Buonasera, sono una ragazza di 25 anni. Il 16 marzo di quest'anno mi sono laureata in Ingegneria e a

18 risposte
Buonasera, sono una ragazza di 25 anni. Il 16 marzo di quest'anno mi sono laureata in Ingegneria e abilitata nel mese di giugno. Da quando ho ricominciato con la specialistica, che a mio parere, è particolarmente difficile, sto avendo dei momenti in cui alterno la voglia di continuare questo percorso a momenti in cui sono totalmente bloccata, insicura e non riesco ad appassionarmi, mentre molti miei colleghi riescono ad immergersi completamente nello studio. Ultimamente ho sostenuto la prima prova, passata col minimo, ma non perché non avessi studiato, ma perché ho talmente tanta ansia che mi dimentico di cose che ho precedentemente studiato e svolto senza problemi. Questa situazione mi sta pesando parecchio, la vivo male. Ho bisogno d'aiuto. Ringrazio chi mi risponderà
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Conosco molto bene anche le insidie presenti in un corso di ingegneria e, per questo motivo, mi congratulo innanzitutto per i traguardi raggiunti, non si dimentichi mai di essere stata lei stessa ad averli raggiunti. Ritengo che possa essere molto utile per lei ritagliarsi uno spazio al fine di elaborare pensieri, sensazioni ed emozioni correlate alla situazione riportata, esplorarla con maggiori dettagli e cercare di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che possa essere opportuno ed utile per lei lavorare anche sull’identificazione di quei pensieri rigidi, negativi e maladattivi che mantengono la sofferenza in atto impedendole il cambiamento desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
In bocca al lupo per tutto.
Cordialmente, dott FDL

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Salve. Ha raggiunto degli obiettivi importanti, complimenti! Ma dopo, si è ricavata del tempo per sé, una pausa dove ha fatto altro, si è divertita, per staccare e ricaricarsi? A volte, se non si riesce a staccare, la ripresa degli impegni diventa molto faticosa, col rischio che si inneschi un meccanismo ansioso perché le aspettative possono venire disattese. Inoltre i ritmi richiesti e che precedentemente ha mantenuto, potrebbero non essere più in sintonia con i suoi ritmi e il suo organismo potrebbe mandarle un segnale per indurla a rallentare. Paragonarsi con gli altri non aiuta, ognuno fa il suo percorso. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza su questo calo di motivazione che le causa ansia. Distinti saluti
Salve, lo stato di ansia che sta vivendo si è generato nella sua esperienza di vita concreta, ed è li che va approfondita la questione. Se ultimamente è peggiorata, il mio consiglio è di prendersene cura il prima possibile, cosi da rimettere in moto la sua vita e generare scelte coerenti con i suoi vissuti emotivi.
Rimango a disposizione per un primo colloquio, anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve il disagio che esprime nella sua nota sembrerebbe degno di una maggiore attenzione. Contattare uno psicoterapeuta, può essere sicuramente una buona possibilità, per approfondire il tema che descrive ed esplorare anche altri ambiti psicologici per valutare le eventuali o ulteriori attività. In ogni caso le difficoltà su base ansiosa solitamente possono essere affrontate con le tecniche legate alle psicoterapie. Le ricorda nuovamente come per prima cosa sia necessario un consulto e solo dopo si può stabilire l'opportunità o meno di un lavoro sugli aspetti psicologici. Un cordiale saluto
Cara utente, che momento di vita è questo per lei? Cosa c'è nella sua vita oltre lo studio che la preoccupa? Si prenda uno spazio per approfondire i suoi vissuti e magari superare questo blocco che sente. Con l'aiuto di un professionista potrà esplorare il suo mondo emotivo.
Dott.ssa Antonella Abate
gentile utente,
una consulenza psicologica potrebbe esserle d'aiuto al fine di ipotizzare un percorso atto a :
-gestire lo stato d'ansia derivante dalla situazione in atto;
-favorire l'adattamento al percorso di studi e la capacità decisionale.
Si prenda uno spazio per approfondire i suoi pensieri e di conseguenza i suoi stati emotivi ad oggi così negativi.
Chiara Bovino
Buongiorno, se ho capito bene questa condizione che lei descrive molto bene è iniziata dopo la Laurea., e sarebbe importante conoscere come ha vissuto gli anni di studio precedente : motivazioni, attese, bisogni.
Lo stato ansioso che lei descrive sottende pensieri, credenze, e sentimenti che potranno essere presi in esame e rivalutati all’interno di un percorso terapeutico con un professionista di sua fiducia.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Laura Tavano
Buon giorno e grazie per la domanda. Credo che un momento di abbattimento e ansia possa essere normale. Quello che si può fare è cercare di ritrovare la forza vitale e l’interesse per continuare a portare avanti il suo percorso di studi. Cordialmente Gian Piero dott Grandi
Gentile ragazza, sembra che abbia raggiunto un obiettivo importante che, come tale, ha comportato fatica ed impegno.
Adesso è di nuovo “in gara” e mi chiedo se si è congratulata con se stessa per quanto ha già fatto.
Lei è molto giovane ed è importante anche imparare a rispettare i propri tempi.
Le mando un caro saluto e le auguro Buone Feste.
Giada Bruni
Cara ragazza, innanzitutto mi congratulo per i traguardi finora raggiunti, è proprio con essi e con le capacità che l hanno portata fino a qui, che deve ritrovare la giusta connessione. L ansia che vive, da quanto racconta, riguarda la prestazione e si collega bene anche al periodo pandemico che tutti stiamo vivendo. Le consiglio un percorso di terapia per approfondire tutto questo e soprattutto per ritrovare la giusta energia, la stessa che l ha portata a laurearsi.
Cordialmente
Dr. Caterina Eleuteri
Salve, volevo partire con il congratularmi con i traguardi raggiunti e anche per aver scritto sulla piattaforma per chiedere consigli in quanto non è sempre semplice esporsi ma richiede comunque un primo atto di coraggio. Detto ciò parli di un tuo calo di motivazione, servirebbe in primis contestualizzarlo, ti sei laureata a marzo e immagino che la preparazione della tesi durante il periodo covid non abbia aiutato, in più probabilmente anche l'abilitazione ti ha preso del tempo ed energie. Nonostante la pausa estiva forse non ti sei ancora sufficientemente ricaricata. La cosa che ti spaventa forse nasce anche dal confronto con gli altri. Su questo ti vorrei rassicurare sul fatto che nonostante sei in un momento di crescita dove è importante stare "sul pezzo" , è importante che tu ti metta in ascolto di te stessa e dei tuoi bisogni, sforzandoti di rispettare i tuoi tempi che non sono equiparabili con quelli degli altri. E' importante che tu prenda un tuo spazio dove puoi fermarti a ricercare significati sul malessere che vivi. Per questa ragione ti consiglio di pensare di iniziare un percorso di terapia con un professionista che si possa prender cura di te. Rimango a disposizione. Anche online.
Dott.ssa Flaminia Iafolla.
Buongiorno,
le sue sono considerazioni importanti che a mo parere gioverebbero di un approfondimento all'interno di uno spazio personale in cui aprire una riflessione calma e serena su questo suo stato ansiogeno.
L'ansia è normale quando si iniziano nuovi percorsi e si affrontano cambiamenti rilevanti. Non affrontarla da soli è un primo, importante passo. Se dovesse persistere, valuti l'opportunità di un consulto psicologico.
Cordialmente, EP
Buongiorno,
Le montagne russe che sta vivendo sono condivise da tanti studenti. Lo studio è impegnativo ed è normale sentirsi stanchi.
Per l’ansia ci sono delle terapie brevi che possono aiutarla a sbloccarla!
Cara utente, innanzitutto congratulazioni per aver portato a termine questa prima parte del suo percorso di studi!
Ha avuto modo di godersi del tempo libero dopo questo traguardo? Si è concessa la possibilità di rigenerarsi? E oggi, se lo concede questo famoso tempo di "staccare"?
Immagino che vivere la vita universitaria questi ultimi due anni non deve essere stato facile, con lezioni a distanza, limitazioni negli spostamenti e tanto altro che sappiamo. Come le hanno già suggerito altri miei colleghi, potrebbe essere utile fermarsi e porsi alcune domande rispetto al momento di vita che si sta attraversando. Sa, al momento della scelta di un qualsiasi corso di studi c'è l'entusiasmo di cominciare una nuova esperienza; nel frattempo si cresce e si cambia, e soprattutto emergono nuovi bisogni o difficoltà, nascono delle nuove necessità e desideri completamente differenti da quelli che avevano caratterizzato, invece, il periodo della scelta universitaria. E poi, ognuno ha la sua storia: è lei a scegliere quanto è importante in questo momento approfondire la sua, per sapere quali sono le ragioni più nascoste delle fatiche di cui parla.
Un caro saluto
Angela Ricucci
Buongiorno, comprendo il disagio che sta vivendo. Spesso nei momenti di transizione può capitare di viverseli in maniera più insicura e incerta, portando alle volte a provare ansia. In questi casi potrebbe esserle utile intraprendere un percorso psicologico in cui approfondire i contesti in cui emerge l'ansia, i significati e i vissuti emotivi associati, quali sono i suoi orizzonti futuri, allo scopo di individuare delle possibilità di azione più autentiche per lei.
Resto a disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Matilde Ciaccia
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Buonasera, il suo corpo le sta inviando dei segnali che a mio avviso vanno accolti e ascoltati. Perché proprio in questo momento li sto manifestando? Che significano? Intraprenda un percorso di psicoterapia che la aiuterà a fare luce su questi dubbi e superare questo momento di difficoltà.
Un saluto
Dott. SSA V. Barucci
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Cara utente, mi arriva forte il suo stato di apprensione e scoramento per la situazione attuale...
Per quanto spiacevole, l'ansia di cui lei parla in relazione all'esame non deve essere intesa come un'emozione assolutamente negativa. In effetti, l'ansia è la risposta fisiologica del nostro organismo davanti ad una minaccia e il provare ansia ci "serve" a garantirci la sopravvivenza di fronte agli eventi avversi. Quando però, come nel suo caso, l'ansia raggiunge livelli troppo elevati e, anzichè spingerci ad affrontare una sfida, finisce per bloccarci, è importante cercare di capire come mai si sia generata e se esistano strategie di gestione delle proprie emozioni che ci permettano di continuare il nostro progetto di vita. A questo scopo potrebbe esserle molto utile intraprendere un percorso di sostegno psicologico o psicoterapia personale che la aiuti a meglio comprendere le proprie emozioni e a gestirle in maniera ottimale (ansia inclusa).
Dott.ssa Silvia Costanzo
Gentile utente, capisco che l'asia da prestazione è davvero fastidiosa! Comprendo che l'ansia può diventare troppo intensa, frequente e persistente. Quando assume queste caratteristiche, ne risente il proprio benessere. Il paragone con i suoi colleghi non è un modo per aiutarla, anzi alimenta di più l'ansia, insoddisfazione verso le sue capacità e frustrazione. Come sicuramente saprà ognuno ha i suoi tempi, ritmi e modi di apprendimento. Non esiste un più bravo di....
Cercare delle strategie di gestione dell' ansia credo le possa essere molto d'aiuto per vivere con maggiore serenità il percorso accademico, che rappresenta una delle esperienze che ricorderà in un futuro, ed è peccato associarlo all'ansia.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione, rimango disponibile per ulteriori domande.
Buona serata
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