Dott.ssa Sarah Porciello

Nella prima visita si definiscono quelli che sono gli obiettivi del paziente, i tempi e le modalità in base al percorso da intraprendere. Il nutrizionista effettua un’anamnesi completa della persona:
- un'anamnesi alimentare, tramite una serie di domande focalizzate a comprendere lo stile di vita, e le abitudini alimentari del paziente. Il tutto è finalizzato a stimare il suo introito giornaliero in termini calorici e di macro-micro nutrienti;

- un'anamnesi patologica del paziente, ossia una valutazione dell'eventuale presenza (attuale o pregressa) di patologie (si chiederà di portare le analisi del sangue più recenti al primo colloquio se disponibili);

- un'indagine familiare, al fine di individuare, qualora presenti, patologie ereditarie e cercare ove possibile di prevenirle con l'alimentazione;

- un'anamnesi ponderale, ovvero una raccolta di informazione sulla storia del peso del paziente nel corso della sua vita e anche su eventuali approcci dietetici pregressi. Capire se è la prima volta che si viene seguiti da un nutrizionista, se nel corso della vita sono state seguite altre diete sotto il controllo di un professionista oppure diete “fai da te”. Per le diete “fai da te” è bene soffermarsi un attimo e capire quali carenze nutrizionali non sono state prese in considerazione. Restrizioni dietetiche ingiustificate e non controllate possono causare importanti danni per la salute.

- una valutazione dello stato nutrizionale, attraverso il rilevamento di misure antropometriche quali peso, altezza, circonferenze corporee e misure impedenziometriche come ad esempio massa magra, massa grassa e acqua corporea totale;

- Dialogo tra paziente e nutrizionista sugli obiettivi che il paziente intende raggiungere e su eventuali indicazioni fornite dal paziente come ad esempio cibi preferiti o non amati e abitudini alimentari da rispettare.

- stima del metabolismo basale e del fabbisogno energetico giornaliero.
Entrambe non vengono calcolate durante la prima visita ma nel momento in cui viene stilato il piano alimentare. Con il termine metabolismo basale s’intende il dispendio energetico di un organismo a riposo e di conseguenza l’energia utilizzata per esplicare le funzioni metaboliche vitali. Il metabolismo basale è diverso per ogni individuo in quanto tiene conto dell’età, del peso, dell’altezza e del sesso e, una volta calcolato, si passa alla stima del fabbisogno energetico giornaliero, anch’esso specifico per ogni persona.

- E’ importante impostare un programma alimentare che sia il più possibile sostenibile dal paziente e che tenga conto delle esigenze di vita, di abitudine e di lavoro.

Io penso che la dieta sia come un vestito che, per calzare bene, debba essere fatto su misura per la persona che lo indossa!

Nella prima visita si definiscono quelli che sono gli obiettivi del paziente, i tempi e le modalità in base al percorso da intraprendere. Il nutrizionista effettua un’anamnesi completa della persona:
- un'anamnesi alimentare, tramite una serie di domande focalizzate a comprendere lo stile di vita, e le abitudini alimentari del paziente. Il tutto è finalizzato a stimare il suo introito giornaliero in termini calorici e di macro-micro nutrienti;

- un'anamnesi patologica del paziente, ossia una valutazione dell'eventuale presenza (attuale o pregressa) di patologie (si chiederà di portare le analisi del sangue più recenti al primo colloquio se disponibili);

- un'indagine familiare, al fine di individuare, qualora presenti, patologie ereditarie e cercare ove possibile di prevenirle con l'alimentazione;

- un'anamnesi ponderale, ovvero una raccolta di informazione sulla storia del peso del paziente nel corso della sua vita e anche su eventuali approcci dietetici pregressi. Capire se è la prima volta che si viene seguiti da un nutrizionista, se nel corso della vita sono state seguite altre diete sotto il controllo di un professionista oppure diete “fai da te”. Per le diete “fai da te” è bene soffermarsi un attimo e capire quali carenze nutrizionali non sono state prese in considerazione. Restrizioni dietetiche ingiustificate e non controllate possono causare importanti danni per la salute.

- una valutazione dello stato nutrizionale, attraverso il rilevamento di misure antropometriche quali peso, altezza, circonferenze corporee e misure impedenziometriche come ad esempio massa magra, massa grassa e acqua corporea totale;

- Dialogo tra paziente e nutrizionista sugli obiettivi che il paziente intende raggiungere e su eventuali indicazioni fornite dal paziente come ad esempio cibi preferiti o non amati e abitudini alimentari da rispettare.

- stima del metabolismo basale e del fabbisogno energetico giornaliero.
Entrambe non vengono calcolate durante la prima visita ma nel momento in cui viene stilato il piano alimentare. Con il termine metabolismo basale s’intende il dispendio energetico di un organismo a riposo e di conseguenza l’energia utilizzata per esplicare le funzioni metaboliche vitali. Il metabolismo basale è diverso per ogni individuo in quanto tiene conto dell’età, del peso, dell’altezza e del sesso e, una volta calcolato, si passa alla stima del fabbisogno energetico giornaliero, anch’esso specifico per ogni persona.

- E’ importante impostare un programma alimentare che sia il più possibile sostenibile dal paziente e che tenga conto delle esigenze di vita, di abitudine e di lavoro.

Io penso che la dieta sia come un vestito che, per calzare bene, debba essere fatto su misura per la persona che lo indossa!

Nella prima visita si definiscono quelli che sono gli obiettivi del paziente, i tempi e le modalità in base al percorso da intraprendere. Il nutrizionista effettua un’anamnesi completa della persona:
- un'anamnesi alimentare, tramite una serie di domande focalizzate a comprendere lo stile di vita, e le abitudini alimentari del paziente. Il tutto è finalizzato a stimare il suo introito giornaliero in termini calorici e di macro-micro nutrienti;

- un'anamnesi patologica del paziente, ossia una valutazione dell'eventuale presenza (attuale o pregressa) di patologie (si chiederà di portare le analisi del sangue più recenti al primo colloquio se disponibili);

- un'indagine familiare, al fine di individuare, qualora presenti, patologie ereditarie e cercare ove possibile di prevenirle con l'alimentazione;

- un'anamnesi ponderale, ovvero una raccolta di informazione sulla storia del peso del paziente nel corso della sua vita e anche su eventuali approcci dietetici pregressi. Capire se è la prima volta che si viene seguiti da un nutrizionista, se nel corso della vita sono state seguite altre diete sotto il controllo di un professionista oppure diete “fai da te”. Per le diete “fai da te” è bene soffermarsi un attimo e capire quali carenze nutrizionali non sono state prese in considerazione. Restrizioni dietetiche ingiustificate e non controllate possono causare importanti danni per la salute.

- una valutazione dello stato nutrizionale, attraverso il rilevamento di misure antropometriche quali peso, altezza, circonferenze corporee e misure impedenziometriche come ad esempio massa magra, massa grassa e acqua corporea totale;

- Dialogo tra paziente e nutrizionista sugli obiettivi che il paziente intende raggiungere e su eventuali indicazioni fornite dal paziente come ad esempio cibi preferiti o non amati e abitudini alimentari da rispettare.

- stima del metabolismo basale e del fabbisogno energetico giornaliero.
Entrambe non vengono calcolate durante la prima visita ma nel momento in cui viene stilato il piano alimentare. Con il termine metabolismo basale s’intende il dispendio energetico di un organismo a riposo e di conseguenza l’energia utilizzata per esplicare le funzioni metaboliche vitali. Il metabolismo basale è diverso per ogni individuo in quanto tiene conto dell’età, del peso, dell’altezza e del sesso e, una volta calcolato, si passa alla stima del fabbisogno energetico giornaliero, anch’esso specifico per ogni persona.

- E’ importante impostare un programma alimentare che sia il più possibile sostenibile dal paziente e che tenga conto delle esigenze di vita, di abitudine e di lavoro.

Io penso che la dieta sia come un vestito che, per calzare bene, debba essere fatto su misura per la persona che lo indossa!

Visita nutrizionistica
• Valutazione dello stato nutrizionale, analisi delle abitudini alimentari e dello stile di vita
• Calcolo del BMI (indice di massa corporeo)
• Calcolo del metabolismo basale tenendo conto di fattori quali peso, altezza, età, sesso, attività fisica e stile di vita
• Elaborazione di un piano nutrizionale altamente personalizzato, secondo:
- Le diverse fasi della vita (età evolutiva, adulta e senile)
- I diversi stati fisiologici (gravidanza, allattamento, menopausa, andropausa etc)
- le diverse scelte alimentari (piani alimentari per vegani, vegetariani o in caso di patologie mediche accertate)
• Piani alimentari per sportivi, elaborati in base alle diverse tipologie di sport e agli obiettivi che si vogliono raggiungere
• Analisi della composizione corporea tramite misurazione bioimpedenziometrica:
- Idratazione cellulare
- Quantitativo di grasso corporeo
- Quantitativo di massa magra (muscolo)

• Valutazione dello stato nutrizionale, analisi delle abitudini alimentari e dello stile di vita
• Calcolo del BMI (indice di massa corporeo)
• Calcolo del metabolismo basale tenendo conto di fattori quali peso, altezza, età, sesso, attività fisica e stile di vita
• Elaborazione di un piano nutrizionale altamente personalizzato, secondo:
- Le diverse fasi della vita (età evolutiva, adulta e senile)
- I diversi stati fisiologici (gravidanza, allattamento, menopausa, andropausa etc)
- le diverse scelte alimentari (piani alimentari per vegani, vegetariani o in caso di patologie mediche accertate)
• Piani alimentari per sportivi, elaborati in base alle diverse tipologie di sport e agli obiettivi che si vogliono raggiungere
• Analisi della composizione corporea tramite misurazione bioimpedenziometrica:
- Idratazione cellulare
- Quantitativo di grasso corporeo
- Quantitativo di massa magra (muscolo)