Buonasera. Sono una donna di 44 anni, abbastanza sportiva. Pratico molto trekking in montagna, e pal

8 risposte
Buonasera. Sono una donna di 44 anni, abbastanza sportiva. Pratico molto trekking in montagna, e palestra mediamente 3 volte la settimana (pesistica). Come caratteristica generale, sono molto resistente alla fatica e ho molto fiato, la mia problematica principale riguarda le articolazioni...che invece mi danno spesso problemi appena esagero un pò. In particolare i tendini. Questa estate sono stata in montagna per un periodo più lungo e ho fatto molta salita (escursioni giornaliere con circa 1400m di dislivello positivo per almeno 5-6 giorni, gli altri giorni mediamente 600-700m). Limito generalmente la discesa in quanto un ginocchio tende a darmi problemi a causa del disallineamento femoro-rotuleo che ho, per cui le mie escursioni sono caratterizzate da tantissima salita e poca discesa (cercando di scendere con gli impianti o con bus). Al ritorno della montagna ho cominciato ad avvertire dolore al tendine di achille destro, un dolore non costante che sentivo ogni tanto. Ho fatto un ciclo di laser, e una ecografia che ha dato il seguente referto: l'esame comparativo mostra minimo ispessimento e lieve ipocogenicità del tendine al terzo medio da iniziale tendinosi senza segni di peritendinite. Concomita minima borsite pre-achillea (nel triangolo di Kager). Dopo un mese sono tornata in montagna, e sia il viaggio di 4h in macchina (il piede sempre in tensione sull'acceleratore mi dava fastidio) che le 5 escursioni che ho fatto, hanno un pò peggiorato la situazione, ma comunque sono stata molto attenta a fare le salite senza slanciare troppo con quel piede e quindi non mi sembra di averlo sforzato troppo. Ora è da un mese che non ho più sforzato il tendine. Faccio in palestra esercizi eccentrici. Non sento dolore in generale, ma al tatto ancora si.
Quando posso ricominciare a fare salite? A marzo-aprile dell'anno prossimo avevo intenzione di fare 15gg di trekking sull'Everest, potrò essere in grado di farlo? Il programma prevede escursioni giornaliere molto più facili di quello che sono abituata a fare (all'incirca 600m al giorno), ma potrò essere a posto con il tendine? Come dovrei comportarmi per allenarlo senza peggiorare e sovraccaricare? Grazie mille
Salve credo che prima di darle una risposta sarebbe importante fare una visita per testare vari parametri tra cui l’escursione articolare e la presenza di disfunzioni che possono rendere le articolazioni deboli. Saluti.

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Buongiorno penso che un esame posturale possibilmente con ricostruzione 3d dello scheletro in stativa e dinamica magari simulando un’escursione in salita e poi un esame baropodometrico sarebbe utile per verificare eventuali dismetrie e poter adottare un programma personalizzato per il recupero della piena funzionalità delle articolazioni compromesse. Tantissimi Auguri per una pronta guarigione.
Buongiorno! Sono d'accordo con il collega che le consiglia una valutazione fisioterapica. Comunque in linea di massima, le posso dire che è abbastanza normale una sintomatologia al tendine con un tipo di allenamento così. Non si arrenda! Una buona terapia manuale e forse una rieducazione posturale, la potranno aiutare. Saluti e rimango a disposizione.
Salve, le consiglio di farsi rivedere per avere una valutazione anche posturale.
Il recupero di un tendine è lungo specie se così “stressato” nell’utilizzo.
Buonasera, per poter ricominciare ad allenarsi è assolutamente necessario concordare con un bravo fisioterapista non solo il classico esercizio eccentrico, ma anche e soprattutto un riallineamento graduale del tendine direttamente nell'attività sportspecifica (nel suo caso il trekking).
Sarebbe altresì necessario fare una buona valutazione gesto-specifica per individuare una serie di esercizi specifici volti al miglioramento del comportamento in dinamica del suo arto inferiore.
La postura statica di per sé non è un elemento sufficiente per poter valutare come risponderà il tendine al carico.
Il dolore alla palpazione può essere dovuto anche solo a un'ipersensibilita' dei tessuti che si protrae al cessare del dolore, deve essere valutata dal vivo.
Per tali motivi le consiglio di rivolgersi a un Laureato in Fisioterapia, con esperienza in ambito sportivo e specializzato in Terapia Manuale.
Buonasera sarebbe opportuna un’attenta valutazione per capire la causa del problema. Spesso la localizzazione del dolore non corrisponde con la fonte. Magari non è il suo caso, ma non possiamo dare per assodato che si tratti di una tendinite. Comunque se così fosse il lavoro eccentrico è indicato. Sarebbe opportuno aumentare gradualmente il carico sul tendine abbinando anche lavori propriocettivi e con tempo di tensione sia I fase concentrica che eccentrica (lo dicono le ultime ricerche scientifiche). Dopo di chè proverei a inserire con gradualità il lavoro in salita. Per esperienza le dico che anche disfunzioni a livello del plesso sacrale possono dare dolore al tendine d’achille e spesso confuse con tendente.
salve, visto il suo impegno sportivo e la sua intenzione di affrontare una impresa molto difficile e faticosa, le consiglio di essere seguita da un osteopata per ripristinare le disfunzioni del suo corpo dovute all'intensa attività sportiva. quando il fisico è ben equilibrato lo sforzo è sopportato maggiormente ed il risultato è sicuramente più soddisfacente.
Buonasera
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno.
Grazie

cordialmente

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