Assumo esomeprazolo per reflusso. É possibile che gli ipp causino digestione rallentata o é solo

12 risposte
Assumo esomeprazolo per reflusso.

É possibile che gli ipp causino digestione rallentata o é solo una mia sensazione priva di fondamento ?
Buongiorno
Teoricamente questo tipo di farmaci dovrebbe agevolare la digestione, ma in una piccola percentuale di pazienti si possono avere effetti collaterali sulla digestione. In ogni caso la cura del reflusso si avvale anche di norme comportamentali molto importanti: cotture semplici, esclusione di alimenti come pomodoro, agrumi, menta, cioccolato, esclusione di bevande alcoliche e caffè; attenzione alla temperatura dei cibi, cioè cibi non eccessivamente caldi o freddo; frazionamento dei pasti nella giornata per evitare di caricare eccessivamente i pasti, limitazione dei cibi liquidi ala sera.
L’uso di questi farmaci va limitato comunque alla fase acuta, l’uso prolungato comporta effetti negativi sull’intestino. Esistono in commercio alternative naturali che possono essere assunte per lunghi periodi
Cordiali saluti
Paola Resasco Dietista Nutrizionista

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Concordo con l'intervento della collega...Solo in alcuni pazienti gli IPP potrebbero avere effetti indesiderati sui processi digestivi.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Buongiorno, molto difficilmente gli IPP possono causare un rallentamento della digestione; viceversa, in taluni casi si possono osservare, a breve termine, fenomeni di diarrea e malassorbimento, che non dovrebbero destare particolari attenzioni. Come sottolineato dalla collega, questi farmaci nel lungo periodo potrebbero comportare alcuni effetti avversi, motivo per cui vanno assunti solo su prescrizione medica e al dosaggio raccomandato (con dosaggio a scalare). L'effetto di questi farmaci è senz'altro notevole, tuttavia se non associato ad un cambiamento delle abitudini alimentari, il rischio è quello di possibili recidive in futuro.
Cordialmente
Gentilissima paziente l'omeprazolo (così come qualsiasi altro IPP) può rallentare i processi digestivi, perchè inibisce la produzione di acido e quindi la digestione rallenta.
Questo peró solo in alcuni pazienti, infatti gli IPP potrebbero avere effetti indesiderati come nel suo caso nei processi digestivi.
Cordialmente
Dott.sa F.A.
Buongiorno, concordo pienamente con i miei colleghi, che indipendente dagli effetti indesiderati che colpiscono alcune persone il loro utilizzo deve essere limitato alla fase acuta. Per poter intervenire al meglio bisogna seguire un’alimentazione corretta, non coricarsi subito dopo mangiato, non indossare alimenti stretti e praticare regolarmente attività fisica.
Saluti Dott.ssa Federica Mostardi.
concordo con i colleghi. Possibilmente ciò ha creato dei fastidi che devono sicuramente essere contenuti seguendo un'alimentazione curata. Cordiali saluti
Buongiorno , l'assunzione di Gastroprotettore (IPP) può portare ad alcuni soggetti un rallentamento nella digestione ma è tutto relativo alla persona, bisogna anche capire il motivo perchè si prende un IPP, tuttavia mi preme ricordare gli effetti collaterali da tenere bene a mente che alla lunga portano problemi :
1)malassorbimento di magnesio e ferro
2) carenza di vitamina B12 ( causa cambiamento di ph nello stomaco )
3)Invece più a valle abbiamo effetti collaterali come SIBO (disbiosi nel piccolo intestino ) e SIFO (overcrescita fungina del piccolo intestino)
Cordialmente
Dott Vettorello Marco
Buongiorno, il gastroprotettore è un farmaco utile, ma non può essere l'unica strategia terapeutica. Le consiglio di annotare i suoi pasti per valutare la composizione della dieta. Ci sono altri fattori da considerare che possono aggravare il reflusso, come squilibri posturali ed il tipo di esercizio fisico che pratica. Se desidera saperne di più mi contatti.
Gentile paziente il gastroprotettore non è la soluzione della causa ma un coadiuvante per alleviare il sintomo. Il reflusso, è spesso indotto dall'assunzione di cibi non idonei che possono essere sostituiti, in un piano alimentare dedicato e specifico, con altri che non inducano l'effetto indesiderato. Un'accurata anamnesi è importante per valutare la soluzione a monte del problema al fine di fare sempre meno uso farmacologico. Cordiali saluti Dott.ssa Luciana Piarulli
Buonasera,
L'utilizzo di farmaci inibitori della pompa protonica porta ad una riduzione del rilascio di acido cloridrico nello stomaco, rallentando i tempi di digestione e quindi di svuotamento. A mio parare sarebbe da limitare l'utilizzo di tali farmaci, salvo casi strettamente necessari. Si può andare a lavorare invece sulla gastrite e/o reflusso attraverso un approccio nutrizionale e fitoterapico.
Rimango a sua disposizione per altri dubbi.
Cordialmente
Dr.ssa Silvia Bonsignori
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Può succedere, non abbiamo tutti la stessa risposta ai farmaci. Per migliorare la digestione esistono delle alternativa. Ma soprattutto bisogna migliorare la dieta e le abitudini comportamentali. Se ti interessa approfondire contattami.
Buongiorno, gli inibitori di pompa protonica impediscono appunto la produzione di ioni idrogeno che assicurano allo stomaco
- il giusto pH acido per attivare la gastrina,che a sua volta stimola la motilità del piloro ed attiva da produzione degli acidi gastrici: così si idrolizzano le proteine a peptidi
- l'ambiente acido giusto per la proliferazione del microbiota gastrico compreso il prezioso Lattobacillus acidofilus che in ambiente non acido fatica a sopravvivere.
In ambiente poco acido le proteine non vengono idrolizzate quindi sì, la digestione rallenta con inevitabili disturbi.
Quindi assuma pure gli ipp, ma per tempi brevi, meglio sentire un nutrizionista .
Buona giornata

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