Panoramica dell’alveolite secca nei denti del giudizio

Odontoiatria • 8 febbraio 2017 • Commenti:

I denti del giudizio sono sicuramente i più temuti, perché spesso la loro uscita non è affatto indolore e può creare più di qualche problema.

Di solito, tendono a spuntare intorno ai 18-25 anni d’età a livello della porzione più interna dell’arcata dentaria e sono anche denominati ottavi o terzi molari.

I problemi associati ai denti del giudizio dipendono dal fatto che, talvolta, manca lo spazio necessario perché possano uscire completamente dalla gengiva: i denti del giudizio restano incastrati e possono dar luogo ad ascessi, carie oppure spingere contro i molari adiacenti, provocando forte dolore durante la masticazione.

In questi casi, l’estrazione dei denti del giudizio rappresenta la soluzione migliore per evitare che possano provocare altri danni alla propria dentatura.

L’estrazione di uno o più denti del giudizio rappresenta una prospettiva poco piacevole, tuttavia se ci si rivolge ad un dentista specializzato, non provocherà grandi problemi.

Quando in seguito all’estrazione si avverte ancora una forte sensazione di dolore, è probabile che sia insorta una complicanza: l’alveolite secca.

Che cos’è l’alveolite secca?

L’alveolite secca è un’infiammazione dell’alveolo (la porzione dell’osso mandibolare che accoglie il dente), che può verificarsi in seguito all’estrazione di un dente.

Quando un dente viene estratto, si forma un coagulo di sangue che protegge il nervo e il tessuto osseo sottostante. Talvolta questo coagulo non si forma, esponendo il nervo e l’osso all’aria, alle secrezioni salivari e al cibo.

Tutto questo può quindi portare allo sviluppo di un’infezione che rallenta il processo di guarigione e provoca dolore.

Le cause dell’alveolite secca

L’alveolite secca è la conseguenza di diversi fattori. È infatti possibile individuare alcune possibili cause:

  • batteri: un’infezione presente ben prima dell’estrazione, come ad esempio una gengivite, può ostacolare la formazione del coagulo, mentre alcuni batteri presenti nella bocca possono rompere tale coagulo;

  • tabagismo: la nicotina presente nelle sigarette riduce l’afflusso sanguigno verso la bocca, pertanto la formazione del coagulo nell’alveolo risulta compromessa;

  • scarsa igiene orale: l’accumulo di cibo e altre sostanze all’interno della bocca aumenta le probabilità di un’infezione a livello dell’alveolo.

I sintomi dell’alveolite secca

L’alveolite secca si caratterizza per un dolore persistente che sopraggiunge qualche giorno dopo l’estrazione del dente. Il dolore può anche irradiarsi in altre regioni della testa, come l’orecchio o l’occhio dello stesso lato del dente estratto. Un altro sintomo tipico dell’alveolite post-estrattiva è un alito particolarmente maleodorante, dovuto all’accumulo di residui di cibo e alla proliferazione batterica all’interno della bocca.

Trattamento dell’alveolite secca

Per far fronte al dolore acuto, tipico dell’alveolite secca in seguito all’estrazione di un dente del giudizio, è possibile ricorrere a numerosi farmaci come l’aspirina. Se il dolore non passa, allora il dentista può consigliare l’assunzione di farmaci più specifici.

Il dentista può inoltre decidere di ripulire l’alveolo da eventuali detriti di cibo per poi applicare una garza sterile oppure uno speciale impasto che facilita il normale processo di guarigione. È necessario far ritorno dal dentista un paio di volte per controllare lo stato della medicazione ed eventualmente rimuoverla una volta cicatrizzata la ferita.

Come ridurre i rischi di sviluppare l’alveolite secca

L’alveolite secca rappresenta una complicanza indesiderata che fa seguito all’estrazione di un dente del giudizio. Gli ultimi dati disponibili mostrano un’incidenza che si aggira intorno al 5-20% con marcate variazioni individuali.

Alcune persone sono più esposte al rischio di un’alveolite secca e bastano piccoli accorgimenti per evitare questa fastidiosa complicanza.

Se si assume regolarmente un contraccettivo orale, può accadere che gli estrogeni impediscano la regolare formazione del coagulo.

È quindi opportuno riferire al proprio dentista se si stanno assumendo farmaci particolari, al fine di stabilire il momento migliore per effettuare l’estrazione e ridurre i rischi di sviluppare l’alveolite secca.
 

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