Salve. Dopo una distorsione di caviglia al piede sx con tanto di edema osseo al malleolo peronale, m

15 risposte
Salve. Dopo una distorsione di caviglia al piede sx con tanto di edema osseo al malleolo peronale, mi ritrovo con i seguenti problemi:
1) Quando cammino ho il piede che tende all’esterno (come se una corda tirasse da dietro il malleolo)
2) per lo stesso motivo del punto 1 durante il passo le dita del piede come se si “contraessero”/“aggrappassero”
3) metatarsalgia sotto il 2º dito: sento come una pallina, quasi come se il tendine plantare del secondo dito fosse “ingrossato”. Quando cammino ho come la sensazione che il peso fosse distribuito sul 2º dito e che il primo metatarso non lavorasse come dovrebbe (baropodometria conferma che scarico tutto il peso sul secondo dito)
4) da quando ho subito la distorsione al massimo grado di flessione dorsale dell’alluce sento dolore.
Da studente di fisioterapia del primo anno chiedo so che il peroneo lungo stabilizza l’arco trasverso e fa scendere il primo metatarso: ciò significa che un qualche traumatismo come una distorsione può provocare squilibri e/o compensi che non facciano lavorare bene l’avampiede? puo addirittura causare un cedimento del metatarso? (Dalla rx sotto carico effettuata però non ci sono segni di cedimento strutturale). Sono da 9 mesi così e nessuno fisioterapista è riuscito a portare risultati alla mia situazione.
Salve, senz'altro una distorsione può provocare scompensi all'avampiede visto l'alterato appoggio in atteggiamento antalgico post-traumatico. Che questo possa causare un cedimento metatarsale è possibile ma improbabile vista l'età. Il consiglio è quello di impiegare in modo assiduo tavolette propriocettive per una corretta attivazione muscolare e nel caso una visita ortopedica per valutare se è opportuna una risonanza magnetica. Cordialità

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Osteopatia!!!
Buongiorno futuro collega.
Senz’altro una distorsione di caviglia può alterare i delicati equilibri funzionali del piede creandoti una sintomatologia da te ben descritta,purtuttavia è sempre miope è fuorviante,porre il focus su un solo segmento anatomico.
Infatti il piede,è soltanto un anello importantissimo di una catena disfunzionale che deve essere perlustrata scrupolosamente nella sua interezza.
Pertanto ti esorto a rivolgerti ad un trattamento olistico che inquadri il piede come una tessera di un puzzle...
Non si può pensare di trattare una distorsione di caviglia senza aver prima indagato cranio,sacro,diaframma,visceri e membrana interossea.
Per qualsiasi delucidazione e/o trattamento,ci sono.
Buona fortuna.
Concordo con il collega Rossi, è opportuno e indicato un trattamento Osteopatico per risolvere le disfunzioni a carico della Tibio-tarsica, della sotto-astragalica e dell'avampiede.
Non sottovaluti il problema perchè un NON corretto appoggio del piede porterà compensi, e fastidi, ad altre aree del corpo (ginocchio, anca e bacino in primis).
Buona fortuna
Mirko
Salve, dopo un trauma distorsivo oltre all’edema al dolore e all’alterazione Dell’appoggio rimane una memoria traumatica nella struttura fasciale che tende verso il movimento distorsivo. Le consiglio di farsi trattare da un’osteopata, perché con delle tecniche di reset fasciale su i legamenti e i retinacoli la risposta sará diversa.
Buongiorno, come futuro collega la invito gia da ora ad avere una visione più globale del corpo. Da una distorsione si possono instaurare svariati meccanismi disfunzionali a carico altre che della caviglia anche del ginocchio o di altre strutture superiori che alterano la meccanica del passo dandole dolore. Il mio consiglio è osteopatia e un buon lavoro propriocettivo che nelle distorsioni è fondamentale. Buona guarigione e buono studio
Buongiorno d'accordo con molti colleghi, 9 mesi sono troppi ! Una RMN può dare ulteriori indicazioni al fine di gestire il dolore e riprogrammare una corretta riabilitazione. Le variabili che possono creare ancora problemi possono essere molte ragione per cui Le consiglio di rivolgersi ad un collega in zona.
Disponibile per qualunque informazione.
DC
Concordo con i colleghi ma non sottovaluterei un accurato lavoro di propriocezione. Con un occhiata di riguardo hai muscoli della loggia anteriore e posteriore della gamba. Occhio a non fare istaurare una sindrome di Norton
.
Buongiorno, le suggerirei un trattamento osteopatico che possa valutare globalmente la sua situazione senza soffermarsi solo ed esclusivamente sul piede.
Un caro saluto
Concordo con i colleghi in un approccio più globale, che deve riguardare almeno gli arti inferiori e bacino. I legamenti sono stati indagati con indagine ecografica?
In bocca al lupo
Salve, immagino che dopo questo evento sarai molto curioso di approfondire le innumerevoli dinamiche che possono presentarsi in seguito ad un traumatismo. Ogni trauma tende a creare una condizione nuova sia per la struttura che per il sistema percettivo. Quando eventuali trattamenti specifici per caviglia e piede non hanno sortito effetto è bene iniziare ad indagare i distretti nei dintorni; inoltre l'esercizio terapeutico dovrebbe essere indirizzato a catene cinetiche più ampie, in modo da ricreare un adattamento funzionale nelle varie attività motorie sia di base che eventualmente sportive. Buon proseguimento.
Buona sera, se posso, come hanno fatto altri colleghi prima di me, ti consiglierei di investigare non solo la mera struttura articolare della caviglia/piede. Sicuramente il lavoro propriocettivo(che avrai già svolto) sarà utile, come potrebbe essere utile, dopo attenta valutazione, l’adozione di una soletta propriocettiva per la gestione della fase cronica. Un saluto
Le distorsioni sono sempre molto lunghe nella loro risoluzione. E spesso creano molti scompensi. È necessario lavorare tanto di propriocezione e fare un lavoro più olistico non solo mirato alla caviglia.
Saluti
Buongiorno,
una distorsione, se non trattata adeguatamente, rischia di essere trascinata per diverso tempo. L'edema osseo inoltre, richiede diverso tempo per riassorbirsi anche se non sono ben chiari e definiti i tempi. Le consiglio di rivolgersi a un fisioterapista OMT in modo da fare un'anamnesi e una valutazione funzionale precisa e corretta. Successivamente si potrà impostare un piano riabilitativo, basato sulle migliori evidenze disponibili, sui diversi problemi emersi.
Cordiali saluti
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie

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