Salve, penso che mio marito stia esagerando con l'alcol, da un po' di tempo è diventato inaffidabile

20 risposte
Salve, penso che mio marito stia esagerando con l'alcol, da un po' di tempo è diventato inaffidabile beve mentre lavora ( partiva iva) almeno 1/2 volte a settimana, inizia a metà mattina, compromettendo così il resto della giornata lavorativa.. abbiamo 2 bambini di 6/8 anni Autistici e da 2 anni abbiamo comprato casa con il mutuo cointestato, io lavoro part-time per poter seguire le terapie dei bambini, sento che non cambierà più, e mi sono stancata di starle dietro per evitare che beva per l'ennesima volta, siamo sposati dal 2014 con tutto condiviso, sto pensando al divorzio, perché mi sento infelice e stressata, ma mi chiedo quali conseguenze comporterebbe economicamente per me e nel suo rapporto con i bambini. Grazie mille.
Gentile Signora buonasera.
Mi dispiace per la situazione di vita che sta affrontando. E' encomiabile il suo sforzo di tenere unita la sua famiglia nonostante le difficoltà oggettive che dovete fronteggiare giorno dopo giorno.

Il comportamento di suo marito, in merito all'abuso di alcol, è forse legato proprio al vissuto familiare che non riesce a gestire. Lo stress e la frustrazione posso trovare una parziale, anche se effimera, ricompensa nella dipendenza dal bere alcolici.
Purtroppo, non è sufficiente che lei rimproveri a suo marito questa cattiva abitudine. E' necessario che lui affronti una convinta terapia di recupero, basata sull'assistenza di psicologi e personale specializzato nel trattamento dell'alcolismo. Ci sono molte comunità e centri che si occupano di questo problema. Può tentare di convincere suo marito a effettuare un colloquio preliminare presso uno di questi centri.

Sul destino della vostra unione coniugale, non posso darle consigli. Una relazione significativa e duratura non può avere solo vincoli economici e legali, deve basarsi sull'affetto, l'amore e il sostegno reciproco. La inviterei a riflettere più su questi aspetti per valutare ogni decisione.

Spero di averla aiutata in qualche modo e le auguro di risolvere quanto prima questa delicata situazione.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese

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Buonasera, suo marito sta affrontando un momento complesso, è utile per lui e per la vostra famiglia che lui si prenda cura del suo malessere. Non sarà il suo tentativo di impedirgli di bere a risolvere la sua dipendenza. Questo è importante sia che rimaniate sotto lo stesso tetto sia che divorziate per il bene soprattutto dei minori che a loro volta presentano una fragilità di cui lei si prende cura. Forse potrebbe chiedere un parere a chi si occupa dei suoi figli per essere indirizzata e aiutata in questo percorso difficile. Non nasconda il problema a chi le sta vicino, rimanere da soli non è mai una buona soluzione in questi casi.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Gentile utente buonasera, da queste poche righe che ha scritto vedo tanta sofferenza da parte di una madre già provata a causa dell'autismo dei figli. Le consiglio di prendere una decisione che in primis non faccia soffrire i suoi bambini (mi sembra che stia già su questa strada) e che renda felice anche lei. Se dovesse scegliere il divorzio, posso immaginare che sarà un percorso tortuoso, faticoso e pieno di insicurezze, tutti e quattro dovrete riabituarvi a nuovi ritmi e la maggior parte delle vostre abitudini quotidiane verrebbero ridimensionate; ma sono certo che se lei crede che questa sia la strada giusta, sarà una sofferenza temporanea.
Se crede di avere un carico emotivo troppo elevato, può contattare un professionista della salute mentale.
Auguro il meglio a tutta la sua famiglia!
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno. Sono una psicoterapeuta con specializzazione familiare e quindi mi occupo prevalentemente di terapie di coppia. Se vuole intraprendere un percorso mi contatti. Ritengo utile, nella situazione che ha esposto, chiarire se e quali possano essere le basi per un futuro rapporto sano di coppia.
Buonasera e grazie per aver condiviso il suo problema con noi. Mi rendo conto che già ha una situazione famigliare che dovrebbe avere tutta la Vs attenzione e unione e soprattutto tanto amore. Il problema di suo marito potrebbe derivare da questa situazione difficile da gestire, però, prima di prendere decisioni difficili, si dia la possibilità di avere un consulto psicologico per ritrovare la serenità persa, per darsi un sostegno giusto e continuare a occuparsi dei suoi bimbi. Resto a disposizione per qualsiasi informazioni e consulti online. Un caro saluto, Dssa Cristina Sinno

Salve, comprendo la difficoltà della sua situazione e capisco che stia attraversando un momento molto delicato. È evidente che le preoccupazioni riguardanti suo marito, l'uso eccessivo di alcol e le sfide legate alla gestione della famiglia stiano generando un notevole stress.

È comprensibile che consideri l'opzione del divorzio, ma prima di prendere decisioni definitive, potrebbe essere utile esplorare approfonditamente le possibili soluzioni. Mi sembra che la situazione sia complessa, coinvolgendo non solo la sua felicità personale, ma anche la cura dei suoi bambini, il patrimonio coniugale e le implicazioni finanziarie.

In queste circostanze, consiglio di considerare la possibilità di cercare il sostegno di professionisti qualificati, come uno psicologo o un consulente legale specializzato in diritto di famiglia. Uno specialista può aiutarla a esplorare le opzioni disponibili, valutare le conseguenze potenziali e sviluppare un piano d'azione che tenga conto delle sue esigenze e di quelle dei suoi bambini.

La questione dell'uso dell'alcol da parte di suo marito può avere un impatto significativo sul benessere della famiglia, soprattutto considerando la presenza di bambini autistici. In un contesto di divorzio, le questioni legate alla divisione dei beni e alla custodia dei figli richiedono un'attenzione particolare.

Consiglierei di affrontare gradualmente la questione con suo marito, possibilmente coinvolgendo un professionista della salute mentale o un consulente familiare. La collaborazione in questa fase potrebbe facilitare il dialogo e consentire la ricerca di soluzioni che possano essere nel migliore interesse di tutti i membri della famiglia.

Mi rendo conto che questo sia un periodo difficile, e spero che possa trovare il sostegno necessario per affrontarne le sfide.
Resto a sua disposizione per dubbi, curiosità o perplessità. Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Gentilissima, riguardo agli aspetti legati alla separazione e al divorzio lei può rivolgersi ad un legale civilista che con una consulenza potrà illustrarle nel dettaglio ogni aspetto e sarà in grado di fare un quadro della situazione. Entro una certa soglia di reddito lei può anche richiedere la consulenza con gratuito patrocinio. Può inoltre valutare se dedicarsi uno spazio di elaborazione personale e sostegno psicologico, mentre affronta passaggi delicati, in questo momento della sua vita. E' importante che lei non sia la sola persona a prendersi cura di tutto. un saluto,

Dott.ssa Elena Lattanzi «Lo strumento più importante nel mio lavoro si chiama relazione ed ogni teoria o tecnica sottostanti agiscono in funzione e a servizio di essa.»
Buongiorno. Mi dispiace molto leggere della sua situazione. Da queste poche righe si sente chiaramente la stanchezza per tutto ciò che sta affrontando.
Prima di tutto, potrebbe essere utile cercare supporto emotivo. Parli con amici, familiari o un professionista della salute mentale. Ci sono anche gruppi di supporto, nello specifico, per le persone che vivono con qualcuno che ha un problema di alcol. Per questo problema in particolare, potrebbe essere utile incoraggiare suo marito a cercare aiuto per il disturbo da uso alcol (ci sono molte risorse disponibili, compresi programmi di trattamento e gruppi di supporto), ma mi sento di essere diretta nel dirle che senza motivazione e riconoscimento di avere un problema da parte di lui, potrebbe non essere molto utile.
Si ricordi comunque, che queste sono solo considerazioni generali. È importante che lei parli con un professionista per ottenere consigli specifici per la sua situazione. Spero di esserle stata utile. Le auguro il meglio.
Gentile Utente, l'abuso o la dipendenza da alcol richiedono un aiuto strutturato, considerando anche la vostra situazione familiare, in particolare dei due bambini, è consigliabile chiedere aiuto ad un servizio competente del territorio. Per suo marito sarebbe importante problematizzare la situazione per farsi aiutare per evitare di compromettere troppo la situazione lavorativa e il suo ruolo di padre. Sicuramente si sentirà frustrata ed impotente non esiti a chiedere aiuto è importante sia per lei sia per i suoi figli. Dott. Marenco
Gentilissima, grazie per aver condiviso con noi il suo vissuto
La convivenza con una persona che abbia una qualche forma di dipendenza, è tutt'altro che semplice; mi auguro davvero che lei possa optare per la soluzione più sana per lei e per i suoi figli...
Mi rendo conto che non è semplice ed immediato, perché ci sono dei minori di mezzo, ma sono certa che saprà fare la scelta migliore...
E' importante che sia seguita da figure professionali in questo momento (anche un servizio pubblico, eventualmente)...
Contatti l'Asl della sua zona anzitutto, e non tema di parlarne, è molto importante che si crei una rete di supporto attorno a lei ed alla sua famiglia
Un caro in bocca al lupo!
Cordialmente,
Dr. E. Nola
Buongiorno,
Si è confrontata con suo marito e gli ha espresso la sua preoccupazione? La situazione sembra avere bisogno di una presa in carico dell'intero nucleo famigliare.
Rimango a disposizione
Dott. Marco Cenci
Buonasera, la ringrazio per la sua condivisione, mi dispiace molto per la situazione che sta affrontando. Comprendo quanto non sia facile affrontare tali preoccupazioni e difficoltà. Può essere arduo e può spaventare avere vicino una persona con una problematica legata ad una dipendenza, ed è comprensibile non sapere come affrontare e gestire tale situazione. Le consiglio di prendere in considerazione un percorso psicologico che possa sostenerla ed aiutarla a gestire questo momento di difficoltà.
Saluti Dott.ssa Giorgia Bentivoglio
Gentile utente, dalle poche righe che ha condiviso si comprende la grande preoccupazione e stanchezza che sta provando. La sensazione che mi arriva è che lei senta di avere un carico eccessivo sulle spalle e di essere sola in quest'impresa. Provare ad aprire un dialogo serio con suo marito, inerente l'argomento, le sue preoccupazioni e il suo vissuto può essere un primo importante passo. Cordialmente, Dott.ssa Bonomi
Buongiorno,

Quello che descrive è sicuramente un problema importante e che necessita di un intervento per la tutela sua, di suo marito e dei vostri figli. Sicuramente non può costringere suo marito ad intraprendere un percorso di coppia ma può suggerirlo e vedere se lui accetterà il suo suggerimento.

Quello che invece può fare, se crede di averne un beneficio, è iniziare a prendere cura di se attraverso un sostegno psicologico che possa darle gli strumenti per affrontare situazioni complesse e momenti di difficoltà emotiva.

Un saluto
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Il disagio espresso e i suoi interrogativi sono comprensibili, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. 'Ritengo utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata, capire ciò che sente e ciò che prova verso questa persona dunque la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici evitando così che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Cordialmente, dott.ssa M.S.
Buongiorno,
la situazione che descrive è piuttosto delicata e per questo ritengo importante poter pensare di muoversi nella direzione di una cura rispetto a questo problema di suo marito legato all'uso di alcol. Un percorso psicologico potrebbe senza dubbio essergli di aiuto nella comprensione di cosa lo spinga a bere e elaborare le fatiche da lui vissute. Tuttavia, avendo esperienza nel mondo delle dipendenze, le consiglierei di appoggiarvi anche ad un NOA (Nucleo operativo alcologico) presente nel suo territorio per avere un aiuto medico e non solo, con attività di gruppo finalizzate proprio alla sospensione del consumo di alcol.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione!
Buongiorno, dalle sue parole emerge quanto questa situazione sia faticosa e difficile da gestire. Iniziare un percorso insieme potrebbe aiutare sia lei che suo marito ad affrontare quello che sta succedendo e a capire cosa sia meglio per il vostro rapporto e per i vostri bambini.
Credo sia importante capire quali sono le motivazioni alla base di certi comportamenti per poter, magari, riuscire a superarli.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Marta Vittoria Gambardella
Buongiorno, Mi dispiace per il disagio che sto provando perché certamente non è una situazione facile da gestire. Suo marito è il primo che deve volere un aiuto soprattutto per se stesso in riferimento alla dipendenza che ha nei confronti dell'alcol. Le consiglio di parlare apertamente con lui sulla possibilità di essere seguito da un centro specializzato in dipendenze e fargli capire la sua sofferenza in merito a tutta questa situazione anche per il bene dei vostri figli.
Da ciò che scrive intuisco che abbia già provato a instaurare con lui un dialogo, l'importante è che faccia passare non tanto la rabbia quanto le emozioni profonde che prova e che ha anche riportato qui.
Un percorso di coppia, anche, potrebbe esservi utile per aprirvi nel modo giusto e scoprire anche cosa si cela dietro la dipendenza di suo marito, perché potrebbe anche magari essere riferita a una incapacità di gestire la situazione familiare che ha descritto essere importante e probabilmente a volte frustrante.
Resto a disposizione qualora volesse un ulteriore chiarimento, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Gentile utente,
potrebbe essere utile che ciascuno di voi ne parli con un terapeuta, in modo tale da poter lavorare entrambi sui vostri bisogni, capire che cosa volete e come gestire le vostre vite e il vostro matrimonio. Essere accompagnati in un eventuale divorzio, soprattutto considerando la presenza dei vostri due bambini, credo sia essenziale.
Se vuole parlarne mi trova disponibile.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
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