Salve sono all'ottavo mese di gravidanza e soffro da due anni di ansia, attacchi di panico e pensier

19 risposte
Salve sono all'ottavo mese di gravidanza e soffro da due anni di ansia, attacchi di panico e pensieri ossessivi. Ho eseguito una cura prima della gravidanza con gocce di EN e compresse di Eutimil e sono guarita. Appena saputo di essere incinta il neurologo mi ha detto di smettere la cura perché potrebbe causare danni al feto soprattutto nei primi 3 mesi di gravidanza. Arrivata a 5 mesi sono ricomparsi i pensieri e l'ansia. D'accordo con la ginecologa e Con il neurologo ho iniziato la cura più leggera e ad oggi gli attacchi di panico e ansia sono andati via ma non riesco a togliere i pensieri ossessivi compulsivi che saltuariamente mi vengono. Ora assumo 1 compressa di eutimil da 20mg alla mattina e mezza dopo pranzo. Vorrei sapere se è una questione di tempo visto che è da poco che ho iniziato la cura oppure come posso fare per non avere più questi brutti pensieri.?
Gentile Utente,
la sola assunzione di una terapia farmacologica per intervenire su pensieri ossessivi ed attacchi di panico è sempre una soluzione provvisoria, nel senso che tampona il problema senza risolverlo. Ci "compra" facendoci avvertire miglioramenti che però, come nel suo caso a distanza di qualche anno, non riescono a mantenersi. I pensieri ossessivi sono un modo con il quale la mente simbolizza scopi personali che sente minacciati (ad esempio l'ipotesi di contagiarsi che nasconde il timore di diventare vettore di contagio per i propri cari), e vanno approfonditi con la giusta pazienza. La incoraggio a prendere contatto con uno psicoterapeuta per mettere mano al problema in modo diverso da come ha fatto finora, ma più definitivo. Mi contatti in privato se avesse bisogno di informazioni o chiarimenti. Un caro augurio di buona fortuna

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Carissima, accanto alla cura farmacologica, le consiglio vivamente un percorso terapeutico che la aiuterà innanzitutto a trovare la sua serenità, molto importante per la gravidanza e per la piccola creatura che dovrà nascere, e poi a superare quelli che sono gli attacchi di panico e i pensieri ossessivi. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Buongiorno, valuti la possibilità di incominciare una psicoterapia. Sarebbe per lei importante in questo momento approfondire quelli che definisce come "brutti pensieri", in considerazione soprattutto della sua imminente maternità la quale, molto spesso, esaspera e ripropone con vigore antiche questioni, paure, angosce.
Più che l'emozione legata ai pensieri, sarebbe importante indagarne il contenuto.

Tanti cari auguri,
mg
Gentile Signora, i sintomi che Lei riporta vanno trattati con la psicoterapia; il farmaco può aiutare momentaneamente ma lascia irrisolti gli aspetti psicologici sottostanti. La psicoterapia può richiedere dei tempi, non necessariamente lunghi, ma consente cambiamenti profondi e duraturi. In vista del parto, consideri anche la ricaduta positiva che un percorso di psicoterapia avrà sulla relazione che andrà ad instaurare col suo bimbo o la sua bimba. Un attaccamento sano con la figura materna è fondamentale per il sano sviluppo del neonato. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Buongiorno. Probabilmente un ciclo di terapia mirata ai pensieri disfunzionali potrebbe giovarle. Tuttavia credo ci siano dimensioni temporali molto intrecciate e la parola d'ordine non può di certo essere la fretta, la quale è spesso cattiva consigliera! Si ascolti si ascolti e si fidi di ciò che sente. Se arriva la domanda di psicoterapia troverà risposta, ma se deve farlo in tutta fretta, a mio avviso, si rischia di complicare la situazione. Ad ogni buon conto, covid19 permettendo, ogni consultorio ha anche la figura dello psicologo e potrebbe essere un accompagnento in questo periodo delicato
Buonasera. La gravidanza è un periodo particolare e complesso durante.il quale ci sono ansie ed angosce fisiologiche legate allo sviluppo del bambino e legate alle fantasie di madre. Considerando il suo trascorso, cercherei l'aiuto di uno psicoterapeuta per dirimere questi brutti pensieri e per comprendere se sono legati al periodo particolare che sta vivendo o diciamo così sono riedizioni di questioni non adeguatamente risolte. Spero possa trovare un valido aiuto per stare bene e vivere questo momento così importante nella vita di una donna con serenità.
Buonasera, capisco che sta vivendo un momento molto difficile, quindi se i suoi sintomi sono ingestibili è giusto che lei ha chiesto aiuto. Forse avrebbe dovuto prima rivolgersi ad una psicoterapeuta e provare ad elaborare i suoi vissuti tramite la terapia psicologica, utile potrebbe essere anche con delle tecniche corporee di rilassamento come la mindfulness. Tramite la respirazione potrà mettersi in contatto con il bimbo che aspetta, che le potrà trasmettere molta energie e molta calma. Dovrà essere pronta al momento della nascita per poter creare un attaccamento sicuro con il bimbo che sarà fondamentale per un buon rapporto in futuro tra madre e figlio, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, mi spiace molto per lei che le abbiano fatto fare il giro delle 7 chiese anziché, in accordo con le indicazioni internazionali, proporle di fare una psicoterapia cognitivo comportamentale, la prima linea di trattamento per i disturbi d'ansia. Contatti uno psicologo e risolverà il problema!
dott Tealdi
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Buongiorno,
pur avendo già ricevuto risposte dai colleghi, ritengo molto importante sottolineare il suo stato di gravidanza.
Perché questo suo proseguire in una dimensione di malessere emotivo (ansia, attacchi di panico e ora pensieri compulsivi) possono alterare (non razionalmente e volontariamente) la relazione primaria con il neonato e accentuare il suo disagio psicologico. La invito quantomeno a richiedere una consulenza per effettuare dei colloqui psicologici per iniziare a riflettere su questi aspetti. Tanti Auguri. dr. Franca Brenna
Buonasera, concordo con i colleghi sull’importanza di prendersi cura di questi pensieri attraverso un confronto è un sostegno con uno psicoterapeuta, ancor più in un momento così delicato della sua vita in cui tutti i cambiamenti, anche rispetto alla sua identità, che è chiamata ad affrontare possono minare sicurezze e riproporre antichi vissuti. Un caro augurio Dottsa Elisa Galantini
Cara futura mamma, putroppo gli psicofarmaci non hanno la capacità di lavorare sui suoi pensieri... solo una psicoterapia può farlo. Lì per lì funzionano, ma non guariscono dall'ansia semplicemente non la fanno sentire. Spesso a distanza di tempo il problema si ripresenta.
Le consiglio una psicoterapia cognitivo comportamentale, molto concreta ed efficace per i disturbi d'ansia e il DOC. In bocca al lupo per tutto e auguroni per il grande lievo evento prossimo (una magia unica!)
Qualora volesse un aiuto mi contatti. Cari saluti!
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Buongiorno.
Dalla descrizione del suo malessere, sembrerebbe che l'ansia acuisca il sintomo ossessivo. Tenga conto inoltre che la gravidanza è un periodo molto delicato dove molte tematiche profonde possono riemergere e riportare alla luce questioni irrisolte, portando con sè difficoltà psichiche ed emotive e causando anche sintomi quali quelli che sta sperimentando. Una presa in carico psicoterapica può aiutarla indubbiamente a far fronte a queste difficoltà e a trasformare questi sintomi invalidanti in un'occasione di crescita, anche in vista di un'avventura meravigliosa come quella della genitorialità. Cordiali saluti.
Salve. Come hanno già suggerito i miei colleghi unisca la farmaco terapia ad una terapia cognitivo comportamento tale, che è molto efficace per il tipo di problema. È una occasione per lei e per il suo bambino di prepararsi un futuro felice e sereno. Le auguro il meglio. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Gentile utente, le consiglio di iniziare una psicoterapia in quanto l'uso del farmaco è un modo per controllare i sintomi che non va a valutare la causa della loro comparsa. Soprattutto durante una gravidanza, è bene che si prenda cura di se in modo totale! Un caro saluto
Gentile utente, la gravidanza è un periodo molto particolare nella vita di una donna. A livello psicologico mette in moto i vissuti di figlia, l'idea di genitore e tanto altro. Se in precedenza aveva sofferto di disturbi di ansia e/o di pensieri ossessivi, sarebbe opportuno valutarne il contenuto e metterlo anche in relazione con la futura mamma che diventerà. Con tutto ciò voglio dire che i farmaci possono giovare al sintomo ma in questo caso sarebbe necessario richiedere un sostegno psicologico proprio per evitare che tutto ciò che non è risolto possa aver un impatto nella sua relazione con il suo bimbo o la sua bimba. Richieda un supporto psicologico per valutare la situazione. Rimango a sua disposizione. Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, esistono efficaci tecniche psicoterapiche che lavorano su ansia ed attacchi di panico. I farmaci sono efficaci nella riduzione del sintomo ma non agiscono sulla causa, pertanto alla sospensione del farmaco anche il beneficio svanisce, senza parlare degli eventuali effetti collaterali a breve e lungo termine. La invito quindi a valutare l'opportunità di consultare uno psicoterapeuta per lavorare sugli aspetti disturbanti del suo malessere. Saluti Dott.ssa Michela Campioli
Gentile utente,

I disturbi d’ ansia devono esser curati mediante un approccio integrato. Va bene la somministrazione del farmaco, soprattutto per alleviare una sintomatologia che puó limitare lo spazio vitale, ma allo stesso tempo é strettamente necessario intraprendere un percorso psicoterapico che le consenta di andare all’ origine del problema. É necessario capire la funzionalitá del sintomo all’ interno della sua vita relazionale. Questo le consentirebbe nel tempo di poter stare meglio e di acquisire quegli strumenti necessari ad affrontare le difficoltà ed i momenti di stress della vita.
Per un eventuale approfondimento, non esiti a contattarmi.

Cari Saluti
Dott. Diego Ferrara
Cara utente
Penso sia importante che lei prenda in seria considerazione un percorso psicoterapeutico per comprendere come sostenersi rispetto alla gestione dell’ansia e dei pensieri ossessivi.
Potrebbe essere questa un’occasione di crescita personale oltre che di superamento di un malessere legato ai sintomi che sono certa la potrebbe aiutare per il suo futuro di madre.
Contatti un professionista e inizi il suo percorso con serenità. A presto
Buongiorno Signora. Da quello che riferisce la cura farmacologica seguita in precedenza ha avuto per lei un buon esito. Tuttavia, alla sospensione è tornata la sintomatologia, il che significa che spesso alla cura farmacologica è bene associare anche un lavoro su di sè, al fine di meglio comprendere e gestire il problema. La fase che attraversa è delicata e di cambiamento nella sua vita. Oltre il problema che qui porta, un percorso di sostegno psicologico potrebbe essere uno spazio di elaborazione molto importante per la sua gravidanza ed il suo passaggio di vita verso l'essere genitore. A disposizione per un consulto in privato. Un caro saluto. Dot.sa Demontis MG

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