Buonasera , per cortesia dopo 2 interventi per eliminarmi un calcolo della misura di 3 x 5 mm tra ge

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Buonasera , per cortesia dopo 2 interventi per eliminarmi un calcolo della misura di 3 x 5 mm tra gennaio e febbraio , ancora oggi ad aprile ho dei forti dolori in basso sulla vescica ; il primo intervento non è andato a buon fine in quanto nel tratto della uretele vi è una stenosi e non sono riusciti a rimuoverlo ; mi è stato messo uno stent e dopo 20 gg ho ripetuto l'intervento dicendomi che nel frattempo il calcolo si era frantumato e che comunque il tutto era stato rimosso . Hanno applicato altro stent e dopo 10 gg è stato rimosso . Per 1 giorno sono stata bene senza dolori ma poi hanno ricominciato soprattutto nel basso ventre e vicino alla viscica tanto da continuare a prendere antidolorifici ... ho rifatto visite ed eco , dicendomi che il rene era ritornato nella norma e che non presentava problemi ma il dolore persisteva ; mi è stato consigliato di rifare tac e anche una cistoscopia ; ho fatto solo la tac perche poi dopo 10gg il dolore è rientrato e sono stata meglio ; la tac dice : RENE DX CON MODICA ECTASIA CALICO-PIELICA, PICCOLA IMMAGINE CALCIFICA DI 23 MM NELLE SOLE CONDIZIONI DI BASE SMBRA DI PERTINENZA DEL TRATTO URETERALE POST-GIUNTALE( ho fatto leggere il referto all'Urologo che mi ha operata e mi ha riferito che forse si sono sbagliati a scrivere la dimensione anziche 23 mm dovrebbe essere 2,3 mm ; ora da ieri 8 aprile dopo 2 mesi di travaglio è riniziato il dolore ....davvero non so piu' cosa fare ; potete darmi una risposta su eventuale problema?
grazie cordaili saluti
Il "forse si sono sbagliati" deve essere chiarito dal radiologo che ha redatto il referto... altrimenti rimane un forse che non ha senso. E' possibile che i dolori post-trattamento fossero tuti legati all'intervento doppio stesso e ai due stent applicati... dando tempo al sistema di normalizzarsi le cose si dovrebbero sistemare... sempre che quella calcificazione rilevata non sia in realtà un altro calcolo o non sia espressione di unasubstenosi calcifica ureterale al tratto del giubnto pielo-ureterale: non ci dice se la tac è stata contrastografica o meno, ma il contrasto deve dare la corretta risposta. La questione va attentamente definita e poi risolta adeguatamente o rischia tra qualche mese di ritrovarsi con una retrodilatazione pielica da substenosi.

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