salve sono un uomo di 34 anni, un giorno dopo un rapporto ed essere poi andato a lavoro sentivo un l

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salve sono un uomo di 34 anni, un giorno dopo un rapporto ed essere poi andato a lavoro sentivo un leggero bruciore al prepuzio una volta tornato a casa
ho fatto pipi e non avevo nulla ma ho pensato di mettermi un goccio di gentalyn beta in modo da far sparire il rossore ma appena l'ho messo, ho sentito una forte fitta al pene e ho subito notato che mentre urinavo mi bruciava, cosi ho contattato il mio medico e mi sono fatto visitare, mi ha fatto fare una cura di 10 giorni con pomata canasten per poi prescrivermi per 2 giorni il monuril, il problema che non ha avuto nessun effetto e dopo qualche giorno ho fatto l'esame dell'urinocoltura risultata negativa, i giorni passano e noto questo leggero bruciore al prepuzio e delle leggere fitte al pene ma non creavano un vero e proprio dolore ma le sentivo leggermente , un giorno ho avuto un rapporto e li ho capito (credo) il problema, in pratica quando eiaculo sento un leggero dolore e l'ano inizia a bruciarmi e inoltre il prepuzio inizia a bruciarmi, cosi mi sono fatto rivisitare e mi hanno detto di andare da un urologo per farmi contattare dato che il pene si presenta in buono stato, io non so piu cosa fare cosa potrebbe essere il mio problema? come gia detto mi succede quando ho un rapporto ed eiaculo creandomi non solo un bruciore ma bruciore anche alla parte dell'ano sono disperato non mi è mai successa una cosa del genere
Prof. Carlo Rando
Andrologo, Chirurgo generale, Urologo
Milano
Premesso che quanto ha fatto di trapia non aveva senso e motivazione, una più attenta valutazione anche solo clinica avrebbe evidenziato con elevato probabitià due problemi. Il primo una condizione del prepuzio irritata quale evoluzoone di uno stato "non felice" da prepuzio troppo coprente e/o stretto anch se retraibile. Il seocndo una congestione infiammatoria pelvico-prostatica, in parte legata al primo fatto ed in parte ad altri fattori, di cui nessuno si è occupato. Ora occorre un buon andrologo che valuti quel prepuzio e decida nel caso per la circoncisine (cosa molto probabile per risolvere una parte del problema) e che svolga i dovuti esami genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura differenziale del secreto prostatico estratto e dell’urina) per poi nel caos decidere per quelli generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno, microbiota intestinale), con gli indici derivati. Solo così si definireranno le ragioni del problema e sarà possibile una adeguata strategia terapeutica.

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