Salve, sono fidanzata da circa un anno (a distanza), dall'altra parte vedo però sin dall'inizio poca
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Salve, sono fidanzata da circa un anno (a distanza), dall'altra parte vedo però sin dall'inizio poca fiducia e il mettermi sempre domande o in dubbio per tutto, non posso entrare per puro svago su dei social perchè per questa persona farei altro o parlerei con qualcuno.Frequento l'università e ho avuto dei momenti difficili con lo studio, ho iniziato a "studiare in gruppi virtuali", però anche qui mi sento in "ansia" perchè mi sento sempre chiedere se parlo o scrivo, non sto bene, soprattutto mi sento "oppressa" per sentirmi sempre contro l'altra persona, ho parlato molte volte di tutto questo ma tutto inutile, non so che fare.. Potreste darmi un parere?
Salve, Mi dispiace molto per la situazione che descrive poiché comprendo il disagio connesso. Ritengo importante innanzitutto che voi possiate instaurare un dialogo schietto è sincero nel quale poter condividere pensieri e vissuti emotivi connessi a questa situazione, senza Tuttavia giudicarvi. Credo che possa essere utile anche un consulto psicologico per cercare di esplorare meglio la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
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Cordialmente, dott FDL
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Buonasera, mi spiace per la situazione che sta attraversando. Comprendo che in questi casi è facile sentirsi oppressa dagli altri. Può essere utile comunicare il proprio vissuto rispetto a ciò che accade e nello specifico con il suo partner comprendere il motivo per cui riserva poca fiducia nella vostra relazione, e al contempo far capire quanto questo la far stare male. Spesso una scarsa fiducia può derivare da un senso di insicurezza propria. Se il tentativo di mantenere un dialogo aperto al fine di favorire una maggiore comprensione reciproca e un'accettazione del suo modo di essere, non dovesse migliorare le cose e l'ansia persiste, il consiglio che le potrei dare è di richiedere un consulto psicologico per approfondire il problema, e comprendere come poter intervenire.
Resto a disposizione. Dott.ssa Matilde Ciaccia.
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Buonasera, come è stato detto saggiamente da chi mi ha preceduto, la situazione che sta attraversando trasmette un vissuto di oppressione e, soprattutto, di non comunicazione. La comunicazione è difatti in sé la base di ogni relazione, sia essa intima (come quella che descrive con questa persona), sia essa sociale (come quella che avviene fra colleghi e colleghe in seno all'università). Mancanza di comunicazione o incertezze e confusione possono portare a fratture nel rapporto, fratture che generano alla lunga una sensazione di ansia e inadeguatezza. Comprendere quindi come poter attuare un dialogo che sia efficace a trasmettere il proprio stato d'animo senza risultare aggressivi o oppressivi a propria volta e senza innescare circoli viziosi di botta e risposta può essere la soluzione migliore. Qualora servisse, rimango a sua disposizione, anche online. Corrado Schiavetto
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Buonasera Gentile Utente, difficile dare un parere riguardo a ciò che ha scritto. Se lei non sta più bene con lui e ha già fatto dei tentativi per cercare di risolvere la situazione, che cosa la tiene legata a questa persona? Il sentimento, l'attrazione, o qualcos'altro? Provi ad ascoltarsi, è il primo passo per prendere poi una decisione, qualsiasi essa sia. Rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni.
Buonasera, come in tutte le relazioni, a maggior ragione quelle a distanza dove la parola si fa corpo, la fiducia, il dialogo e l'ascolto sono ingredienti essenziali. Se il suo fidanzato è sordo anche di fronte alle sue sofferenze emotive, provi a domandarsi cosa lei cerca in una relazione e quali sono per lei le basi su cui costruire un rapporto che "alleggerisca" anziché "opprimere".
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisa Andriolo
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Salve, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e comprendo quanto possa essere complessa per lei.
Potrebbe essere utile creare uno spazio di confronto e di dialogo senza giudizio con il suo fidanzato, nel quale poter condividere i vissuti emotivi.
Nel caso avesse bisogno, consideri la possibilità di richiedere un consulto psicologico nel quale poter approfondire ed indagare meglio la situazione che riferisce.
Cordiali saluti, dott.ssa FM.
Potrebbe essere utile creare uno spazio di confronto e di dialogo senza giudizio con il suo fidanzato, nel quale poter condividere i vissuti emotivi.
Nel caso avesse bisogno, consideri la possibilità di richiedere un consulto psicologico nel quale poter approfondire ed indagare meglio la situazione che riferisce.
Cordiali saluti, dott.ssa FM.
Buongiorno, un rapporto a distanza è in sé non è di facile gestione. Una mancanza di fiducia così importante di certo non è una buona base per sostenere una relazione senza incontro quotidiano. Trovi il tempo di scoprire cosa significa questa relazione per lei. La sua vita è bloccata per l'oppressione di qualcun altro che la controlla da lontano?
Sono a disposizione per un confronto.
Dott.ssa Camilla Ballerini
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Buongiorno cara utente, in merito alla situazione che descrive, che cosa vorrebbe? Ha una direzione da intraprendere? Come mai ha scelto e continua ad avere una persona che fin dall'inizio ha dimostrato poca fiducia verso di lei?
Se vuole sono a disposizione per un ulteriore confronto.
Saluti Elisabetta
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Penso che questi comportamenti che vengono descritti e osservati da Lei , ci indichino la necessità di un approfondimento mediante un percorso psicologico individuale, che le consiglio di intraprendere.
Lei si definisce fidanzata, le caratteristiche che descrive di seguito e come lei si sente tuttavia non hanno a che fare con una storia d'amore.
Comincerei da qui.
Comincerei da qui.
Gentile Utente, descrive una situazione in cui gli "altri" chiedono e lei si sente "contro" senza sentire però di avere la capacità di rispondere e di affermarsi. Credo possa esserle utile cominciare un percorso psicoterapeutico per comprendere le dinamiche attraverso le quali lei si muove all'interno delle sue relazioni e di conseguenza acquisire la capacità di esprimere con più coraggio le sue posizioni. Un cordiale saluto, dott.ssa Virginia Galli
Salve, da quello che racconta sarebbe utile approfondire ciò che sta vivendo. Le consiglio di intraprendere un percorso che le permetta di lavorare sui suoi vissuti e sulle sue risorse.
Saluti,
Dott.ssa Teresa Greco
Saluti,
Dott.ssa Teresa Greco
Buonasera,
mi dispiace. Sembra che il suo fidanzato la controlli tanto e che quindi lei non è libera di fare ciò che desidera. Si sta trascurando e limitando per non far preoccupare o arrabbiare lui?
La invito a fare una consulenza psicologica per un percorso di psicoterapia.
UN carissimo saluto
Dott.ssa Daniela Vargiolu
mi dispiace. Sembra che il suo fidanzato la controlli tanto e che quindi lei non è libera di fare ciò che desidera. Si sta trascurando e limitando per non far preoccupare o arrabbiare lui?
La invito a fare una consulenza psicologica per un percorso di psicoterapia.
UN carissimo saluto
Dott.ssa Daniela Vargiolu
Salve, la ringrazio per aver voluto chiedere un parere ad un professionista. Consideri come, in coppia, “in presenza” come “a distanza”, sia necessario il mantenimento di spazi privati, spazi che servono a mantenere equilibri interni, utili all’ascolto intimo di desideri e ambizioni personali. Le consiglio, innanzitutto, di chiedere al suo ragazzo le motivazioni per cui lei non meriterebbe la fiducia necessaria a vivere momenti in autonomia. Spesso la distanza tende ad acuire reciproche insicurezze nella coppia. Tuttavia ciò non deve diventare una scusa per influire sull’autonomia reciproca, poiché insicurezze “a distanza” si ripercuotono anche nel viversi quotidiano in presenza fisica. Tenti di stabilire, con il suo fidanzato, un dialogo aperto e senza giudizio, in cui spiegare come le privazioni che sta vivendo stiano avendo ripercussioni a livello psicologico. Valuti, infine, se intraprendere un percorso psicologico volto all’approfondimento delle cause più profonde che sono alla base di questi suoi momenti ansiosi, acquisendo poi strumenti utili per poterli affrontare. Resto a disposizione e le auguro una buona giornata. Dott. Greco
Buona sera. Se ne ha già parlato tante volte e lui non molla le sue ansie si tratta di una relazione disfunzionale basata sulla gelosia e il controllo.
Sì chieda a questo punto quanto lei è dipendente affettivamente, addirittura in una relazione a distanza, invece che ricrearsi relazioni sane e non possessive.
Un supporto in questo senso la libera da una dannosa conseguenza alla sua libertà, ormai in onda da troppo tempo.
Saluti,
Dr. Gianpietro Rossi
Sì chieda a questo punto quanto lei è dipendente affettivamente, addirittura in una relazione a distanza, invece che ricrearsi relazioni sane e non possessive.
Un supporto in questo senso la libera da una dannosa conseguenza alla sua libertà, ormai in onda da troppo tempo.
Saluti,
Dr. Gianpietro Rossi
Buonasera, una relazione sana dovrebbe farla sentire libera di fare e dire ciò che vuole, purtroppo ciò non accade tra lei e il suo partner. Si è chiesta cosa la lega a lui tanto da mettere in secondo piano se stessa? Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a riconoscere il suo valore ma anche andare affondo alla sua paura di perdere l'altro.
Gentile Amica,
la situazione che descrive sembra davvero difficile e opprimente per lei. Si le suggerirei di fermarsi qualche istante e chiedersi: "cosa mi dice questo comportamento circa il mio fidanzato? Che persona è?" e chiedersi poi: "voglio questa persona, così com'è, nella mia vita?"
Talvolta abbiamo comprensibilmente paura della risposta.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
la situazione che descrive sembra davvero difficile e opprimente per lei. Si le suggerirei di fermarsi qualche istante e chiedersi: "cosa mi dice questo comportamento circa il mio fidanzato? Che persona è?" e chiedersi poi: "voglio questa persona, così com'è, nella mia vita?"
Talvolta abbiamo comprensibilmente paura della risposta.
con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buonasera, dalle sue parole emerge questo suo stato di oppressione rispetto al suo fidanzato. Le basi di un rapporto sono senz'altro improntate sulla fiducia reciproca, aspetto che sembra mancare invece nella vostra coppia. Sarebbe importante per lei capire cosa davvero la lega in questa relazione, dal momento che riporta ansia e malessere rispetto al vostro rapporto e quali invece siano i suoi bisogni rispetto a una relazione sana.
Le consiglio di richiedere una consulenza psicologica proprio per indagare sui suoi stati emotivi e riportare tutti i suoi dubbi e le sue ansie all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Le consiglio di richiedere una consulenza psicologica proprio per indagare sui suoi stati emotivi e riportare tutti i suoi dubbi e le sue ansie all'interno di un percorso psicologico.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Dalla tua descrizione, sembra che la situazione stia diventando molto pesante e che, invece di sentirti sostenuta, tu ti senta costantemente messa in dubbio e sotto pressione. È comprensibile che questo ti porti a sentirti oppressa, soprattutto perché, in una relazione sana, la fiducia è essenziale per poter vivere serenamente anche le proprie attività individuali, come studiare, svagarsi e frequentare i social.
È positivo che tu abbia cercato di parlare con il tuo partner, ma se nonostante i tuoi sforzi le cose non cambiano, potrebbe essere il momento di fare una riflessione più profonda. Chiediti cosa desideri davvero in una relazione e se l’idea di coppia del tuo partner si allinea alla tua. Potrebbe anche aiutarti fissare dei confini più chiari e spiegare come questo comportamento ti sta facendo sentire e quanto stia influenzando il tuo benessere.
Una relazione a distanza può mettere alla prova la fiducia, ma è altrettanto importante che il rapporto non diventi una fonte di stress e di ansia. Se questa situazione continua a farti star male, prendi in considerazione di discutere con un professionista, che può aiutarti a valutare meglio i tuoi bisogni e a capire se questa relazione sta davvero rispettando il tuo benessere.
È positivo che tu abbia cercato di parlare con il tuo partner, ma se nonostante i tuoi sforzi le cose non cambiano, potrebbe essere il momento di fare una riflessione più profonda. Chiediti cosa desideri davvero in una relazione e se l’idea di coppia del tuo partner si allinea alla tua. Potrebbe anche aiutarti fissare dei confini più chiari e spiegare come questo comportamento ti sta facendo sentire e quanto stia influenzando il tuo benessere.
Una relazione a distanza può mettere alla prova la fiducia, ma è altrettanto importante che il rapporto non diventi una fonte di stress e di ansia. Se questa situazione continua a farti star male, prendi in considerazione di discutere con un professionista, che può aiutarti a valutare meglio i tuoi bisogni e a capire se questa relazione sta davvero rispettando il tuo benessere.
Buongiorno, comprendo il suo disagio e mi dispiace.
Dal suo racconto si può ipotizzare che possa essere una relazione disfunzionale, "tossica" se c'è una forma di controllo dall'altra persona, mancanza di sostegno e non ci si sente bene.
Servirebbero altri dettagli per capirlo o comprendere meglio la causa del suo stato ansioso. Suggerirei di affidarsi ad uno psicologo e intraprendere un percorso che possa aiutarla a ritrovare il suo benessere.
Dal suo racconto si può ipotizzare che possa essere una relazione disfunzionale, "tossica" se c'è una forma di controllo dall'altra persona, mancanza di sostegno e non ci si sente bene.
Servirebbero altri dettagli per capirlo o comprendere meglio la causa del suo stato ansioso. Suggerirei di affidarsi ad uno psicologo e intraprendere un percorso che possa aiutarla a ritrovare il suo benessere.
Buon pomeriggio,
per una relazione a distanza (come per qualsiasi relazione ma forse per questa tipologia ancora di più) è necessaria una base di fiducia molto solida che si co - costruisce tra partner. Se viene minata, da una parte o dall'altra, è normale che emergano vissuti di ansia; anche quando l'altro ci restituisce che siamo inaffidabili laddove invece noi non ci sentiamo tali. Deve capire quanto le sta a cuore la sua stessa libertà di essere e di muoversi nel mondo, che valore le dà e se si sente di meritare una relazione dove si sente oppressa e sotto controllo, da questo potrebbero derivare poi ulteriori riflessioni che per lei potrebbero essere utili!
Una buona serata,
Stefania Giannino
per una relazione a distanza (come per qualsiasi relazione ma forse per questa tipologia ancora di più) è necessaria una base di fiducia molto solida che si co - costruisce tra partner. Se viene minata, da una parte o dall'altra, è normale che emergano vissuti di ansia; anche quando l'altro ci restituisce che siamo inaffidabili laddove invece noi non ci sentiamo tali. Deve capire quanto le sta a cuore la sua stessa libertà di essere e di muoversi nel mondo, che valore le dà e se si sente di meritare una relazione dove si sente oppressa e sotto controllo, da questo potrebbero derivare poi ulteriori riflessioni che per lei potrebbero essere utili!
Una buona serata,
Stefania Giannino
Certo, e grazie per aver condiviso con tanta chiarezza e sincerità una situazione che, da come la descrivi, ti sta facendo sentire profondamente a disagio.
Quello che racconti — controllo, sospetto continuo, bisogno di giustificarti per ogni azione, perfino per cose innocue come studiare o usare i social — non è un semplice "problema di gelosia". È qualcosa di più profondo e serio: si chiama comportamento controllante.
Quando in una relazione:
ti senti costantemente messa in dubbio,
vieni accusata o interrogata per attività quotidiane normali (come studiare o usare un'app),
inizi a modificare il tuo comportamento per evitare discussioni o ansie dell'altro,
ti senti in colpa anche se non hai fatto nulla di male,
allora non sei in una relazione sana: sei in una dinamica che minaccia il tuo benessere emotivo e la tua libertà personale.
Qualche riflessione importante:
La fiducia è il cuore di una relazione a distanza.
Se non c'è fiducia, diventa una gabbia. Tu non puoi e non devi "dimostrare" costantemente di essere fedele: non è sano né sostenibile.
Hai già comunicato i tuoi bisogni.
Il fatto che tu abbia espresso più volte come ti senti, e che nulla sia cambiato, è un segnale chiaro: l'altra persona non sta ascoltando davvero, o non vuole cambiare. E quando l'altra persona rifiuta di cambiare un comportamento che ti fa stare male, questo non è amore: è potere.
Il tuo malessere è il segnale da seguire.
Dici chiaramente: "non sto bene, mi sento oppressa". Questo basta. Non servono giustificazioni più complesse. Nessuna relazione dovrebbe toglierti serenità, concentrazione, spazio mentale per i tuoi impegni, o il diritto di sentirti libera.
Cosa puoi fare?
Ascoltati.
Il tuo corpo e la tua mente ti stanno già parlando: ansia, paura di agire liberamente, oppressione. Non ignorarli. La tua salute emotiva viene prima di tutto.
Datti il permesso di mettere confini.
Non sei obbligata a rispondere a domande invadenti. Non devi giustificare ogni tua azione. Puoi — e hai il diritto — di dire: “Io ho bisogno di una relazione basata sulla fiducia, altrimenti sto male. E non posso continuare così.”
Valuta se è una relazione da continuare.
Se la persona non è disposta a lavorare su questi comportamenti — magari anche con l’aiuto di un confronto o una terapia — allora devi chiederti se vuoi davvero investire il tuo tempo e la tua energia in una relazione dove ti senti sempre sotto accusa.
In sintesi:
Tu meriti una relazione in cui puoi essere te stessa, studiare in pace, usare un social senza sentirti sbagliata, e vivere senza paura di essere giudicata o accusata.
Contattami per un aiuto
Dott.ssa Alessia Mariosa
Quello che racconti — controllo, sospetto continuo, bisogno di giustificarti per ogni azione, perfino per cose innocue come studiare o usare i social — non è un semplice "problema di gelosia". È qualcosa di più profondo e serio: si chiama comportamento controllante.
Quando in una relazione:
ti senti costantemente messa in dubbio,
vieni accusata o interrogata per attività quotidiane normali (come studiare o usare un'app),
inizi a modificare il tuo comportamento per evitare discussioni o ansie dell'altro,
ti senti in colpa anche se non hai fatto nulla di male,
allora non sei in una relazione sana: sei in una dinamica che minaccia il tuo benessere emotivo e la tua libertà personale.
Qualche riflessione importante:
La fiducia è il cuore di una relazione a distanza.
Se non c'è fiducia, diventa una gabbia. Tu non puoi e non devi "dimostrare" costantemente di essere fedele: non è sano né sostenibile.
Hai già comunicato i tuoi bisogni.
Il fatto che tu abbia espresso più volte come ti senti, e che nulla sia cambiato, è un segnale chiaro: l'altra persona non sta ascoltando davvero, o non vuole cambiare. E quando l'altra persona rifiuta di cambiare un comportamento che ti fa stare male, questo non è amore: è potere.
Il tuo malessere è il segnale da seguire.
Dici chiaramente: "non sto bene, mi sento oppressa". Questo basta. Non servono giustificazioni più complesse. Nessuna relazione dovrebbe toglierti serenità, concentrazione, spazio mentale per i tuoi impegni, o il diritto di sentirti libera.
Cosa puoi fare?
Ascoltati.
Il tuo corpo e la tua mente ti stanno già parlando: ansia, paura di agire liberamente, oppressione. Non ignorarli. La tua salute emotiva viene prima di tutto.
Datti il permesso di mettere confini.
Non sei obbligata a rispondere a domande invadenti. Non devi giustificare ogni tua azione. Puoi — e hai il diritto — di dire: “Io ho bisogno di una relazione basata sulla fiducia, altrimenti sto male. E non posso continuare così.”
Valuta se è una relazione da continuare.
Se la persona non è disposta a lavorare su questi comportamenti — magari anche con l’aiuto di un confronto o una terapia — allora devi chiederti se vuoi davvero investire il tuo tempo e la tua energia in una relazione dove ti senti sempre sotto accusa.
In sintesi:
Tu meriti una relazione in cui puoi essere te stessa, studiare in pace, usare un social senza sentirti sbagliata, e vivere senza paura di essere giudicata o accusata.
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Dott.ssa Alessia Mariosa
Buongiorno, dalle sue parole emerge molta stanchezza.
Vivere una relazione in cui ci si sente costantemente messi in dubbio o controllati può diventare davvero pesante, anche quando si è molto legati all’altra persona. Con il tempo, questa dinamica tende a logorare la fiducia e la serenità, lasciando spazio all’ansia e al senso di oppressione che descrive.
Quando il dialogo non basta più, può essere utile fermarsi un momento e chiedersi quali aspetti di questa relazione la fanno stare bene e quali invece la fanno soffrire. In questi casi è importante comprendere i propri bisogni affettivi e imparare a proteggere il proprio spazio e la propria serenità emotiva — anche con il supporto di un professionista, se necessario.
Le relazioni dovrebbero farci sentire accolti, non controllati.
Vivere una relazione in cui ci si sente costantemente messi in dubbio o controllati può diventare davvero pesante, anche quando si è molto legati all’altra persona. Con il tempo, questa dinamica tende a logorare la fiducia e la serenità, lasciando spazio all’ansia e al senso di oppressione che descrive.
Quando il dialogo non basta più, può essere utile fermarsi un momento e chiedersi quali aspetti di questa relazione la fanno stare bene e quali invece la fanno soffrire. In questi casi è importante comprendere i propri bisogni affettivi e imparare a proteggere il proprio spazio e la propria serenità emotiva — anche con il supporto di un professionista, se necessario.
Le relazioni dovrebbero farci sentire accolti, non controllati.
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