Buonasera. Per due anni ho preso seurepin per curare una depressione non grave. Da settembre ho iniz

3 risposte
Buonasera. Per due anni ho preso seurepin per curare una depressione non grave. Da settembre ho inizoato la cura fi uscita ma ho dovuto usare in farmaco mon di nuova generazione in quanto il seurepin non era diaponibile in gocce. Da due mesi ho iniziato ad avere ansia con momenti di forte panico ed ho dovuto ricominciare con ansiolitici. Potrebbe essere connessa con terapia di uscita con farmaco di vecchia genrazione?
Probabilmente ha avuto una ricaduta. Forse è il caso di reintraprendere la paroxetina a pieno dosaggio e poi abbandonare gli ansiolitici.

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Dr. Gianvito Elicio
Psichiatra, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente,
quello che descrive è piuttosto frequente: la sospensione del Seurepin (paroxetina), soprattutto se sostituito con un antidepressivo di diversa classe (magari un triciclico?) può effettivamente scatenare una riacutizzazione dell’ansia o sintomi simili a una sindrome da sospensione attenuata.
La paroxetina ha infatti un profilo ansiolitico più marcato rispetto ad altri antidepressivi, e il passaggio a molecole con meccanismi diversi (e meno “calmanti”) può non essere ben tollerato da tutti, anche se fatto in modo graduale.
In questi casi, può essere utile valutare con il curante se modificare la terapia di uscita o introdurre un supporto temporaneo, farmacologico o psicoterapico, per gestire la transizione.

Resto volentieri a disposizione per approfondire.
Un cordiale saluto,
Dr. Gianvito Elicio
Dott. Raffaele Falato
Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Firenze
Sì, può essere collegato. Cambiare farmaco, anche solo per la formulazione (gocce vs compresse), può destabilizzare l’equilibrio, soprattutto se il nuovo antidepressivo ha un meccanismo diverso. Se la nuova molecola è meno “serotoninergica” del Sereupin, è possibile che non copra bene l’ansia, provocando ricadute. Va rivalutata con lo psichiatra l’efficacia del nuovo schema.

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