Salve, sono una ragazza di 30 anni, mamma di 2 splendidi bimbi. Ho un problema che mi porto dietro d
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Salve, sono una ragazza di 30 anni, mamma di 2 splendidi bimbi. Ho un problema che mi porto dietro da anni , da quando sono diventata mamma è peggiorato. Sono costantemente arrabbiata , qualsiasi cosa anche la più banale (esempio una cosa che non funziona) sfocia in una crisi di nervi con urla , lancio di oggetti, pugni sui mobili , morsi alle mani . Sento questa energia esagerata salire e la devo per forza sfogare così , non ho modo e tempo di controllarla. In più tenere testa ai no continui e i capricci dei bambini non è un lavoro facile per me costantemente nervosa. Sono stanca di farmi vedere così dai miei figli, ho paura che anche loro imparano da me queste cose . Non capisco perché non riesco ad avere autocontrollo e perché succede per delle sciocchezze
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Ritengo che sarebbe molto importante approfondire quanto scrive con maggiori dettagli al fine di indagare cause origini e fattori di mantenimento di queste manifestazioni di rabbia.
Ci tengo intanto a dirle che spesso si parla di rabbia ma a volte gli agiti di rabbia sono la rappresentazione di qualcos'altro ad esempio stanchezza, frustrazione, senso di inadeguatezza, bisogni che non vengono visti e considerati dagli altri significativi ecc dunque la reazione di rabbia sottende significati diversi.
Ecco perché credo sia necessario un consulto psicologico per fare chiarezza e poter rispondere adeguatamente alla sua richiesta di aiuto.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo che sarebbe molto importante approfondire quanto scrive con maggiori dettagli al fine di indagare cause origini e fattori di mantenimento di queste manifestazioni di rabbia.
Ci tengo intanto a dirle che spesso si parla di rabbia ma a volte gli agiti di rabbia sono la rappresentazione di qualcos'altro ad esempio stanchezza, frustrazione, senso di inadeguatezza, bisogni che non vengono visti e considerati dagli altri significativi ecc dunque la reazione di rabbia sottende significati diversi.
Ecco perché credo sia necessario un consulto psicologico per fare chiarezza e poter rispondere adeguatamente alla sua richiesta di aiuto.
Cordialmente, dott FDL
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Buongiorno, grazie per la sua condivisione. Riconosce di avere delle difficoltà non è mai semplice e desiderare di trovare un modo diverso è un buon punto di partenza. Ritengo che potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo in modo da approfondire le dinamiche di quanto ha descritto. Sarebbe uno spazio per sé in cui lei ha la possibilità di dare voce a quello che sente senza che questo abbia delle conseguenze su terzi. Rimango a disposizione e lavoro anche on-line, un caro saluto
Salve, sono d’accordo con i colleghi, tramite un percorso di psicoterapia potrebbe riuscire a gestire meglio la rabbia che descrive. Non demorda e cerchi di trovare uno spazio per se stessa.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile Utente, un consulto psicologico e una psicoterapia potrebbe essere per lei importante, per poter lavorare sulle sue emozioni, renderle consapevoli, rendere consapevole il collegamento tra pensieri, emozioni e comportamento.
Un lavoro potrebbe essere per lei la possibilità di elaborare vissuti e ricercare modalità nuove per affrontare i piccoli e grandi problemi della vita, con un migliore adattamento.
Cordiali Saluti dott.ssa Alessia Battista
Un lavoro potrebbe essere per lei la possibilità di elaborare vissuti e ricercare modalità nuove per affrontare i piccoli e grandi problemi della vita, con un migliore adattamento.
Cordiali Saluti dott.ssa Alessia Battista
Salve. Quando si esprime la rabbia nel modo che lei descrive, spesso c'è un vissuto di rabbia che è stata repressa per anni ed è collegata con un vissuto di frustrazione nel non sentirsi compresi e riconosciuti. Va chiarito verso chi o cosa era indirizzata la rabbia repressa che oggi provoca queste reazioni esagerate. La sua rabbia va canalizzata nella giusta direzione che è quella di rispettarsi e farsi rispettare. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico che possa stimolare la fiducia in sé e che possa aiutarla ad usare la rabbia per affermarsi, per rispettarsi e farsi rispettare. Distinti saluti
Salve è sicuramente una buona possibilità contattare uno psicoterapeuta e valutare con lui la situazione e le possibili attività. Su questo sito può facilmente trovare un serio professionista che sicuramente le saprà fornire queste indicazioni. Un cordiale saluto
Buongiorno mi spiace per quello che riferisce e immagino che avere grosse difficoltà a contenere la rabbia che lei sente come altamente distruttiva le generi tra l'altro un forte senso di colpa specie verso i suoi figli. Io penso che la rabbia nasconda sempre un grande dolore che merita di essere ascoltato e poi compreso. Penso che un percorso psicoterapeutico per cercare questi significati ed aiutarla a capire e gestire la rabbia le possa essere utile.
Un caro saluto
Un caro saluto
Lei descrive una situazione di mal gestione emotiva, riconoscendone i risvolti negativi per l'immagine che ha di se stessa e per quella che mostra ai propri figli. Questo é già un buon punto di partenza. La maternità é un momento così delicato e molto di frequente ha questi esiti di sofferenza. Il problema lo ha già riconosciuto, ora trovi il coraggio di parlarne di persona con un terapeuta ed iniziare un percorso che le fornisca delle strategie di gestione dello stress. Diventerebbe automaticamente un esempio per se stessa e per i suoi figli perché troverebbe un modo di fronteggiare una situazione difficile in maniera attiva. I miei migliori auguri -Iris Mattera, psicoterapeuta.
Buongiorno cara mamma, mi spiace molto per la situazione che sta vivendo,comprendo bene la frustrazione, la stanchezza e il pensiero di poter in qualche modo essere un esempio disfunzionale per i suoi figli. Concordo con i colleghi nel suggerirle di intraprendere un percorso psicoterapeutico per meglio comprendere quali sono i bisogni e j pensieri sottesi a questi "attacchi di rabbia". Solo se si comprende cosa li origina e mantiene allora si possono arginare. Le auguro il meglio e rimango a disposizione.
Dr.ssa oltolini
Dr.ssa oltolini
Gentile Utente, la rabbia, come ogni altra emozione, è portatrice di un significato: nasce per qualche motivo, come risposta a qualcosa che ci fa arrabbiare e porta con sé un messaggio. Il ruolo della mamma è un ruolo che richiede tante energie e tante risorse e l'educazione dei piccoli può essere fonte di stress. Un percorso psicologico potrebbe essere utile per comprendere meglio cosa genera la sua rabbia e imparare a gestirla, osservandola e trovando altre modalità per rispondere a questo bisogno. Mi scriva pure, senza impegno, per un primo contatto. Valuteremo insieme la modalità più adatta a lei per il suo percorso psicologico. Cordiali saluti. dott. Nicolò Lasciato
Buongiorno, concordo con i colleghi. Il disagio che esprime rispetto a questi suoi comportamenti potrebbe essere una spinta motivazionale efficace per poter intraprendere un percorso psicologico. Lavorare in psicoterapia su questa emozione significherebbe darle uno spazio diverso da quello dell'espressione all'interno della relazione con i suoi figli. Un caro saluto
Buonasera, probabilmente attraverso la rabbia sta dando sfogo a qualcosa che non riesce a comunicare diversamente. Credo che le sarebbe utile affrontare le sue difficoltà all'interno di un percorso psicoterapeutico. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Buonasera, per approfondire e gestire la rabbia che sta esprimendo le consiglio vivamente un percorso psicologico. Comprendo la preoccupazione di non voler far vivere queste situazioni ai suoi figli, che sono come spugne ed assorbono il mondo esterno. A disposizione anche per l'aspetto educativo su eventuali segnali che vede nei suoi figli. Dott.ssa Rosamaria Aloisi
Gentile, essere genitore non è una performance. E' assolutamente normale sperimentare emozioni forti, anche in negativo. Non deve assolutamente vergognarsi. Forse, il tentativo di controllare queste emozioni potrebbe, a lungo termine, proprio incentivarle e creare un circolo vizioso. Ha ragione quando dice che i bambini potrebbero, da queste situazioni, imparare comportamenti disfunzionali: i bambini imparano tantissimo tramite l'imitazione. Però, il fatto stesso che si ponga questo problema, evidenzia quanto lei tenga ai suoi figli e si preoccupi per il loro benessere e la loro crescita. Sono queste le cose che fanno di un genitore un buon genitore, non le capacità di autocontrollo o di non esprimere ciò che prova! Fatta questa premessa, che spero la possa tranquillizzare sulle sue capacità e risorse, la rabbia è, come descrive una forte "energia". Esistono percorsi specifici per imparare non a reprimerla ma piuttosto a canalizzarla in modo adeguato, senza sensi di colpa o vergogna. Credo che, in questo momento della sua vita, potrebbe esserle utile un percorso di sostegno psicologico. Nel caso si rendesse conto che la rabbia è strettamente legata ai compiti e alle mansioni genitoriali, può considerare l'ipotesi di un parent training per aiutarla a prevenire le situazioni che le scatenano queste crisi, organizzando meglio i tempi, gli spazi, le routine dell'essere mamma. In tutto questo, potrebbe anche essere molto utile coinvolgere il suo compagno, di modo che l'esperienza della genitorialità sia una sfida condivisa dalla coppia.
Grazie di avere condiviso la sua esperienza. Le auguro ogni bene!
Grazie di avere condiviso la sua esperienza. Le auguro ogni bene!
Carissima mamma, la gestione di due bambini a volte non è facile ed è fonte di tensione e stress. Questo non significa a mio parere che lei abbia necessità di intraprendere un percorso psicologico di aiuto. Potrebbe essere utile pensare a della psicomotricità che coinvolga anche lei, oppure ritagliairsi dei piccoli spazi per sè in cui fare ciò che ha voglia e le piace .
Cordialmente
dr.ssa Airoldi Elisabetta
Cordialmente
dr.ssa Airoldi Elisabetta
Salve, mi sento di dirle che aver preso consapevolezza di questi stati d'animo o disagi vissuti durante la quotidianità, è un gran punto di partenza. Le consiglio di approfondire la questione con l'aiuto di uno specialista. Buon proseguimento
Salve, la ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Valuterei l’opportunità di avviare un percorso psicologico volto alla gestione della rabbia e ad un lavoro di elaborazione delle sue emozioni. Questo percorso sarà occasione per evidenziare i nessi (o la loro mancanza) tra desideri e aspettative e la loro mancata espressione emotiva, un blocco pronto però ad “esplodere” attraverso attacchi d’ira che inficiano le relazioni che abbiamo con gli altri e, soprattutto, la serenità nel rapporto con noi stessi. Imparare ad rileggere le nostre emozioni è aiutarci ad esperirle nel migliore dei modi, permettendoci anche un adattamento migliore ai problemi che possono sorgere nel quotidiano. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata. Dott. Greco
Gentilissima utente, potremmo analizzare il tuo problema considerando diversi aspetti. Innanzitutto, potrebbe essere utile esplorare la tua storia personale e familiare per capire se ci sono eventi passati o dinamiche relazionali che possano aver contribuito a generare questa esagerata reazione emotiva. Potrebbe essere utile anche esaminare il contesto attuale in cui ti trovi, compreso il supporto che ricevi da parte del partner, della famiglia o di amici.
Inoltre, potrebbe essere importante esplorare il tuo modo di affrontare lo stress e le difficoltà quotidiane, oltre ad analizzare i tuoi modelli educativi e comunicativi con i tuoi figli. Potrebbe essere utile lavorare su strategie di gestione dell'ansia e dell'ira, per imparare a riconoscere e controllare le tue emozioni in modo più costruttivo.
Infine, potrebbe essere importante considerare anche il benessere mentale e fisico generale, includendo la possibilità di consultare un professionista della salute mentale per un supporto più mirato e specifico. Il lavoro su te stessa potrebbe contribuire non solo al tuo benessere personale, ma anche a creare un ambiente più sereno e equilibrato per te e i tuoi figli. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
Inoltre, potrebbe essere importante esplorare il tuo modo di affrontare lo stress e le difficoltà quotidiane, oltre ad analizzare i tuoi modelli educativi e comunicativi con i tuoi figli. Potrebbe essere utile lavorare su strategie di gestione dell'ansia e dell'ira, per imparare a riconoscere e controllare le tue emozioni in modo più costruttivo.
Infine, potrebbe essere importante considerare anche il benessere mentale e fisico generale, includendo la possibilità di consultare un professionista della salute mentale per un supporto più mirato e specifico. Il lavoro su te stessa potrebbe contribuire non solo al tuo benessere personale, ma anche a creare un ambiente più sereno e equilibrato per te e i tuoi figli. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
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Buongiorno,
qualunque cambiamento inizia dalla consapevolezza ovvero riconoscere questo problema e cercare di comprenderlo. La sua frustrazione e il suo desiderio di cambiare sono indicatori di quanto lei tenga al benessere suo e dei suoi figli.
La rabbia è una risposta naturale a molte situazioni, specialmente sotto il carico di responsabilità, stress e mancanza di tempo che spesso accompagnano la genitorialità.
Questa "energia esagerata" di cui parli potrebbe essere il segnale di una tensione accumulata, forse dovuta a pressioni interne ed esterne. I comportamenti impulsivi come lanciare oggetti o colpirti sono spesso modi istintivi per scaricare la frustrazione. Tuttavia, capisco la tua preoccupazione che questo influisca sui tuoi figli, ed è assolutamente possibile cambiare questo schema.
Consideri anche di cercare un supporto professionale: uno psicologo potrebbe aiutarla a identificare le cause di questa rabbia e a sviluppare strategie diverse per gestirla.
La sua volontà di cambiare e di proteggere i suoi figli da questi comportamenti è già un ottimo punto di partenza.
Rimango a disposizione
Dr.ssa Barbara Bove Angeretti
qualunque cambiamento inizia dalla consapevolezza ovvero riconoscere questo problema e cercare di comprenderlo. La sua frustrazione e il suo desiderio di cambiare sono indicatori di quanto lei tenga al benessere suo e dei suoi figli.
La rabbia è una risposta naturale a molte situazioni, specialmente sotto il carico di responsabilità, stress e mancanza di tempo che spesso accompagnano la genitorialità.
Questa "energia esagerata" di cui parli potrebbe essere il segnale di una tensione accumulata, forse dovuta a pressioni interne ed esterne. I comportamenti impulsivi come lanciare oggetti o colpirti sono spesso modi istintivi per scaricare la frustrazione. Tuttavia, capisco la tua preoccupazione che questo influisca sui tuoi figli, ed è assolutamente possibile cambiare questo schema.
Consideri anche di cercare un supporto professionale: uno psicologo potrebbe aiutarla a identificare le cause di questa rabbia e a sviluppare strategie diverse per gestirla.
La sua volontà di cambiare e di proteggere i suoi figli da questi comportamenti è già un ottimo punto di partenza.
Rimango a disposizione
Dr.ssa Barbara Bove Angeretti
Salve e grazie per la condivisione. La rabbia è un emozione che funziona come la candeggina, annulla i colori. Permette di renderci ciechi alla complessità delle emozioni che stiamo provando. Questo modo di funzionare che ha, avrà un senso, una storia e le avrà permesso di sopravvivere. Forse sta realizzando che è una modalità che ha un costo nei rapporti. Potrebbe essere il momento in cui può portare questa domanda, di dar senso a questo modo di emozionarsi, da uno psicologo.
Saluti
Dott. Matteo Paoletti
Saluti
Dott. Matteo Paoletti
Mi dispiace sentire che stai attraversando questo periodo difficile ma è molto coraggioso da parte tua riconoscere il problema e cercare aiuto Quello che stai descrivendo potrebbe essere legato a una combinazione di stress sovraccarico emotivo e magari anche mancanza di strumenti per gestire le emozioni intense che provi soprattutto con i cambiamenti che l'arrivo dei bambini ha portato nella tua vita È normale sentirsi sopraffatti ma ciò non significa che non ci siano modi per affrontare la situazione in modo più sano Il fatto che ti arrabbi così facilmente e non riesci a controllare la tua energia in eccesso potrebbe indicare che stai vivendo una sorta di esplosione emotiva dovuta all'accumulo di stress Essere una mamma è un lavoro estremamente impegnativo e non sempre è facile trovare il tempo per te stessa o per rilassarti Inoltre la stanchezza la frustrazione e la continua pressione di dover soddisfare le esigenze dei bambini possono sicuramente scatenare emozioni forti e reazioni più impulsive Un punto importante è riconoscere che sei in grado di cambiare questo comportamento ma il primo passo è darti il permesso di non essere perfetta Tutti noi abbiamo dei momenti in cui siamo sopraffatti e lo stesso vale per il fatto che a volte urliamo o reagiamo in modo sproporzionato La consapevolezza che hai della situazione è un segno positivo perché significa che puoi lavorare per migliorare Ecco alcuni consigli che potrebbero aiutarti a gestire meglio queste emozioni 1 Riconosci i segnali di stress prima che diventino troppo forti Cerca di identificare i momenti in cui inizi a sentirti sopraffatta prima che la rabbia esploda Potresti notare segnali fisici come un aumento del battito cardiaco o tensione muscolare Appena li noti prova a fare un respiro profondo e fermati per un momento 2 Tecniche di rilassamento Prendere un paio di minuti per fare respiri profondi praticare meditazione o esercizi di rilassamento muscolare progressivo può aiutarti a calmarti Anche brevi pause per te stessa durante la giornata come una passeggiata o un momento di silenzio possono fare una grande differenza 3 Parlare con un professionista Potresti considerare la possibilità di parlare con uno psicoterapeuta per esplorare le cause sottostanti di questa rabbia e imparare tecniche di gestione A volte la rabbia è legata a stress accumulato o a difficoltà non risolte e avere qualcuno con cui parlare può aiutarti a sbloccare e risolvere questi sentimenti 4 Comunicazione con i bambini Anche se i tuoi figli sono piccoli puoi comunque cercare di parlarne con loro in un linguaggio che possano comprendere spiegando che a volte le mamme e i papà si arrabbiano ma che è importante trovare modi per calmarsi senza danneggiare le cose Questo non solo li aiuterà a capire le tue reazioni ma insegnerà loro anche l'importanza di gestire le emozioni in modo sano 5 Chiedi supporto Se hai il supporto di un partner amici o familiari chiedi loro di aiutarti a gestire i momenti di alta tensione Un aiuto pratico come un'ora per te stessa o un po' di tempo lontano dai bambini può darti lo spazio di cui hai bisogno per ricaricarti La cosa più importante è che sei consapevole del problema e desideri cambiarlo L'autocontrollo richiede pratica ma con il tempo e gli strumenti giusti riuscirai a migliorare la tua gestione delle emozioni e a ridurre il conflitto Non c'è vergogna nel cercare aiuto e con il giusto supporto puoi affrontare queste difficoltà in modo positivo e costruttivo
Gentile utente comprendo la sua preoccupazione legata ai suoi comportamenti. La buona notizia e' che si puo' imparare a gestire la propria rabbia. Bisogna fare un percorso psicoterapeutico.....magari ad indirizzo cognitivo -comportamentista.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o aiuto e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o aiuto e la saluto cordialmente
Dott.ssa Adriana Gaspari
Buongiorno,
quello che descrive è una condizione molto più comune di quanto si pensi, ma proprio per questo non va minimizzata: è un segnale di un carico emotivo e mentale che da tempo supera le sue risorse di contenimento. Quando racconta di sentire “l’energia salire” e di doverla per forza scaricare, in realtà descrive un meccanismo di sovraccarico emotivo — una tensione che non trova canali adeguati di regolazione e sfocia in una reazione impulsiva.
Diventare madre cambia radicalmente il corpo, la mente e la gestione delle emozioni: il senso di responsabilità costante, la mancanza di spazio per sé, la fatica cronica e spesso anche il giudizio (proprio e altrui) creano un terreno perfetto perché la rabbia trovi un varco. Non è una questione di “cattivo carattere” o di “scarsa forza di volontà”, ma di un sistema nervoso che vive in uno stato di iperattivazione continua.
Spesso queste esplosioni sono il sintomo visibile di qualcosa di più profondo: stress accumulato, frustrazione, senso di solitudine, o anche esperienze passate di cui non si è mai avuto modo di prendersi cura. Il fatto che lei senta dispiacere e paura per l’effetto sui bambini è già un segnale prezioso: significa che sta osservando sé stessa con consapevolezza, ed è proprio da lì che può iniziare un percorso di cambiamento.
Un primo passo utile è imparare a riconoscere i segnali che precedono l’esplosione — tensione muscolare, respiro corto, pensieri di irritazione crescente — e provare a “interrompere il circuito” anche solo spostandosi, respirando profondamente, o chiedendo aiuto al partner o a una persona di fiducia in quei momenti. Ma questo tipo di dinamica, per essere davvero risolta, richiede un lavoro psicologico più profondo: un percorso di regolazione emotiva e gestione della rabbia, magari con una psicoterapeuta che possa aiutarla a esplorare le radici di questa intensità e a trasformarla in una forza più equilibrata e protettiva.
Non si giudichi per queste reazioni: sono segnali di un malessere che merita ascolto e cura, non vergogna.
Saluti
quello che descrive è una condizione molto più comune di quanto si pensi, ma proprio per questo non va minimizzata: è un segnale di un carico emotivo e mentale che da tempo supera le sue risorse di contenimento. Quando racconta di sentire “l’energia salire” e di doverla per forza scaricare, in realtà descrive un meccanismo di sovraccarico emotivo — una tensione che non trova canali adeguati di regolazione e sfocia in una reazione impulsiva.
Diventare madre cambia radicalmente il corpo, la mente e la gestione delle emozioni: il senso di responsabilità costante, la mancanza di spazio per sé, la fatica cronica e spesso anche il giudizio (proprio e altrui) creano un terreno perfetto perché la rabbia trovi un varco. Non è una questione di “cattivo carattere” o di “scarsa forza di volontà”, ma di un sistema nervoso che vive in uno stato di iperattivazione continua.
Spesso queste esplosioni sono il sintomo visibile di qualcosa di più profondo: stress accumulato, frustrazione, senso di solitudine, o anche esperienze passate di cui non si è mai avuto modo di prendersi cura. Il fatto che lei senta dispiacere e paura per l’effetto sui bambini è già un segnale prezioso: significa che sta osservando sé stessa con consapevolezza, ed è proprio da lì che può iniziare un percorso di cambiamento.
Un primo passo utile è imparare a riconoscere i segnali che precedono l’esplosione — tensione muscolare, respiro corto, pensieri di irritazione crescente — e provare a “interrompere il circuito” anche solo spostandosi, respirando profondamente, o chiedendo aiuto al partner o a una persona di fiducia in quei momenti. Ma questo tipo di dinamica, per essere davvero risolta, richiede un lavoro psicologico più profondo: un percorso di regolazione emotiva e gestione della rabbia, magari con una psicoterapeuta che possa aiutarla a esplorare le radici di questa intensità e a trasformarla in una forza più equilibrata e protettiva.
Non si giudichi per queste reazioni: sono segnali di un malessere che merita ascolto e cura, non vergogna.
Saluti
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