Buon giorno. Io,ogni tanto, soffro di ansia e colpi di attacco di panico mentre guido ma mi fermo e

19 risposte
Buon giorno.
Io,ogni tanto, soffro di ansia e colpi di attacco di panico mentre guido ma mi fermo e devo fare qualsiasi cosa pur di distrarmi ma non sempre riesco.
Ho provato con l'ansiolin ma invano.
Ogni volta che mi metto in testa che devo andare in un posto mi viene già l'ansia per il tratto di strada che dovrò fare.
Salve, l’ansia rappresenta un sistema di risposta che si attiva a seguito di un pensiero di minaccia dunque ritengo fondamentale andare a caccia di quei pensieri catastrofiche disfunzionali che si attivano quando lei deve guidare e che danno origine a delle previsioni che ovviamente scatenano in lei questa emozione; ritengo fondamentale dunque che lei possa richiedere un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale al fine di identificare quei pensieri rigidi disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, penso di potere affrontare insieme a lei questa problematica.
Mi farebbe piacere incontrarla per un colloquio.
dr.ssa Boggio
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Gentile Utente,
la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Le suggerisco di considerare l'opportunità di integrare la terapia farmacologica con un percorso psicologico che possa aiutarla ad esplorare più in profondità i suoi sentimenti, favorendo lo sviluppo di strategie personalizzate di gestione dell’ansia.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto

Dott.ssa Valeria Venturini
Gentile utente, posso immaginare quanto questo sia faticoso per lei. Sarebbe importante capire cosa le accade nella mente quando si mette alla guida? L'ansia è un emozione che proviamo quando temiamo che possa accadere qualcosa. Quali sono i suoi timori alla guida? Comprendere da dove arriva la sua ansia, quali pensieri la scatenano. Potrebbe valutare la possibilità di iniziare un percorso per lavorare su questa sua fatica. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente buonasera.
Le sindromi d'ansia e di panico sono diverse, perché diversa può essere l'origine. Dagli elementi che ci fornisce, è difficile comprendere se la situazione della guida sia l'unica causa scatenante i sintomi di ansia e panico, oppure se può esserlo il luogo dove deve recarsi, l'attività che va a svolgere, le persone che andrà ad incontrare.
Insomma, è importante che lei abbia l'occasione di un colloquio preliminare con uno psicologo, in modo da indagare a fondo il suo malessere e individuare quale tipo di percorso psicologico è più idoneo per lei.
Gli ansiolitici non sono una risposta definitiva, sono farmaci palliativi che agiscono solo per attenuare i sintomi, ma che non incidono sulle cause. Finché la causa persiste, persisterà l'ansia.

Sarei lieto di fornirle maggiori informazioni, accogliendo le sue richieste in modo più dettagliato e specifico, certo che vuole liberarsi di questo destabilizzante disagio. Se vuole può contattarmi per una consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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Buongiorno gentile utente,
Posso solo immaginare quanto possa essere per lei faticoso e limitante convivere con l’ansia ogniqualvolta debba mettersi al volante. L’ansia è un’emozione negativa, sicuramente spiacevole, ma con una valenza adattiva in quanto ci aiuta ad anticipare delle possibili situazioni problematiche e a pianificare delle strategie di problem solving funzionali per una loro risoluzione o gestione. Tuttavia, affinchè questo sia possibile è necessario che si mantenga entro certi livelli di intensità, altrimenti rischia di diventare paralizzante e di favorire un effetto controproducente. Un’elevata esacerbazione dell’ansia può sfociare in un attacco di panico per effetto di alcune cognizioni disfunzionali che portano ad interpretare catastroficamente delle alterazioni fisiologiche e neurovegetative normotipiche. Sarebbe opportuno nel suo caso esplorare quali pensieri attraversano la sua mente nel momento in cui si mette in macchina per impostare un lavoro che l’aiuti a favorire la remissione degli attacchi di panico, ridurre l’ansia e migliorare la sua qualità di vita in generale. Rimango a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Ludovica Giani.
Buongiorno e grazie per questa sua condivisione. Ritengo che sia molto importante intraprendere un percorso di psicoterapia, possibilmente con un approccio olistico e un focus sulla relazione mente-corpo, che possa inizialmente aiutarla a contenere i sintomi (il professionista valuterà se è il caso di inviarla da uno psichiatra per assumere eventualmente dei farmaci, ma esistono anche altre strategie) e poi accompagnarla nell'identificazione di ciò che il suo Sistema Nervoso Autonomo ha identificato e registrato come "pericoloso". La psicoterapia e il percorso di consapevolezza di sé potranno aiutarla prima ad accogliere e decodificare i suoi stati fisiologici ed emotivi e poi a dare nuovi significati a ciò che in questo momento le causa gli attacchi di ansia che descrive. Rimango a disposizione, cari saluti, d.ssa Paola Pellegrino
Gentile Utente, comprendo quanto difficile possa essere convivere con queste spiacevoli sensazioni, soprattutto se, come dice, è diventato faticoso anche solo poter pensare di dover intraprendere uno spostamento. Là dove indicato da uno Specialista, l'utilizzo del farmaco può certamente aiutare o addirittura essere indispensabile per superare i momenti acuti, ma quello che, in situazioni come la sua, mi sembra sempre importante é affiancare al farmaco anche un percorso di supporto psicologico tramite cui cercare di capire quale significato possa nascondersi dietro al sintomo, che sempre, comunque, compare per "comunicarci" qualcosa che vale la pena ascoltare.
Parlarne con una/uno Psicologa/o o Psicoterapeuta ad orientamento analitico penso potrebbe aiutarla in questa coraggiosa comprensione.
Rimango a disposizione.
Cordialmente, Dott.ssa Anna Bonci
Il disturbo di ansia o gli attacchi di panico sono dei sintomi che ci dicono che intanto siamo vivi e che vogliamo stare bene. Credo che all'interno di un percorso di terapia lei possa andare a capire la natura di questi disturbi per poi poterli mandare via
Buonasera, comprendo la difficoltà di questo momento, il fatto di sentire la propria libertà compromessa. Al di là dell'approccio farmacologico, ritengo possa essere importante per lei comprendere meglio ciò che innesca lo stato ansioso, svolgendo dunque un lavoro psicologico o psicoterapico che possa aiutarla a sciogliere alcuni nodi emotivi che potrebbero determinare queste sensazioni così spiacevoli. Un saluto cordiale, resto a disposizione.
Gentile utente, sarebbe sicuramente utile approfondire con l'aiuto di uno psicoterapeuta da dove traggono origine questi suoi attacchi d'ansia e di panico e che messaggio nascondono. L'approccio farmacologico da solo non basta per trattare questo tipo di disturbo, che può essere a tratti spaventoso e invalidante. Si rivolga con fiducia ad un terapeuta: chiedere aiuto è una preziosa risorsa. Un caro saluto
Gentile utente, mi dispiace molto per la sua esperienza; l'ansia può essere un sintomo invalidante, come ha riportato.
Sarebbe utile per lei poterla esplorare e capire da cosa deriva, in modo da conoscerla, comprenderne la causa e capire come agire: questo è possibile all' interno di un percorso psicologico/psicoterapeutico. Il solo farmaco può sembrare apparentemente utile in quanto inibisce il sintomo, ma non lo elimina. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e le auguro una buona serata.
Un saluto.
Buongiorno, grazie per la condivisione. L'ansia è una modalità protettiva usata dal nostro cervello nel momento stesso in cui avvertiamo una minaccia o ricordi intrusivi che si associano alle azioni che vogliamo compiere. Indispensabile comprenderne la natura e agire di conseguenza. Comprendere il problema che ne sta alla base permette di INTRAVEDERE e "COSTRUIRE" in breve tempo la soluzione più adatta a lei. Un percorso di consapevolezza, comprensione e presa in carico del problema che l'affligge le permetterà di superare il tutto in breve tempo. Consiglio vivamente un metodo di terapia breve: la terapia Emdr. Auguro una pronta soluzione ai suoi problemi. Dr Pesce
Salve grazie per la sua condivisione, ciò che lei racconta sembra denotare un quadro sintomatologico ansioso, ha mai pensato oltre alla parte farmacologica di intraprendere un percorso di consulenza psicologica? prima che certi comportamenti diventino un circolo vizioso dal quale poi potrebbe diventare più complicato venir fuori?

Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, anche online
Dott.ssa Gioia Picchianti
Buongiorno,
l’ansia è un fenomeno naturale che implica una attivazione dell’organismo quando una situazione viene percepita come pericolosa. Diventa fondamentale quando è necessario “attivarsi” per affrontare un pericolo. Tuttavia se questa attivazione supera certi limiti può diventare patologica.
Quando l’ansia non raggiunge livelli di intensità estremi per superarla si possono ad esempio utilizzare tecniche di rilassamento, fare sport per scaricare i livelli di energia accumulati, provare la mindfulness, curare la qualità del sonno …
Al contrario quando raggiunge livelli di intensità estremi o addirittura non controllabili è necessario rivolgersi ad un professionista per essere aiutati a superarla.
Si confronti quindi con un professionista per avere almeno un consiglio su cosa sia più utile per lei
Cari saluti
dott.ssa Chiara Barlucchi
Gentile Utente, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Le suggerisco di considerare l'opportunità di integrare la terapia farmacologica con un percorso psicologico che possa aiutarla ad esplorare più in profondità i suoi sentimenti, favorendo lo sviluppo di strategie personalizzate di gestione dell’ansia. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto Dott.ssa Andreozzi Jasmine
Salve, mi dispiace che stia avendo questo problema. In questi casi è opportuno intervenire prima sul contenimento dell’ansia e degli attacchi di panico attraverso l’utilizzo delle tecniche di rilassamento per poi procedere ad un’analisi approfondita di ciò che le causa questo stato di malessere. Le auguro di tornare presto a guidare senza difficoltà.
Buon pomeriggio gentile utente, le consiglio di iniziare un percorso psicologico con uno specialista. Sono a disposizione, anche online.
Un saluto, dottoressa Nibbioli.
Salve, le consiglio vivamente di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per intraprendere un percorso di sostegno psicologico e comprendere le ragioni profonde del malessere sperimentato. Per qualsiasi esigenza resto a sua disposizione.
Un caro saluto,
dr. Omar Isa

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