Salve, vi invio i dati del referto flussimetria fetale 29+2 settimane. °Destro arteria cerebr. Med.

2 risposte
Salve, vi invio i dati del referto flussimetria fetale 29+2 settimane.
°Destro arteria cerebr. Med. :
PS 17,42
ED 0,45
TAMAX 7,67
MD 0,34
RI 0,97
PI 2,21
S/D 38,71
FC 151 BPM

°Arteria ombelicale :
PS 49,49
ED 22,57
TAMAX 36,27
MD 22,49
RI 0,54
PI O, 74
S/D 2,19
FC 136 BPM.

Per cortesia datemi, al più presto, un vostro parere. Sul web non trovo tabelle con valori di riferimento. Grazie e buon lavoro.
Buongiorno, la flusssimetria è un esame che si esegue quando si sospettano delle complicazioni della gravidanza come ad esempio l'aumento della pressione, il diabete e la preeclampsia ed è utile, inoltre, per capire un eventuale ritardo di crescita del feto. Gli eventuali problemi evidenziati dalla flussimetria materna vengono ricercati a partire dalla 17^nalla 23^ settimana di gravidanza, in questo caso l'esame permette di valutare il flusso di sangue delle arterie uterine. La flussimetria fetale, invece, si effettua generalmente alla 32^ settimana di gravidanza e valuta le arterie ombelicali (che attraverso il cordone ombelicale trasportano il sangue dal feto verso la placenta) e le arterie cerebrali del feto che irrorano il cervello di quest'ultimo e/o il dotto venoso che trasporta il sangue dalla placenta al cuore del bambino; nel caso in cui questa fosse ai limiti o alterata verrà ripetuta a distanza di tempo per tenere monitorata la situazione. Detto ciò, per placare l'ansia, non credo sia utile scrivere dei valori di riferimento o consultare delle tabelle, va valutato caso per caso tenendo conto di tanti parametri, molto probabilmente dovrà fare ripetuti controlli per poi poter pianificare il timing del parto, l'importante è che lei e il suo bambino siate in salute. Buona giornata!

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Ho guardato con attenzione i valori che hai inviato: nel complesso sono tranquillizzanti, soprattutto la flussimetria dell’arteria ombelicale, che è il dato più importante per la crescita del bambino. La cerebrale mostra un valore un po’ più alto, ma non indica sofferenza né un problema immediato: può rientrare nella normale variabilità. Il flusso verso il bambino c’è ed è buono, e i dati non mostrano segnali d’emergenza.
Basta continuare con i controlli programmati per seguire da vicino la crescita.

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