Salve Vi scrivo perchè non so con chi altro parlarne. Tempo fa ho seguito una psicoterapia per il

16 risposte
Salve
Vi scrivo perchè non so con chi altro parlarne.
Tempo fa ho seguito una psicoterapia per il mio problema di fobia sociale.
Alcune cose le ho affrontate (diploma, patente e altre situazioni sociali..) altre no perchè sono frenata dalla paura, dalla solitudine.

La mia psicoterapeuta mi disse che le mie in realtà erano solo una ricerca di attenzioni e che non volevo davvero cambiare, e che lei non si sarebbe più prestata a questi giochi.

Un'altra volta mi disse che una mia richiesta era manipolatoria (le avevo chiesto di bloccarmi su Whatsapp perchè io non riuscivo a smetterle di scrivere).
Io ci piango e rifletto ancora oggi su queste sue affermazioni e inizio a pensare che avesse ragione, il tutto mi fa sentire davvero male e non so cosa fare....

Ho iniziato da qualche mese una nuova psicoterapia, le parlerò di questi mie pensieri anche se mi fanno paura le conseguenze.
Cosa posso fare per non essere più questo tipo di persona?
Io sono diventa (o forse lo sono sempre stata) un mostro e non voglio che le persone mi conoscano così, perchè io sarei la prima a non voler stare con una persona come me.

Cosa posso fare io?
E come mi può aiutare questa nuova psicoterapeuta?
Come faccio ad auto-controllarmi?
Come faccio a prevenire i miei errori?
Salve, scrive che ha già intrapreso un percorso di psicoterapia.
Credo che sia opportuno per lei continuare a confrontarsi con il terapeuta che la segue.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve. Se si giudica un mostro impedirà a chiunque di esserle di aiuto.
Io mi soffermerei più sul bisogno di controllare le situazioni che traspare da ciò che racconta. Se riuscisse a giudicarsi un pó meno negativamente e a mollare un pó il bisogno di controllo potrebbe iniziare a vivere le cose un pó diversamente. Parla di paura ma mi chiedo quanto è condizionata anche dalla vergogna. Chiedere attenzioni non è un crimine, può diventare un problema se il bisogno di attenzioni è eccessivo ma comunque bisogna comprenderlo e integrarlo nel contesto globale del suo vissuto. Continui il suo percorso concedendosi la possibilità di giudicarsi di meno. Distinti saluti
Buongiorno,
per la fobia sociale una buona terapia è quella cognitivo-comportamentale.
Cerchi uno psicologo con questa specializzazione.
dott Tealdi

Cara paziente, mi pare che nonostante le sue grandi difficoltà lei stia facendo dei passi sul versante della consapevolezza.
Non interpreti le restituzioni della sua prima terapeuta come un giudizio. Abbia fiducia nei 'movimenti' che sta facendo e si fidi del percorso che ha scelto di fare. Parli con la sua psicoterapeuta attuale delle sue paure, così come sta facendo con noi e si lasci condurre.

Cordiali saluti.
Dott.ssa Maria Piscitello
Cara utente, quello che potrebbe aiutarla è mostrarsi alla sua terapeuta senza aver paura di essere giudicata. Mascherare una parte di sé seppur dolorosa potrebbe aumentare la sua resistenza al cambiamento. Si fidi e si affidi. Resto a disposizione . Dott.ssa Francesca Tardio
Buonasera, intanto pare che Lei abbia già ottenuto degli ottimi risultati nel passato, complimenti per questo! Per quanto riguarda il farsi bloccare su Whatsapp, non è una soluzione al problema che aveva, sarei d'accordo con la collega. Non che sia stata una manipolazione, non ho nessuna intenzione di giudicare e non La conosco, ma che non è quella la soluzione. Ha fatto benissimo a intraprendere la psicoterapia adesso per affrontare il resto ed è utile la decisione di raccontare le Sue preoccupazioni. In psicoterapia ci si dovrebbe sentire al sicuro e non temere le conseguenze, parli liberamente anche di questo con chi La segue, il rapporto di fiducia è fondamentale per ottenere dei buoni risultati. Non ha alcun bisogno di cambiare la persona che è, ma proprio per niente, Lei va bene così come è. Ha invece bisogno di imparare a gestire le situazioni che La mettono in difficoltà. E di imparare a non giudicarsi. Lei è già in terapia e non voglio interferire, ma Le propongo solo questa unica riflessione: Se una Sua cara amica soffrisse come soffre Lei adesso, Le darebbe del mostro? Per tutte le altre domande si rivolga alla Sua psicoterapeuta, le lasci fare il suo lavoro. Saprà come aiutarLa, saprà dirLe cosa può fare per stare meglio e tutto il resto. Un caro saluto. Dott.ssa Katarina Faggionato
Buongiorno, la sua angoscia è percepibile e anche la sua insicurezza, lei ha iniziato un percorso con una nuova terapeuta ma sta chiedendo aiuto online, forse dovrebbe confrontarsi con la persona con cui sta intraprendendo questo percorso e provare a creare con lei un rapporto di fiducia che è la base della psicoterapia. Purtroppo dalla terapia possono emergere parti di noi che non ci piacciono o fatichiamo a riconoscerci, in quel caso è ancora più necessario lavorare con il terapeuta per dare una collocazione a queste parti. Un cordiale saluto Dottoressa Michela Campioli
Gentile utente di mio dottore,

avendo iniziato un nuovo percorso ritengo che la cosa più giusta da fare in questo momento sia quella di affidarsi completamente allo specialista cui ha richiesto supporto. Ulteriori pareri in questa fase potrebbero inquinare il setting terapeutico e questo sarebbe controproducente. Ponga alla sua psicoterapeuta gli interrogativi che pone qui, insieme potrete trovare la strada che cerca.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Gentile utente,
Il primo passo è quello di imparare a non giudicare la sua esperienza ma ad accoglierla.
La fobia sociale è un disturbo d’ansia che ha molto a che fare con il giudizio (paura del giudizio). Infatti si tratta di un disturbo che provoca l’intensa e persistente paura di affrontare situazioni in cui ci si espone al giudizio.
Lavorare sul tema del giudizio e sul suo modo di percepirsi a partire dall’altro potrebbe esserle molto utile nel percorso terapeutico.

Buonasera! I percorsi possono avere anche un termine ma ciò che ha acquisito lo porta con sé. Si apra alla nuova terapeuta sarà la cura stessa a darle le risposte che cerca, forse il suo bisogno è di essere accolta e accudita.. Più che pensare a frenare le sue manifestazioni sarebbe utile esporle in terapia e trovarne la loro logica più sotterranea.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, credo che abbia fatto la scelta giusta ad intraprendere un percorso di psicoterapia, nel rapporto terapeutico il giudizio viene sospeso, può quindi parlare apertamente di tutte le sue paure.
Buon percorso.
Dott.ssa Daniela Galati
Buonasera, mi sembra importante che lei rifletta sui suoi comportamenti cercando di cambiarli. Cmq lei ha iniziato una nuovo rapporto con una nuova psicoterapeuta, si affidi a lei abbia fiducia e cerchi di elaborare i suoi comportamenti che lei sente sbagliati e vedrà che le cose andranno meglio, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Per fobia sociale si intende quella paura che gli Altri si accorgano delle proprie carenze, difficoltà... e per questo si tende a nasconderle magari controllandosi o evitando certe persone o luoghi con persone, oppure sforzandosi andando incontro ad un'ansia limitante o insopportabile che può farci arrossire, sudare o tenere lo sguardo basso ecc. ... Sono proprio questi Tentativi di Soluzioni che mantengono il problema fino a limitare la vita.... Si può efficacemente intervenire con protocolli specifici. Certo è necessario che sia seguita da uno specista. Cordialmente dr.ssa Emanuela Muriana
Cara utente,
onorando le piccole grandi vittorie fin qui raggiunte (vd. diploma, patente, situazioni sociali da lei menzionate), vorrei invitarla ad "espandere il suo sguardo" oltre l'etichetta di "fobia sociale", condizione con la quale lei sembra essersi identificata e che sembra ostacolarla nelle diverse sfaccettature del quotidiano.
Il fatto che lei sia intimorita dal portare integralmente il suo vissuto nella nuova relazione terapeutica che ha intrapreso, ricercando soluzioni e aiuto altrove, mi spinge ad invitarla a riflettere sui temi della (s)fiducia e del giudizio, invitandola ad osservare la modalità con cui si presentano e si sono presentati nell'arco della sua vita, il loro impatto e i vissuti traumatici correlati a partire proprio dalla sua infanzia.
Un caro saluto,

Dott.ssa Vanessa Rebeschini
Salve
Dovrebbe affidarsi alla nuova psicoterapeuta che ha scelto e parlare di tutto come dice di aver intenzione di fare, attraverso la vostra relazione e i vostri incontri potrà trovare risposte e soluzioni ai problemi che la attanagliano. Saluti Cordiali
Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Buongiorno! "Ho iniziato da qualche mese una nuova psicoterapia, le parlerò di questi mie pensieri anche se mi fanno paura le conseguenze": ecco, questo lo inserirei tra i suoi tranguardi, ha saputo andare oltre la ferita della conclusione del primo percorso e si è data un'altra possibilità. Mi arriva molta tenerezza da ciò che scrive: si definisce "mostro", ma sembra invece che sia molto spaventata e che stia cercando in tutti i modi di proteggere gli altri da se stessa, vuole prendersi cura di sé per prendersi cura di chi le sta accanto e sta cercando un modo per poterlo fare. Mi sembra una persona molto sensibile e affidando le sue paure alla sua psicoterapeuta potrà trovare la modalità migliore per affrontare il percorso insieme e per riuscire a lavorare serenamente su di sé.
Le auguro di scoprire tutte quelle sue risorse che ancora forse non si riconosce.
Dott.ssa Alessandra Montalto

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