Buonasera, da circa 15 anni soffro di sindrome delle gambe senza riposo. Ora ne ho 54. Vi scrivo per

2 risposte
Buonasera, da circa 15 anni soffro di sindrome delle gambe senza riposo. Ora ne ho 54. Vi scrivo perchè sono molto preoccupata per la mia salute. Sarò più precisa e gradirei avere una risposta veritiera. Attualmente sono arrivata ad assumere quasi l'intera dose consigliata per Mirapen al giorno. Come posso pensare di proseguire la mia vita senza una soluzione alternativa. Cosà farò? Già ritengo questo farmaco importante non credo di poter prenderne altri di più forti che causerebbero altre problematiche. Esistono approcci alternativi? E che futuro mi aspetta ? Mi sento veramente persa ,questa malattia è veramente degenerativa causa stress, dolori, insonnia e l'impellente bisogno di restare in piedi . Un incubo non potersi sdraiare per pochi minuti al pomeriggio, La peggiore delle ipotesi cosa potrebbe essere? Un grazie per avere una risposta.
Una breve domanda: assume altri farmaci?
Perchè spesso sono questi ultimi a creare o peggiorare il problema.
Cordiali saluti

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Gentile Utente

Capisco molto bene il suo scoraggiamento in alcuni momenti. Cerco di darle un panorama quanto piu completo possibile su cio' che puo' fare in aggiunta alla terapia medica da cui spero tragga beneficio.
La Sindrome delle Gambe Senza Riposo (RLS, Restless Legs Syndrome) può essere trattata efficacemente anche con approcci non farmacologici, soprattutto nei casi lievi o moderati, o in aggiunta alla terapia farmacologica. Le principali strategie sono
- Igiene del sonno :antenere orari regolari per andare a dormire e svegliarsi, evitando sonnellini durante il giorno.
-  fare un'attività fisica regolare  (camminata, yoga, stretching).
Evitare esercizi intensi nelle ore serali.
- Massaggi e stretching: massaggiare le gambe prima di dormire.
- Bagni caldi e impacchi: un bagno caldo prima di andare a letto può rilassare i muscoli.
- Evitare sostanze che peggiorano i sintomi: caffeina, nicotina e alcol possono aggravare la RLS.

Limitare o eliminare queste sostanze, specialmente nel pomeriggio/sera.


- Correzione di carenze nutrizionali: livelli bassi di ferro, magnesio o folati possono peggiorare i sintomi.
È utile effettuare esami del sangue e, se necessario, integrare.
- Tecniche di rilassamento: meditazione, respirazione profonda, biofeedback o tecniche di mindfulness.
- Stimolazione sensoriale: alcuni pazienti trovano sollievo usando dispositivi come pedane vibranti o compressione pneumatica.
Se i sintomi persistono o peggiorano nonostante queste strategie, è importante rivolgersi a un neurologo o un centro del sonno per una valutazione più approfondita.

Un caro saluto

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