Buonasera Dott. avrei una domanda in merito ad una relazione chiusa, dopo un anno. La relazione iniz

23 risposte
Buonasera Dott. avrei una domanda in merito ad una relazione chiusa, dopo un anno. La relazione inizia in maniera molto leggera, nulla di impegnativo, ma la cosa piano piano comincia ad essere sempre più coinvolgente in quanto ci vediamo continuamente tutti i weekend e io sto da lui... passano tre mesi e lui mi dice che con me sta bene, ma non sa se vuole una famiglia, o una relazione perché sta bene anche da solo... dopo questo discorso,( specifico che ci sentivamo tutti i giorni e ci vedevamo e stavamo assieme tutti i weekend da 3 mesi con frasi di lui tipo "vieni prima cosi stammo più tempo assieme") io ci rimango un pò perplessa: non c era coerenza tra parole e fatti. Dopo questo discorso, infatti, lui mi abbraccia, mi bacia, io esco da casa sua, il pomeriggio dello stesso giorno mi scrive come fosse andata la mia giornata. Da quel giorno passarono 4 mesi in cui conobbi i suoi amici e ogni weekend vivevo da coppia restando da lui.. e gli chiesi a che punto fossimo, volevo mi dice che non ama etichettare i rapporti, mi dice, e in ciò percepii dell ansia da parte sua "vuoi sapere se sto pensando a convivere? no non ci sto pensando..ma una coppia va in quella direzione" "io non dico ti amo, è una parola blasfema" mi dice.. la relazione procede.. ferie insieme h 24 per due settimane...finchè un anno dopo l'inizio della frequentazione mi scarica dall oggi al domani, dopo che siamo usciti a cena mi coccolava continuamente (mani nelle mani, abbracci, super affettuoso) e ci sono anche andata a letto insieme… trauma già qua (dopo un anno). Ma la cosa peggiore è stata sentirmi dire questo:
“Per te è stata una doccia fredda, lo so”
“Io ho premuto il grilletto, io ho chiuso”
“Ora farai fatica a fidarti degli uomini”
“Io non lo so perché ho sempre lasciato io..”
Poi ha anche aggiunto che una relazione ora non la vuole, non sa se la vorrà tra 10 anni o se domani morirà…

é passato un anno, ora sono serena ma non ho voglia di relazioni, mi sono sentita svuotata, umiliata, manipolata... ho intrapreso una percorso da uno psicologo, ma, ancora oggi, mi chiedo, perché tanta cattiveria nelle frasi di addio? abbiamo condiviso un bel pezzo di strada, perché denigrare tutto cosi? perché ferire una persona che ha dato tempo e bei momenti? Specifico che questo ragazzo non aveva relazioni stabili per lungo tempo da 7 anni...e che, a detta sua, anche con la ex (relazione di 5 anni) avrebbe dovuto chiudere prima perché "Io arrivo ad un punto dove non provo più nulla". Si può trattare di narcisismo?
Dott.ssa Marina Bonadeni
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, non ci sono abbastanza informazioni per comprendere la natura del disagio del suo ex, dal punto di vista diagnostico, anche se le manifestazioni di assenza di empatia non sono mancate. Più che soffermarsi sulla diagnosi dell'ex, mi focalizzerei sul suo proprio blocco a livello relazionale-sentimentale, per darsi nuove opportunità. Posso pensare che la chiusura di questa relazione sia stata per lei traumatica e che un percorso psicoterapeutico in questo senso la possa aiutare.
Un saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
Prenota subito una visita online: Colloquio psicoterapeutico - 65 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Sara Colnaghi
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Milano
Buongiorno, condivido il pensiero della collega: è molto difficile poter dire quali siano state le difficoltà del suo ex così come non è possibile procedere con una valutazione diagnostica.
Leggendo la sua richiesta, avverto la sensazione che sta cercando di trovare una spiegazione a quello che è successo. Proprio perché non le sembra di trovare una spiegazione "logica e razionale", sta cercando di capire cosa abbia spinto il suo ex a comportarsi così. Le consiglio però di focalizzare il pensiero più su se stessa e ad occuparsi di sé per poter superare questa relazione e la fine di questa storia. In caso di necessità sono disponibile con una consulenza psicologica sia in studio che online. Cordiali saluti, dott.ssa Sara Colnaghi.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso poiché comprendo quanto questa situazione possa essere stata impattante. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che è un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri vivi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, Dott FDL
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gent.ma la ringrazio per la richiesta di supporto che le sarei grata di darle. La fine della relazione è stata difficile e traumatica per lei. Le frasi che ti ha detto durante la rottura potrebbero essere state utilizzate per giustificare la sua decisione o per evitare di assumersi la responsabilità della fine della relazione.Il fatto che lui abbia avuto relazioni stabili solo per brevi periodi e che abbia detto di non provare più nulla in relazioni precedenti potrebbe indicare che ha difficoltà a mantenere relazioni a lungo termine. Inoltre, il fatto che abbia detto di non sapere se vuole una relazione o una famiglia potrebbe indicare incertezze o insicurezze nei suoi desideri e obiettivi a lungo termine.Il narcisismo è una personalità caratterizzata da un'alta stima di sé, un bisogno di attenzione e ammirazione, e una mancanza di empatia verso gli altri. Non posso confermare se questo ragazzo sia un narcisista senza ulteriori informazioni, tuttavia, alcuni dei suoi comportamenti e commenti potrebbero indicare una certa mancanza di empatia verso te e le tue emozioni. Se volesse affrontare in un contesto protetto come un colloquio individuale resto a sua disposizione. Dott.ssa Bachiorri Sara
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico - 35 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott. Matteo De Nicolò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buona sera, grazie mille per questa condivisione e mi dispiace molto del periodo che sta vivendo. Dal punto di vista diagnostico, anche se risultano presenti alcuni elementi, penso che una diagnosi non le risulterebbe utile quanto invece riflettere sugli elementi relazionali emersi e sui significati che sono emersi in lei. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili per poter vivere al meglio il presente, costruendo delle basi solide al fine di affrontare in maniera efficace un futuro che a tratti può sembrare angoscioso. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
Prenota subito una visita online: Psicoterapia - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Elisa Fedriga
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Iseo
Buongiorno,
Perché dare ancora importanza ad una persona che l'ha trattata male? Sapere che lui è narcisista in che modo potrebbe aiutarla?
Dott.ssa Federica Consales
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pomezia
Buonasera, come anticipato dalle colleghe ci sono poche informazioni per elaborare una diagnosi; è possibile che ci siano dei tratti narcisistici ma è rischioso concentrarsi su quest'etichetta, poiché tutti noi li abbiamo.
Credo che le sia molto d'aiuto continuare a prendersi cura di sè come sta facendo attraverso la terapia, un luogo protetto dove poter riflettere sulle sue risorse e sul suo valore interno così da sciogliere questo dolore e aprirsi a nuove opportunità.
Se desidera resto a disposizione. Un caro saluto, dott.ssa Consales
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, credo che lo psicologo che la segue avrà dato già le risposte più consone alle sue domande. Le relazioni possono finire , a volte anche improvvisamente e senza colpe da addebitare a uno dei due. Cerchi di prender il buon vissuto insieme al suo ex durante l'anno della relazione, non si ponga troppe domande cercando risposte che non avrà mai e guardi al domani archiviando per sempre la vecchia storia. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Giulia Ulivi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Salve, buongiorno e grazie di aver condiviso con noi. Trovare un senso alla fine di una storia può essere molto importante, ma spostare tutta l'attenzione sulla coerenza del suo ex e sui perché che possono averlo portato a chiudere purtroppo non l'aiuterà più di tanto. La mancanza di delicatezza e di tatto nei suoi confronti ci dice che neanche lui ha vissuto bene questa chiusura. La invito a ripartire da sé stessa e comprendere come sta oggi e cosa le impedisce di stare nel presente. A disposizione, Dott.ssa Giulia Ulivi
Dott.ssa Marina Costantini
Psicologo, Psicologo clinico
Colleferro
Buonasera cara utente, sembra che stia cercando una conferma più su lei, che sul suo ex. Se ha ancora bisogno di parlarne non esiti a chiedere un sostegno, potrebbe esserle utile per ripsondere ai suoi dubbi. Sono a disposizione anche online, Dott.ssa Marina C.
Dott.ssa Linda Selvestrel
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino

Come già detto dai colleghi e le colleghe, non conoscendo direttamente la persona di cui parla, non è possibile esprimersi in merito alla diagnosi di un aspetto così complesso e articolato (e quale degli aspetti del mondo interno non lo è?) come il narcisismo.
Mi sembra però che lei si stia dando un’ottima opportunità, lavorando con il suo psicologo o la sua psicologa, per comprendere meglio come sia stata e come stia tuttora lei rispetto a quanto accaduto, al di là dell’interrogarsi sui movimenti dell’altro, sui quali purtroppo temo che ogni possibile interpretazione non sarà per lei soddisfacente né lenirà più di tanto la sua sofferenza.
Un saluto
Dott.ssa Linda Selvestrel
Dott.ssa Anna Russo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Cara ragazza, grazie per la condivisione. Da quello che racconti ti percepisce quanto questa situazione ti abbia lasciato confusione, ma confusione di chi? Sei sicuramente una persona molto sensibile ed emotiva, se hai iniziato un percorso psicologico va a fondo, focalizzandoti su di te. Che lui possa essere un narcisista, una persona portatrice di un vissuto particolare, è anche una persona che è entrata nella tua vita sicuramente per darti degli insegnamenti. Valuta nel tuo percorso psicologico cosa puoi trarre da questa storia. Cordialmente, Dott.ssa Anna Russo
Gentile utente,
Dipende lei cosa intende per narcisismo. Probabilmente è una persona che ha difficoltà ad andare oltre un certo punto. Quando si hanno difficoltà di questo genere sotto c’è sempre un vissuto particolare, che non viene condiviso con l’altro. Quello che queste persone riescono a mostrare è un’eccessiva freddezza ma è solo la punta di un iceberg, di un mondo chiuso in sé stesso. E questa è spesso la causa di maggior sofferenza per il partner che vive quel taglio improvviso come disinteresse. Fa male ricercare lo sguardo di una persona che lo volge altrove con indifferenza. Le faccio i complimenti per aver intrapreso un percorso, sono sicuro che le permetterà di andare oltre e di trarre da questa esperienza lo slancio per conoscersi e viversi meglio. Spero di esserle stato d’aiuto. Cordiali saluti
Buongiorno, la ringrazio per avere condiviso qui la sua esperienza.
Immagino, dalle sue parole, quanta sofferenza e sentimenti negativi le abbia procurato questa relazione. Sembrerebbe che il suo ex compagno abbia sempre avuto, con lei, un atteggiamento confusivo e contraddittorio. Inoltre, sembrerebbe anche un atteggiamento vendicativo nei confronti di una figura che entra in intimità con lui. Da quello che lei racconta, potrebbero essere presenti, dunque, dei tratti narcisistici in quanto il suo compagno ha condotto la relazione con lei in modo manipolatorio e mettendo la propria persona prima di lei e del vostro rapporto.
Quando si sentirà pronta, potrà intraprendere un percorso psicologico per approfondire quanto le è accaduto e per avere uno spazio dedicato esclusivamente a lei e a ciò che sente.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Valentina Franco
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera,

Comprendo perfettamente quanto sia doloroso cercare di dare un senso a un comportamento apparentemente insensato e ferente di una persona che è stata così vicina a te. Quello che hai descritto è un comportamento molto ambivalente: da una parte, c'erano tutti i segni e le azioni che potevano indicare una relazione in crescita e, dall'altra, parole che sembravano sminuire o contraddire quegli stessi segni.

Da quello che hai condiviso, sembra che il tuo ex-partner abbia delle difficoltà nel gestire relazioni a lungo termine o nel comprendere e comunicare i propri sentimenti e bisogni. Questo può derivare da molte cause: traumi passati, paura dell'intimità, problemi di autostima o anche, come hai suggerito, tratti narcisistici.

Il narcisismo è un termine ampiamente utilizzato e spesso mal compreso. Mentre alcuni tratti narcisistici possono essere normali e addirittura sani, un disturbo narcisistico della personalità va oltre e si manifesta in un pattern di comportamenti e atteggiamenti caratterizzati da un senso esagerato della propria importanza, una profonda necessità di ammirazione e una mancanza di empatia verso gli altri. Le persone con un disturbo narcisistico della personalità possono avere difficoltà a gestire relazioni intime e possono ferire gli altri senza rendersene conto o senza curarsi del dolore che causano.

Le frasi che ti ha detto durante la rottura sono certamente dure e possono essere percepite come mancanza di empatia. Tuttavia, diagnosi come il narcisismo non dovrebbero essere fatte leggermente e solo uno specialista può determinare la presenza di un disturbo della personalità.

Tuttavia, indipendentemente dalla causa del suo comportamento, è essenziale che tu ti concentri sulla tua guarigione. Hai già fatto un passo molto importante intraprendendo un percorso con uno psicologo. Questo ti aiuterà a lavorare attraverso il dolore, la confusione e qualsiasi altra emozione tu stia provando.

Ricorda che il valore di una persona non è determinato da come la tratta un altro individuo. Meriti amore, rispetto e comprensione, e con il tempo e il sostegno, potrai trovare di nuovo la pace e forse anche aprire il tuo cuore a nuove relazioni.

Ti auguro tutto il meglio nel tuo percorso di guarigione e crescita.
Dott.ssa Chiara Petrucci
Psicologo
Cepagatti
Gentile utente, mi dispiace per questa delusione amorosa che ha vissuto. Le relazioni sottendono dinamiche complesse e i modi di amare possono essere differenti. In tale contesto non risulta tanto importante etichettare la problematica dell' altro, quanto più soffermarsi su pensieri, emozioni e sensazioni che questo partener ha lasciato in lei. Da ciò che mi sembra di comprendere dal suo racconto, i vostri modi di vivere le relazioni risultano molto differenti e lui ha mostrato in diverse circostanze una mancanza di empatia e di comprensione del suo stato d'animo. La inviterei a riflettere su cosa cerca lei in una relazione, quali sono i suoi desideri e aspettative e ad analizzare su basi concrete i dati di realtà che nelle sue future relazioni si presenteranno. Non abbia paura di fare affidamento anche a quello che è il suo intuito e a come si sente lei all' interno della relazione. Da questa esperienza negativa, potrebbe anche avere l'occasione di capire meglio cosa c'è che cerca di diverso in un eventuale futuro partner. Mi sembra ottimo intanto che si sia affidata ad un professionista, che sicuramente potrà agevolarla in un percorso di maggiore comprensione di sé stessa e delle sue dinamiche razionali. Resto a disposizione per qualsiasi necessità e le faccio i mie5k migliori auguri. Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Ciao, mi dispiace sentire che hai vissuto un'esperienza così dolorosa e confusa. Non posso fare una diagnosi specifica senza valutazioni più approfondite, ma alcune delle frasi e dei comportamenti che hai descritto potrebbero suggerire tratti di narcisismo o insicurezza emotiva da parte del tuo ex-partner. Le persone con tali tratti tendono a mettere le proprie necessità al di sopra degli altri e possono essere manipolative o instabili nelle relazioni. È importante ricordare che il suo comportamento non riflette la tua valore o il tuo valore come persona. Continua a lavorare con il tuo psicologo per elaborare queste emozioni e per ricostruire la tua fiducia e autostima.
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 30 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Anna Verrino
Psicologo, Professional counselor
Milano
Carissima sono lieta che abbia intrapreso un percorso di supporto psicologico che possa aiutarla ad affrontare questa esperienza abbandonica. E' difficile e deontologicamente non corretto fare diagnosi su persone senza avere avuto un colloquio personale pertanto non posso aiutarla a comprendere se si tratta di narcisismo. Le consiglio di proseguire con la terapia e concedersi uno spazio di riflessione per se stessa. Tenga un diario dell'accaduto e del dolore provato nelle varie occasioni, nel caso il suo ex dovesse rifarsi vivo e convincerla a riprendere la relazione non impegnativa, le sarà utile per ricordare a se stessa le ferite e la disperazione. Un caro saluto Sono disponibile in caso di necessità. Dott.ssa Anna Verrino
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
Buonasera! La tua domanda riguarda una relazione che è terminata in modo doloroso e che ti ha lasciato delle domande difficili, soprattutto riguardo al comportamento e alle parole di lui al momento della rottura. Cercherò di darti una risposta approfondita, ma tieni presente che per una valutazione accurata sarebbe importante conoscere maggiori dettagli, come il modo in cui lui si è comportato durante la relazione nel complesso.

Perché ferire una persona che ha dato tanto?
Il comportamento che descrivi, in cui il ragazzo sembra essere stato affettuoso e poi ti ha scaricato improvvisamente, sembra appartenere a una dinamica piuttosto confusa e potenzialmente ambigua. A volte, quando una persona non è in grado di gestire le proprie emozioni o ha delle difficoltà nella gestione delle relazioni intime, può manifestare comportamenti che sembrano incoerenti o manipolativi.

Quando parli di frasi come "ora farai fatica a fidarti degli uomini" o "io ho premuto il grilletto", sembra che lui stia cercando di giustificare la sua decisione di chiudere, ma nel farlo sta usando una forma di "distanziamento emotivo" che può sembrare non solo insensibile, ma anche ferente. Il fatto che ti dica "per te è stata una doccia fredda" potrebbe indicare una forma di consapevolezza del trauma che ti ha causato, ma allo stesso tempo la sua frase "ho sempre lasciato io" potrebbe suggerire una difficoltà a prendersi la responsabilità di una fine che probabilmente sentiva inevitabile per lui, ma non sapeva come comunicarla senza danneggiare troppo te.

Manipolazione o narcisismo?
Alcuni degli aspetti che descrivi potrebbero suggerire un comportamento che si potrebbe associare a tratti narcisistici, ma senza un'analisi diretta della sua personalità, non possiamo fare diagnosi definitive. Ecco alcune considerazioni:

Incoerenza tra parole e fatti: Durante la relazione, il ragazzo sembrava non dare certezze sul futuro, dicendo una cosa ma agendo in modo contraddittorio (affetto e vicinanza senza "etichettare" la relazione). Questa incoerenza può essere un segno di difficoltà nell'impegnarsi, ma anche di una mancanza di consapevolezza riguardo ai suoi sentimenti. Potrebbe trattarsi di una persona che cerca di evitare l'intimità profonda o l'impegno, ma senza dirlo esplicitamente per non ferire l'altro.

Le frasi alla fine della relazione: Le parole con cui ti ha lasciato potrebbero suggerire una certa freddezza emotiva o una difficoltà nell'esprimere i suoi veri sentimenti. Dire cose come "io ho premuto il grilletto" potrebbe sembrare una modalità per “distanziarsi” dal dolore che sta causando, in modo da non sembrare troppo coinvolto o responsabile per il danno emotivo.

Comportamenti eccessivamente affettuosi e poi improvvisi cambiamenti: Un altro tratto che a volte è associato al narcisismo è l'incapacità di mantenere una costanza emotiva. Una persona con tendenze narcisistiche può mostrare affetto e attenzione per poi improvvisamente interrompere tutto, lasciando l'altro nel caos emotivo. Questo tipo di comportamento può essere inconsapevole, ma può anche avere radici in una sorta di paura dell'intimità o del coinvolgimento emotivo profondo.

Comportamenti ripetitivi e difficoltà nelle relazioni a lungo termine: Il fatto che lui abbia avuto difficoltà in passato a mantenere relazioni stabili può essere indicativo di una certa instabilità emotiva o incapacità di relazionarsi a lungo termine. Non è necessariamente segno di narcisismo, ma può suggerire una difficoltà a gestire l’intimità e una tendenza a creare un legame superficiale, senza permettersi di andare più a fondo.

Perché agire così?
Da quello che descrivi, lui sembra aver avuto paura dell'impegno, forse non è riuscito ad affrontare la sua vulnerabilità emotiva. A volte, quando una persona ha paura di compromettersi o di provare emozioni troppo forti, può iniziare a prendere le distanze, per poi agire in modo che l'altro non si senta troppo coinvolto. Le sue parole alla fine ("io ho premuto il grilletto") potrebbero essere un tentativo di esprimere una sorta di potere o di controllo sulla situazione, come per giustificare una decisione che probabilmente sapeva ti avrebbe ferita.

Cosa puoi fare ora?
È molto positivo che tu stia seguendo un percorso psicologico per affrontare questa esperienza dolorosa. La fine di una relazione, soprattutto quando c'è una grande intensità emotiva e un legame profondo, può essere devastante, ma è anche un'opportunità di crescita personale. È normale sentirsi svuotati, umiliati e manipolati in situazioni come questa, ma è importante ricordare che non è colpa tua se lui ha agito in quel modo.

Un paio di suggerimenti pratici per te:

Accetta la fine della relazione: Accettare che questa relazione è finita ti aiuterà a ridurre il dolore. Non importa quanto ti abbia fatto sentire speciale all'inizio, il modo in cui si è conclusa è ciò che definisce la fine del legame.

Lavorare sulla fiducia: Non lasciare che le sue parole distruggano la tua capacità di fidarti di altre persone. Le sue difficoltà emotive non sono un riflesso delle tue capacità di amare o di essere amata.

Non internalizzare le sue parole: Le frasi che ti ha detto sono legate alla sua confusione e probabilmente alla sua incapacità di gestire il legame emotivo. Non significa che ci sia qualcosa di sbagliato in te.

Focalizzati su te stessa: Continua il percorso con lo psicologo per comprendere meglio te stessa e per guarire dalle ferite emotive che la relazione ti ha lasciato. Usa questo tempo per riscoprire le tue forze e ricostruire la tua sicurezza.

Con il tempo, riuscirai a comprendere meglio i meccanismi emotivi che ti hanno coinvolto e come affrontare con maggiore serenità le relazioni future. Buon percorso di crescita e cura di te stessa!






Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, quello che racconta trasmette il dolore e la confusione che questa relazione ha lasciato dentro di lei. È assolutamente comprensibile che, a distanza di un anno, si trovi ancora a riflettere su ciò che è successo, soprattutto per via della brusca chiusura e delle parole che le sono state rivolte. Il modo in cui una relazione finisce ha un forte impatto sul vissuto emotivo di chi la subisce, e ciò che l’ha ferita non è solo la fine in sé, ma il modo in cui è stata gestita: la contraddizione tra i gesti affettuosi e la chiusura improvvisa, la mancanza di empatia nelle parole dette al momento dell’addio, la sensazione che il legame che aveva costruito sia stato svalutato. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, può essere utile analizzare il modo in cui sta elaborando questa esperienza. Lei descrive sentimenti di svuotamento, umiliazione e manipolazione, il che suggerisce che la relazione ha lasciato un segno profondo sulla sua autostima e sulla sua percezione delle relazioni future. La mente umana tende a cercare spiegazioni per ciò che ci ferisce, ed è normale che si interroghi sul perché questa persona si sia comportata in un modo che percepisce come crudele. Tuttavia, soffermarsi troppo sulla ricerca di una risposta potrebbe alimentare una spirale di pensieri che non la aiutano a voltare pagina. A livello comportamentale, lui ha mostrato una modalità relazionale caratterizzata da ambivalenza: da un lato, coinvolgimento e affetto, dall’altro, difficoltà a riconoscere e dare un significato più profondo al legame. Le sue parole ("non dico ti amo", "non voglio etichettare", "arrivo a un punto in cui non provo più nulla") indicano un atteggiamento di distacco emotivo, che potrebbe essere una sua modalità difensiva o un limite nel suo modo di vivere le relazioni. Questo non significa necessariamente che fosse intenzionalmente manipolatorio o narcisista, ma piuttosto che potrebbe avere difficoltà a gestire la vicinanza emotiva e il concetto di impegno. L’uso di frasi come "Ora farai fatica a fidarti degli uomini" o "Per te è stata una doccia fredda, lo so" potrebbe riflettere un suo bisogno di giustificarsi o di deresponsabilizzarsi rispetto al dolore che ha causato. È possibile che, più che una volontà di ferire, ci sia stata un'incapacità di gestire il senso di colpa e il conflitto interiore legato alla fine della relazione. Questo, però, non cambia il fatto che le sue parole siano state dolorose e ingiustificate. Ciò che può aiutarla ora è spostare l’attenzione da lui a sé stessa: non tanto sul perché lui abbia agito in quel modo, ma su cosa questa esperienza le ha insegnato e su come può prendersi cura del suo benessere emotivo. Il fatto che non abbia voglia di relazioni in questo momento è del tutto naturale e può essere un’occasione per ricostruire un senso di fiducia e di sicurezza interiore, senza sentirsi obbligata a riaprire il cuore prima di essere pronta. Il percorso con lo psicologo potrà aiutarla a rielaborare il dolore e a lavorare su eventuali schemi di pensiero che potrebbero mantenerla bloccata nel passato. Potrebbe essere utile esplorare se, in questa relazione, ci siano stati segnali precoci che ha sottovalutato, non per colpevolizzarsi, ma per acquisire maggiore consapevolezza di ciò che desidera e di ciò che non vuole più accettare in futuro. Più che etichettare il suo ex con una diagnosi come il narcisismo, ciò che conta è riconoscere che lui ha mostrato un pattern relazionale che non era in grado di darle ciò di cui aveva bisogno. La domanda più utile non è "perché lui ha agito così?" ma "cosa posso fare io per sentirmi più forte e serena dopo questa esperienza?". Ripartire da sé stessa sarà il vero punto di svolta. Cari saluti, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Francesca La Monaca
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno,
eviterei di pensare di cosa si trattasse o meno, possono essere contribuiti tanti fattori affinché questa persona si sia comportata così. Lei ha fatto il suo percorso pertanto tenterei di guardarmi attorno e di ritrovare il bello che può esserci nelle relazioni con le figure maschili ( possano essere amici, parenti, genitori !). Si renderà conto che è accaduto non è una costante e può ancora incontrare persone con cui intercorrere relazioni sane!
In bocca al lupo!
Gentile utente,
La ringrazio per aver condiviso questa esperienza dolorosa. Percepisco il suo bisogno di dare un senso a ciò che è accaduto e di trovare un modo per superare questa difficile situazione.
Mi chiedo, analizzando il suo racconto:
1. Quale "storia" ha costruito attorno a questa relazione? Quali "aspettative" aveva riposto in questo legame? E come questa storia si è trasformata nel tempo?
2. Come ha imparato a riconoscere i segnali di una relazione che non funziona? Si è fidata del suo istinto, o ha cercato di "forzare" la situazione?
3. Cosa significa per lei "amore"? Cosa si aspetta da una relazione? E cosa è disposta a dare?
4. Perché si sente così ferita dalle parole del suo ex partner? Cosa hanno toccato dentro di lei? Quali paure o insicurezze hanno risvegliato?
5. Come mai si è sentita in dovere di "giustificare" il suo comportamento? Ha cercato di trovare delle scuse per proteggerlo, o per proteggere sé stessa?
6. Cosa può imparare da questa esperienza? Come può utilizzare questo dolore per crescere e per costruire relazioni più sane e appaganti in futuro?
Comprendo il suo desiderio di capire se il suo ex partner è un "narcisista". Tuttavia, vorrei invitarla a non concentrarsi troppo su questa etichetta. Il comportamento del suo ex partner riguarda lui e la sua storia personale. Non è detto che sia un "narcisista", e anche se lo fosse, questo non cambierebbe il fatto che si è comportato in modo scorretto e che le ha fatto del male. È importante ricordare che fare diagnosi non è compito di chi non è un professionista. Il rischio è di fraintendere situazioni complesse e di usare etichette in modo improprio. Inoltre, il concetto di narcisismo, così come lo intendiamo oggi, nasce dalla psicoanalisi e ha un significato ben preciso all'interno di quella teoria.
Invece di cercare una diagnosi, provi a concentrarsi su di sé. Si chieda cosa si merita, cosa vuole veramente, e cosa è disposta a fare per ottenerlo.
Si ricordi che la sua felicità dipende da lei, non da qualcun altro. E che ha il diritto di vivere una vita piena di amore, di gioia e di soddisfazioni.
Un saluto

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.