Sono disponibili dei pacchetti mensili con tariffe agevolate personalizzati in base alle vostre esigenze.
Per maggiori informazioni scrivere o chiamare al numero 327 6323348.
29/09/2025
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29/09/2025
Sono la Dott.ssa Jessica Bombino,offro un supporto professionale a coloro che desiderano comprendere e superare le proprie difficoltà emotive. Il mio approccio non si limita solo a curare i sintomi, in quanto essi non rappresentano qualcosa da eliminare, ma sono trattati come messaggi importanti da elaborare e comprendere con un lavoro di riflessione profonda, mirato a trasformare le crisi in opportunità di crescita personale e di sviluppo. La mia esperienza mi permette di affiancare ogni persona nel suo percorso unico, offrendo uno spazio di ascolto attento e privo di giudizio, dove poter esplorare anche le aree più difficili della propria vita.
Accettato
58 recensioni
Dottoressa competente e professionale, con una capacità di ascolto ed empatia fuori dal comune.
Mi sono sentita a mio agio fin dal primo incontro,la dottoressa ha molta sensibilità ed empatia che mi fanno sentire compresa e sostenuta in questo percorso , da quando sono con lei mi sento più forte e motivata. Grazie Jessica
La sua presenza è stata la luce che mi ha aiutata a ritrovare la strada.
Grazie al suo supporto riesco a riconoscere i miei bisogni e a comunicarli senza paura, a gestire la rabbia e la frustrazione in modo più sano e a creare spazi di dialogo costruttivo con i miei cari.
Mi sono rivolta alla dottoressa in un momento di forte crisi con il mio compagno. Con il suo aiuto ho ritrovato fiducia in me stessa e ho imparato a gestire la relazione con maggiore serenità e consapevolezza. Professionista sensibile e preparata, la consiglio vivamente.
Mi sono sentito subito a mio agio entrando nel suo studio umanità e professionalità che si fondono!
Ho iniziato il percorso con la dottoressa in un momento in cui non riuscivo a gestire le mie relazioni e mi sentivo spesso inadeguata. Grazie al suo ascolto e alla sua sensibilità, ho imparato a conoscermi meglio e ad affrontare i rapporti con più sicurezza. Mi sento finalmente più libera e serena
Mi sono rivolta alla dottoressa per problematiche di stress lavorativo e famigliare e devo dire che mi ritengo soddisfatta del percorso intrapreso
Jessica è una professionista competente, attenta e profondamente umana,grazie al suo modo di lavorare ho ritrovato fiducia e nuove risorse dentro di me. Consiglio a chiunque senta il bisogno di un supporto psicologico di affidarsi a lei
La dottoressa dimostra una competenza impeccabile e un approccio estremamente attento alle esigenze di chi si rivolge a lei. La sua capacità di analizzare le situazioni con precisione e offrire strumenti pratici per affrontarle rende ogni incontro utile e produttivo. È una professionista che sa combinare competenza e sensibilità in modo unico.
ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, sono una ragazza di 18 anni, è da un po di tempo che ho sempre mal di testa, mi sento stanca, debole, non sopporto nessuno, non riesco più a mostrare affetto come se non tenessi più a nessuno, voglio stare da sola, mi sento sempre giù di morale e molto spesso nervosa, non ho più fame mangio solo la sera a cena ma poco e niente, ogni tanto mi viene un dolore al petto che dura pochi secondi e mi prende anche la spalla sinistra.
Molti mi dicono si tratta solo di un po d'ansia è vero o no?
Gentile Utente
Grazie per aver condiviso quello che stai vivendo.
Quando ci si sente così, non è solo il corpo a parlare, ma anche la mente: il mal di testa, la mancanza di appetito, il dolore al petto, il bisogno di isolarsi e la fatica nel mostrare affetto possono essere segnali che meritano attenzione e ascolto.
Non è detto che sia “solo ansia”: l’ansia può certamente manifestarsi con sintomi simili, ma ogni persona ha la sua storia, e ridurre tutto a un’etichetta rischia di non cogliere davvero quello che stai provando.
Il dolore al petto, anche se dura pochi secondi, è sempre bene farlo valutare da un medico per escludere cause organiche ma parallelamente, i vissuti che descrivi sentirti giù, distante dagli altri, senza energie possono trovare spazio in un percorso psicologico, dove potresti comprendere meglio le radici di questo malessere e iniziare a ritrovare equilibrio.
A 18 anni ci si trova spesso in una fase delicata, di cambiamenti e di ricerca di sé, puù succedere di sentirsi sopraffatti, a volte il corpo segnala proprio quello che non si riesce a esprimere con le parole, credo che in un percorso fatto di ascolto e comprensione profonda, potresti dare voce a questo dolore e trasformarlo in qualcosa di nuovo, che ti aiuti a riconnetterti con te stessa e con gli altri.
Resto a disposizione
Cordiali Saluti Dott.ssa Jessica Bombino
ciao sono ormai anni che soffro di attacchi di panico ansia terribile sulle malattie ecc, tutto ciò dopo che ho avuto un tumore .. non vivo più ho sempre paura che ho qualcosa o che mi viene qualche infarto.. sono andata da un psicologo e psichiatra e mi hanno detto che sono ipocondriaca e scioccata dal trauma subito, ho preso delle gocce tra qui xanax che mi ha portato ad un aborto spontaneo ( non sapevo di essere incinta).. ora invece mi ritrovo in una bolla tutto quella che mi circonda e me stessa non è reale cerco ogni giorno di distrarmi ma penso che quello che faccio non è reale ho paura che ho qualcosa.. ma siccome faccio sempre visite mi dicono che non ho nulla , sto prenotando anche una tack alla testa per vedere se ho qualcosa o se sto diventando pazza.. mi sto rovinando la vita con questi pensieri
Gentile Signora,
Capisco quanto dolore e quanta stanchezza porti con sé dopo una malattia importante, il corpo guarisce più in fretta della mente: la paura resta vigile, come se dovesse prevenire l’imprevisto di allora.
Quella sensazione di vivere “in una bolla”, di non riconoscere il reale, non è follia: è un modo con cui la psiche prova a schermarsi da un terrore troppo intenso, non c’è niente di “sbagliato” in Lei; c’è una ferita che chiede tempo, ascolto e un luogo sicuro dove essere guardata senza ricorso continuo alla conferma medica.
Le visite hanno un ruolo, ma quando diventano l’unico modo per placare l’angoscia alimentano il sospetto e la sfiducia nel corpo.
In un percorso clinico stabile e protetto, l'obiettivo non è convincerla che non ha nulla, bensì dare un senso a ciò che sente: la memoria del trauma, il lutto per ciò che ha perso, la paura che ogni segnale corporeo annunci una catastrofe, quando l’ondata dell’ansia sale, provi a radicarsi nel presente: si sieda, appoggi bene i piedi, senta il peso del corpo sulla sedia, descriva a voce bassa ciò che vede nella stanza; respiri lentamente contando i respiri. Mi rendo conto che non è una bacchetta magica, ma è un ponte tra l’allarme e una possibilità di contatto con sé.
Le suggerisco di concordare con il suo medico un piano di controlli chiaro, limitando gli esami “di sicurezza” fuori da quel perimetro: è un modo per restituire al corpo dignità e alla mente un confine e, se non lo ha già fatto, porti in terapia anche il dolore per l’aborto e la paura legata ai farmaci: poter dire questo timore in un luogo che la tiene e la pensa è parte della cura, purtroppo l’ansia non sparirà “a comando”, ma può trasformarsi quando trova parole, ritmo e relazione; gradualmente, l’idea di “impazzire” lascerà spazio alla possibilità di sentirsi intera.
Non è la sua paura a definirla: è il coraggio con cui, ogni giorno, sceglie di restare nella vita affrontandola con coraggio.
Cordiali Saluti Dott.ssa Jessica Bombino
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