salve, ho un pensiero fisso in testa da tre mesetti ormai, ed è quello di essere lesbica. ribadisco

18 risposte
salve, ho un pensiero fisso in testa da tre mesetti ormai, ed è quello di essere lesbica. ribadisco che mi sono sempre piaciuti i ragazzi e ho sempre provato attrazione per loro. il fatto è che qualche anno fa, sentii un ragazzo alle mie spalle dire “quella ragazza è palese lesbica”, al momento non mi turbò molto la cosa visto che ero fidanzata con un ragazzo, ma da quel momento ogni volta che finiva una relazione per un motivo o per l’altro mi tornava sempre in mentre quella voce… non mi sono mai interessata alle ragazze, ci ho fatto pensieri nel baciarle ma la cosa mi ha sempre molto disgustata, non mi immaginerei mai una relazione con una ragazza ne tantomeno farci sesso o baciarla, ma questo dubbio mi fa paura e mi mette ansia, non riesco a fare niente, ho attacchi di panico e di ansia, non riesco a mangiare e quando questo pensiero si ossessiona nella mia testa mi vengono attacchi di pianto interminabili. mi ritrovo da quando è iniziato questo pensiero a confrontare i rapporti che ho con tutti e ad allontanarmi da tutto e tutti. ne ho parlato con mia sorella, mia madre e due miei amici e sinceramente ho pure pensato di fare coming out, ma su cosa? se mi piacciono i ragazzi e le ragazze neanche le guardo mai direi solo una cavolata!!
ho avuto il mio primo amore quando andavo alle medie e posso dire di amarlo ancora, perché il primo vero amore non si dimentica mai! credo di essermi innamorata e con il mio ultimo ragazzo stavo benissimo anche se la paura dell’intimità in certi attimi mi metteva a disagio, credo che dopo 8 mesi per superare lui mi siano iniziati questi pensieri ma non capisco perche. ho pensato fosse un doc perché tutti i miei “rituali” coincidono perfettamente con quello che facevo prima di scoprirlo con lo psicologo della scuola, e che faccio tutt’ora, ma come faccio a superare tutto questo? dovrò conviverci per sempre?
altra cosa, non ho mai provato le farfalle nello stomaco per dei ragazzi (solo in amicizia, il mio è la mia migliore amica)ma solo pulsazioni a livello intimo e quando mi toccavano mi piaceva molto e mi eccitavo, quando dovevo avere una relazione con qualcuno ci pensavo bene per capire se ne valesse la pena oppure no e non mi fidanzavo mai a cavolo solo per il gusto di farlo o di farmi vedere dagli altri. ho sempre sognato un marito e dei figli in casa ma questo pensiero mi fa pensare che non riuscirò mai ad amare e che rimarrò da sola come un cane.
da piccola ho subito bullismo dai ragazzi alle medie e l’ultimo anno delle elementari e a volte anche ora vengo presa di mira da loro, forse è dovuto alla paura di relazionarmi con loro e la volontà di crearsi degli amici? non lo so!!
sono una ragazza di 18 anni e sono stata sempre certa del mio orientamento sessuale ma ora sto mettendo tutto in dubbio, non ho niente contro la comunità LGBTQ+, ma non ho mai pensato di poterne fare parte perché non mi sentirei a mio agio, per favore aiutatemi questo pensiero mi ossessiona!!
Anonima.
Buonasera. Il disagio che sta provando e che sta mettendo in dubbio il suo orientamento sessuale è legato a motivi ben più profondi della semplice scelta del partner. Ne sono prova gli attacchi di panico di cui è vittima. La voce che sente rimbombare nella sua testa è solo una parte della problematica in questione. Cercare di risolverla solo a partire dai dubbi sulla sua sessualità non la aiuterà. In discussione c'è ben altro, che ha a che vedere con sua identità nel senso ampio del termine.
Ecco perché ritengo che un ciclo di incontri con uno psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico possano fare al caso suo per inquadrare meglio la questione e successivamente avere più elementi su cui lavorare.
Resto a disposizione.

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Cara Anonima,
Ti ringrazio molto per aver voluto condividere con noi il dolore che stai provando in questo momento: é un gesto di grande fiducia che mi dà una grande responsabilità.
Dalle tue parole, mi sembra di capire che ti trovi già all'interno di un percorso di sostegno psicologico: se é così allora é importante che tu continui perché può darti fiducia e forza.
Se invece non lo hai ancora fatto, ti consiglio di intraprendere un percorso terapeutico che ti aiuti ad uscire da questo momento di profondo sconforto e confusione. Puoi riprendere in mano le redini della tua vita, senza definizioni o etichette. Puoi farcela!
Rimango a tua disposizione per informazioni o altro.
Un abbraccio,
Dr.ssa Mirella Di Calisto.
Gentile, capisco che la sua situazione le crei un forte disagio, ansia e attacchi di panico. Prima di tutto, mettere in dubbio il proprio orientamento sessuale, per quanto il mondo di oggi sia più "aperto", rimane un fatto doloroso a prescindere che lei sia o meno lesbica. Questo non aiuta a comprendere se la sua paura sia fondata o meno, anzi la alimenta.
Giustamente lei si pone il dubbio se stia rifiutando l'essere lesbica o se questa paura e ossessione sia dovuta a qualcos'altro. Il collegamento che fa con il suo ex ragazzo, con il tentativo di "superarlo", è chiaramente legittimo e suggerisce il legame tra la sua paura e il rapporto con il maschile e con i ragazzi e uomini in generale. Inoltre, ho notato che non ha parlato di suo padre (quando ha parlato del potenziale coming out). Chiaramente questo discorso non può portare ad alcuna conclusione. Sembra una persona con delle buone risorse viste le domande che si pone.
Vista la quantità di dubbi e di approfondimenti che richiedere la sua situazione Le consiglio di chiedere una consulenza psicologica. In base alle sue possibilità può andare da un privato o prendere appuntamento presso un consultorio.
Andrea Di Masi
Buonasera, grazie per la condivisione. Comprendo la sua sofferenza data da molti dubbi e confusione. Sta mettendo i discussione molti aspetti di sè ed è chiaro che ciò le crei disagio. Quelli che descrive potrebbero certamente essere dei pensieri intrusivi legati ad un quadro ossessivo-compulsivo, come lei stessa ha accennato. Prima però di poter fare riferimento a questo quadro diagnostico è bene però comprendere bene la situazione ed esplorare i suoi vissuti rispetto all'ambito sessuale, identitario ed emotivo. Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia. Rimango a disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Scidone
Cara Anonima, condividere tutta questa palpabile sofferenza non dev'essere stato facile. Come non dev'essere facile vivere coi numerosi pensieri intrusivi che ha descritto. I dubbi che la accompagnano da anni sembrano avere radici profonde che la stringono rendendole difficile vivere serenamente. Tuttavia, chiedere aiuto, come sta facendo lei in questo momento, è il primo passo da compiere non solo per potersi comprendere meglio, ma anche per poter accedere alla sue risorse. La sofferenza che ha descritto è tanta, ma è tanta anche la voglia che ha di effettuare un cambiamento!
Come ho detto, aver scritto oggi chiedendo aiuto è un primo passo, ma le consiglio di non fermarsi qui e di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla a riprendersi la sua vita.
Sarei felice, qualora lo desiderasse, di poter intraprendere questo percorso con lei.
Buona serata,
Irene Gorrino
Buonasera , grazie per la sua condivisione . Immagino non sia Facile quello che sta sentendo e vivendo però vorrei farle analizzare una cosa : tutti possiamo avere delle pulsioni sessuali per un individuo di sesso opposto o del nostro stesso sesso. Accettare un eventuale omosessualità o bisessualità va al di là dell imparare ad amare a prescindere dal sesso di appartenenza . Credo che bisogna puntare sul concetto di amore in senso lato e sulla sua serenità in qualità di persona ; dopo subentra la parte sessuale . Per approfondire questo la invito a venire in consultazione in modo da capirsi di più senza avere paura !
Grazie a presto !
Buongiorno, comprendo che questi pensieri fissi le stanno causando ansia e stress. Dalla mia esperienza professionale, posso affermare che è normale avere dubbi ed esplorare la propria sessualità soprattutto in giovane età. Potrebbero esserci dei fattori che influenzano o orientano le proprie idee. Tuttavia, sembra che lei abbia già un'idea chiara del suo orientamento sessuale e non ha bisogno di motivare nessuno, se non sé stessa, per quello che sente. È un buon primo passo aver parlato di questo con amici e familiari, ma se le preoccupazioni e l'ansia persistono, sarebbe bene rivolgersi a uno psicologo o psicoterapeuta specializzato in sessualità e identità di genere. Ciò potrebbe aiutare a esplorare meglio i propri pensieri e sentimenti. Inoltre, è importante sottolineare che l'orientamento sessuale non si divide solo in omosessuale e eterossessuale ma che esiste una vasta gamma di generi possibili tra questi due estremi, che non sempre hanno delle etichette. Capisco che possa essere importante definirsi, ma ricordo che l'importante è sentirsi a proprio agio e rispettare il proprio sentire. Resto a sua disposizione.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara Anonima, grazie per questa sua accorata condivisione.
Emerge con chiarezza l'acuto disagio che sta provando e che sembra scaturire da una profonda incertezza sul suo senso identitario e sulla sua capacità di affrontare le sfide della vita (soprattutto quelle relazionali).
Credo che sarebbe molto utile per lei intraprendere un percorso terapeutico attraverso cui ricercare le radici del suo malessere, dal momento che, come anche lei scrive, il tema della sessualità ne rappresenta solo una parte. Si prenda cura di lei e non tema mai di chiedere aiuto quando ne sente la necessità! Le auguro il meglio per il futuro. Un caro saluto. Dott. Gabriele Mezzetti
Buonasera, la volevo ringraziare per avere condiviso la sua storia e le sue emozioni. Le emozioni che lei prova al momento, di ansia, disperazione, frustrazione e pensieri ossessivi possono essere frequenti se ci si trova in una condizione nuova che riguarda noi stessi e anche la nostra sessualità. Inoltre, comprendo che tutto questo le generi un grosso timore di essere sbagliata e di non accettata dagli altri, anche dalle persone più vicine a lei.
Lei riporta di essersi sempre trovata in intimità con un ragazzo, ma di essersi anche, in qualche circostanza, sentita a disagio e forse la sua curiosità verso il mondo femminile potrebbe essere considerato un desiderio di esplorazione dell'altro, del mondo e anche di una conoscenza profonda di lei stessa.
Quando si sentirà pronta potrà intraprendere un percorso psicologico, con l'obiettivo di conoscere se stessa sempre di più e di sperimentarsi nel mondo relazionale.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Valentina Franco
Cara Anonima, dalle sue parole emerge una grande angoscia che sta pervadendo tutti gli ambiti della sua vita. I pensieri ossessivi sulla sua sessualità e gli attacchi di panico stanno dando voce a un disagio più profondo che andrebbe attenzionato ed esplorato. Rimango a disposizione anche per dei colloqui online. Un caro saluto, Eugenia Borello
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto e la sua storia, dalle sue parole si percepisce che sta attraversando un momento difficile.
In tutta sincerità, rispondere alla sua domanda non è facile in quanto non conosco approfonditamente la sua storia e i suoi vissuti.
Le consiglio un consulto psicologico in quanto potrebbe essere un modo efficace per affrontare le sfide che sta vivendo e lavorare insieme per trovare delle soluzioni.
Se le va, possiamo iniziare un percorso psicologico insieme attraverso la videoconsulenza online, sarei felice di aiutarla a trovare le risposte che sta cercando e di sostenerla. La aspetto con piacere e se posso esserle d’aiuto resto a sua disposizione. Un saluto caloroso, Dott.ssa Chiara Esposito.
Buongiorno, è evidente che tu stia passando attraverso un periodo di confusione e incertezza riguardo alla tua sessualità. Prima di tutto, è importante ricordare che non c'è niente di sbagliato o di strano nel mettere in discussione la propria identità sessuale o di genere. Ci sono molte persone che si identificano come lesbiche o bisessuali dopo aver avuto relazioni eterosessuali, e viceversa.

Tuttavia, anche se ti senti confusa e spaventata, è importante ricordare che nessuno, neanche tu stessa, è in grado di decidere la tua sessualità per te. Ci sono molte risorse e spazi sicuri dove potresti parlare con altre persone che hanno passato attraverso esperienze simili, come gruppi di supporto o forum online.
In ogni caso, cerca di non essere troppo dura con te stessa e di accettare che questo è un processo che richiederà tempo e pazienza. Non c'è una risposta definitiva o una soluzione immediata, ma con il tempo potresti capire meglio ciò che senti e ciò che vuoi. Ricorda che la tua sessualità è solo una parte di te e non definisce chi sei come persona. Qualora volesse orientarsi per una strategia differente mi può contattare con un messaggio privato.
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Cara utente,
dal suo racconto si evince un profondo senso di angoscia e di confusione che sembra la portino ad una veloce escalation emotiva di cui l'attacco di panico rappresenta probabilmente uno sfogo corporeo.
Le relazioni d'amore rappresentano un ambito molto complesso nel quale la nostra identità (sia psichica che corporea) è chiamata a continue ristrutturazioni e riadattamenti alla ricerca di un equilibrio interno ed esterno. Non siamo mai unici e definiti: la nostra identità è in continua trasformazione, è formata da tanti pezzettini che alcune volte riescono bene a dialogare tra loro ed altre invece non sembrano proprio in grado di integrarsi mandandoci in confusione.
Credo che sia importante pensare a questo momento di forte malessere che sta vivendo come ad un'opportunità per fermarsi, ascoltarsi, respirare più lentamente, imparare a conoscersi e accettarsi attraverso il supporto di uno psicologo a lei dedicato.
Se desidera avere indicazioni mi trova a disposizione.
Spero di averle dato un piccolo spunto di riflessione.
Buona giornata,
dott.ssa Consales
Gentile Anonima,

innanzitutto, voglio esprimere la mia gratitudine per aver condiviso con me i tuoi pensieri e sentimenti. Comprendo quanto possano essere intensi e angoscianti i dubbi che stai attraversando riguardo al tuo orientamento sessuale. È importante ricordare che queste preoccupazioni sono legittime e meritano di essere esplorate in un ambiente sicuro e rispettoso.

Mi sembra che tu stia affrontando una serie di emozioni complesse, legate sia al passato che al presente. Il ricordo dell'episodio in cui sentisti qualcuno definirti "lesbica" sembra aver scatenato una serie di riflessioni e ansie, che hanno a loro volta influenzato il modo in cui percepisci te stessa e le tue relazioni. È normale che le esperienze passate possano avere un impatto significativo sul nostro benessere emotivo.

Hai esplorato il fatto di parlare con alcune persone di fiducia, come tua sorella, tua madre e amici, il che è un passo importante. È positivo che tu stia cercando il supporto di coloro che ti sono vicini. Tuttavia, i dubbi che stai vivendo richiedono un'analisi più approfondita per capire meglio le tue emozioni e i tuoi pensieri.

La paura, l'ansia e gli attacchi di panico che stai sperimentando sono segnali importanti che potrebbe essere utile rivolgerti a uno psicologo professionista per esplorare ulteriormente le tue emozioni e sviluppare strategie per affrontarle. Uno psicologo può aiutarti a esplorare il contesto di questi pensieri e a comprendere meglio come essi possano interagire con le tue esperienze passate.

È essenziale sottolineare che l'orientamento sessuale è un aspetto complesso e personale dell'identità di ognuno. Non c'è una risposta giusta o sbagliata, e non c'è bisogno di sentirti vincolata a definizioni rigide. Lavorare con uno psicologo può aiutarti a comprendere meglio le tue emozioni e a trovare un modo per accettarti e amarti per ciò che sei.

Ricorda che l'aiuto è a tua disposizione e non sei sola in questo percorso. Dare valore alla tua salute mentale è un atto di cura verso te stessa. Sono qui per sostenerti e guidarti nel processo di esplorazione e crescita. Non esitare a cercare un professionista qualificato che possa assisterti in questo cammino di auto-scoperta.

Un caro saluto,
Ilaria
Buonasera, la maniera in cui un sintomo si presenta la maggior parte delle volte è solo un vestito, sotto il quale si cela altro. Qualcosa che fa più fatica a farsi vedere o che forse non si sente ancora pronta per affrontare. Qualcosa che potrebbe avere a che fare con la definizione dell'identità, la riscrittura della sua immagine, l'adattamento al suo corpo in trasformazione, la scelta dei suoi gusti sessuali. Fa tutto parte del processo di crescita e di cambiamento. Sarebbe utile avere una guida al fianco per affrontare questo processo con serenità e sicurezza. Un abbraccio
Capisco che questo pensiero fisso sulla tua sessualità ti stia causando ansia e confusione. È importante ricordare che l'orientamento sessuale può essere fluido e soggetto a esplorazioni personali. È normale avere dubbi e interrogativi sulla propria sessualità, ma ricorda che solo tu puoi definire la tua identità. Potrebbe essere utile esplorare questi pensieri con l'aiuto di uno psicologo per comprendere meglio i tuoi sentimenti e trovare un senso di pace interiore. Rimango a disposizione, Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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