Salve, Ho un problema a cui non riesco a dare una spiegazione. Sono sposato da quasi 20 anni e son

dovrebbe eseguire una consulenza psicologica per conoscersi a fondo

Salve,
quello che descrive è un vissuto complesso, ma non insolito. Emozioni come gelosia, desiderio, controllo e trasgressione possono intrecciarsi in modo apparentemente contraddittorio, dando origine a reazioni che confondono e disorientano, proprio come sta succedendo a lei.

Essere stati gelosi per anni e poi, improvvisamente, provare eccitazione in una situazione in cui normalmente si sarebbe provata rabbia o disagio, può indicare che ci sono dinamiche profonde, inconsce, che stanno emergendo. Potrebbe trattarsi di una trasformazione del modo in cui si vive il possesso, l’intimità o il desiderio. Allo stesso tempo, il fatto che questa eccitazione abbia portato a un’intensificazione della gelosia nel quotidiano suggerisce che il tema del controllo – e della perdita di esso – sia particolarmente centrale.

La presenza di forum o di altri uomini che raccontano esperienze simili non significa necessariamente che si tratti di una "normalità", ma piuttosto che molte persone, pur vivendo emozioni difficili da decifrare, cercano spiegazioni o conforto nel confronto con gli altri. In alcuni casi, queste fantasie o vissuti possono far parte della sfera parafilica, o comunque riflettere bisogni psicologici più profondi che meritano attenzione.

Proprio perché la situazione la sta confondendo e ha avuto un impatto sul suo equilibrio emotivo, sarebbe utile e consigliato per approfondire questi vissuti rivolgersi ad uno specialista. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla a comprendere meglio le sue emozioni, le sue fantasie e il significato che assumono nel contesto della sua storia personale e relazionale.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa

Gentilissimo, intanto la ringrazio per aver condiviso con sincerità qualcosa che la sta turbando e confondendo.

È importante sottolineare che ciò che ha provato non è affatto da etichettare come “strano” né “sbagliato”. Nella mia esperienza come psicologa e sessuologa, capita spesso che persone con un forte senso di gelosia possano sorprendersi provando eccitazione in situazioni che ci si aspetta scatenino tutt'altro tipo di emozione.

Quello che ha vissuto può essere ricondotto a una fantasia erotica, e le fantasie fanno parte della sessualità umana in modo sano e complesso. Infatti, le fantasie non necessariamente riflettono un desiderio reale o praticabile, e molto spesso non vengono nemmeno mai realizzate: rimangono nel loro spazio mentale, dove possono assumere significati anche contraddittori rispetto a quello che si vive nella realtà - andrebbe indagato che significato hanno queste fantasie per lei.

Nel suo caso specifico, il fatto che una situazione così carica di tensione come una visita medica di sua moglie l’abbia suscitato eccitazione non vuol dire che lei desideri realmente che accada di nuovo o che voglia che altri “vedano” sua moglie. Piuttosto, può essere che l’elemento “proibito”, il contesto fuori dall’ordinario o il contrasto tra la professionalità della scena e la nudità implicita abbiano attivato in lei un tipo di eccitazione inaspettata, ma perfettamente comprensibile.

Tuttavia, è importante notare anche un altro aspetto: lei racconta che da quel momento la gelosia quotidiana è addirittura aumentata. Questo ci fa capire che la fantasia non è rimasta neutra dentro di lei, ma ha avuto un impatto emotivo profondo, forse destabilizzante. È qui che sarebbe utile chiedersi: “Come mi fa sentire questa esperienza? Cosa mi dice su di me, sulla mia relazione, sulla mia visione dell’intimità e del controllo?”

Se ciò che ha provato le genera confusione, disagio o sofferenza, o se incide negativamente sulla qualità della sua relazione o sulla sua serenità interiore, allora le suggerirei di considerare una consulenza psicologica individuale per aiutarla a comprendere meglio le emozioni complesse che sta vivendo.

Se desidera approfondire questi temi, sono a sua disposizione.
Dott.ssa Marika Fiengo.

Buongiorno, capisco la situazione. A volte può capitare di reagire “per estremi” in queste situazioni, nel caso suo appunto provare gelosia e provare eccitazione. La gelosia fa spesso parte dei rapporti da ambe le parti, se è frequente e/o molto intensa può essere molto difficile gestirla, insieme a tutte le emozioni possibilmente pesanti che vive poi chi la prova (e chi la subisce). Come ho accennato all’inizio è una situazione che può capitare: a volte come “bilanciamento” di emozioni/sensazioni negative come quelle che può provocare la gelosia, con emozione/sensazioni positive dell’eccitazione appunto, che possono emergere in alcune fantasie sessuali. Non è una cosa necessariamente risolutiva come ha potuto sperimentare, ma si può prendere come esempio per vedere che ci possono essere alternative a provare sempre una forte gelosia. Se si vuole ovviamente, e non senza fatica le dico con sincerità, perchè anche se parliamo di gelosia in termini a volte quotidiani e superficiali, si tratta di un emozione profonda radicata in noi, che spesso può darci filo da torcere. A disposizione, dott. Lorenzo Scarpitti.

Quando la gelosia coniugale intensa si mescola all’eccitazione nel vedere il corpo della propria compagna in un contesto “protetto” ma esposto — come una visita medica — si attivano dinamiche inconsce complesse, spesso legate al bisogno di controllo, ma anche al desiderio di trasgressione contenuta.

Nel modello costruttivista, queste emozioni contraddittorie non sono viste come “malate”, ma come narrazioni affettive profonde che cercano una forma per esprimersi. Può trattarsi di una fantasia di voyeurismo relazionale consenziente, o di un modo attraverso cui la mente cerca di gestire l’angoscia della gelosia trasformandola in eccitazione, un meccanismo che in psicologia chiamiamo sublimazione erotica del controllo.

Il fatto che tu ti senta confuso è già un primo passo verso una consapevolezza erotico-affettiva più autentica. È proprio in questi spazi interiori ambigui che la psicoterapia può diventare uno strumento potente: non per “normalizzare” o reprimere, ma per aiutarti a dare significato al tuo desiderio, alla tua vulnerabilità e ai tuoi bisogni relazionali profondi.