistono terapie molto efficaci per gestire i pensieri intrusivi e l'ansia relazionale, aiutandola a sviluppare nuovi strumenti per gestire la gelosia e rafforzare la fiducia in se stessa. Potrebbe anche essere utile approfondire tecniche per imparare a rimanere nel momento presente, riducendo l'impatto delle preoccupazioni ipotetiche.
Non deve affrontare tutto questo da sola. Rivolgersi a uno psicologo specializzato in relazioni affettive e gestione dell'ansia potrebbe fare una grande differenza e aiutarla a ritrovare serenità e fiducia, sia in sé stessa che nella relazione.
Un caro saluto e un augurio per il suo futuro.
Il timore di perdere qualcuno che ama può facilmente innescare pensieri negativi ricorrenti e comportamenti di controllo che, come ha notato, finiscono per creare conflitti nella relazione. È importante però distinguere tra la realtà dei fatti e ciò che queste paure le fanno percepire. Questo stato di costante allerta può essere logorante, sia per lei che per la relazione stessa.
Le consiglio di intraprendere un percorso di terapia mirato a lavorare specificamente su queste insicurezze e sul trauma del tradizione. Esistono terapie molto efficaci per gestire i pensieri intrusivi e l'ansia relazionale, aiutandola a sviluppare nuovi strumenti per gestire la gelosia e rafforzare la fiducia in se stessa. Potrebbe anche essere utile approfondire tecniche per imparare a rimanere nel momento presente, riducendo l'impatto delle preoccupazioni ipotetiche.
Non deve affrontare tutto questo da sola. Rivolgersi a uno psicologo specializzato in relazioni affettive e gestione dell'ansia potrebbe fare una grande differenza e aiutarla a ritrovare serenità e fiducia, sia in sé stessa che nella relazione.
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Buongiorno gentile Utente, quello che sta vivendo è un dolore profondo, perché la sua mente è costantemente attraversata da paure e pensieri che non riesce a controllare, anche se razionalmente sa che il suo ragazzo la ama e che non ha fatto nulla per tradire la sua fiducia. È evidente che il problema non è tanto ciò che lui fa o non fa, ma l’angoscia che la sua mente le genera, portandola a vivere con la costante paura di perdere qualcosa di prezioso.
La gelosia e l’insicurezza che prova sembrano affondare le loro radici in esperienze passate dolorose, come i tradimenti subiti nella relazione precedente. È possibile che questo abbia lasciato dentro di lei una ferita ancora aperta, rendendola iper-vigile e spaventata dall’idea che la storia possa ripetersi. Quando si sperimenta un trauma relazionale, è normale sviluppare una forma di ipersensibilità alla paura dell’abbandono, ma questa ipersensibilità, anziché proteggerla, finisce per alimentare un circolo vizioso che la fa soffrire ancora di più.
Le sue emozioni sono reali e valide, ma il modo in cui sta cercando di gestirle potrebbe non essere efficace. La paura di essere sostituita la spinge a controllare, a discutere, a cercare rassicurazioni, ma questo comportamento non fa altro che aumentare il suo senso di dipendenza emotiva e, a lungo andare, rischia di logorare la relazione. La chiave per uscirne non è ottenere conferme continue da lui, ma lavorare su di sé, sulla propria sicurezza interiore e sulla capacità di tollerare l’incertezza senza lasciarsi travolgere dall’ansia.
Lei dice di aver già fatto due anni di terapia, ma di non aver trovato beneficio. Forse il percorso non era il più adatto alle sue necessità o forse c’è ancora bisogno di approfondire aspetti specifici, magari con un approccio più mirato, come la terapia cognitivo-comportamentale, che potrebbe aiutarla a lavorare concretamente sui pensieri ossessivi e sui meccanismi che alimentano la sua ansia. Potrebbe anche essere utile esplorare il tema dell’autostima in modo più profondo, perché la percezione che tutte le altre siano migliori di lei e la difficoltà a sentirsi all’altezza sono segnali che meritano attenzione.
Le consiglio di darsi tempo e di non colpevolizzarsi troppo. È chiaro che desidera cambiare e che sta lottando per farlo, ed è già un grande passo. Ma questa lotta non deve essere solitaria. Un aiuto professionale specifico potrebbe darle gli strumenti per liberarsi da queste catene e vivere la sua relazione in modo più sereno.
Dott. Luca Vocino
La gelosia e l’insicurezza che prova sembrano affondare le loro radici in esperienze passate dolorose, come i tradimenti subiti nella relazione precedente. È possibile che questo abbia lasciato dentro di lei una ferita ancora aperta, rendendola iper-vigile e spaventata dall’idea che la storia possa ripetersi. Quando si sperimenta un trauma relazionale, è normale sviluppare una forma di ipersensibilità alla paura dell’abbandono, ma questa ipersensibilità, anziché proteggerla, finisce per alimentare un circolo vizioso che la fa soffrire ancora di più.
Le sue emozioni sono reali e valide, ma il modo in cui sta cercando di gestirle potrebbe non essere efficace. La paura di essere sostituita la spinge a controllare, a discutere, a cercare rassicurazioni, ma questo comportamento non fa altro che aumentare il suo senso di dipendenza emotiva e, a lungo andare, rischia di logorare la relazione. La chiave per uscirne non è ottenere conferme continue da lui, ma lavorare su di sé, sulla propria sicurezza interiore e sulla capacità di tollerare l’incertezza senza lasciarsi travolgere dall’ansia.
Lei dice di aver già fatto due anni di terapia, ma di non aver trovato beneficio. Forse il percorso non era il più adatto alle sue necessità o forse c’è ancora bisogno di approfondire aspetti specifici, magari con un approccio più mirato, come la terapia cognitivo-comportamentale, che potrebbe aiutarla a lavorare concretamente sui pensieri ossessivi e sui meccanismi che alimentano la sua ansia. Potrebbe anche essere utile esplorare il tema dell’autostima in modo più profondo, perché la percezione che tutte le altre siano migliori di lei e la difficoltà a sentirsi all’altezza sono segnali che meritano attenzione.
Le consiglio di darsi tempo e di non colpevolizzarsi troppo. È chiaro che desidera cambiare e che sta lottando per farlo, ed è già un grande passo. Ma questa lotta non deve essere solitaria. Un aiuto professionale specifico potrebbe darle gli strumenti per liberarsi da queste catene e vivere la sua relazione in modo più sereno.
Dott. Luca Vocino
Ciao! Dal tuo racconto pare emergere la paura che questa relazione così importante per te possa terminare a causa della tua gelosia che sembra essere quasi ossessiva per te. Diversamente dall inizio, quando vivevate più distanti al punto che potevate vedervi solo ogni 15 giorni, la distanza non sembrava evocare in te tutte questa ansie ed era più gestibile da un punto di vista emotivo. Io partirei da questa consapevolezza per intraprendere un percorso psicoterapico volto a sostenere la tua sicurezza e fiducia in te stessa visto che senti di avere una bassa autostima . Proprio questa ti fa vacillare e ti fa sentire fragile, perciò ti consiglio di partire da te stessa. IN BOCCA AL LUPO!
Gentile, mi spiace per la pesante situazione che sta vivendo, sia a livello personale che relazionale. L’emozione di gelosia spesso lascia pesanti strascichi, soprattutto dopo che a seguito di timori si è effettivamente verificato un tradimento da parte di una persona di cui ci si fidava. Comprendo la profonda paura che prova, d’altro canto a cosa la sta portando la tendenza a reagire su quest’emozione nei confronti del suo compagno? È utile?
Una terapia cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla a discriminare i fatti dalle interpretazioni, ragionando sui costi e sui benefici che implica l’agire seguendo la mente emotiva e non quella razionale. Resto a sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Una terapia cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla a discriminare i fatti dalle interpretazioni, ragionando sui costi e sui benefici che implica l’agire seguendo la mente emotiva e non quella razionale. Resto a sua disposizione qualora lo desiderasse, un caro saluto
Gentile utente, la sua difficoltà nel fidarsi e il suo timore di perdere l'latro, raccontano più di lei che del suo partener. Il suo partner ad oggi non può fare nulla di più di quanto già non faccia per mostrarle il suo amore. Lavorare sul senso che ha per lei la gelosia e la fiducia, elaborando le sue esperienze passate e la sua storia di vita. Accettare di non avere il controllo, che il mondo al di fuori è si pieno di insidie ma è lì che si costruisce la relazione. Oggi lei percepisce il costo, e i rischio di questo suo modo di vivere la relazione e la quotidianità. Prendersi cura di lei sarà un regalo prezioso per sè e per la sua relazione. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno, prima di tutto, voglio dirle che la sofferenza che sta vivendo è reale e merita attenzione, ma soprattutto che non è sola. Ciò che descrive (questa paura costante, l’ansia che la divora, il timore di essere sostituita) è qualcosa che molte persone sperimentano, soprattutto quando il passato ha lasciato ferite profonde. È importante che lei non si giudichi con troppa severità: il fatto che sia consapevole del problema e voglia affrontarlo dimostra già una grande forza interiore. La sua insicurezza e gelosia sembrano derivare da un insieme di fattori: esperienze passate di tradimento, una bassa autostima e un bisogno di controllo che probabilmente nasce proprio dalla paura di soffrire di nuovo. Quando ha scoperto di essere stata tradita nella relazione precedente, è possibile che il suo cervello abbia “imparato” che fidarsi significa esporsi a un grande dolore. E ora, anche se razionalmente sa che il suo attuale compagno non ha fatto nulla per tradire la sua fiducia, emotivamente il timore la blocca e prende il sopravvento. Una delle cose più dolorose dell’ansia e della gelosia è che tendono ad autoalimentarsi. Più cerca rassicurazioni dal suo ragazzo, più il suo cervello si abitua all’idea che solo una conferma esterna possa placare l’angoscia, e più la paura ritorna non appena quella conferma svanisce. È un circolo vizioso, che può essere spezzato solo lavorando su di sé, più che cercando rassicurazioni all’esterno. Il punto cruciale su cui lavorare è la fiducia: non solo la fiducia nel suo partner, ma anche la fiducia in sé stessa. La paura di essere sostituita è profondamente legata alla convinzione di non essere abbastanza. Se lei riuscisse a costruire un senso di sicurezza interiore più solido, probabilmente il timore che il suo ragazzo possa preferire un’altra persona perderebbe intensità. Lei ha già fatto due anni di terapia, ma mi chiedo quale sia stato il focus del lavoro. Se non ha ancora provato un approccio specifico basato sulle tecniche cognitive-comportamentali (CBT), potrebbe essere utile esplorarlo. Questa terapia si concentra sul riconoscere e modificare i pensieri automatici negativi, come ad esempio: “Ogni minuto che passa con lei lo porta a desiderarla” oppure “Tutte le altre sono meglio di me”. Questi pensieri, ripetuti continuamente, rafforzano la sua insicurezza e la sua paura, ma non sono verità assolute: sono interpretazioni della realtà filtrate dalla sua ansia. Un esercizio che potrebbe aiutarla è quello della ristrutturazione cognitiva: provi a scrivere questi pensieri e poi a mettere in discussione la loro validità, cercando prove oggettive che li confermino o li smentiscano. Ad esempio: Il fatto che il suo ragazzo passi del tempo con questa collega significa automaticamente che si sta innamorando di lei? Se il tempo e le passioni in comune portassero sempre a un innamoramento, allora chiunque lavorasse con qualcuno del sesso opposto finirebbe per tradire il proprio partner? Davvero tutte le altre persone sono meglio di lei? E se fosse il contrario? Se fosse lei a portare nella vita del suo compagno qualcosa di unico e insostituibile? Un altro strumento molto potente della terapia cognitivo-comportamentale è l’esposizione graduale: invece di evitare o cercare di controllare situazioni che le generano ansia, potrebbe provare a esporsi a piccoli passi, tollerando il disagio e osservando che, alla fine, la paura diminuisce da sola. Ad esempio, potrebbe darsi il permesso di non chiedere dettagli sul lavoro per un giorno intero e vedere cosa succede alle sue emozioni. Infine, non sottovaluti l’importanza di lavorare sulla sua autostima, magari con tecniche di auto-compassione o esercizi pratici per rafforzare la percezione del suo valore. Spesso, quando si ha paura di perdere qualcuno, il vero problema è che si teme di non essere abbastanza da meritare quell’amore. Ma il suo valore non dipende dal giudizio degli altri: lei è già degna di amore così com’è. Non è facile, lo so. E non sarà un cambiamento immediato. Ma con il giusto supporto e con un lavoro costante su di sé, può davvero iniziare a sentirsi più sicura e libera da questa paura che la sta facendo soffrire. Mi auguro che trovi il coraggio di darsi tempo e di credere che può stare meglio. Perché può davvero. Un caro saluto. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente, grazie per aver condiviso tutta la sua fragilità. I problemi di fiducia di cui ci parla sembrano causarle uno stress debilitante, sembrano riempire le sue giornate prosciugandola di moltissima l’energia mentale. Non dev’essere affatto facile. Capita che, quando ci muoviamo nel mondo, soprattutto in riferimento alle nostre relazioni, noi tutti ci comportiamo e ci aspettiamo determinate cose/azioni/reazioni in base ad un costrutto definito “attaccamento”. Questo crea come delle mappe mentali, delle rappresentazioni, che ci aiutano ad anticipare quello che potrebbe accadere nelle nostre relazioni. Se attualmente, attraverso la relazione con il suo ragazzo, sta sperimentando un problema di fiducia (sicuramente acutizzato dalla sua precedente esperienza di tradimento), potremmo ipotizzare che qualcosa, appunto nei suoi schemi di attaccamento, la induca a dubitare del suo ragazzo, senza un apparente motivo. La invito ad esplorare, con un professionista della salute mentale, questi schemi interni, queste strutture, in modo che possa ristabilire e recuperare serenità. Un saluto, Dott.ssa Giulia Galbiati.
Carissima. Capisco che queste tue reazioni emotive siano del tutto involontarie. Tuttavia necessariamente interferiscono con questa relazione amorosa perchè quando la gelosia assume tali proporzioni, non è più amore. Credo tu possa trovare una soluzione, anche in breve, per questo tuo problema. Può darsi che la terapia già svolta, per quanto utile, non fosse rtotalmente adeguata al tuo obiettivo.
Ti saluto ricordandoti una cosa semplice: se un uomo ti ama non puoi perderlo a causa di un'altra donna. Se dovesse capitare, allora quel sentimento probabilmente si rivelerebbe qualcosa di diverso da ciò che sembrava. L'amore è gioia e fiducia. Un saluto e tanti auguri.
Ti saluto ricordandoti una cosa semplice: se un uomo ti ama non puoi perderlo a causa di un'altra donna. Se dovesse capitare, allora quel sentimento probabilmente si rivelerebbe qualcosa di diverso da ciò che sembrava. L'amore è gioia e fiducia. Un saluto e tanti auguri.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d’ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ciao, grazie per aver condiviso con tanta sincerità una situazione che ti sta causando tanto dolore. La gelosia e l'insicurezza, quando si radicano, possono diventare davvero debilitanti, soprattutto in una relazione che ami e che vuoi preservare. Capisco perfettamente quanto possa essere difficile affrontare questi sentimenti, in particolare quando si intrecciano con esperienze passate dolorose, come nel caso della tua relazione precedente.
La tua consapevolezza riguardo alle tue emozioni è già un passo fondamentale. Riconoscere che le tue paure e insicurezze non sono razionali è il primo passo per affrontarle. Tuttavia, capisco che, pur sapendo che queste sensazioni sono infondate, ti sembrano impossibili da superare. E questo è del tutto normale, soprattutto quando l'ansia e la paura di essere tradita o sostituita si radicano nella tua mente.
Da quanto racconti, sembra che il tuo ragazzo sia paziente e disposto a fare il possibile per rassicurarti. Tuttavia, è anche comprensibile che la situazione diventi insostenibile per entrambi, visto che la mancanza di fiducia può minare la serenità in una relazione.
Vorrei suggerirti alcuni passi che potrebbero aiutarti a lavorare su te stessa, in modo da ritrovare un po' di serenità e fiducia, sia in te che nella tua relazione:
1. **Continua a lavorare su te stessa**: Anche se la terapia che hai fatto in passato non ti ha dato risultati immediati, non devi arrenderti. A volte, il percorso terapeutico richiede più tempo e, soprattutto, un approccio diverso a seconda delle fasi della vita. Potresti considerare di riprendere un percorso con un terapeuta che possa aiutarti a lavorare su temi come l'autostima, la fiducia e il superamento di traumi passati. La tua esperienza di tradimenti precedenti è sicuramente un peso che influisce molto sul tuo vissuto attuale, quindi potrebbe essere utile affrontarlo in modo più profondo.
2. **Riflettere sul passato e separarlo dal presente**: È difficile non proiettare le esperienze passate sulle persone che abbiamo accanto, soprattutto quando quelle esperienze ci hanno ferito profondamente. Tuttavia, il tuo attuale partner non è la persona che ti ha tradito, e sebbene comprenda quanto la paura possa sembrare paralizzante, è importante cercare di fare uno sforzo consapevole per separare queste paure da ciò che accade nel presente. La tua relazione con lui è diversa, e dovresti permetterti di viverla senza il peso delle tue esperienze passate.
3. **Lavorare sulla fiducia**: Fidarsi di qualcuno richiede tempo e sforzo, soprattutto se non ci si sente sicuri. Potresti cercare di costruire la fiducia in modo graduale, dando al tuo ragazzo l'opportunità di rassicurarti con i suoi comportamenti. Questo non significa ignorare i tuoi sentimenti, ma cercare di affrontarli e ridurre gradualmente il loro impatto sulla tua vita. Parla apertamente con lui, magari definendo insieme dei momenti di rassicurazione che ti aiutino a stare meglio.
4. **Gestire l'ansia e la gelosia**: Quando i pensieri ossessivi tornano, prova a fermarli prima che diventino travolgenti. Un esercizio utile potrebbe essere quello di distrarti con attività che ti piacciono o che ti richiedono concentrazione, come un hobby, una passeggiata, o qualsiasi cosa che ti faccia sentire più centrata su te stessa. La mindfulness, che aiuta a vivere il momento presente senza farsi sopraffare dai pensieri, potrebbe essere un valido strumento per gestire le emozioni intense.
5. **Parlare apertamente con lui**: È importante che il tuo ragazzo sappia come ti senti, ma allo stesso tempo è fondamentale che tu riesca a trasmettergli la volontà di lavorare su te stessa, per migliorare la situazione senza fargli pesare troppo le tue insicurezze. Una comunicazione aperta e onesta potrebbe aiutarvi a trovare delle soluzioni insieme.
Infine, ricorda che il cammino verso la serenità e la fiducia in una relazione è lungo e complesso, ma possibile. Non sei sola in questo processo, e chiedere aiuto è un passo importante. Se la gelosia diventa davvero un ostacolo insormontabile, prendere un po' di tempo per lavorare su di te è un atto di cura che non solo ti aiuterà, ma rafforzerà anche la relazione.
Spero che queste riflessioni possano darti qualche spunto per affrontare la situazione. Se hai bisogno di ulteriori confronti o consigli, non esitare a chiedere. Buona fortuna, e spero che tu possa trovare la serenità che meriti.
La tua consapevolezza riguardo alle tue emozioni è già un passo fondamentale. Riconoscere che le tue paure e insicurezze non sono razionali è il primo passo per affrontarle. Tuttavia, capisco che, pur sapendo che queste sensazioni sono infondate, ti sembrano impossibili da superare. E questo è del tutto normale, soprattutto quando l'ansia e la paura di essere tradita o sostituita si radicano nella tua mente.
Da quanto racconti, sembra che il tuo ragazzo sia paziente e disposto a fare il possibile per rassicurarti. Tuttavia, è anche comprensibile che la situazione diventi insostenibile per entrambi, visto che la mancanza di fiducia può minare la serenità in una relazione.
Vorrei suggerirti alcuni passi che potrebbero aiutarti a lavorare su te stessa, in modo da ritrovare un po' di serenità e fiducia, sia in te che nella tua relazione:
1. **Continua a lavorare su te stessa**: Anche se la terapia che hai fatto in passato non ti ha dato risultati immediati, non devi arrenderti. A volte, il percorso terapeutico richiede più tempo e, soprattutto, un approccio diverso a seconda delle fasi della vita. Potresti considerare di riprendere un percorso con un terapeuta che possa aiutarti a lavorare su temi come l'autostima, la fiducia e il superamento di traumi passati. La tua esperienza di tradimenti precedenti è sicuramente un peso che influisce molto sul tuo vissuto attuale, quindi potrebbe essere utile affrontarlo in modo più profondo.
2. **Riflettere sul passato e separarlo dal presente**: È difficile non proiettare le esperienze passate sulle persone che abbiamo accanto, soprattutto quando quelle esperienze ci hanno ferito profondamente. Tuttavia, il tuo attuale partner non è la persona che ti ha tradito, e sebbene comprenda quanto la paura possa sembrare paralizzante, è importante cercare di fare uno sforzo consapevole per separare queste paure da ciò che accade nel presente. La tua relazione con lui è diversa, e dovresti permetterti di viverla senza il peso delle tue esperienze passate.
3. **Lavorare sulla fiducia**: Fidarsi di qualcuno richiede tempo e sforzo, soprattutto se non ci si sente sicuri. Potresti cercare di costruire la fiducia in modo graduale, dando al tuo ragazzo l'opportunità di rassicurarti con i suoi comportamenti. Questo non significa ignorare i tuoi sentimenti, ma cercare di affrontarli e ridurre gradualmente il loro impatto sulla tua vita. Parla apertamente con lui, magari definendo insieme dei momenti di rassicurazione che ti aiutino a stare meglio.
4. **Gestire l'ansia e la gelosia**: Quando i pensieri ossessivi tornano, prova a fermarli prima che diventino travolgenti. Un esercizio utile potrebbe essere quello di distrarti con attività che ti piacciono o che ti richiedono concentrazione, come un hobby, una passeggiata, o qualsiasi cosa che ti faccia sentire più centrata su te stessa. La mindfulness, che aiuta a vivere il momento presente senza farsi sopraffare dai pensieri, potrebbe essere un valido strumento per gestire le emozioni intense.
5. **Parlare apertamente con lui**: È importante che il tuo ragazzo sappia come ti senti, ma allo stesso tempo è fondamentale che tu riesca a trasmettergli la volontà di lavorare su te stessa, per migliorare la situazione senza fargli pesare troppo le tue insicurezze. Una comunicazione aperta e onesta potrebbe aiutarvi a trovare delle soluzioni insieme.
Infine, ricorda che il cammino verso la serenità e la fiducia in una relazione è lungo e complesso, ma possibile. Non sei sola in questo processo, e chiedere aiuto è un passo importante. Se la gelosia diventa davvero un ostacolo insormontabile, prendere un po' di tempo per lavorare su di te è un atto di cura che non solo ti aiuterà, ma rafforzerà anche la relazione.
Spero che queste riflessioni possano darti qualche spunto per affrontare la situazione. Se hai bisogno di ulteriori confronti o consigli, non esitare a chiedere. Buona fortuna, e spero che tu possa trovare la serenità che meriti.
Buonasera, ho letto con attenzione la sua richiesta. Si sente e percepisce la sua preoccupazione, come anche quanto questa relazione sia importante per Lei. Noto dalle sue parole, la voglia e la possibilità di cogliere aspetti di Sè che certamente la affaticano e la rendono al tempo stesso vulnerabile. Di certo, la precedente relazione le ha lasciato un segno evidente e che verosimilmente l'ha fatta sentire ancora più insicura. Lei stessa ha scritto che non sa come uscire da questo circolo, seppur, a mio parere, parrebbe che è consapevole di alcuni tratti di Sè, che attivano dinamiche a lei note e che potrebbero essere elementi su cui lavorare. Spero di esserle stata utile. Le auguro un buon proseguimento e weekend.
lavori sulla sua autostima, cerchi di conoscere meglio se stessa e le sue parti buie che la spingono a soffrire in questo modo. Due anni di terapia sono molto pochi per uscire dal problema. Solo attraverso la psicologia del profondo, di cui io mi occupo, se ne può uscire altrimenti vive di sofferenza e basta e non si gode la relazione e il quotidiano
Gentile utente, dalle tue parole immagino che questa situazione ti stia facendo soffrire davvero molto. La paura di essere ferita di nuovo, specialmente dopo esperienze passate dolorose, può davvero minare la tua serenità e di conseguenza la della tua relazione. Tuttavia, è importante ricordare che il tuo compagno attuale non è il responsabile delle ferite che hai subito in passato. È normale avere paure e insicurezze, ma spesso tendono a distorcere la realtà, facendoci vivere nel timore costante che qualcosa di brutto accada, anche quando non c’è nulla che lo giustifichi.
Mi sembra che il problema più profondo risieda nel fatto che ti senti insicura, e questa insicurezza alimenta la gelosia. Quando si ha paura di non essere abbastanza o di essere sostituiti, è facile entrare in un circolo vizioso dove i pensieri negativi prendono il sopravvento, facendoci dubitare anche di chi ci ama. Il fatto che tu stia vivendo questa situazione con tanta intensità ti sta portando a una continua ricerca di rassicurazioni, ma in realtà questo non fa che peggiorare le cose. Più chiedi conferme, più la paura cresce.
Lavorare su te stessa, sulla tua autostima e su come ti percepisci, è fondamentale per liberarti da questi pensieri che ti tengono in ansia. La tua paura è legittima, ma devi cercare di distinguere i tuoi timori dalle realtà. Il lavoro terapeutico dovrebbe poterti permettere di affrontare le ferite passate che ancora ti condizionano per alleggerirti da questo peso. Inoltre, la presenza di una comunicazione sincera con il tuo partner è fondamentale; è importante che lui capisca il tuo vissuto, ma che allo stesso tempo tu non dipenda completamente da lui per sentirti rassicurata.
Prenditi il tempo di cui hai bisogno per elaborare queste emozioni, senza sentirti in colpa per quello che provi. Tu sei importante e meriti di sentirti bene con te stessa, per poter stare bene e vivere serenamente la tua relazione. Se senti che queste paure continuano a essere troppo pesanti da gestire da sola, ti suggerisco di valutare un percorso terapeutico che possa focalizzarsi nell'esplorazione ed elaborazione di questi aspetti.
Un caro saluto
Mi sembra che il problema più profondo risieda nel fatto che ti senti insicura, e questa insicurezza alimenta la gelosia. Quando si ha paura di non essere abbastanza o di essere sostituiti, è facile entrare in un circolo vizioso dove i pensieri negativi prendono il sopravvento, facendoci dubitare anche di chi ci ama. Il fatto che tu stia vivendo questa situazione con tanta intensità ti sta portando a una continua ricerca di rassicurazioni, ma in realtà questo non fa che peggiorare le cose. Più chiedi conferme, più la paura cresce.
Lavorare su te stessa, sulla tua autostima e su come ti percepisci, è fondamentale per liberarti da questi pensieri che ti tengono in ansia. La tua paura è legittima, ma devi cercare di distinguere i tuoi timori dalle realtà. Il lavoro terapeutico dovrebbe poterti permettere di affrontare le ferite passate che ancora ti condizionano per alleggerirti da questo peso. Inoltre, la presenza di una comunicazione sincera con il tuo partner è fondamentale; è importante che lui capisca il tuo vissuto, ma che allo stesso tempo tu non dipenda completamente da lui per sentirti rassicurata.
Prenditi il tempo di cui hai bisogno per elaborare queste emozioni, senza sentirti in colpa per quello che provi. Tu sei importante e meriti di sentirti bene con te stessa, per poter stare bene e vivere serenamente la tua relazione. Se senti che queste paure continuano a essere troppo pesanti da gestire da sola, ti suggerisco di valutare un percorso terapeutico che possa focalizzarsi nell'esplorazione ed elaborazione di questi aspetti.
Un caro saluto
Buonasera, innanzitutto mi dispiace per gli spiacevoli vissuti emotivi che sta attraversando, posso immaginare quanto debba essere duro convivere con le attuali paure che generano uno stato di ansia percepita come fuori dal suo controllo. E' molto importante che lei abbia consapevolezza dei meccanismi di insicurezza che generano tutto questo, sarebbe utile approfondire attraverso un percorso di Psicoterapia l'origine profonda delle sue insicurezze e del vissuto di bassa autostima. Mi sembra di capire che lei tenga davvero tanto a questa relazione, provi a valutare la possibilità di iniziare un nuovo percorso alla luce della motivazione di portare avanti questa storia. E' possibile che i due anni di terapia fatti precedentemente avessero un approccio che non è risultato efficace per il suo caso, potrebbe provare con approcci differenti. Spero di esserle stata d'aiuto in qualche modo e le auguro di trovare presto delle strategie più funzionali al suo benessere!
Dott.ssa Daniela Nieddu
Psicologa-Psicoterapeuta in formazione
Dott.ssa Daniela Nieddu
Psicologa-Psicoterapeuta in formazione
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. È comprensibile che, dopo i tradimenti subiti in passato, la paura e l’insicurezza abbiano preso il sopravvento, ma il rischio è che questo influenzi negativamente la sua attuale relazione. Il problema non è la collega del suo ragazzo, ma il bisogno di controllo e la difficoltà a fidarsi. Il suo ragazzo sembra darle amore e stabilità, ma per star bene ha bisogno che lei lavori su sé stessa. Potrebbe essere utile riprendere la terapia con un focus sulla gestione dell’ansia e della bassa autostima, magari con tecniche specifiche come la CBT. Nel frattempo, provi a riconoscere i pensieri ossessivi senza lasciarsi travolgere, concentrandosi su ciò che rende la vostra relazione unica.
Cara,
grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua situazione. È evidente quanto tu tenga alla tua relazione e quanto questa gelosia e insicurezza ti stanno facendo soffrire.
Le emozioni che descrivi sono intense e comprensibili, soprattutto considerando le esperienze passate di tradimento che hai vissuto. Queste esperienze possono aver lasciato un segno profondo, alimentando paure che oggi riemergono nella tua relazione attuale. Tuttavia, è importante distinguere il passato dal presente: il tuo attuale compagno non è la persona che ti ha ferita e, da ciò che scrivi, sembra che abbia sempre dimostrato impegno e amore nei tuoi confronti.
La gelosia è spesso legata a insicurezze personali ea una scarsa autostima. Il timore di essere sostituita e il costante confronto con altre persone ti portano a vivere in uno stato di ansia perenne, che rischia di compromettere il rapporto. È fondamentale lavorare su di te, sulla tua sicurezza e sulla fiducia, sia in te stessa che nel tuo compagno.
Hai già intrapreso un percorso di terapia in passato, ma non sempre il primo percorso è risolutivo: a volte è necessario un approccio diverso o un nuovo professionista che possa proporre strumenti più adatti alla tua situazione. Dato l'impatto significativo che questa difficoltà ha sulla tua vita e sulla tua relazione, sarebbe utile e consigliato approfondire la questione con l'aiuto di uno specialista, che possa supportarti nel comprendere meglio queste emozioni e nel trovare strategie efficaci per affrontarle.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua situazione. È evidente quanto tu tenga alla tua relazione e quanto questa gelosia e insicurezza ti stanno facendo soffrire.
Le emozioni che descrivi sono intense e comprensibili, soprattutto considerando le esperienze passate di tradimento che hai vissuto. Queste esperienze possono aver lasciato un segno profondo, alimentando paure che oggi riemergono nella tua relazione attuale. Tuttavia, è importante distinguere il passato dal presente: il tuo attuale compagno non è la persona che ti ha ferita e, da ciò che scrivi, sembra che abbia sempre dimostrato impegno e amore nei tuoi confronti.
La gelosia è spesso legata a insicurezze personali ea una scarsa autostima. Il timore di essere sostituita e il costante confronto con altre persone ti portano a vivere in uno stato di ansia perenne, che rischia di compromettere il rapporto. È fondamentale lavorare su di te, sulla tua sicurezza e sulla fiducia, sia in te stessa che nel tuo compagno.
Hai già intrapreso un percorso di terapia in passato, ma non sempre il primo percorso è risolutivo: a volte è necessario un approccio diverso o un nuovo professionista che possa proporre strumenti più adatti alla tua situazione. Dato l'impatto significativo che questa difficoltà ha sulla tua vita e sulla tua relazione, sarebbe utile e consigliato approfondire la questione con l'aiuto di uno specialista, che possa supportarti nel comprendere meglio queste emozioni e nel trovare strategie efficaci per affrontarle.
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Ti ringrazio per la tua fiducia nel condividere una situazione così delicata e piena di emozioni forti. Capisco profondamente il dolore che stai vivendo e sono molto colpito dalla tua sincerità nell'affrontare un problema che ti sta causando molta sofferenza.
La gelosia e l'insicurezza che descrivi sono emozioni che molte persone sperimentano, soprattutto quando ci sono esperienze passate che lasciano cicatrici difficili da guarire, come quelle che hai vissuto nel tuo rapporto precedente.
La tua paura di perdere la persona che ami è molto reale e il fatto che questa paura influenzi il tuo comportamento e le tue emozioni è comprensibile. Questa paura si trasforma in una sorta di "ciclo" che alimenta ulteriori ansie e insicurezze, senza trovare una via di uscita. È un meccanismo difficile da fermare da soli, ma posso dirti che esistono delle modalità per affrontarlo e imparare a separare le paure dalle realtà effettive della situazione.
Mi sembra che tu stia già facendo un importante passo nel riconoscere l'origine delle tue insicurezze, ma anche il fatto che questo non basti a superarle.
Ti invito a prendere in considerazione l'opportunità di proseguire il tuo percorso terapeutico in modo mirato per affrontare questi temi: come migliorare l'autostima, come separare il passato dalla realtà presente e come imparare a costruire un rapporto di fiducia saldo e profondo. Potrebbe esserti utile anche un percorso che ti aiuti a riconoscere e gestire meglio le tue emozioni di gelosia, per evitare che diventino un ostacolo insormontabile nella tua relazione.
Sei sulla strada giusta nel voler affrontare questa situazione. Ti invito a fissare un appuntamento per iniziare il nostro percorso insieme e affrontare in modo mirato le difficoltà che stai vivendo. Sono a disposizione per sostenerti in questo processo di crescita.
La gelosia e l'insicurezza che descrivi sono emozioni che molte persone sperimentano, soprattutto quando ci sono esperienze passate che lasciano cicatrici difficili da guarire, come quelle che hai vissuto nel tuo rapporto precedente.
La tua paura di perdere la persona che ami è molto reale e il fatto che questa paura influenzi il tuo comportamento e le tue emozioni è comprensibile. Questa paura si trasforma in una sorta di "ciclo" che alimenta ulteriori ansie e insicurezze, senza trovare una via di uscita. È un meccanismo difficile da fermare da soli, ma posso dirti che esistono delle modalità per affrontarlo e imparare a separare le paure dalle realtà effettive della situazione.
Mi sembra che tu stia già facendo un importante passo nel riconoscere l'origine delle tue insicurezze, ma anche il fatto che questo non basti a superarle.
Ti invito a prendere in considerazione l'opportunità di proseguire il tuo percorso terapeutico in modo mirato per affrontare questi temi: come migliorare l'autostima, come separare il passato dalla realtà presente e come imparare a costruire un rapporto di fiducia saldo e profondo. Potrebbe esserti utile anche un percorso che ti aiuti a riconoscere e gestire meglio le tue emozioni di gelosia, per evitare che diventino un ostacolo insormontabile nella tua relazione.
Sei sulla strada giusta nel voler affrontare questa situazione. Ti invito a fissare un appuntamento per iniziare il nostro percorso insieme e affrontare in modo mirato le difficoltà che stai vivendo. Sono a disposizione per sostenerti in questo processo di crescita.
Gentile utente, immagino quanto questi pensieri assorbano la sua giornata e quanto disagio le creino, anche nel rapporto con il suo compagno. Ora, si delinea un apparente quanto diffusissimo "paradosso" nella sua storia: quello di essere in qualche modo consapevoli della sofferenza che si prova eppure non essere in grado di "smettere" di percorrere quella strada che ci fa stare così male. Il risultato è un'intensificazione della sofferenza, da come mi pare di capire. Questo accade quando ciò che c'è "in ballo" (nel suo caso, la relazione con il suo partner) viene percepito come minacciato, e quindi si fa di tutto, si mette in campo ogni risorsa possibile per scongiurare che succeda ciò che temiamo: come ha ben descritto lei, ciclicamente, quando prova ad "abbassare la guardia", teme di star sottovalutando un rischio, di perdersi qualcosa di importante, e di conseguenza rimette in gioco tutte le sue risorse cognitive ed emotive disponibili per provare ad azzerare la minaccia. Il danno di questo ragionamento è che ci porterà sempre a confermare la minaccia, quando sarebbe più opportuno cercare di smentirla. Questo poi, mi sembra di capire, sfocia in una costante ruminazione su quello che può o non può succedere, alimentata anche da esperienze precedenti (che, tuttavia, possono essere simili per qualche elemento, ma non sono uguali) che le hanno provocato dolore e da credenze riguardo a se stessa come persona sostituibile.
Vorrei chiederle solo: fare tutto questo, alla fine dei conti, quanto la avvicina ai valori che per lei sono importanti? Quanto sono in linea con la persona che vorrebbe essere?
Una cosa che però ci tengo a farle notare è la sua autoconsapevolezza in questa storia, nonché il coraggio di poter verbalizzare qualcosa di se stessa che la mette a disagio: trovo che questi siano elementi importantissimi per poter imboccare la strada (niente affatto liscia) del cambiamento verso il benessere.
Vorrei chiederle solo: fare tutto questo, alla fine dei conti, quanto la avvicina ai valori che per lei sono importanti? Quanto sono in linea con la persona che vorrebbe essere?
Una cosa che però ci tengo a farle notare è la sua autoconsapevolezza in questa storia, nonché il coraggio di poter verbalizzare qualcosa di se stessa che la mette a disagio: trovo che questi siano elementi importantissimi per poter imboccare la strada (niente affatto liscia) del cambiamento verso il benessere.
Buon pomeriggio,
E' sempre molto difficile se non impossibile avere una soluzione a portata di mano. Ti consiglierei di iniziare una nuova terapia, magari la precedente non è stata esaustiva, magari ora ti senti più pronta ad affrontare nel profondo l'argomento!
Non ti scoraggiare, il fatto che tu senta come egodistonica questa tua modalità credo sia significativo del fatto che non la senti tua, che non ti piace e che vuoi trovare un'alternativa.
E' sempre molto difficile se non impossibile avere una soluzione a portata di mano. Ti consiglierei di iniziare una nuova terapia, magari la precedente non è stata esaustiva, magari ora ti senti più pronta ad affrontare nel profondo l'argomento!
Non ti scoraggiare, il fatto che tu senta come egodistonica questa tua modalità credo sia significativo del fatto che non la senti tua, che non ti piace e che vuoi trovare un'alternativa.
Gentile utente, ho letto attentamente ciò che ha descritto e credo sia importante intraprendere un percorso di supporto psicologico per vedere meglio tutta la situazione.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buonasera, grazie per la condivisione.
La gelosia è un sentimento umano, e come tale va gestito.
Può essere utile riflettere su quanto per lei sia necessario avere il controllo sulla relazione, per gestire la paura della perdita dell'altro nella relazione.
A presto VB
La gelosia è un sentimento umano, e come tale va gestito.
Può essere utile riflettere su quanto per lei sia necessario avere il controllo sulla relazione, per gestire la paura della perdita dell'altro nella relazione.
A presto VB
Buongiorno cara, il fatto che da parte tua ci sia consapevolezza è un buon punto di inizio, sai di amarlo e senti di essere amata. Riflettevo su alcune cose che hai scritto: la paura di essere sostituita e l'insicurezza.
Molto spesso ci ritroviamo a proiettare sull'altro queste paure e il punto di partenza per una buona relazione è quello di affrontare i nostri demoni. Da dove vengono? perchè si stanno manifestando proprio ora?
Spero tu possa fare un buon lavoro, un caro saluto!!
Molto spesso ci ritroviamo a proiettare sull'altro queste paure e il punto di partenza per una buona relazione è quello di affrontare i nostri demoni. Da dove vengono? perchè si stanno manifestando proprio ora?
Spero tu possa fare un buon lavoro, un caro saluto!!
Buongiorno,
Quando la gelosia è molto forte ed influenza negativamente un rapporto, diventa un'emozione molto spiacevole ed è complesso conviverci.
Le riflessioni che hai riportato evidenziano quanto la vostra relazione abbia un grande valore per te e quanto tu tema di perderlo. Sicuramente la consapevolezza di tutto ciò ti permetterà di poter lavorare sugli aspetti che ti mettono in difficoltà per poter raggiungere il benessere che desideri.
Come hai correttamente detto tu, spesso le relazioni passate influenzano il nostro modo di comportarci nelle relazioni attuali ed è comprensibile che i tuoi pensieri ti suggeriscano di allarmarti per il rapporto confidenziale tra il tuo compagno e la collega.
Ti consiglierei un percorso psicologico per comprendere al meglio le tue preoccupazioni e i tuoi pensieri con l'obiettivo di vivere una vita di coppia più serena. E' possibile accettare la gelosia come un'emozione che cerca di proteggerci ma, al contempo, riuscire a gestirla per poter costruire una relazione di fiducia più solida con la persona che ami. E' possibile, inoltre, accogliere il senso di colpa che stai provando, le difficoltà che stai sperimentando non sono dovute a un tuo difetto ma ad esperienze passate negative che erano fuori dal tuo controllo e che ti hanno fatta soffrire.
Rimango a disposizione per un colloquio, un caro saluto.
Quando la gelosia è molto forte ed influenza negativamente un rapporto, diventa un'emozione molto spiacevole ed è complesso conviverci.
Le riflessioni che hai riportato evidenziano quanto la vostra relazione abbia un grande valore per te e quanto tu tema di perderlo. Sicuramente la consapevolezza di tutto ciò ti permetterà di poter lavorare sugli aspetti che ti mettono in difficoltà per poter raggiungere il benessere che desideri.
Come hai correttamente detto tu, spesso le relazioni passate influenzano il nostro modo di comportarci nelle relazioni attuali ed è comprensibile che i tuoi pensieri ti suggeriscano di allarmarti per il rapporto confidenziale tra il tuo compagno e la collega.
Ti consiglierei un percorso psicologico per comprendere al meglio le tue preoccupazioni e i tuoi pensieri con l'obiettivo di vivere una vita di coppia più serena. E' possibile accettare la gelosia come un'emozione che cerca di proteggerci ma, al contempo, riuscire a gestirla per poter costruire una relazione di fiducia più solida con la persona che ami. E' possibile, inoltre, accogliere il senso di colpa che stai provando, le difficoltà che stai sperimentando non sono dovute a un tuo difetto ma ad esperienze passate negative che erano fuori dal tuo controllo e che ti hanno fatta soffrire.
Rimango a disposizione per un colloquio, un caro saluto.
Gentile utente,
quello che sta vivendo è un peso molto forte, e si percepisce quanto questa paura stia interferendo non solo con la serenità della relazione, ma anche con il suo benessere personale. L’ansia che descrive non nasce solo dal presente: porta con sé ferite del passato, esperienze di tradimento, momenti in cui i suoi sospetti erano stati ignorati e poi confermati. È comprensibile che oggi la sua mente reagisca cercando di anticipare ogni possibile rischio, anche quando la realtà non lo giustifica.
Ciò che sta sperimentando non riguarda tanto la collega del suo compagno, quanto una parte di sé che ha bisogno di sentirsi rassicurata, vista e protetta. Le relazioni nuove, soprattutto quando sono importanti, possono riattivare antiche insicurezze e rendere difficile distinguere ciò che è reale da ciò che appartiene a un timore più profondo. È significativo che lei riconosca che il suo partner la ama e non le dà segnali concreti di disinteresse; allo stesso tempo, capisce che l’ansia la porta a pensare scenari che non hanno una base oggettiva. Questo è già un punto di grande consapevolezza.
Il fatto che due anni di terapia non abbiano portato i cambiamenti che sperava non significa che non possa migliorare. A volte serve un approccio diverso, più focalizzato sul lavoro sull’attaccamento, sulla regolazione emotiva e sui significati personali legati al timore dell’abbandono e del confronto con gli altri. Il suo dolore non ha nulla di “esagerato” o immotivato: ha una storia, una logica interna, e merita uno spazio sicuro in cui essere compreso senza giudizio.
Si dia la possibilità di esplorare questo tema con un professionista che la aiuti a lavorare sul nucleo della paura, non solo sui comportamenti che ne derivano. Quando la fiducia in sé aumenta, la gelosia tende a perdere forza, perché non è più la paura a guidare i pensieri.
Dott.ssa Sara Petroni
quello che sta vivendo è un peso molto forte, e si percepisce quanto questa paura stia interferendo non solo con la serenità della relazione, ma anche con il suo benessere personale. L’ansia che descrive non nasce solo dal presente: porta con sé ferite del passato, esperienze di tradimento, momenti in cui i suoi sospetti erano stati ignorati e poi confermati. È comprensibile che oggi la sua mente reagisca cercando di anticipare ogni possibile rischio, anche quando la realtà non lo giustifica.
Ciò che sta sperimentando non riguarda tanto la collega del suo compagno, quanto una parte di sé che ha bisogno di sentirsi rassicurata, vista e protetta. Le relazioni nuove, soprattutto quando sono importanti, possono riattivare antiche insicurezze e rendere difficile distinguere ciò che è reale da ciò che appartiene a un timore più profondo. È significativo che lei riconosca che il suo partner la ama e non le dà segnali concreti di disinteresse; allo stesso tempo, capisce che l’ansia la porta a pensare scenari che non hanno una base oggettiva. Questo è già un punto di grande consapevolezza.
Il fatto che due anni di terapia non abbiano portato i cambiamenti che sperava non significa che non possa migliorare. A volte serve un approccio diverso, più focalizzato sul lavoro sull’attaccamento, sulla regolazione emotiva e sui significati personali legati al timore dell’abbandono e del confronto con gli altri. Il suo dolore non ha nulla di “esagerato” o immotivato: ha una storia, una logica interna, e merita uno spazio sicuro in cui essere compreso senza giudizio.
Si dia la possibilità di esplorare questo tema con un professionista che la aiuti a lavorare sul nucleo della paura, non solo sui comportamenti che ne derivano. Quando la fiducia in sé aumenta, la gelosia tende a perdere forza, perché non è più la paura a guidare i pensieri.
Dott.ssa Sara Petroni
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