Informazioni di base sui denti del giudizio

Odontoiatria • 6 febbraio 2017 • Commenti:

Cosa sono i denti del giudizio?

I denti del giudizio, detti anche ottavi, sono gli ultimi molari che spuntano nella posizione più interna delle arcate dentarie. Questi quattro denti rappresentano il terzo molare sia dell’arcata superiore che di quella inferiore e compaiono simmetricamente sia nel lato destro che in quello sinistro.

Il loro nome particolare deriva dal fatto che compaiono molto in ritardo rispetto agli altri denti permanenti, solitamente tra i 18 ed i 25 anni d’età.

Questi denti spesso crescono in modo doloroso, provocando infezioni o altri disturbi, ma, anche quando i denti del giudizio compaiono correttamente, forniscono un contributo solo marginale alla masticazione e non hanno scopi particolari.

Qual è quindi il motivo per cui i denti del giudizio compaiono in età così avanzata e spesso in concomitanza di sintomi dolorosi?

Questi denti sono verosimilmente un patrimonio che ci portiamo dietro sin dall’epoca primitiva, quando la dieta dei nostri antenati, composta principalmente da carni crude ed altri alimenti duri, necessitava di una dentatura robusta e di forti mascelle. La crescita di un ulteriore molare probabilmente agevolava il consumo di questi alimenti grezzi e la presenza di mascelle e mandibole più marcate lasciava sufficiente spazio per la comparsa dei denti del giudizio.

Inoltre, il loro sviluppo tardivo lascia ipotizzare che un'altra funzione originaria dei denti del giudizio fosse quella di sostituirsi ai denti che nel corso degli anni si rovinavano o venivano persi precocemente, svolgendo un ruolo di denti “di riserva”, utili a preservare una corretta masticazione.

Col tempo mandibola e mascella hanno subito un’involuzione, riducendosi nelle dimensioni, e questa diminuzione dello spazio disponibile nelle arcate dentali è probabilmente alla base dello sviluppo tardivo e problematico dei denti del giudizio. Questi denti possono quindi emergere solamente in età adulta, quando mascella e mandibola sono cresciute sufficientemente da permetterne l’eruzione dalle gengive.

Problematiche legate ai denti del giudizio

I quattro denti del giudizio sono gli ultimi denti permanenti ad erompere dalle gengive e la loro comparsa determina il completamento della dentizione permanente.

A causa del loro sviluppo tardivo, i denti del giudizio non crescono sempre in modo corretto e ciò può determinare la comparsa di sintomi infiammatori cronici e dolorosi, come carie, pulpiti ed ascessi dentali o infiammazioni e dolori gengivali.

Tra le anomalie che possono interessare questi denti troviamo:

  • inclusione, cioè una condizione in cui uno o più denti del giudizio rimangono inglobati nell'osso e nelle gengive, senza erompere mai. La dentizione permanente risulta perciò incompleta a causa dell’assenza di uno o più denti (ipodonzia);

  • eruzione parziale, una condizione solitamente provocata dall’assenza dello spazio sufficiente per la normale crescita dei denti del giudizio, i quali in parte emergono dalla gengiva ed in parte rimangono ancorati all'osso mascellare o mandibolare, senza riuscire a completare il proprio sviluppo;

  • anomala crescita dei denti del giudizio, che possono essere non allineati agli altri denti, crescere in direzione orizzontale o svilupparsi in sovrannumero (iperdonzia).

Tutte queste anomalie possono provocare infezioni e dolore, oltre ad uno scorretto orientamento o posizionamento del terzo molare, che può andare a “spingere” sugli altri denti causando mal di denti, affollamento dentale o altri danni ortodontici risolvibili solamente tramite operazione chirurgica.

Rimozione dei denti del giudizio

L'estrazione dei denti del giudizio è spesso eseguita per risolvere le problematiche correlate ad una scorretta crescita dei terzi molari, ma può anche essere operata in modo preventivo per salvaguardare il corretto posizionamento ed allineamento degli altri denti.

L’operazione chirurgica risulta inevitabile per risolvere casi di:

  • affollamento dentale;

  • corrosione del dente adiacente, provocata dal dente del giudizio ancora incluso nella gengiva;

  • infezione, carie, pulpito o ascesso dentale;

  • inclusione dentale;

  • infiammazione gengivale provocata dallo scorretto posizionamento di un dente del giudizio;

  • mal di denti cronico provocato dalla pressione esercitata dal dente del giudizio sui denti vicini;

  • pericoronite, un’infiammazione gengivale provocata da un dente del giudizio parzialmente erotto;

  • rottura o scheggiatura del dente del giudizio.

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