Buonasera. Da un anno e 8 mesi circa ho perso molto peso, circa 8 kg, senza variare il mio introito
12
risposte
Buonasera.
Da un anno e 8 mesi circa ho perso molto peso, circa 8 kg, senza variare il mio introito calorico. Sono alta 164 cm e ora peso 46,8 kg (fino a maggio 45,6 circa). Da un anno sono in amenorrea, soffro di ipotiroidismo di Hashimoto (attualmente valori tiroide a posto, dopo aver diminuito la dose di eutirox), soffro di osteoporosi (da circa 7 anni) perchè ho sofferto di disturbi del comportamento alimentare e sono stata 2 volte anoressica (sono stata in psicoterapia e già dal 2022 ne sono uscita).
3 anni fa per problemi di stomaco ho fatto una gastroscopia, soffro di reflusso (per il quale ho fatto anche 3 mesi di cura con pantoprazolo più volte), analisi celiachia negative, biopsia per celiachia negativa, elicobacter negativo, vari esami delle feci senza valori anomali. Insomma ho fatto diversi esami, analisi anche recentemente ma non mi è stato trovato nulla di anomalo. Mi sono rivolta ad una nutrizionista/gastroenterologa a febbraio, specializzata in alimentazione vegana perchè sono vegana da un anno e mezzo (avevo iniziato a perdere peso già prima), mi ha detto che secondo lei ho una buona alimentazione e un buon apporto calorico, mi ha solo fatto aggiungere gli spuntini a metà mattina e metà pomeriggio, mi ha confermato che soffro di colon irritabile e mi ha detto di vedere come va senza prescrivermi un piano alimentare. Intanto io ho preso un kg da maggio e basta. Ho spesso mal di pancia, fastidi intestinali, durante la settimana mi capita di non andare in bagno per 4-5 giorni e poi ci sono giorni in cui ci vado anche 3 volte in un giorno, sempre con gonfiore e dolore a livello dell'intestino. Non so cosa fare, se aspettare per vedere se riprendo man mano peso o fare altre visite. Mangio in modo regolare e completo eppure il peso non sale, il ciclo mestruale non torna e di conseguenza l'osteoporosi peggiora (l'endocrinologo che ho consultato ha detto che la priorità per tornare un po' in salute è tornare ad un peso giusto). Vorrei un consiglio, grazie.
Da un anno e 8 mesi circa ho perso molto peso, circa 8 kg, senza variare il mio introito calorico. Sono alta 164 cm e ora peso 46,8 kg (fino a maggio 45,6 circa). Da un anno sono in amenorrea, soffro di ipotiroidismo di Hashimoto (attualmente valori tiroide a posto, dopo aver diminuito la dose di eutirox), soffro di osteoporosi (da circa 7 anni) perchè ho sofferto di disturbi del comportamento alimentare e sono stata 2 volte anoressica (sono stata in psicoterapia e già dal 2022 ne sono uscita).
3 anni fa per problemi di stomaco ho fatto una gastroscopia, soffro di reflusso (per il quale ho fatto anche 3 mesi di cura con pantoprazolo più volte), analisi celiachia negative, biopsia per celiachia negativa, elicobacter negativo, vari esami delle feci senza valori anomali. Insomma ho fatto diversi esami, analisi anche recentemente ma non mi è stato trovato nulla di anomalo. Mi sono rivolta ad una nutrizionista/gastroenterologa a febbraio, specializzata in alimentazione vegana perchè sono vegana da un anno e mezzo (avevo iniziato a perdere peso già prima), mi ha detto che secondo lei ho una buona alimentazione e un buon apporto calorico, mi ha solo fatto aggiungere gli spuntini a metà mattina e metà pomeriggio, mi ha confermato che soffro di colon irritabile e mi ha detto di vedere come va senza prescrivermi un piano alimentare. Intanto io ho preso un kg da maggio e basta. Ho spesso mal di pancia, fastidi intestinali, durante la settimana mi capita di non andare in bagno per 4-5 giorni e poi ci sono giorni in cui ci vado anche 3 volte in un giorno, sempre con gonfiore e dolore a livello dell'intestino. Non so cosa fare, se aspettare per vedere se riprendo man mano peso o fare altre visite. Mangio in modo regolare e completo eppure il peso non sale, il ciclo mestruale non torna e di conseguenza l'osteoporosi peggiora (l'endocrinologo che ho consultato ha detto che la priorità per tornare un po' in salute è tornare ad un peso giusto). Vorrei un consiglio, grazie.
Buongiorno seguendo molte ragazze nella sua situazione e da valutare la composizione corporea i livelli di cortisolo ed eventuale microbiota intestinale con un approccio nutrizionale antinfiammatorio personale e con omega 3 e grassi buoni per il ciclo
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buonasera! Spesso non è solo una questione di aumentare calorie o modificare gli alimenti, ma di dare al corpo il tempo e la sicurezza necessari per ritrovare il proprio equilibrio.
Quando l’intestino non è ancora regolare, questo può influire sulla digestione e sull’assorbimento, e di conseguenza sul peso e sul ciclo mestruale.
Il recupero richiede pazienza e piccoli aggiustamenti, che aiutano il corpo a sentirsi più stabile e a tornare lentamente in salute.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Daniela Spiniello
Quando l’intestino non è ancora regolare, questo può influire sulla digestione e sull’assorbimento, e di conseguenza sul peso e sul ciclo mestruale.
Il recupero richiede pazienza e piccoli aggiustamenti, che aiutano il corpo a sentirsi più stabile e a tornare lentamente in salute.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Daniela Spiniello
La tua situazione è complessa e merita un approccio integrato:
Il peso attuale (46,8 kg per 164 cm) è sotto il range ideale, soprattutto in presenza di amenorrea e osteoporosi.
Il fatto che tu non riesca a riprendere peso nonostante l'alimentazione vegana bilanciata e adeguata suggerisce una possibile malassorbimento, disbiosi intestinale o anche fattori neuroendocrini.
Il colon irritabile può peggiorare l’assorbimento e aumentare lo stress intestinale.
La priorità è tornare a un peso più stabile e al ripristino del ciclo, anche attraverso un piano nutrizionale più strutturato (non solo "vedere come va").
Potresti valutare: una rivalutazione endocrina completa, un supporto da un nutrizionista specializzato in disturbi alimentari e intestino, e anche un eventuale trattamento per la disbiosi (analisi microbiota fecale, se possibile).
Resto a disposizione.
Dr. Luca Agostini
Il peso attuale (46,8 kg per 164 cm) è sotto il range ideale, soprattutto in presenza di amenorrea e osteoporosi.
Il fatto che tu non riesca a riprendere peso nonostante l'alimentazione vegana bilanciata e adeguata suggerisce una possibile malassorbimento, disbiosi intestinale o anche fattori neuroendocrini.
Il colon irritabile può peggiorare l’assorbimento e aumentare lo stress intestinale.
La priorità è tornare a un peso più stabile e al ripristino del ciclo, anche attraverso un piano nutrizionale più strutturato (non solo "vedere come va").
Potresti valutare: una rivalutazione endocrina completa, un supporto da un nutrizionista specializzato in disturbi alimentari e intestino, e anche un eventuale trattamento per la disbiosi (analisi microbiota fecale, se possibile).
Resto a disposizione.
Dr. Luca Agostini
Buonasera concordo con l'endocrinologo sull'importanza del recupero del peso. Se non riesce a recuperare peso il rpoblema sta nell'introito calorico giornaliero, vuol dire che ciò che mangia non basta perchè in genere dopo l'anoressia (patologia che tratto frequentemente) l'assorbimento del soggetto è ridotto, ciò vuol dire che lei assorbe solo una parte di ciò che mangia. Quindi lasci perdere ciò che le ha detta la nutrizionista in quanto avrebbe bisogno di una dieta appropriata e personalizzata
Ciao, parla di queste problematiche con il tuo nutrizionista. Esponi ciò che ti fa male e di creare un piano su misura per te. Posso solo dedurre che potrebbe essere un fabbisogno ridotto per quello che consumi tu attualmente, ragion per cui si considera un "deficit" e si perde peso e la riduzione eccessiva del fabbisogno può portare ad amenorrea. Anche se non si cambia l'introio presunto, nella vita si cambiano abitudini, attività e quindi movimento dunque potrebbe portare ad una variazione del metabolismo.
Pensa anche a come questo ti fa sentire e se ne senti il bisogno, per evitare nuovamente situazioni spiacevoli, chiedi supporto ad uno psicoterapeuta. Spero di esserti stata d'aiuto
Pensa anche a come questo ti fa sentire e se ne senti il bisogno, per evitare nuovamente situazioni spiacevoli, chiedi supporto ad uno psicoterapeuta. Spero di esserti stata d'aiuto
Buongiorno, vista la sospetta sindrome dell'intestino irritabile sarebbe opportuno indagare più a fondo e intervenire su più fronti, valutando se ci sono alimenti che le possono provocare un peggioramento della sintomatologia, intervenendo con opportune formulazioni di probiotici e prebiotici e agendo sulla regolazione dell'asse intestino cervello con pratiche di rilassamento e, se necessario, con sedute di psicoterapia. Consulti un professionista esperto in questo ambito.
Buonasera. B
Buonasera,
la ringrazio per essersi confidata con noi. Capisco perfettamente la sua frustrazione e la sua preoccupazione. La situazione che descrive è complessa, e la sua tenacia nel cercare una soluzione è ammirevole.
Il quadro che lei presenta, con una storia di disturbi del comportamento alimentare, ipotiroidismo di Hashimoto, osteoporosi e attuali sintomi intestinali, richiede un approccio multidisciplinare e una grande attenzione. È corretto che il suo endocrinologo abbia sottolineato l'importanza di raggiungere un peso salutare, poiché questo è un fattore cruciale per la riattivazione del ciclo mestruale e per la gestione dell'osteoporosi.
Un approccio diverso al problema
Il fatto che lei non riesca a recuperare peso nonostante un'alimentazione apparentemente completa e un buon apporto calorico, unito ai sintomi di gonfiore e irregolarità intestinale, suggerisce che il problema potrebbe non essere solo l'introito calorico, ma piuttosto l'assorbimento dei nutrienti. Un intestino infiammato e irritato, come accade nella sindrome del colon irritabile, può non riuscire ad assorbire in modo efficiente le calorie e i nutrienti di cui ha bisogno.
La sua alimentazione vegana, pur essendo completa, potrebbe in questo momento esacerbare i sintomi intestinali. Alcuni alimenti tipici di questa dieta, come legumi, verdure a foglia larga o cereali integrali, sono ricchi di fibre e di composti che, in un intestino sensibile, possono provocare fermentazione, gonfiore e dolore.
Cosa le consigliamo
Non le consigliamo di "aspettare", ma di agire in modo mirato, integrando le indicazioni che ha già ricevuto con un approccio più specifico.
* Valutare un piano alimentare per la salute intestinale: Le consigliamo di riprendere il dialogo con la sua nutrizionista o di rivolgersi a un altro specialista, ma con una richiesta più mirata. Le chieda esplicitamente di valutare un piano alimentare a basso contenuto di FODMAP (Fermentable Oligo-, Di-, Mono-saccharides and Polyols), un approccio molto efficace per gestire i sintomi del colon irritabile. Non si tratta di una dieta a vita, ma di una strategia temporanea per identificare gli alimenti che le causano fastidio e permettere al suo intestino di sgonfiarsi e, potenzialmente, di assorbire meglio i nutrienti.
* Sostenere l'assorbimento dei nutrienti: Potrebbe essere utile concentrarsi su alimenti facilmente digeribili per un periodo, come proteine vegetali già lavorate (tofu, tempeh) e verdure cotte. Questo può aiutare a ridurre lo stress sull'apparato digerente.
* Collaborare con gli specialisti: Le suggeriamo di tornare dall'endocrinologo e di discutere della situazione attuale (il recupero lento del peso e l'assenza di ciclo). Potrebbe essere necessario un approccio coordinato tra i vari specialisti per affrontare contemporaneamente le diverse problematiche.
Non si scoraggi. Il fatto che lei sia riuscita a superare i disturbi alimentari dimostra una forza straordinaria. Il prossimo passo è trovare la chiave per far star bene anche il suo corpo, e crediamo che una maggiore attenzione alla salute intestinale possa essere la strada giusta.
la ringrazio per essersi confidata con noi. Capisco perfettamente la sua frustrazione e la sua preoccupazione. La situazione che descrive è complessa, e la sua tenacia nel cercare una soluzione è ammirevole.
Il quadro che lei presenta, con una storia di disturbi del comportamento alimentare, ipotiroidismo di Hashimoto, osteoporosi e attuali sintomi intestinali, richiede un approccio multidisciplinare e una grande attenzione. È corretto che il suo endocrinologo abbia sottolineato l'importanza di raggiungere un peso salutare, poiché questo è un fattore cruciale per la riattivazione del ciclo mestruale e per la gestione dell'osteoporosi.
Un approccio diverso al problema
Il fatto che lei non riesca a recuperare peso nonostante un'alimentazione apparentemente completa e un buon apporto calorico, unito ai sintomi di gonfiore e irregolarità intestinale, suggerisce che il problema potrebbe non essere solo l'introito calorico, ma piuttosto l'assorbimento dei nutrienti. Un intestino infiammato e irritato, come accade nella sindrome del colon irritabile, può non riuscire ad assorbire in modo efficiente le calorie e i nutrienti di cui ha bisogno.
La sua alimentazione vegana, pur essendo completa, potrebbe in questo momento esacerbare i sintomi intestinali. Alcuni alimenti tipici di questa dieta, come legumi, verdure a foglia larga o cereali integrali, sono ricchi di fibre e di composti che, in un intestino sensibile, possono provocare fermentazione, gonfiore e dolore.
Cosa le consigliamo
Non le consigliamo di "aspettare", ma di agire in modo mirato, integrando le indicazioni che ha già ricevuto con un approccio più specifico.
* Valutare un piano alimentare per la salute intestinale: Le consigliamo di riprendere il dialogo con la sua nutrizionista o di rivolgersi a un altro specialista, ma con una richiesta più mirata. Le chieda esplicitamente di valutare un piano alimentare a basso contenuto di FODMAP (Fermentable Oligo-, Di-, Mono-saccharides and Polyols), un approccio molto efficace per gestire i sintomi del colon irritabile. Non si tratta di una dieta a vita, ma di una strategia temporanea per identificare gli alimenti che le causano fastidio e permettere al suo intestino di sgonfiarsi e, potenzialmente, di assorbire meglio i nutrienti.
* Sostenere l'assorbimento dei nutrienti: Potrebbe essere utile concentrarsi su alimenti facilmente digeribili per un periodo, come proteine vegetali già lavorate (tofu, tempeh) e verdure cotte. Questo può aiutare a ridurre lo stress sull'apparato digerente.
* Collaborare con gli specialisti: Le suggeriamo di tornare dall'endocrinologo e di discutere della situazione attuale (il recupero lento del peso e l'assenza di ciclo). Potrebbe essere necessario un approccio coordinato tra i vari specialisti per affrontare contemporaneamente le diverse problematiche.
Non si scoraggi. Il fatto che lei sia riuscita a superare i disturbi alimentari dimostra una forza straordinaria. Il prossimo passo è trovare la chiave per far star bene anche il suo corpo, e crediamo che una maggiore attenzione alla salute intestinale possa essere la strada giusta.
Buonasera,
grazie per aver condiviso in modo così dettagliato la sua situazione. Capisco bene la complessità e la preoccupazione: nonostante gli sforzi, il peso che non sale, l’amenorrea e la presenza di osteoporosi richiedono sicuramente attenzione.
Da quanto descrive, l’alimentazione sembra adeguata e ben seguita, ma il fatto che ci sia un calo ponderale non spiegato, insieme a disturbi intestinali cronici e amenorrea persistente, merita ulteriori approfondimenti. Alcuni aspetti che sarebbe utile valutare (in collaborazione con endocrinologo, gastroenterologo e nutrizionista clinico) sono:
- Malassorbimento intestinale: anche con esami negativi, può essere presente un’infiammazione cronica o un’alterazione del microbiota che ostacola l’assorbimento dei nutrienti.
- Funzione ormonale complessiva: oltre alla tiroide, valuti con il medico di fiducia sarebbe l' asse ipotalamo-ipofisi-ovaio, cortisolo, insulina, vitamina D, paratormone, prolattina.
- Gestione del colon irritabile: gonfiore, stipsi alternata a diarrea e dolore addominale suggeriscono che la funzionalità intestinale non sia ancora stabilizzata e questo influisce sull’assorbimento.
Il consiglio che mi sento di darle è di non “aspettare e vedere”, ma di procedere con una valutazione multidisciplinare: endocrinologo (per la parte ormonale e l’amenorrea), gastroenterologo (per malassorbimento e funzionalità intestinale), nutrizionista clinico esperto anche di DCA (perché la sua storia personale richiede attenzione particolare). L’obiettivo prioritario, come giustamente già sottolineato dal suo endocrinologo, è ripristinare un peso salutare e il ciclo mestruale, fondamentali per rallentare la progressione dell’osteoporosi e migliorare il suo benessere generale.
Nel frattempo, continui a prendersi cura dell’alimentazione come sta già facendo, con regolarità e varietà, e tenga un diario dei sintomi intestinali per individuare meglio eventuali correlazioni alimenti-disturbi.
Con il supporto di un team di specialisti potrà trovare la strada giusta per recuperare salute ed equilibrio.
grazie per aver condiviso in modo così dettagliato la sua situazione. Capisco bene la complessità e la preoccupazione: nonostante gli sforzi, il peso che non sale, l’amenorrea e la presenza di osteoporosi richiedono sicuramente attenzione.
Da quanto descrive, l’alimentazione sembra adeguata e ben seguita, ma il fatto che ci sia un calo ponderale non spiegato, insieme a disturbi intestinali cronici e amenorrea persistente, merita ulteriori approfondimenti. Alcuni aspetti che sarebbe utile valutare (in collaborazione con endocrinologo, gastroenterologo e nutrizionista clinico) sono:
- Malassorbimento intestinale: anche con esami negativi, può essere presente un’infiammazione cronica o un’alterazione del microbiota che ostacola l’assorbimento dei nutrienti.
- Funzione ormonale complessiva: oltre alla tiroide, valuti con il medico di fiducia sarebbe l' asse ipotalamo-ipofisi-ovaio, cortisolo, insulina, vitamina D, paratormone, prolattina.
- Gestione del colon irritabile: gonfiore, stipsi alternata a diarrea e dolore addominale suggeriscono che la funzionalità intestinale non sia ancora stabilizzata e questo influisce sull’assorbimento.
Il consiglio che mi sento di darle è di non “aspettare e vedere”, ma di procedere con una valutazione multidisciplinare: endocrinologo (per la parte ormonale e l’amenorrea), gastroenterologo (per malassorbimento e funzionalità intestinale), nutrizionista clinico esperto anche di DCA (perché la sua storia personale richiede attenzione particolare). L’obiettivo prioritario, come giustamente già sottolineato dal suo endocrinologo, è ripristinare un peso salutare e il ciclo mestruale, fondamentali per rallentare la progressione dell’osteoporosi e migliorare il suo benessere generale.
Nel frattempo, continui a prendersi cura dell’alimentazione come sta già facendo, con regolarità e varietà, e tenga un diario dei sintomi intestinali per individuare meglio eventuali correlazioni alimenti-disturbi.
Con il supporto di un team di specialisti potrà trovare la strada giusta per recuperare salute ed equilibrio.
Buongiorno, i fastidi che sente a livello intestinale sono sicuramente correlati al colon irritabile: sia il gonfiore, che il dolore che la stipsi o le scariche (purtroppo l'alimentazione vegana non va molto d'accordo con il colon irritabile). Concordo con il suo endocrinologo, è molto importante riuscire a recuperare un po' di peso perché torni il ciclo e non peggiori l'osteoporosi. Se il peso non sta crescendo significa che sta bruciando più calorie di quelle che introduce con l'alimentazione, che (anche se ben bilanciata) probabilmente andrebbe aumentata ulteriormente, porzioni più abbondati oppure più spuntini frazionati nell'arco della giornata. Io credo che un piano alimentare in questo momento potrebbe esserle d'aiuto, ovviamente flessibile e non troppo rigido, considerando anche il suo recente passato di disturbi alimentari. Un saluto
Salve, le consiglierei di farsi seguire da un nutrizionista specifico per colon irritabile in modo da aiutarla a stare meglio con sintomi; le consiglierei successivamente di valutare aggiunta di integratori di supporto
Buonasera per quanto riguarda le problematiche gastrointestinali, serve un protocollo specifico se ha tutti questi sintomi vuol dire che non sta seguendo l’alimentazione giusta. Io seguo pazienti soprattutto come lei, se vuole può contattarmi in privato.
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.