Salve, vi scrivo per avere un vostro parere in merito a un dente che mi sta dando notevoli fastidi.

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Salve, vi scrivo per avere un vostro parere in merito a un dente che mi sta dando notevoli fastidi.

Il problema é iniziato verso i primi giorni di marzo, quando improvvisamente mi é venuto un fortissimo dolore al molare e andando dal dentista mi é stata riscontrata una forte pulpite.
Il dolore era davvero insopportabile ( non riuscivo a controllarlo neanche con antinfiammatori ogni 4 ore), e per questo il dentista decise di iniziare subito con i trattamenti di devitalizzazione.
Grazie all'anestesia per fortuna il dolore si addolcisce, ma il problema é che nel giro di un' ora mi si gonfia tutta la guancia e il dolore ritorna esattamente come prima.

La situazione va avanti così anche il giorno dopo e per questo decido di ritornare dal dentista, secondo il quale il gonfiore era dovuto a un ascesso che si trovava alla base del dente . Procede cosí con una disinfezione e mi prescrive una cura antibiotica di 7 giorni.

La settimana seguente il gonfiore sembra essersi ritirato, ma quando ritorno dal dentista, subito dopo i trattamenti (presumo disinfezione e/o cure canalari), nel giro di un ora il gonfiore ritorna. Riprendo così un altra settimana di antibiotico.

Il gonfiore sembra così gradatamente ritirarsi, ma due settimane dopo (in cui non sono potuta andare dal dentista per alcuni imprevisti) il dente ritorna a fare un po male. Decido così di fissare un appuntamento, il dentista dice che il gonfiore é dovuto al fatto che ho lasciato il dente aperto per troppo tempo e decide così di procedere con la disinfezione e chiudere provvisoriamente il dente, e fissa un appuntamento per la settimana dopo dove decidere se chiuderlo definitivamente oppure estrarlo. Quando torno a casa peró succede la stessa identica cosa (il dente si gonfia e ricomincia un lieve fastidio) e procedo così con un altra settimana antibiotica.

Intanto preoccupata per la situazione decido peró di fare un'ortopanoramica da cui emerge un granuloma alla base del dente e decido così di chiedere un consulto da un altro dentista, il quale dopo avermi fatto una lastrina nota che la radice del dente trattato é notevolmente storta e sorpreso per la reazione che ho avuto in seguito ai trattamenti precedenti, mi suggerisce di rivederci in modo da riaprire il dente e ricominciare le cure canalari in modo da accertarsi che arrivino del tutto fino alla radice. Dice che il granuloma (grazie all'antibiotico che ho preso) sembra essersi riassorbito, e le vie canalari trattate dal collega sembrano libere, ma comunque mi suggerisce di procedere i trattamenti con lui perché, avendo le radici storte, se la cura non le raggiunge completamente e si procedere direttamente con la chiusura del dente potrei avere in seguito dei problemi più gravi.

Attualmente purtroppo mi sono dovuta fermare, perché intanto proprio a causa dell' antibiotico che ho preso ho avuto una forte reazione allergica e ora sto curando una borsite (probabilmente causata proprio da questo) con deltacortente. Sinceramente sono molto scoraggiata e confusa sul da farsi, ma anche se ora il dente non da fastidi, vorrei per lo meno prendere una decisione prima che l'infezione possa tornare.

Seondo voi può essere normale una situazione del genere?

Posso riprendere i trattamenti, nonostante il mio attuale stato di salute?


Spero mi possiate aiutare
Il trattamento va ripreso e ,soprattutto, concluso altrimenti rischia la perdita del dente, sulle vicissitudini insorte col trattamento del primo dentista mi sorge un dubbio che non posso esternare.

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Buongiorno, comprendo che la situazione creatosi le abbia creato dolore continuo senza risoluzione, deve terminare la cura al dente perché in caso contrario puoi succedere che l’’infezione vada in setticemia ed è per questo motivo che non deve sospendere la cura anzi la deve terminare al più presto.
Distinti saluti
Vaja Dr Fabio
Concluda al piu' presto la cura canalare con sigillo perfetto dei canali e della cavita soprastante con il dentista che le da piu' fiducia ; la trafila che lei ha passato e' comunque molto comune ;l'importante e' che non si debba arrivare all'estrazione per colpa o del dentista o dei tempi lunghi di esecuzione della cura di per se' semplice se il dente ha una anatomia radicolare normale e poco complessa.
Guardi...capisco il suo scoramento, ma non credo che la borsite abbia alcuna attinenza con l'uso degli antibiotici. In ogni caso il dente è da chiudere rapidamente. Rimango perplesso per quanto occorsole durante il trattamento canalare. Non è un evento normale.
Mi sembra una storia un po strana. si evince che Il primo collega non ha eseguito nessuna radiografia di controllo durante la devitalizzazione? Assurdo se fosse così. in ogni caso se vuole salvare il dente deve concludere la devitalizzazione con la massima precisione. Il secondo collega sembra più sul pezzo. Non deve prendere più altri farmaci. Credo che abbia piuttosto esagerato con l'utilizzo dell'antibiotico. A disposizione. AS
Sicuramente ha preso troppi antibiotici..strano che durante il trattamento di devitalizzazione non sia stata effettuata nessuna radiografia.
Ora importante è finire il trattamento e chiudere i canali altrimenti rischia l'estrazione del dente e dopo aver sofferto così tanto sarebbe proprio una fesseria
Anche secondo me deve fermarsi con gli antibiotici, scegliere il dentista ( forse meglio il secondo) e farsi concludere la terapia canalare.
A differenza degli altri colleghi però voglio aggiungere che, in una piccola percentuale, i denti non rispondono bene alla cura canalare ed alla fine vanno estratti ( evento raro).

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