Buonasera. Ho 20 anni, scrivo in merito a problemi di ansia, credo anticipatoria e sociale, che si m

Salve, Mi dispiace molto per la situazione che descrive. Lei scrive che è una situazione che la accompagna da tempo ma se scrive adesso è perché evidentemente sta raggiungendo connotati che impattano con la sua vita quotidiana. Per quanto riguarda il professionista migliore, sicuramente uno psicologo psicoterapeuta è fondamentale per ciò che concerne l'elaborazione dei pensieri e dei vissuti emotivi connessi al fine di ritagliarsi uno spazio per conoscere meglio i dettagli della situazione. La figura dello psichiatra è utile nel caso in cui sia necessario affiancare al percorso psicologico un percorso farmacologico, la figura dello psichiatra psicoterapeuta teoricamente sembrerebbe racchiudere entrambe le competenze Tuttavia molto spesso i due percorsi vengono effettuati da due professionisti differenti. Comunque sicuramente l'aspetto psicologico è fondamentale e deve essere approfondito, io le consiglierei di rivolgersi prima ad uno psicoterapeuta che sarà sicuramente in grado di valutare se sarà necessario anche un aiuto farmacologico, tenga presente comunque che l'aiuto farmacologico è ottimo nel breve termine ma la letteratura scientifica è ormai Concorde nel sostenere che la psicoterapia abbia degli effetti migliori Nel medio e lungo termine. Nella speranza di essere stato chiaro, Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, Dott FDL

Buongiorno, grazie per averci contattato. Il fatto che abbia deciso di affrontare il suo disagio e di trovare un modo per stare meglio è molto positivo e la incoraggio a proseguire su questa via. Si affidi a uno psicoterapeuta in modo che possa valutare la sua situazione, non sempre infatti è necessaria una prescrizione anche farmacologica, è necessario avere maggiori informazioni sul suo disagio e le sue risorse per capire quale possa essere il progetto terapeutico più adatto a lei. Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto.

Buongiorno
per quanto ci ha spiegato, le consiglierei un percorso con un psicoterapeuta formato su tecniche di rilassamento corporeo, mindfulness che la possano aiutare a comprendere i suoi "temi" che le attivano queste risposte di arousal al fine di apprendere modalità funzionali di controllo e gestione di tale reazione psicofisiologica così da diminuirne in frequenza ed intensità fino a quando spariranno.
Rimango a disposizione per ogni suo chiarimento o spiegazione, anche online.

dott.ssa Letizia Muzi

Buongiorno, mi rincresce la situazione che sta vivendo ma il fatto che si sia rivolta a questo servizio è un indice positivo rispetto al suo disagio. Da ciò che scrive consiglierei uno psicologo psicoterapeuta, che possa insieme a lei costruire il percorso terapeutico migliore e più adatto. Resto a disposizione per chiarimenti, cordiali saluti. Dott.ssa Reale Melissa

Da ciò che scrive consiglierei uno psicologo psicoterapeuta, che possa insieme a lei costruire il percorso terapeutico migliore e più adatto. Certo che se in questo momento l ansia la debilitato al punto da non riuscire ad uscire di casa, meglio affiancare il percorso con psichiatra
Dottssa Marika Fiori

Buongiorno, non credo che il fatto che il terapeuta sia anche medico possa essere fondamentale in quanto è importante che le due cose rimangano separate per cui se anche il terapeuta fosse psichiatra sarebbe bene che si rivolgesse ad un altro collega qualora fosse necessario introdurre una terapia farmacologica.
Inoltre non sempre è necessaria la terapia farmacia, spesso c’è un miglioramento con l’utilizzo di alcune tecniche psicologiche
Buona giornata

Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione da Lei descritta e il disagio che porta, tuttavia la ringrazio molto per aver condiviso il suo malessere e i suoi dubbi, ma soprattutto per il coraggio che ha avuto nel porsi delle domande e voler mettersi in gioco, primo importante e fondamentale passo per poter lavorare su di sé, con i Suoi tempi.
Fondamentale è poter porre un pensiero ed elaborare i propri vissuti emotivi legati alla situazione descritta in uno spazio proprio e con i propri tempi.
Per quanto riguarda la figura dello psichiatra potrebbe essere presa in considerazione in un secondo momento, anche assieme al professionista che lavorerà con Lei, se dovesse rendersi necessario un sostegno farmacologico, in parallelo al percorso psicologico intrapreso.
Restando a disposizione, si porgono cordiali saluti.
Dott.ssa Giovanna Grasso

Buongiorno,
Dipende da lei, se preferisce risolvere il problema anche con l'uso di farmaci le conviene scegliere uno psichiatra/psicoterapeuta. Se invece non sente la necessità dei farmaci può contattare uno psicoterapeuta.

Gentilissimo, mi spiace molto per ciò che sta provando e la ringrazio per averlo condiviso, è il primo passo per affrontare il suo malessere. Il mio consiglio è di rivolgersi a uno psicoterapeuta che l'aiuti a raggiungere una miglior consapevolezza delle emozioni e dei pensieri che stanno dietro al suo malessere. Insieme troverete le strategie più adatte ad affrontare l'ansia e ciò che ne consegue. Qualora non fosse sufficiente sarà il terapeuta a segnalare la necessità di rivolgersi a uno psichiatra e a intervenire, se necessario, con i farmaci. Consideri anche la possibilità di affiancare un percorso terapeutico con il ricorso a tecniche di respirazione e rilassamento che l'aiutino a gestire meglio gli 'attacchi' d'ansia e a controllarli.
Qualora lo desiderasse, resto a disposizione, anche online.
I miei migliori auguri
dott.ssa Miculian

Gentile utente, secondo me le conviene rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta. Dopo una prima valutazione, il professionista stesso le consiglierà se è il caso di abbinare una terapia farmacologica. In casi di ansia sociale (se si tratta di questo) non sono utilizzati i farmaci perché è una sintomatologia che con la psicoterapia si risolve. In casi di fobia sociale (quando il nucleo disfunzionale è il timore del giudizio degli altri e di essere valutati negativamente dagli stessi) utilizzo un protocollo di psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione, per ulteriori domande mi può contattare anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna

gentile utente, grazie per la condivisione. Mi spiace per la situazione che sta vivendo, e comprendo la sua richiesta di aiuto. Credo che uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla ad esplorare e provare a comprendere quelle che sono le motivazioni sottostanti la sua ansia.
Resto a disposizione!
AV

Gentile utente, grazie per aver qui condiviso
Tutto dipende dal punto di vista da cui lei vuole affrontare i suoi disagi: lo psicofarmaco potrebbe aiutarla in un primo momento, fermo restando che, per la buona azione dello stesso, altre variabili dovranno essere presenti (psicologiche, sociali) oltre a quella prettamente biologica...
La molecola aiuta, ma non è tutto:
esistono livelli di consapevolezza e conoscenza di sé, che solo una psicoterapia è in grado di offrirle
Spero di esserle stata un po' d'aiuto
Resto a disposizione, anche online

Cordialmente,
Dr. E. Nola

Buongiorno, inizialmente potrebbe essere utile un consulto da uno psicologo, psicoterapeuta .. poi successivamente vedere... Bisognerebbe capire innanzitutto le cause.... Anche l ipnosi potrebbe essere adeguata... Cordiali saluti dottoressa Marilena Santonicola.

Buongiorno, innanzi tutto grazie per averci scritto. Per il disturbo che racconta sarebbe importante iniziare un percorso con uno psicologo psicoterapeuta. Questo le permetterebbe di lavorare sull'origine dell'ansia e su come riconoscere come, per tanto tempo, quell'ansia l'ha aiutata a vivere. I nostri sintomi sono adattamenti creativi che abbiamo trovato per stare in situazioni difficili. Quando cominciano a starci stretti, siamo pronti per il cambiamento. Niente poi esclude la possibilità di un sostegno farmacologico, da valutare con uno psichiatra. Un caro saluto Sara Genny Chinnici

Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato.
Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei.
A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta