Sono un ragazzo di 27 anni e in questi ultimi 3 mesi ho alterazioni del sonno e mi sveglio durante l
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Sono un ragazzo di 27 anni e in questi ultimi 3 mesi ho alterazioni del sonno e mi sveglio durante la notte in dispnea come se non respirassi e questo accade molto più frequentemente quando mi alleno (mi alleno intensamente e 5-6 volte a settiamana) a questo si aggiungono mal di testa e cefalee dietro la testa e sul lato sx a volte prende anche avanti, e mi sento anche come bloccato il lato sx del corpo. Vorrei capire se ciò può essere dovuto a una scorretta postura e asimmetrie del corpo . Ho fatto anche vari elttrocardiogrammi ma tutti risultati normali senza alterazioni cosi come esami del sangue e ecografie.
Ciao, i sintomi che descrivi (risvegli notturni con dispnea, cefalee ricorrenti, sensazione di lato “bloccato”) non sono tipicamente riconducibili solo a postura o asimmetrie muscolari. Il fatto che gli elettrocardiogrammi ed esami di base siano risultati normali è positivo, ma non esclude del tutto problematiche respiratorie (ad esempio apnea ostruttiva del sonno), neurologiche o di sovraccarico legato all’allenamento intenso.
Ti consiglio di parlarne con uno specialista in medicina del sonno o con un neurologo, portando tutti gli esami già fatti. Una valutazione posturale può essere utile come supporto, ma non è sufficiente da sola a spiegare il quadro che riporti.
Nel frattempo, ti suggerirei di:
ridurre per qualche settimana l’intensità degli allenamenti e monitorare se i sintomi migliorano;
osservare eventuali fattori scatenanti (posizione nel sonno, alimentazione, stress).
In sintesi: non trascurare questi segnali, rivolgiti a uno specialista. Solo dopo aver escluso cause mediche si può valutare più serenamente l’aspetto posturale.
Ti consiglio di parlarne con uno specialista in medicina del sonno o con un neurologo, portando tutti gli esami già fatti. Una valutazione posturale può essere utile come supporto, ma non è sufficiente da sola a spiegare il quadro che riporti.
Nel frattempo, ti suggerirei di:
ridurre per qualche settimana l’intensità degli allenamenti e monitorare se i sintomi migliorano;
osservare eventuali fattori scatenanti (posizione nel sonno, alimentazione, stress).
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Buongiorno
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Grazie
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Utile analisi posturale e valutazione del diaframma.
Gentile Utente,
I sintomi che descrive (risvegli notturni con sensazione di dispnea, cefalee, sensazione di blocco su un lato del corpo) meritano sempre prima di tutto un approfondimento medico, perché possono avere diverse origini non esclusivamente posturali. Ha già fatto bene ad eseguire esami cardiologici e di base, che fortunatamente sono risultati nella norma.
Dal punto di vista posturale e muscoloscheletrico, è possibile che un allenamento molto intenso (5-6 volte a settimana) associato a eventuali squilibri o asimmetrie possa contribuire a tensioni muscolari e fasciali, soprattutto a carico di cervicale, trapezio e zona cranio-cervicale. Queste tensioni possono a loro volta favorire cefalee, sensazioni di oppressione o difficoltà respiratorie percepite e una sensazione di “blocco” su un lato del corpo.
Tuttavia, è importante sottolineare che la dispnea notturna richiede anche valutazioni di tipo pneumologico (per escludere apnee notturne o problematiche respiratorie), mentre la cefalea e la sensazione di blocco laterale necessitano di un inquadramento neurologico per escludere altre cause.
Dal mio ambito professionale, una valutazione posturale e manuale potrebbe aiutarLa a capire se vi siano squilibri muscolari o articolari che contribuiscono a questi disturbi, e un lavoro di riequilibrio (mobilizzazioni, massoterapia, esercizi mirati di respirazione e postura) può ridurre notevolmente tensioni e sintomi correlati.
Le consiglio quindi un doppio passo:
- Completare il percorso medico, magari con una visita pneumologica o neurologica per avere un quadro chiaro ed escludere problematiche organiche.
- Affiancare un percorso posturale, per valutare e trattare eventuali squilibri muscolo-scheletrici che possono aggravare la sintomatologia.
In questo modo avrà una visione completa e potrà intervenire in maniera mirata sia sulla salute generale sia sugli aspetti posturali e funzionali.
Resto a disposizione per un approfondimento posturale se lo desidera.
Un cordiale saluto
Dott. M. Giaccio
I sintomi che descrive (risvegli notturni con sensazione di dispnea, cefalee, sensazione di blocco su un lato del corpo) meritano sempre prima di tutto un approfondimento medico, perché possono avere diverse origini non esclusivamente posturali. Ha già fatto bene ad eseguire esami cardiologici e di base, che fortunatamente sono risultati nella norma.
Dal punto di vista posturale e muscoloscheletrico, è possibile che un allenamento molto intenso (5-6 volte a settimana) associato a eventuali squilibri o asimmetrie possa contribuire a tensioni muscolari e fasciali, soprattutto a carico di cervicale, trapezio e zona cranio-cervicale. Queste tensioni possono a loro volta favorire cefalee, sensazioni di oppressione o difficoltà respiratorie percepite e una sensazione di “blocco” su un lato del corpo.
Tuttavia, è importante sottolineare che la dispnea notturna richiede anche valutazioni di tipo pneumologico (per escludere apnee notturne o problematiche respiratorie), mentre la cefalea e la sensazione di blocco laterale necessitano di un inquadramento neurologico per escludere altre cause.
Dal mio ambito professionale, una valutazione posturale e manuale potrebbe aiutarLa a capire se vi siano squilibri muscolari o articolari che contribuiscono a questi disturbi, e un lavoro di riequilibrio (mobilizzazioni, massoterapia, esercizi mirati di respirazione e postura) può ridurre notevolmente tensioni e sintomi correlati.
Le consiglio quindi un doppio passo:
- Completare il percorso medico, magari con una visita pneumologica o neurologica per avere un quadro chiaro ed escludere problematiche organiche.
- Affiancare un percorso posturale, per valutare e trattare eventuali squilibri muscolo-scheletrici che possono aggravare la sintomatologia.
In questo modo avrà una visione completa e potrà intervenire in maniera mirata sia sulla salute generale sia sugli aspetti posturali e funzionali.
Resto a disposizione per un approfondimento posturale se lo desidera.
Un cordiale saluto
Dott. M. Giaccio
Gentile utente, la sintomatologia che Lei riferisce – risvegli notturni con sensazione di dispnea, cefalee localizzate soprattutto nella zona posteriore e sinistra della testa, sensazione di blocco o tensione sul lato sinistro del corpo – associata a un'attività fisica intensa e frequente, può avere diverse possibili origini, che vanno valutate con attenzione. Una prima ipotesi plausibile riguarda un sovraccarico muscolare, in particolare a livello cervicale e dorsale, conseguente all’allenamento intenso. Se l’attività fisica viene svolta con schemi motori non perfettamente bilanciati o in presenza di asimmetrie posturali, queste possono causare compressioni nervose o tensioni muscolari croniche, influenzando sia la respirazione notturna sia la comparsa di cefalee e sensazioni di rigidità o blocco unilaterale. Questo tipo di disfunzione può anche avere ripercussioni sul sonno, soprattutto in posizione supina, dove eventuali tensioni muscolari o problemi cervicali possono interferire con la respirazione. Un’altra possibilità è la presenza di un disturbo respiratorio del sonno, come le apnee notturne. Anche in soggetti giovani e sportivi, soprattutto se sottoposti a forte stress fisico, possono verificarsi episodi di apnea o ipopnea durante la notte, che causano risvegli improvvisi con la sensazione di non respirare. Questo fenomeno andrebbe escluso attraverso una valutazione specialistica. Non è da escludere anche un coinvolgimento del sistema nervoso autonomo. Un’eccessiva attivazione del sistema simpatico – spesso presente in chi si allena intensamente e con poca fase di recupero – può comportare sintomi come dispnea notturna, cefalea, disturbi muscolari localizzati e una sensazione generale di tensione. Inoltre, la componente ansiosa o stressogena potrebbe amplificare questi segnali. Va inoltre considerata una possibile disfunzione a carico dell’articolazione temporo-mandibolare o della regione cervicale. In molti casi, i disturbi a livello dell’ATM possono manifestarsi con cefalee unilaterali, dolori facciali, sensazioni di costrizione o blocco muscolare, specialmente su un solo lato del corpo. Le disfunzioni cervicali, invece, possono interferire sia con la circolazione che con la postura generale, aggravando i sintomi da Lei descritti. Infine, anche se gli esami finora eseguiti (elettrocardiogrammi, esami del sangue, ecografie) risultano nella norma – e questo è certamente rassicurante – è opportuno proseguire con accertamenti mirati. Sarebbe utile una valutazione presso un centro specializzato nei disturbi del sonno, così come una visita fisiatrica o posturale per indagare eventuali asimmetrie corporee o squilibri muscolari. Anche un parere neurologico potrebbe essere indicato, per escludere cause più specifiche delle cefalee e della sensazione di “blocco” sul lato sinistro del corpo. Nel frattempo, potrebbe essere utile osservare una riduzione temporanea dell’intensità degli allenamenti, per valutare se vi sia un miglioramento dei sintomi, segno che il sovraccarico possa giocare un ruolo importante nel quadro generale. Condivida tutto sempre con il suo medico curante. Cordiali saluti. Dott. Jacopo Zammarchi.
Ciao
Sulla base di quello che dici, penso che la postura, le asimmetrie corporee e l’allenamento intenso possano essere fattori importanti nel causare i tuoi disturbi, ma non escludo che ci siano anche altri elementi da verificare.
È possibile che tu abbia qualche forma di disturbo del sonno che provoca risvegli notturni con difficoltà respiratorie; è anche probabile che le tue sessioni intense, se non compensate da adeguato recupero, stiano generando tensioni muscolari nella zona cervicale o toracica, che provocano mal di testa, rigidità e sensazioni di blocco su un lato del corpo.
Quello che ti consiglierei è rallentare un po’ con l’allenamento per qualche tempo, inserire giorni di riposo e recupero più completo, e lavorare con un osteopata o posturologo per riequilibrare la postura, sciogliere le tensioni al collo, migliorare la mobilità toracica. Allo stesso tempo cerca di migliorare la qualità del sonno (posizione, ambiente, routine serale) per favorire un riposo migliore.
Sulla base di quello che dici, penso che la postura, le asimmetrie corporee e l’allenamento intenso possano essere fattori importanti nel causare i tuoi disturbi, ma non escludo che ci siano anche altri elementi da verificare.
È possibile che tu abbia qualche forma di disturbo del sonno che provoca risvegli notturni con difficoltà respiratorie; è anche probabile che le tue sessioni intense, se non compensate da adeguato recupero, stiano generando tensioni muscolari nella zona cervicale o toracica, che provocano mal di testa, rigidità e sensazioni di blocco su un lato del corpo.
Quello che ti consiglierei è rallentare un po’ con l’allenamento per qualche tempo, inserire giorni di riposo e recupero più completo, e lavorare con un osteopata o posturologo per riequilibrare la postura, sciogliere le tensioni al collo, migliorare la mobilità toracica. Allo stesso tempo cerca di migliorare la qualità del sonno (posizione, ambiente, routine serale) per favorire un riposo migliore.
salve nn credo tu abbia nulla di grave , almeno da ciò che hai scritto. probabilmente la tua cefale è di origine muscolotensiva e la dispnea è causata da delle disfunzioni costovertebrali risolvibili con un adeguato trattamento osteopatico. sicuramente attraverso le tecniche manuale ne gioverà anche la tua postura. se ti trovi a roma ho possibilità di vederti in vari studi i diversi quartieri per cui se sei interessato puoi prenotare o contattarmi in privato. saluti.
Buonasera, le ragioni della sua sintomatologia possono essere diverse. La prima cosa che mi viene in mente è che se si corica subito dopo aver mangiato, i succhi gastrici risalgono nell'esofago e possono entrare nelle vie respiratorie dando questa sensazione di mancanza d'aria. il mal di testa e le cefalee potrebbero essere correlate al tratto cervicale, anatomicamente adeso all'esofago. Si può provare a lavorare da un punto di vista biomeccanico sulle varie asimmetrie e vedere se c'è una componente neurovegetativa che influisce sul sonno.
Buonasera, le consiglio una visita da un osteopata, il collega vedendo la sua postura, le vatene muscolari e nervose può spengere la sintomatologia dolorosa lavorando i passaggi che portano a questi dolori. per la dispnea notturna può essere un sintomo che scaturisce per una compressione toraco-diaframmatica, che si può lavorare e risolvere. Spesso nello sport o nel lavoro si attuano i stessi movimenti o/e posture che portano poi un sovraccarico di questo tipo, scaturendo in cefalee e dolori su un emilato del corpo, che spesso è quello piu usato e rigido.
Un collega potrà indubbiamente aiutarla, cordiali saluti
Un collega potrà indubbiamente aiutarla, cordiali saluti
Salve, è probabile si tratti di una problematica posturale che si ripercuote sul diaframma e sul corretto funzionamento dello stesso. Si rivolga il prima possibile ad un osteopata!
Giulia Li Calzi Osteopata.
Giulia Li Calzi Osteopata.
salve secondo la descrizione il problema potrebbe essere di originale posturale, dovute a ad una cefalea-muscolo-miotensiva, da forti tensioni delle strutture muscolari cervicali e e non solo che può portare uno squilibrio funzionale e causare questi sintomi, il problema andrebbe sempre analizzato con cura.
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