Tipologie di otturazioni

Odontoiatria • 6 febbraio 2017 • Commenti:

Quando durante una visita il medico odontoiatra trova una carie dentale, questa deve essere rimossa il prima possibile, per evitare che le sue dimensioni aumentino. Il metodo migliore e più conservativo per trattare una carie consiste nel rimuovere interamente la porzione degenerata del dente e sostituirla con un’otturazione dentaria.

Vediamone le caratteristiche e i vantaggi

Sebbene l’amalgama d’argento e le resine composite siano i due materiali più utilizzati per realizzare un’otturazione, esistono altre possibilità: vediamone le caratteristiche e i vantaggi.

  • Otturazioni in amalgama d’argento
    L’amalgama d’argento è probabilmente il materiale più conosciuto, realizzato con una lega di metalli costituita principalmente da mercurio e da un misto di argento, zinco, rame e stagno. Il nome di questo materiale è dovuto al suo colore argenteo che col tempo tende però ad ossidarsi e diventare più scuro, dando un risultato estetico non dei migliori. La popolarità di queste otturazioni è dovuta al costo ridotto e all’importante durabilità (oltre 15 anni), nonostante esistano alternative migliori a livello estetico. Un ulteriore vantaggio consiste nella semplicità d’inserimento dell’otturazione nel dente.
    Lo svantaggio principale delle otturazioni in amalgama d’argento è rappresentato dalla loro sensibilità alla temperatura, che ne può causare l’espansione o il restringimento. Questo significa un maggior rischio di rottura del dente per pressione interna in caso di espansione, oppure la possibilità per cibo e batteri di introdursi nello spazio tra il dente e l’otturazione in seguito al suo restringimento, creando terreno fertile per la formazione di altre carie. Infine, sebbene le quantità di mercurio siano state considerate come sicure e non pericolose per la salute, molte persone preferiscono ricorrere ad otturazioni realizzate in altri materiali.

  • Otturazioni in resine composite
    Le resine composite riscuotono un buon successo grazie alla loro estetica: le sfumature delle otturazioni possono infatti essere adattate alla colorazione naturale dei denti. Il materiale, di consistenza malleabile, viene inserito nel dente e poi fatto indurire utilizzando la cosiddetta luce blu (una luce a lunghezza d’onda predefinita che permette la polimerizzazione del materiale).
    La durabilità inferiore (5 anni) e il costo superiore delle otturazioni in resine composite rispetto a quelle in amalgama d’argento sembra non inficiarne la diffusione. Un’apparenza estetica nettamente migliore e nessun rischio legato alla possibile tossicità del mercurio e di modificazione delle dimensioni, sono i vantaggi che spingono sempre più dentisti a proporre questa soluzione.

  • Otturazioni in ceramica
    La porcellana è maggiormente costosa rispetto agli altri materiali, ma garantisce una colorazione naturale e una resistenza ineguagliabile in termini di scolorimento ed abrasione.
    Lo svantaggio della porcellana deriva dalla sua fragilità, ossia la tendenza allo sgretolamento. Per evitarlo, l’otturazione deve avere una dimensione relativamente grande, perciò talvolta bisogna rimuovere anche parti sane del dente per creare lo spazio necessario.

  • Otturazioni in cementi vetroionomerici
    Il cemento vetroionomerico è un materiale formato dalla reazione di una vetroceramica con un acido acrilico. Le otturazioni in cemento vetroionomerico rilasciano fluoruro, che fornisce una protezione al dente da eventuali ulteriori carie.
    Questo materiale è dotato però di una scarsa resistenza, che lo rende più incline a fratture o deterioramento, motivo per cui solitamente dura meno di 5 anni. Queste limitazioni non impediscono però al cemento vetroionomerico di essere adatto per otturazioni temporanee nei bambini, i cui denti sono ancora in fase di crescita e modificazione.

Otturazioni in oro


Le otturazioni in oro vengono raramente consigliate, nonostante il materiale sia robusto e sostanzialmente immune alla corrosione. Il prezzo per un’otturazione in oro è alto, anche perché richiede più di una semplice visita per essere effettuata, ma garantisce una durata superiore ai 15 anni.
Nonostante ciò, al giorno d’oggi potrebbe essere piuttosto difficile trovare un’odontoiatra disposto a realizzare un’otturazione in oro, dato che questo materiale è stato ormai rimpiazzato sul mercato da composti capaci di replicare il colore del dente che rendono l’otturazione pressoché invisibile.

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