Salve, ho 56 ma fisicamente molto attivo. Dopo una partita di calcetto ho cominciato ad avvertire go

14 risposte
Salve, ho 56 ma fisicamente molto attivo. Dopo una partita di calcetto ho cominciato ad avvertire gonfiore e dolore posteriore al ginicchio dx con impossibilita' parziale alla flessione completa del ginocchio. La RSM ha confermato che le fibrocartilagini meniscali presentano modeste alterazioni involutive prevalenti a carico dei corni posteriori in particolare a carico del menisco interno sede iniziale di sfaldamento interstiziale. Dopo ciclo di fsk e tecar il gonfiore e' notevolmete diminuito con attenuazione del sintomo doloroso. A distanza di 3 mesi, dopo ogni uscita in kitesurf riemerge il dolore ed il gonfiore, molto evidente in sede laterale, con difficolta' alla normale deambulazione. Dopo applicazione di ghiaccio e riposo i sintomi si attenuano, ma il ginocchio continua a non essere libero soprattutto in flessione. Che fare? Cerco di tenere il tono del quadricipite con esercizi specifici, ma il problema persiste
Dott.ssa Francesca Cammillozzi
Fisioterapista, Posturologo, Osteopata
Montecatini-Terme
Buonasera, in casi simili al suo, suggerisco ai miei pazienti cicli periodici con prodotti naturali che aiutino a tenere sfiammata la parte e a rigenerare i tessuti; prodotti che ovviamente non sostituiscono terapie mediche se prescritte, ma supportano.

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Dott. Domenico Donsante
Fisioterapista, Osteopata
Roma
Salve,le consiglio un piano riabilitativo fatto di esercizi che tendano ad aumentare la massa muscolare per stabilizzare al massimo il ginocchio.
A ciò può aggiungere delle infiltrazioni di acido ialuronico e cicli alterni di fisioterapia.
Cordiali saluti.

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Dr. Luigi Cozzolino
Fisioterapista
Napoli
Salve, 3 mesi non sono molti per avere un recupero totale,che non è indicato solo dalla riduzione del dolore ma anche da un completo recupero muscolare al pari dell'arto controlaterale. Inoltre bisognerebbe vedere cosa ha fatto in riabilitazione.
Salve, il suo problema le provoca delle disfunzioni nella biomeccanica dell'arto maggiormente focalizzata al ginocchio. Oltre a mantenere una certa tonicità muscolare dovrebbe sottoporsi a sedute specifiche per migliorare la suddetta biomeccanica. Nonostante ciò, essendosi presentato un processo che tende alla degenerazione, è necessaria una valutazione specialistica.
Dr. Alessio Facchini
Fisioterapista, Osteopata
Novara
Buongiorno! In questi casi, come pare lei sia già facendo, si procede con il trattamento conservativo: terapie strumentali per contenere i fenomeni infiammatori ed il dolore e mantenimento/incremento del tono muscolare e dell’articolarità. Se però la situazione persiste è consigliabile rivolgersi ad un ortopedico per valutare un eventuale intervento ed organizzarsi per la successiva riabilitazione (venendo seguiti da subito di solito in 4/6 settimane si recupera al 100%).
Cordiali saluti.
Dott.ssa Valentina Sturabotti
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Salve. Le consiglio un ciclo di fisioterapia incentrata dell'allungamento della componente flessoria del ginocchio visto che il ginocchio non e' ancora in grado di sostenere sovraccarichi muscolari. È corretto mantenere il tono muscolare anteriore del quadricipite( soprattutto del vasto mediale) ma è necessario rilasciare i muscoli posteriori per la corretta biomeccanica articolare. Mi contatti per qualsiasi informazione in più.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Probabilmente il suo ginocchi risente di un sovraccarico da ricercarsi in altre zone del corpo.
Le consiglio di rivolgersi a un operatore che possa inquadrare la sua problematica in un ottica di globalità
Cordialmente
Dott. Leonardo Manente
Fisioterapista, Massofisioterapista, Posturologo
Marcon
Buongiorno, come suggerito da alcuni colleghi, le consiglio di proseguire con l'approccio conservativo, idealmente seguito da un fisioterapista per poter lavorare in maniera più specifica sulla limitazione articolare. Nel caso non dovesse ottenere buoni risultati nemmeno con la fisioterapia allora sarà il caso di effettuare una visita con ortopedico.
Dott. Maurizio Di Benedetto
Psicologo, Fisioterapista, Posturologo
Monza
Buongiorno, visto la sua intensa attività motoria, Le consiglio sicuramente un'approccio di fisioterapia conservativa (es. FKT + TECARTERAPIA) e applicazioni di prodotti naturali antinfiammatori (come l'utilizzo di argilla ecc.) a supporto delle sua intensa attività sportiva. Inoltre una rieducazione posturale propriocettiva, così da migliorare tutte quelle compensazioni che il corpo potrebbe manifestare.
Chiaramente prima di tutto sarebbe consigliabile una visita specialistica di approfondimento e una visita posturale.

A disposizione
dott. Maurizio Di Benedetto
Dr. Giacomo Rabottini
Fisioterapista
San Giovanni Teatino
Buongiorno, oltre la RMN ha anche effettuato test di sollecitazione durante l'esame obiettivo con lo specialista? Se questi sono risultati negativi consiglio di desistere con altri trattamenti strumentali e mi focalizzerei su esercizi di forza su arti inferiori che ripropongano movimenti specifici del Kitesurf associati a lavori con pedane instabili sport dipendenti. Lavoro volto a distanza di un paio di mesi alla gestione del dolore.
Buonasera. Secondo il mio parere la causa che ha provocato e provoca queste recidive è da ricercare nella biomeccanica dell'arto inferiore, valutando se vi sono compensi, adattamenti che portano ad un sovraccarico durante specifiche attività (kitesurf in questo caso), che andrebbero a sollecitare certe zone già compromesse, plausibilmente proprio nella porzione dei corni posteriori.
Dr. Matteo Tonino
Fisioterapista, Posturologo
Roma
Il miglioramento del tono trofismo è fondamentale, ma soprattutto l'esercizio a carico progressivo che miri a simulare sempre di più il gesto sport specifico in un contesto di riabilitazione in fase avanzata " return to sport". Valutare poi con ortopedico e fisioterapista la frequenza episodica di blocco articolare e dolore acuto dopo il trattamento conservativo.
Dott. Davide Lungu
Fisioterapista, Osteopata, Massofisioterapista
Roma
La risonanza indica un inizio di degenerazione meniscale, frequente dopo i 50 anni, soprattutto in chi è molto attivo. Il fatto che il dolore e il gonfiore si presentino dopo attività come il kitesurf fa pensare che il carico e i movimenti torsionali stiano ancora irritando l’articolazione.
È ottimo che stia mantenendo il tono del quadricipite, ma potrebbe essere utile integrare esercizi di controllo neuromotorio, rinforzo dell’anca e stabilità del ginocchio, e valutare anche l'appoggio plantare e la catena cinetica in generale.
Le consiglierei una valutazione fisioterapica approfondita per lavorare su eventuali compensi, mobilità articolare e scarico delle strutture irritate. In certi casi, può essere utile anche una consulenza ortopedica per capire se è presente un conflitto meccanico che richiede attenzione specifica.
Salve,
da quanto descrive, il quadro è compatibile con una degenerazione meniscale a carico del menisco mediale, tipica dopo i 50 anni, specie in soggetti attivi.
Il fatto che il dolore e il gonfiore riemergano dopo l’attività (kitesurf), ma si attenuino con riposo e ghiaccio, suggerisce che il ginocchio venga sovraccaricato oltre il limite di tolleranza tissutale, probabilmente per una gestione non ancora ottimale dei carichi e una biomeccanica non del tutto efficiente.

Il mantenimento del tono del quadricipite è sicuramente utile, ma in questi casi va inserito in un programma più ampio e personalizzato, che includa:
• lavoro sul controllo neuromuscolare e sulla stabilità del ginocchio,
• rinforzo mirato della muscolatura posteriore e laterale,
• esercizi di mobilità e gestione del carico progressiva.

È altrettanto importante valutare se esistono compensi o rigidità (es. a livello della caviglia o dell’anca) che possono aumentare lo stress articolare sul ginocchio durante attività dinamiche come il kitesurf.

Se desidera approfondire, sono disponibile per una valutazione fisioterapica mirata, anche in modalità online, per capire insieme come strutturare un percorso di esercizi realistici, progressivi e adatti al suo stile di vita.
Con il giusto programma, è spesso possibile contenere i sintomi, migliorare la funzionalità e continuare a praticare sport.

Resto volentieri a disposizione,
Dott. Daniele Carretto – Fisioterapista

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Roma

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