salve, è la prima volta che utilizzo questa modalità di consulto medico, spero di farlo nel modo giu

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salve, è la prima volta che utilizzo questa modalità di consulto medico, spero di farlo nel modo giusto e di ottenere una risposta. sono una ragazza di 23 anni. 25 giorni fa mi sono sottoposta alla prima dose del vaccino anti-covid pfizer. ero straconvinta dell’importanza del vaccino, ma devo ammettere che ho vissuto quel momento con grande timore di un qualche effetto collaterale indesiderato (avendo letto notizie spiacevoli su internet), essendo di base ipocondriaca. da allora sono stata sull’attenti… ho esaminato con attenzione qualsiasi mia sensazione, come “in attesa” di scoprire di non stare bene. qualche giorno dopo ho iniziato ad accusare un fortissimo fastidio ad entrambi i polpacci: una pesantezza, un formicolio diffuso, una sensazione di forte tensione, di “caldo” improvviso, e di “punture” (come con degli aghi). mi sono recata dal medico di famiglia, il quale ha supposto fossero contratture muscolari, e mi ha prescritto una schiuma per rilassare i muscoli, più delle compresse di valeriana (forse presumendo fosse un malessere psicosomatico). inutile dire che la schiuma miorilassante mi faceva sentire i polpacci solo più addormentati che altro, mentre era persistente, di base, il fastidio. e inoltre la valeriana sono contraria ad assumerla pur essendo un rimedio naturale. successivamente, non avendo risolto il problema, ho pensato che probabilmente la mia alimentazione vegetariana mi avesse provocato delle carenze di sali minerali o altro, dunque ho provveduto a fare le analisi del sangue, le quali hanno mostrato tutti valori ottimali. credo sia importante sottolineare che questo fastidio persistente, più l’impossibilità di trovargli una causa (per poterlo chiaramente risolvere) mi abbiano fatta sentire un po’ persa. ho iniziato a vivere la mia quotidianità con sforzo, imponendomi di ridimensionare questo fastidio e di non attribuirlo a gravi patologie (come trombosi…), in quanto non ho né conoscenze mediche, né probabilmente la lucidità di affrontare la cosa con calma e serenità. ho avuto alcuni attacchi d’ansia, e, spesso, una brutta sensazione di angoscia.
in seguito, ho iniziato ad osservare le mie vene superficiali sul dorso dei polpacci, notandone alcune particolarmente visibili e iniziando a pensare che si trattasse di un problema di insufficienza o fragilità venosa, aggravata dal fatto che passo molto tempo seduta a studiare. l’esame eco-dopler a cui mi sono sottoposta pochissimo tempo dopo ha dimostrato che non ho alcun problema a livello vascolare. tuttavia, il cardiologo mi ha prescritto una crema lenitiva (Nadiax 3) in nanoemulsione per le vene, e una compressa di integratore Venacor Forte al giorno, per circa 90 giorni. col passare del tempo, devo ammettere che il fastidio ai polpacci si è molto attenuato rispetto all’inizio, ma non è scomparso. sto continuando la terapia consigliatami dal cardiologo dopo aver fatto il dopler e sto cercando di avere uno stile di vita molto più attivo: facendo venti minuti di cyclette al giorno, passeggiando di più, facendo meditazione per calmare i miei stati d’animo e provando ad essere più positiva. adesso ho davvero bisogno che, dopo tutta questa mia esaustiva spiegazione, un medico mi rassicuri e mi dica quello che pensa, o magari, che tutto ciò passerà. ringrazio cordialmente in anticipo.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso.
Comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione da lei riportata.
Se crede che possa esserle di aiuto, un consulto medico potrebbe utile per farle capire a cosa prestare attenzione e cosa invece può essere frutto di ansia e preoccupazione.
Potrebbe essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Per ciò che concerne gli stati ansiosi, ritengo opportuno che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi.
Cordialmente, dott FDL

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Gentile Utente, mi dispiace molto per la sofferenza che riferisce. Se dal punto di vista medico sono state escluse possibili cause organiche, potrebbe provare a chiedere una consulenza psicologica, per comprendere il perché e magari imparare a gestire in maniera diversa la sintomatologia fisica. Per esempio attraverso tecniche di rilassamento muscolare.
Un cordiale saluto
Salve, prima di tutto per sicurezza si confronti con il suo medico di fiducia. Inoltre, scrive di essere angosciata dalla situazione, non sarebbe quindi d’aiuto per lei un consulto psicologico? Potrebbe lavorare su se stessa, anche per eventuali problemi in futuro.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Gentile ragazza,
Se il medico ha escluso effetti indesiderati dovuti al vaccino, forse ciò che deve affrontare ora è la sua paura che le impedisce di vivere la sua scelta in modo sereno, calmare i suoi stati d'animo ed essere più positiva. In questo caso una consulenza psicologica potrebbe aiutarla.
Un cordiale saluto
Salve. Se non ci sono cause organiche, valuti la possibilità di affrontare lo stato emotivo che sta vivendo in un percorso psicoterapeutico, meglio di tipo corporeo. Per condividere: a me il vaccino ha risvegliato antiche tensioni muscolari, che sono riuscita ad allentare grazie alla mia esperienza. Distinti saluti
Cara utente, ha fatto bene a rivolgersi al suo medico curante per escludere cause organiche alla base dei sintomi fisici. Ora sarebbe importante che mostrasse la stessa attenzione e scrupolosità ai suoi vissuti emotivi. Lei stessa , nel suo messaggio, ha sottolineato le sue emozioni e lo stato emotivo con cui ha affrontato il vaccino, mostrando capacità introspettive che, con l'aiuto di uno psicologo, potrebbero supportarla nella conoscenza di sé e nel superamento dell'ansia e dell'angoscia che ha citato. Tenga presente che corpo e mente non sono, come siamo abituati a pensare, due entità separate ma un tutt'uno. Spesso, quando mancano le parole per dire e dirci qualcosa, il corpo lo esprime a modo suo.
Resto a disposizione. Un caro saluto, Dott.ssa Pamela Cornacchia
Gentile Signora le premetto che non sono un medico e pertanto non sono competente e abilitato a esprimere indicazioni in relazione a tale disciplina. Dalla lettura della sua nota sembra emergere un disagio che merita sicuramente una maggiore attenzione tramite un consulto con uno psicoterapeuta. Ovviamente lei è libera di scegliere se approfondire o meno gli aspetti psicologici legati ai vissuti che ha descritto nella sua nota. Un cordiale saluto
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Buongiorno, se non ci sono cause organiche come già le hanno suggerito i miei colleghi evidentemente potrebbe aiutarla lavorare su di sè e su altre possibili cause della sintomatologia di cui soffre.
Buona sera, grazie per aver condiviso con noi le sue difficoltà. La sua storia e i suoi vissuti necessiterebbero sicuramente di essere ascoltati in un contesto appropriato in quanto ci sono vari aspetti da approfondire. Attraverso un percorso di psicoterapia avrà la possibilità di conoscersi meglio, di elaborare esperienze e acquisire strategie e competenze utili al fine di fronteggiare le difficoltà. Attraverso una buona alleanza terapeutica, avrà modo di mettersi a nudo con il suo terapeuta per riuscire a mettere in atto un reale cambiamento. Io sono a disposizione anche per consulenze online. Si dia la possibilità di volersi bene, di chiarire il suo vissuto e le situazioni che vive. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, un caro saluto. Dott.ssa Chiara De Battisti
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Buongiorno,
da quel che racconta lei è molto attenta e preoccupata rispetto ai segnali del suo corpo e si attiva subito per indagare cause di eventuali malfunzionamenti. Potrebbe essere un poco eccessiva la sua attenzione? Parla di attacchi d'ansia e angoscia... Dal punto di vista organico sembra che lei non abbia nulla che non va, per fortuna. E' molto brava a condurre una vita sana, anche con la meditazione. Ma chiede rassicurazione, ne ha bisogno. Forse potrebbe farle bene richiedere un consulto psicologico, per lavorare sulle sue paure e rafforzare le sue risorse. A sua disposizione, anche online. Dott.ssa Franca Vocaturi
Con la meditazione si apprende a prestare attenzione ai dettagli dell'esperienza corporea, a sciogliere tensioni con la consapevolezza che deriva da questa pratica. L'attenzione rivolta al respiro ci aiuta ad ancorarci ad un centro. Se sente la necessità di conoscere se stessa attraverso la mente discorsiva può rivolgersi ad un terapeuta che l'aiuterà a dare voce alle esperienze che ha acquisito con la meditazione. Cordiali saluti
Gentile utente, questa attenzione ad ogni sensazione che emana il suo corpo è molto invalidante, perché diventa un'idea ossessiva che pervade tutti i campi della sua vita, come se fosse entrata dentro una gabbia e avesse buttato via la chiavi!!!. Quello che le consiglio e di parlarne con un professionista, per vedere cosa c'è dietro a tutta questa ansia paralizzante. Un caro saluto
Buonasera, mi dispiace per la sua situazione.
Il fatto che abbia fatto tutte le analisi cliniche necessarie è un ottimo punto di partenza!
Ha evidenziato il vaccino come evento scatenante dei suoi stati ansiosi, in ogni caso le consiglio di affidarsi ad un professionista per gestire al meglio l'ansia e i fastidi fisici ed evitare che il circolo vizioso di sintomi si autoalimenti. Visto che già pratica meditazione potrebbe essere una buona idea scegliere un professionista che utilizzi tecniche affini come esercitazioni psicocorporee, di respirazione e rilassamento muscolare.
Buonasera, ha fatto senz'altro bene a svolgere le visite necessarie in base alla sintomatologia che presentava. Avendo eliminato le cause organiche, ciò che lei descrive potrebbe essere riconducibile a uno stato ansioso, che può portare con sé sintomi somatici. Il vaccino sembra essere stato la causa scatenante delle sue idee ansiose e specifiche e quindi sul suo stato di agitazione e malessere. Sarebbe importante richiedere una consulenza psicologica così da condividere queste sue emozioni, le sue paure e i suoi pensieri. Certamente può riuscire a stare meglio e ritrovare la serenità. Il primo passo lo ha già fatto nel chiedere aiuto, ora potrebbe affidarsi a uno psicologo che l'aiuti in questo momento per lei difficile.
Resto a disposizione, un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Salve,
senza cause organiche le consiglio un colloquio con un terapeuta. Credo inoltre che nessuno potrà mai darle la sicurezza che cerca mediante una chat.

Saluti
Buonasera, nonostante abbia esami dall'esito negativo la sua ansia e i suoi pensieri in merito alla sua salute persistono. Mi pare che di base sia da affrontare questa sua tendenza e perciò può esserle utile un colloquio o più con uno psicoterapeuta. Mi pare che il vaccino non sia il vero problema ma che abbia spostato il suo malessere latente su questo argomento. Me lo fa pensare soprattutto la descrizione che lei riporta di sé, del suo modo di vivere e delle sue attenzioni costanti al corpo che meritano un'attenzione differente dall'aspetto puramente fisiologico.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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