Dott.ssa
Ilaria Peppoloni
Psicologo,
Psicologo clinico
Professional counselor
Altro
Ancona 2 indirizzi
Esperienze
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
- Psicologia cognitiva
- Psicologia scolastica
- Psicologia della salute
Indirizzi (3)
Via Enrico Cialdini 15, Ancona
Disponibilità
Questo dottore non offre prenotazioni online a questo indirizzo
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Vecchia Fornace 29, Osimo
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Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
60 € - 70 € -
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Consulenza psicologica
60 € - 70 € -
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Colloquio psicologico clinico
60 € - 70 € -
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Consulenza online
60 € -
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Primo colloquio psicologico
60 € - 70 € -
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Recensioni
5 recensioni
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M
marco
Mi sono trovato molto bene e a mio agio sotto tutti gli aspetti
Dott.ssa Ilaria Peppoloni
Grazie Marco!
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A
Antonella
Consiglio a tutti la dottoressa Peppoloni, grazie a lei ho fatto molti progressi nel gestire la mia ansia. Il lavoro fatto insieme mi è servito molto e ha avuto un impatto positivo sulla mia vita quotidiana. Oltre alla sua competenza professionale, ho apprezzato anche la sua disponibilità e la flessibilità nel programmare e venirmi incontro con gli orari degli appuntamenti.
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G
Giacomo S.
Consiglio la Dottoressa Peppoloni, la mia esperienza è stata estremamente positiva. Fin dall'inizio, ho apprezzato la sua calma e professionalità. La sua capacità di ascolto empatico mi ha fatto sentire a mio agio nel condividere i miei pensieri e le mie preoccupazioni.
La sua capacità di ascolto attivo ha creato un ambiente in cui mi sentivo veramente compreso e supportato.Dott.ssa Ilaria Peppoloni
Grazie Giacomo!
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A
A.R.
La dottoressa è stata molto accogliente e data la natura del problema mi sono sentito libero e pronto a seguire un percorso per migliorare e finalmente star bene.
Dott.ssa Ilaria Peppoloni
Grazie
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F
Federica
Per la prima volta nella vita grazie alla dottoressa Ilaria sono riuscita a sentirmi normale. Abbiamo dato un nome e quindi una definizione ben precisa alle mie problematiche e ho capito che i disagi possono essere di tutti e non sentendomi più sola riuscirò a seguire il percorso nel migliore dei modi così da superare i miei limiti relazionali e vivere serena.
La dottoressa è puntuale, attenta e precisa riesce a metterti a proprio agio. Dopo varie esperienze sono davvero contenta di questo percorso con lei.Dott.ssa Ilaria Peppoloni
Grazie mille Federica!
Risposte ai pazienti
ha risposto a 11 domande da parte di pazienti di MioDottore
Sono un ragazzo di 32anni e ho difficoltà nel contatto fisico con le persone e questo mi impedisce di costruire relazioni con ragazze di cui sono attratto in quanto non riesco ad approcciare fisicamente l'altra persona, nel senso che mi blocco in quanto non mi viene affatto naturale il contatto fisico. Il massimo che rieco a fare è una stretta di mano con amici. Inoltre, non sono mai stato a mio agio con nessuna attività corporea, ad esempio non mi viene naturale né il ballo né l'attività sportiva.
Di che tipo di problema si tratta e che tipo di lavoro posso fare per uscire da questa condizione frustrante?
Buonasera, capisco che viva questa situazione con frustrazione. Le difficoltà nel contatto fisico e il disagio nelle attività corporee potrebbero essere indicativi di un "disturbo d'ansia" o di una più ampia difficoltà relazionale. Con una terapia cognitivo comportamentale, si potrebbero esplorare le sue esperienze passate e attuali per identificare eventuali schemi di pensiero negativi o credenze limitanti legate al contatto fisico e alle relazioni.
Il trattamento potrebbe coinvolgere la modifica di pensieri distorti, l'esposizione graduale al contatto fisico per ridurre l'ansia e lo sviluppo di abilità sociali. Inoltre, potrebbero esplorare le radici di queste difficoltà per capire se ci sono esperienze passate o convinzioni profonde che contribuiscono al problema.
Un percorso terapeutico personalizzato potrebbe essere un passo positivo per affrontare queste sfide e costruire progressivamente una maggiore comfortabilità con il contatto fisico e le relazioni interpersonali.
Un approccio complementare potrebbe coinvolgere l'esplorazione delle sue emozioni e la pratica di tecniche di gestione dello stress. Imparare a riconoscere e gestire l'ansia associata al contatto fisico potrebbe contribuire a liberare tensioni e favorire una maggiore apertura nelle interazioni sociali.
Inoltre, potrebbe lavorare sulla costruzione graduale di abilità sociali, concentrandosi su situazioni meno stressanti inizialmente, per poi progredire verso esperienze più impegnative. L'obiettivo della terapia sarà sviluppare la sua fiducia nelle interazioni sociali e nel contatto fisico in modo progressivo e sostenibile.
La terapia cognitivo-comportamentale offre strumenti pratici e strategie concrete per affrontare queste sfide che potrebbero aiutarla a superare le difficoltà attuali e a costruire relazioni più appaganti.

Salve, non so per quale motivo, ma ogni volta che devo affrontare un esame universitario o prendere una decisione, soffro di ansia. L'ultima volta, come sempre, è accaduto durante un esame in cui avevo studiato molto. Tuttavia, alla prova orale non sono riuscito a dimostrare la mia preparazione; ero molto agitato e sembrava quasi che avessi studiato poco. Avevo difficoltà a ricordare cose ripetute molte volte, che oggi conosco molto bene. Durante l'esame, rispondo senza pensare, ho il battito accelerato non riesco ad esprimermi. Dato che tra qualche giorno ho un altro esame e non sono nemmeno molto preparato una mia amica mi ha consigliato di assumere lo xanax a lento rilascio, so che non dovrei assumerlo senza prescrizione ma potrebbe aiutarmi? In tutti gli esami orali finora non sono riuscito mai a dimostrare la mia vera preparazione a causa di quest'ansia eccessiva o attacchi di panico non so cosa siamo. Vi ringrazio in anticipo
Capisco che l'ansia durante gli esami sia un problema frustrante. Tuttavia, l'assunzione di farmaci, come lo Xanax, dovrebbe essere sempre discussa e prescritta da un professionista della salute mentale. Gli ansiolitici possono avere effetti collaterali e creare dipendenza, quindi è fondamentale valutare attentamente l'opzione farmacologica.
Con l'aiuto di uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale, potrebbe esplorare approcci terapeutici senza farmaci. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) potrebbe aiutarla ad affrontare l'ansia, insegnandole a riconoscere e cambiare i pensieri distorti legati agli esami. Tecniche di rilassamento e gestione dello stress possono essere integrate per migliorare la sua capacità di affrontare situazioni stressanti come gli esami.
Prima di prendere decisioni riguardo ai farmaci, le consiglierei di consultare uno psichiatra per esplorare le opzioni terapeutiche più adatte al suo caso.
Certamente, in un percorso di terapia CBT, potrebbe concentrarsi anche su strategie pratiche per gestire l'ansia durante gli esami. Può esplorare la tecnica di respirazione profonda per calmare il sistema nervoso e ridurre l'agitazione. Inoltre, la pianificazione e la pratica di risposte a domande tipiche potrebbero aumentare la sua fiducia e la sensazione di controllo durante l'esame orale.
Lavorare sull'autocompassione potrebbe anche essere utile. Accettare che l'ansia sia una risposta comune allo stress e non un indicatore della sua competenza potrebbe ridurre la pressione che senti.
Se ritiene che l'ansia continui a influenzare negativamente la sua vita accademica, la consulenza con uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale può fornirle un supporto mirato per affrontare questa sfida specifica.

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