Buona sera volevo sapere se rientra in stati ansiosi o depressivi il fatto che quando scendo o cammi

18 risposte
Buona sera volevo sapere se rientra in stati ansiosi o depressivi il fatto che quando scendo o cammino molto inizio a sudare freddo..premetto che con temperature un po alte soffro estremamente molto il caldo...avverto a pelle fronte e schiena fredde o umide...ritorno a casa passa un po di tempo e riprendo a stare bene...aggiungo che da marzo 2020 sono in cura con farmaci anti depressivi e soldedain per tachicardia perchè causa lockdown ebbi un attacco di panico forte e da li non mi sono piu ripreso per bene...mi sono accorto nel tempo che quando mi trovo a casa non ho nessun sintomo...
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.

Gli stati ansiosi generano dei sintomi oltre che cognitivi ed emotivi anche somatici.
Pertanto ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, ha consultato il medico di base rispetto a questo? Inoltre, ha considerato la possibilità di associare al trattamento farmacologico un percorso psicologico? Purtroppo i farmaci agiscono calmando i sintomi e non ciò che potrebbe mantenere il malessere nel tempo. Sarebbe utile andare ad esplorare il vissuto emotivo associato agli stati di ansia e depressione, insieme alle situazioni e momenti in cui avverte la sudorazione fredda. Rimango a disposizione, un saluto
Gentile Utente le informazioni che condivide devono essere ulteriormente approfondite. Sicuramente lo specialista che le ha consigliato l'uso dei farmaci ha ipotizzato una causa che li rendeva necessari. Pertanto un consulto con uno psicoterapeuta è sicuramente una buona possibilità da valutare la situazione attuale e le possibili attività. Solo successivamente sarà possibile ipotizzare una risposta alla sua domanda. In ogni caso è sicuramente una buona prassi chiedere un consulto con uno psicoterapeuta che può facilmente individuare su questo sito. Un cordiale saluto
Buongiorno,
Per comprendere a fondo il malessere psicofisico che ha descritto è necessario approfondire la sua storia, al di là dei sintomi d'ansia.
L'assunzione di farmaci può aiutare a lenire i sintomi patologici, che però, se non vengono compresi nella loro funzione, rimangono attivi e inducono malessere.
Pertanto, se desidera riprendere in mano la sua vita e gestire autonomamente i sintomi ansiosi, le consiglio di ricercare uno psicoterapeuta che le ispiri fiducia.
Un caro saluto.
Salve. Ansia e attacchi di panico possono manifestarsi con sintomi fisici di vario tipo. Infatti descrive che in casa non li ha. I sintomi sono dei segnali che vanno compresi per chiarire cosa blocca la possibilità di vivere serenamente. Se volesse capire le cause del suo malessere, valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a fare chiarezza su ciò che la blocca e che possa stimolare la fiducia in se stesso per affrontarlo. Distinti saluti
Gentile Utente, mi dispiace molto per il disagio che riporta. I quadri ansiosi o depressivi racchiudono molteplici sfumature nelle rispettive cornici e i sintomi che li esprimono possono essere svariati. Per rispondere alla sua domanda in maniera adeguata, sarebbe opportuno esplorare con Lei la sua richiesta. Nel frattempo, potrebbe riferire quanto ha scritto allo specialista che le ha prescritto i farmaci o al suo medico di riferimento. Inoltre, così come ha saputo cogliere le manifestazioni fisiche, potrebbe iniziare a rivolgere le sue attenzioni ai correlati psicologici con il supporto di un professionista. Resto a sua disposizione, dott.ssa Valentina Cecchi
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Qualora volesse, sono a disposizione. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, per quanto riguarda le medicine si confronti sempre con il suo medico di fiducia. Inoltre, credo che un percorso psicologico possa aiutarla a fronteggiare meglio l'ansia.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile utente, potrebbe rientrare sì. il consiglio è di curare l’attacco di panico non solo con farmaci bensì con terapie dedicate. Saluti.
Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. I farmaci possono dare un sollievo dai sintomi ma non curano le cause, cioè il perché lei viva in questa condizione emotiva. Non è possibile dare risposte generiche, ogni sintomo è collegato e nasce all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve, dalla descrizione che lei fa sembrano essere sintomi riconducibili allo stare all'esterno dal suo contesto in cui evidentemente si sente protetto. Io proverei ad intraprendere un percorso psicologico clinico per provare a dare senso e significato a questa paura di ciò che è esterno al suo contesto in modo da comprendere di cosa questa paura si nutre. Resto a sua disposizione per ulteriori approfondimenti o per una consulenza. Dott.ssa Vittoriana Loporcaro
Buonasera. Lo stato di emergenza, in questi anni, ha senz'altro messo a dura prova le risorse personali di ognuno di noi. Mi dispiace per quanto ha vissuto e credo sia a dir poco spiacevole e limitante quanto descrive.
La situazione meriterebbe ulteriori approfondimenti, tuttavia, sembrerebbe effettivamente una reazione ad uno stato d'ansia.
Le consiglio di lavorare su questi aspetti con un professionista, in modo da tornare a godere delle sue passeggiate o di una cena con gli amici.
Un caro saluto, dott. Francesco Dello Ioio
Buongiorno. Il lockdown di cui parla ha inciso molto nelle nostre vite, consentendo a disagi latenti di esprimersi, ed amplificando difficoltà altrimenti ben superabili.

Ma attribuire dei sintomi esclusivamente o genericamente al lockdown può sviarla, e rallentare la risoluzione sintomatologica. Ciò che descrive appare legato ad una sintomatologia ansiosa, più in particolare si tratta di Anxiety Sensitivity, cioè sensibilità ai segni somatici dell'ansia. In breve l'errata interpretazione di quei segni (sudorazione, tachicardia ed altro), come pericolosi. E' decisamente comune in persone che hanno avuto esperienza di un attacco di panico, ma può generare il circolo vizioso che li alimenta, concludendo poi nell'episodio di panico (Circolo di Clark). Cercare informazioni in rete rispetto ai riferimenti che le ho dato può aiutarla, rendendola competente sù ciò che vive e togliendo potere ad equivoci pericolosi. E' però molto importante che si rivolga ad un terapeuta di sua fiducia per integrare il trattamento farmacologico con quello psicoterapico, ed ottenere una risoluzione sintomatologica effettiva. Cari saluti
Buongiorno e grazie per averci parlato della sua attuale situazione. Comprendo il disagio che questa situazione le possa provocare e penso che il consiglio migliore che le si possa dare è di avere uno spazio in cui poter ascoltare il suo sentire riguardo al post lockdown, all'ansia provata ed alla sintomatologia che sta lamentado. RItagliarsi uno spazio soltanto per se stessi potrebbe permetterle di ascoltare con più attenzione e consapevoleza i suoi vissuti e la sofferenza che, se compresa, può trasformarsi in nuova forza. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
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Buongiorno, le consiglio di rivolgersi a un professionista per intraprendere un percorso psicologico da affiancare all'assunzione di farmaci. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Ghislanzoni - Psicologa.
Buongiorno, sicuramente l’ansia può manifestarsi con sintomi fisici. Le suggerisco di parlarne con il curante per escludere cause organiche. Può successivo valutare di iniziare un percorso psicologico che la aiuti ad indagare le eventuali cause legate allo stato ansioso e le emozioni ad esso correlato. Sulla base delle informazioni che riporta non ho abbastanza elementi per dirle di più ma se lo desidera può contattarmi anche online per approfondire.
Cordiali saluti
Dott.ssa Zena Ballico
Buongiorno, i segnali del nostro corpo sono i primi sintomi di una sofferenza e sarebbe opportuno approfondirli all'interno di uno spazio che sia solo suo, e in cui possa sentirsi al sicuro nell'elaborare i comportamenti e la sintomatologia. Resto a disposizione, Dott.ssa Costanza Zanini
Gentile utente, sarebbero diversi gli aspetti da esplorare. Come descrive, il corpo sembrerebbe attivarsi quando lei esce di casa e la storia di ansia che riporta potrebbe avere una sua influenza. Il lavoro con un professionista potrebbe aiutarla a riflettere sulle dinamiche che si creano ad oggi, alle quali il suo corpo risponde così. Chiedere aiuto è il primo passo per stare meglio.

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