Salve, sono una donna di 51 anni, soffro di allergia alla parietaria che sto cercando di curare da u

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Salve, sono una donna di 51 anni, soffro di allergia alla parietaria che sto cercando di curare da un anno con il vaccino ma già circa 14 anni fa fui operata per l'asportazione di un polipo nel seno paranasale che mi procurava anosmia con tecnica di Cadwell-luc.Dopo l'intervento sono stata bene circa 2 anni poi il problema si è ripresentato pur non avendo più polipi però avevo sviluppato una rinite cronica e lo starnutamento eccessivo mi portava infiammazione delle mucose e conseguente anosmia. In questi anni ho cercato di andare avanti con antistaminici ,spray nasali e di tanto in tanto prendo dei cortisonici per bocca o per iniezione e con i cortisonici riesco a percepire gli odori nuovamente ma l'effetto mi dura 1 o al massimo 2 mesi. Due anni fa il mio otorino mi ha riscontrato altri 2 piccoli polipi,questa volta nel naso, ma lui sostiene che non sono responsabili della mia anosmia. Di fatto però appena termina l'effetto della puntura al cortisone ricomincio nuovamente a non percepire più né odori né sapori. Sto facendo da circa 5 mesi anche agopuntura ma ancora nulla...solo con kenacort riesco a percepire nuovamente odori e sapori....Volevo chiedere se è possibile che dopo 5 mesi di agopuntura ancora non veda risultati? Dovrei smettere o potrebbe volerci più tempo...?Chiedo poiché sento molte persone che dopo le prime sedute hanno un miglioramento ...grazie cordiali saluti.
Buongiorno, ho letto con interesse la sua domanda, da quanto riferisce e in generale ragionando sulle cause più frequenti di perdita di odori e sapori, direi che il suo problema è legato a un deficit di energia di milza con accumulo di umidità. Non sapendo quale terapia è stata adottata dal medico che la segue mi è difficile esprimermi sulla durata del trattamento, tuttavia la dieta che sicuramente le è stata consigliata e che ha sempre un 'importanza notevole nei deficit di milza richiede tempo per dare risultati. Non mi dice inoltre se alle sedute di agopuntura è stata associato un trattamento fitoterapico anche questo molto utile in caso di accumulo di umidità. Continuerei quindi con sedute di agopuntura ma associate con trattamenti fitoterapici e dietetici. Spero di esserle stato utile e le auguro una buona giornata.

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Credo che la terapia benché prolungata dovrebbe essere associata ad altri provvedimenti e terapie biologiche, oltre ad una dieta appropriata. La sola agopuntura è probabilmente una via troppo lunga e frustrante e se infra mezza cortisonici può anche modificarne il risultato. Il trattamento dovrebbe essere generale+locale con omeopatici e erbe, ma anche lavaggi e grotta di sale ed il risultato se l'impostazione è giusta compare entro il primo mese. Saluti
Sono d'accordo con il collega che mi ha preceduto, pur restando fermo nell'idea che l'agopuntura, di cui sono un forte sostenitore, è un MEDICINA INTEGRATA e non alternativa, e va inquadrata ed adiuvata da alimentazione e fitoterapia in particolare.
Ciò detto, riconosco che se molte volte risolve casi molto complessi e di fronte ai quali la medicina allopatica si è arresa, allo stesso modo riconosco che in alcuni pazienti essa possa non sortire alcun effetto. Questo può dipendere dall'operatore, da una diagnosi errata ma anche da un paziente non percettivo e dunque non responsivo.
Spero di esserle stato di aiuto.
Cordialmente
Gentile Signora
Il suo è senz'altro un caso molto interessante! Detto questo bisognerebbe sapere quante sedute fa alla settimana, se associa anche dietoterapia. Cinque mesi di agopuntura possono essere tanti, ma bisogna vedere come sono organizzate le sedute.
In caso di rinite cronica e di allergia può essere molto utile la moxa.
Bisogna anche dire che più cronico è il problema più tempo ci vuole per ottenere dei risultati!
Le consiglio di parlare con il suo medico agopuntore per fare il punto della situazione.
Cordiali saluti.
Condivido le esaurienti risposte dei miei colleghi. Aggiungo che un approccio con un rimedio della omeopatia classica, bene individualizzato potrebbe dare un forte aiuto. Vale la pena provate
Buongiorno, i casi di anosmia non sono affatto semplici da affrontare. Il fatto che il cortisone abbia un effetto, fa pensare a un natura infiammatoria alla base del problema. L'agopuntura è un valido aiuto, ma la difficoltà è sempre nella giusta interpretazione del caso e quindi nella scelta dei punti e della strategia da seguire. In cinque mesi ci si dovrebbe aspettare un qualche risultato.
Cara signora,
mi allineo al pensiero già espresso, che l'Agopuntura sia da considerare una tecnica integrata e da associare a opportune scelte alimentari e fitoterapiche. Sono d'accordo anche con la riflessione che l'efficacia della terapia cortisonica sia da associare alla natura infiammatoria del problema. Un anosmia completa è difficilmente trattabile con successo, ma un caso come il suo lascia intravvedere una finestra di possibilità, se affrontata correttamente.
Cordialmente.
Gentile Signora mi sembra che dopo 5 mesi di cura senza risultato , suo caso rapresenta purtroppo un insucesso del agopuntura che dalla mia esperienza dovrebbe guarire del tutto sua rinite cronica e di conseguenza l anosmia. Magari sarebbe il caso di consultare un altro medico agopuntore . Distinti saluti.
Parli delle sue perplessità al il medico agopuntore che la sta curando. Sarebbe interessante valutare eventuali intolleranze alimentari e pensare a un drenaggio e disintossicazione con Fitoterapia e Omeopatia Omotossicologica . Salve
Buonasera, la risposta positiva al cortisonico parla di una origine infiammatoria dell'anosmia con edema delle mucose che associato eventualmente a secrezione può spiegare l'impossibilità di percepire gli odori. Su questa base l'agopuntura ha certamente delle possibilità di intervento efficace. Certo 5 mesi di trattamento sono un tempo sufficientemente lungo per valutare l'efficacia di un approccio terapeutico anche se, come giustamente rilevato dalla Collega sarebbe importante conoscere più particolari sul trattamento e sulla cadenza delle sedute. Direi che quanto meno il protocollo terapeutico adottato andrebbe rivisto radicalmente. Concordo pienamente sulla necessità di un approccio integrato con altre tipologie terapeutiche tra le quali certamente fitoterapia, omeopatia classica, omotossicologia e oligoterapia.
Un cordiale saluto

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