Buonasera vi chiedo una curiosità, anch'io dopo anni di psicoterapia di ogni tipo e farmaci mi ritro

17 risposte
Buonasera vi chiedo una curiosità, anch'io dopo anni di psicoterapia di ogni tipo e farmaci mi ritrovo ancora con ansia stanchezza e poca lucidità, è possibile avere una sensibilità maggiore e/o un attivazione più immediata di altre persone visto che l' eccitabilità fino ad arrivare ad attacchi di ansia mi viene anche per cose positive e per stare al passo con la vita frenetica? Grazie dell'attenzione
Buonasera, la risposta è si, le emozioni possono avere una forte componente corporea. Il corpo partecipa sempre sia in situazioni positive che negative! Aver seguito una terapia in passato non significa che successivamente la cosa non si ripresenti. Le suggerisco di approfondire cosa le accade nella vita di tutti i giorni per comprendere questi sintomi ad oggi.
Rimango a disposizione anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini

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Si è possibile avere una sensibilità maggiore, ma spesso l'ansia emerge in tutte le persone come segnale di qualcosa che non va, (forse la vita eccessivamente frenetica?) , gli eventi positivi come le promozioni possono destabilizzare come quelli negativi. Nonostante abbia fatto già terapie, se questi sintomi le creano un disagio significativo, la invito ad approfondirli nuovamente.
Un saluto
Dott. Alessandro Gasperi
Buon giorno. Certo che è possibile avere una maggiore sensibilità ma come hanno detto i colleghi l’ansia è presente in tutte le persone con maggiore o minore intensità. Compito del lavoro di psicoterapia è fornire strumenti adeguati per la gestione dell ansia che non diventi invalidante. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Gentile utente, l'ansia è un sintomo inibitorio, che come un coperchio, nasconde tutta una serie di sentimenti, che vanno dalla paura, all'eccitazione,etc che non vogliamo ricoscere, perché ritenuti poco opportuni. Se i farmaci da un lato servono ad abbassare il livello di ansia, quando questo è divenuto troppo invalidante e paralizzante, la psicoterapia invece cerca di aprire il coperchio per andare a vedere quali sentimenti si nascondono , rincanalando l'energia in modo molto più vitale e propositivo. In bocca al lupo! Cordialmente, Dott.ssa Lydia Chiovari
Salve, l'ansia fa parte di ciascuno di noi in misura più o meno maggiore a seconda dei momenti che viviamo e del significato che rivestono nel ns ciclo di vita. Non è necessariamente un'emozione negativa, però va controllata perché non s'impadron8sca di noi in maniera inopportuna. Il farmaco controlla i sintomi, ma non sostituisce il beneficio della psicoterapia che permette di approfondirne le cause e, attraverso la consapevolezza, di controllarla. Buona serata, dr.ssa Daniela Benvenuti
Gentile utente, non si smette mai di imparare qualcosa da noi stessi. Magari questi sintomi e questa sua propensione ad essere sensibile, arrivano in momenti ben precisi.
Magari può ancora approfondirli
Un saluto, Dott.ssa Antonella Abate
In qualità di Medico specialista in Psicologia clinica, Psicoterapeuta ed Omeopata non mi stupisco che dopo anni di uso di psicofarmaci lei abbia delle alterazioni. Le sottolineo, infatti, che gli psicofarmaci devono essere utilizzati solo in una situazione di emergenza, poiché non curano le cause del malessere, producono effetti collaterali negativi e hanno controindicazioni. Comunque la diminuzione dell’assunzione degli psicofarmaci deve essere effettuata con gradualità da un medico esperto che sostituisca anche gli psicofarmaci con medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io opero in in questa maniera ottenendo degli ottimi risultati.
Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per informazioni. Ho lo studio a Roma, ma sono anche disponibile per terapie on line. Buona giornata!
Buongiorno, grazie per la domanda interessante. La risposta è sì, l'ansia è qualcosa che può far parte di noi sempre MA non per questo deve diventare un problema nella nostra quotidianità. Non so che tipo di percorsi lei abbia fatto, su cosa abbiate lavorato e quanto siano durati ma sarebbe importante capirlo. Questo per poter individuare le strategie giuste da insegnarle affinché l'ansia non diventi invalidante ma gestibile. Rimango a disposizione.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Salve. L'ansia si attiva quando il vissuto emotivo diventa incontenibile e si manifesta prevalentemente a livello corporeo, sia per stimoli positivi che negativi. Il percorso psicoterapeutico è finalizzato a comprenderne le cause, ad elaborare e ad esprimere i vissuti emotivi collegati all'ansia, a canalizzarli verso la stimolazione della fiducia in sé che permette di vivere l'emotività in modo meno perturbante per affrontare la vita con maggiore serenità. Distinti saluti
Buongiorno, le confermo che esistono aspetti di noi che non possono essere cambiati, quali il temperamento di base, la maggiore sensibilità e la reattività del sistema nervoso. Ciò premesso, la psicoterapia è utile per prendersi cura delle proprie vulnerabilità, e il fatto che abbia fatto più percorsi non significa che non ce ne sia più bisogno.
Un caro saluto, dott.ssa Laura Tavano
Buongiorno,se interroga e tante sono le domande relative a sé stessa ,alle sue ansie e ad altri temi della sua vita,vale la pena che riprenda un altro percorso psicologico.Non si finisce mai di capire e conoscere aspetti di sé... è oltre che utile ,molto interessante.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Armonia mente/corpo! Ebbene, la terapia farmacologica va sempre monitorata. Ma come mai, leggo tanta confusione nel percorso che ha intrapreso. Questo non le fa bene! Fiducia e alleanza deve pretendere nei farmaci e nel percorso di psicoterapia che intende seguire. Forza si rimetti in cammino...
Gentile utente di mio dottore,

mi sorprende il fatto che abbia fatto più terapie, evidentemente molte di queste non hanno avuto successo. In linea generale di disturbi d'ansia sono trattabili mediante l'ausilio combinato di farmacoterapia e psicoterapia. Una buona psicoterapia ha successo quando si costruisce nel tempo una buona alleanza terapeutica tra paziente e specialista; credo che i trattamenti intrapresi non hanno raggiunto un buon grado di risultati se l'ansia continua a farla da padrona nella sua vita di relazione in generale. Nel caso senta di dover risolvere ancora delle cose, contatti un nuovo specialista con cui poter intraprendere un nuovo percorso psicoterapico e lo porti avanti sino in fondo al fine di poter guardare ad un benessere individuale più a lungo termine. Nella speranza di aver con queste poche righe orientato la sua domanda.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Gentile utente, sì ci sono persone più sensibili di altre e che percepiscono maggiormente l'impatto di ciò che accade loro. Il punto è evitare il disagio che ciò le crea? Che impatto ha nella sua vita quotidiana? L'ansia eccessiva con la psicoterapia, diminuisce gradualmente ma non c'è un tempo prestabilito. Molto dipende dalla storia personale e dagli aspetti che bisogna costruire all'interno del rapporto terapeutico. Spero di essere stata chiara.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno. Il consiglio che posso darle per approfondire in modo accurato la sua situazione è quello di rivolgersi nuovamente al suo psicoterapeuta per esprimere i suoi dubbi, oppure iniziare una nuova terapia per ottenere un secondo parere sulla sua storia di vita e sulle origini che possono avere i sintomi che riporta. Si potrebbe pensare ad una esplorazione ed eventuale rielaborazione dei significati degli eventi di vita per riuscire a gestire in modo più attivo le sue reazioni, fisiche e mentali, e garantirle un maggiore qualità di vita.
Mi rendo disponibile anche online per un percorso di questo genere.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.
Buongiorno, molti colleghi le hanno già dato spunti interessanti che condivido, tuttavia vorrei lanciarle uno spunto di riflessione sul fatto che l'efficacia della psicoterapia è legata a diversi fattori perciò è possibile che anche dopo alcune esperienza il problema continui a presentarsi. I sintomi solitamente hanno un senso, non sono casuali e inizialmente si instaurano poiché sono funzionali al mantenimento di un certo equilibrio, seppure esso stesso causi sofferenza. Immagino che terapie intraprese le abbiano fornito alcuni strumenti tuttavia sembrano non essere sufficienti. Potrebbe valutare la possibilità di intraprendere un nuovo percorso, magari con un professionista che usi un approccio differente da quelli che ha sperimentato in passato, per andare a capire l'origine ed il senso della sintomatologia per poter poi lavorare sul cambiamento.
Sperando di averle dato qualche spunto di riflessione utile le auguro sinceramente di poter stare meglio.
Un caro saluto
Dr.ssa Benedetta Bartoli
Gentile utente, è possibile che lei abbia maggiore sensibilità, ma sarebbe interessante capire come mai... Non ha affrontato la questione in psicoterapia? Ha visto di cambiamenti in lei dopo il percorso terapeutico? E coi farmaci? Sarebbero spunti di riflessione interessanti.. Saluti

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