Salve sono una donna di 58 anni, ho avuto tre infezioni urinarie in tre mesi la prima a luglio da es
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Salve sono una donna di 58 anni, ho avuto tre infezioni urinarie in tre mesi la prima a luglio da escherichia coli curata con ciproxin (dopo antibiogramma) per 6 giorni ogni 12 ore.
La seconda infezione a distanza di un mese questa volta da klebsiella sensibile al ciproxin curata con sei giorni di ciproxin ogni 12 ore, a distanza di 20 giorni rifaccio urinocoltura e di nuovo klebsiella, carica 200.000 sempre sintomatica, stavo prendendo macladin per un altro motivo quindi ho dovuto ripetere urinocoltura di nuovo klebsiella sempre sintomatica, comunque di nuovo sensibile al ciproxin 0,06. Ora cura con ciproxin per otto giorni. Ho paura che non basti e forse mi dovevano dare una cura più lunga. Come faccio a sapere se ho finalmente debellato questo batterio. Se faccio urinocoltura ed è negativa vuol dire che è passata o dovrei rifare di nuovo urinocoltura dopo qualche giorno per essere sicura. Ho letto che si fanno cure con ciproxin più a lungo e che klebsiella è un batterio pericoloso sono spaventata ed ho paura di essermi fermata troppo presto con l antibiotico date le recidive e la mia età. Grazie e mi scuso per il messaggio così lungo.
La seconda infezione a distanza di un mese questa volta da klebsiella sensibile al ciproxin curata con sei giorni di ciproxin ogni 12 ore, a distanza di 20 giorni rifaccio urinocoltura e di nuovo klebsiella, carica 200.000 sempre sintomatica, stavo prendendo macladin per un altro motivo quindi ho dovuto ripetere urinocoltura di nuovo klebsiella sempre sintomatica, comunque di nuovo sensibile al ciproxin 0,06. Ora cura con ciproxin per otto giorni. Ho paura che non basti e forse mi dovevano dare una cura più lunga. Come faccio a sapere se ho finalmente debellato questo batterio. Se faccio urinocoltura ed è negativa vuol dire che è passata o dovrei rifare di nuovo urinocoltura dopo qualche giorno per essere sicura. Ho letto che si fanno cure con ciproxin più a lungo e che klebsiella è un batterio pericoloso sono spaventata ed ho paura di essermi fermata troppo presto con l antibiotico date le recidive e la mia età. Grazie e mi scuso per il messaggio così lungo.
Le carich batteriche e le variabilità di batteri riportate fanno in realtà pensare solo a contaminazione vulvare del campione urinario sul cui risultato si è solo massacrata di un antibiotico che peraltro va assunto se e solo se strettamente necessario, visti gli effetti collaterali sui tendini. Poi lei stava assumendo un altro antibiotico... per cosa sulla base di quale livello di colture positive? Credo sia il caso di sospendere tutto per almeno un mese, facendo così ripristinare almeno un poco (potrebbero in realtà essere necessari anche 6 mesi) il microbiota intestinale e urinario e poi seguire un attento controllo colturale facendo molta attenzione al campionamento. Non va in fatto esclusa una sintomatologia solo di tipo infiammatorio dettata o da fattori locali anche gincologici o da aspetti più generali su cui l'antibiotico non solo non servr a nulla, ma rischia di far peggiorare il quadro.
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Gentile Sig.ra,
per verificare la reale guarigione è corretto eseguire un’urinocoltura di controllo dopo 7–10 giorni dal termine della terapia antibiotica.
Se l’esame risulterà negativo e non avrà più sintomi, potrà considerarsi guarita. Un secondo controllo a distanza di 3–4 settimane può comunque essere utile, vista la frequenza degli episodi.
In menopausa, purtroppo, la riduzione delle difese naturali locali favorisce la comparsa di infezioni urinarie ricorrenti. Le linee guida suggeriscono, in assenza di controindicazioni, l’uso di una terapia locale con estrogeni a basso dosaggio (estriolo), che aiuta a ristabilire la normale flora vaginale e a ridurre il rischio di recidive.
per verificare la reale guarigione è corretto eseguire un’urinocoltura di controllo dopo 7–10 giorni dal termine della terapia antibiotica.
Se l’esame risulterà negativo e non avrà più sintomi, potrà considerarsi guarita. Un secondo controllo a distanza di 3–4 settimane può comunque essere utile, vista la frequenza degli episodi.
In menopausa, purtroppo, la riduzione delle difese naturali locali favorisce la comparsa di infezioni urinarie ricorrenti. Le linee guida suggeriscono, in assenza di controindicazioni, l’uso di una terapia locale con estrogeni a basso dosaggio (estriolo), che aiuta a ristabilire la normale flora vaginale e a ridurre il rischio di recidive.
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