Salve, dopo circa 5 mesi di pubalgia, che ha provocato dolore nella zona vescica/inguine/interno c
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Salve,
dopo circa 5 mesi di pubalgia, che ha provocato dolore nella zona vescica/inguine/interno coscia sx, riscontro una linfoadenopatia reattiva lato sx, solo su vescica (come da ecografia recente).
Il dolore ad altre zone è scomparso da diversi mesi.
Analisi del sangue ed esame urine escludono patologie legate alla linfoadenopatia reattiva, si presentano solo valori alti di trigliceridi.
Sto praticando posturale da circa un mese, vorrei sapere se posso abbinare un'altra terapia per agevolare la cura della linfoadenopatia, ad esempio antibiotici o anti infiammatori.
Grazie anticipatamente
dopo circa 5 mesi di pubalgia, che ha provocato dolore nella zona vescica/inguine/interno coscia sx, riscontro una linfoadenopatia reattiva lato sx, solo su vescica (come da ecografia recente).
Il dolore ad altre zone è scomparso da diversi mesi.
Analisi del sangue ed esame urine escludono patologie legate alla linfoadenopatia reattiva, si presentano solo valori alti di trigliceridi.
Sto praticando posturale da circa un mese, vorrei sapere se posso abbinare un'altra terapia per agevolare la cura della linfoadenopatia, ad esempio antibiotici o anti infiammatori.
Grazie anticipatamente
Salve io tranne particolari patologie non assumerei farmaci ma curerei l’aspetto posturale ma anche alimentare e curerei la ripresa dolce con esercizi eccentrici con o senza ausilio di elastici
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Buongiorno. La terapia manuale risolve completamente il problema andando a mobilizzare tutte le strutture dolenti o con disfunzione. Suggerisco di rivolgersi ad un fisioterapista/osteopata che applichi terapia manuale e non solo posturale
Buongiorno se avesse un indicazione terapeutica medica da parte di un fisiatrao un ortopedico che le prescrive oltre alla ginnastica posturale della fisioterapia sia strumentale che manuale si può fare altrimenti nessun terapista di qualsiasi genere può toccarla
buongiorno, potrebbe fare della fisioterapia manuale
si faccia valutare la mobilità delle anche
buonasera un ottimo supporto alla Rieducazione Posturale è la terapia manuale, che con le mobilizzazioni di strutture in sofferenza possono velocizzare la ripresa completa.
Per qualsiasi informazione sono a sua disposizione.
Per qualsiasi informazione sono a sua disposizione.
Buonasera, può intraprendere in più a quello che sta già facendo una valutazione e trattamento osteopatico per ridare riequilibrio e normofunzione al sistema corpo.
A sua disposizione
cordialmente
Dott. Alberto Marcellini
A sua disposizione
cordialmente
Dott. Alberto Marcellini
Buonasera, prima di fare altri tipi di terapie le consiglierei una visita fisiatrica.
Un caro saluto
Un caro saluto
Tratto continuamente pubalgie legate a tensioni sul sistema uro-genitale. L'osteopata puo' aiutarti a risolvere il tuo problema
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Avrei necessità di avere maggiori informazioni, potrebbe inviarmi un messaggio con il suo contatto telefonico? senza impegno. Grazie
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua situazione.
Capisco che dopo mesi di pubalgia, la comparsa di una linfoadenopatia reattiva possa generare preoccupazione, ma è positivo sapere che gli esami escludono patologie più gravi. La linfoadenopatia reattiva è spesso una risposta del corpo a infiammazioni o infezioni locali, e il trattamento dipende dalla causa sottostante.
Per quanto riguarda l’uso di antibiotici o anti-infiammatori, è fondamentale che il trattamento venga prescritto dal medico che segue il caso, poiché questi farmaci dovrebbero essere utilizzati solo se c’è una chiara infezione o un’infiammazione che necessita di essere trattata.
Dal punto di vista osteopatico, possiamo intervenire su:
Drenaggio linfatico e miglioramento della circolazione per favorire il riassorbimento della linfoadenopatia
Trattamento delle tensioni posturali, che potrebbero influire sulle zone coinvolte (inghinale, coscia, ecc.)
Lavoro sulle strutture viscerali, per migliorare la mobilità e alleviare la tensione accumulata
L'osteopatia può essere molto utile in combinazione con la terapia posturale che già sta praticando, per supportare il recupero e ridurre eventuali tensioni che potrebbero essere correlate.
Le consiglio di continuare a seguire le indicazioni mediche e di parlarne con il suo medico per valutare l’eventuale necessità di trattamenti aggiuntivi.
Se vuole, possiamo organizzare un incontro per valutare insieme la situazione e supportarla nel percorso di recupero.
Capisco che dopo mesi di pubalgia, la comparsa di una linfoadenopatia reattiva possa generare preoccupazione, ma è positivo sapere che gli esami escludono patologie più gravi. La linfoadenopatia reattiva è spesso una risposta del corpo a infiammazioni o infezioni locali, e il trattamento dipende dalla causa sottostante.
Per quanto riguarda l’uso di antibiotici o anti-infiammatori, è fondamentale che il trattamento venga prescritto dal medico che segue il caso, poiché questi farmaci dovrebbero essere utilizzati solo se c’è una chiara infezione o un’infiammazione che necessita di essere trattata.
Dal punto di vista osteopatico, possiamo intervenire su:
Drenaggio linfatico e miglioramento della circolazione per favorire il riassorbimento della linfoadenopatia
Trattamento delle tensioni posturali, che potrebbero influire sulle zone coinvolte (inghinale, coscia, ecc.)
Lavoro sulle strutture viscerali, per migliorare la mobilità e alleviare la tensione accumulata
L'osteopatia può essere molto utile in combinazione con la terapia posturale che già sta praticando, per supportare il recupero e ridurre eventuali tensioni che potrebbero essere correlate.
Le consiglio di continuare a seguire le indicazioni mediche e di parlarne con il suo medico per valutare l’eventuale necessità di trattamenti aggiuntivi.
Se vuole, possiamo organizzare un incontro per valutare insieme la situazione e supportarla nel percorso di recupero.
Gentile paziente,
Grazie per aver condiviso una situazione così complessa e per essersi già sottoposto a indagini accurate che hanno escluso cause gravi (come confermato dalle analisi e dall'esame urine). Capisco che la persistenza della linfoadenopatia reattiva sia motivo di preoccupazione.
È fondamentale che io chiarisca subito i limiti del mio ruolo: in qualità di massoterapista, non posso assolutamente fornire indicazioni su farmaci come antibiotici o antinfiammatori. Qualsiasi decisione farmacologica deve essere discussa e prescritta dal suo medico curante o da uno specialista (come l'urologo o un fisiatra), il quale può valutare la necessità di intervenire farmacologicamente su un'infiammazione residua.
Il riscontro di una linfoadenopatia "reattiva" (ovvero, una risposta del sistema immunitario) dopo una pubalgia così lunga e intensa è un quadro coerente.
La pubalgia ha creato un forte e prolungato stato di infiammazione e sovraccarico nei tessuti del pube e dell'inguine. Il sistema linfatico, con i suoi linfonodi, ha lavorato intensamente per "ripulire" la zona infiammata, rimanendo ingrossato anche dopo che il dolore acuto è scomparso.
Il fatto che lei stia già praticando la ginnastica posturale è ottimo, perché aiuta a correggere gli squilibri meccanici che hanno causato la pubalgia.
Per favorire il ritorno alla normalità dei linfonodi, l'obiettivo è migliorare il drenaggio linfatico e la circolazione nella zona inguinale.
Ecco le terapie fisiche che le consiglio di discutere con il suo medico o fisiatra per abbinarle alla posturale:
1. Linfodrenaggio Manuale (Metodo Vodder o similare):
- Questa tecnica specialistica è la più indicata per agire direttamente sul sistema linfatico. Ha lo scopo di stimolare delicatamente il drenaggio della linfa, aiutando i linfonodi ingrossati a smaltire il carico residuo e a sgonfiarsi.
2. Massoterapia e Rilascio Miofasciale:
- Un lavoro di massaggio profondo sui muscoli dell'inguine e dell'interno coscia (adduttori) può essere molto utile. Sciogliendo le rigidità e le aderenze lasciate dalla pubalgia, si migliora la circolazione locale e il flusso di liquidi nei tessuti molli.
3. Terapia Strumentale Drenante:
- Tecniche come la Tecarterapia (con programmi specifici per il drenaggio) o l'Ultrasuonoterapia possono essere utilizzate per migliorare la microcircolazione e favorire il riassorbimento dell'infiammazione residua.
La invito a non assumere farmaci senza aver prima consultato il suo medico. Una volta ottenuto il parere medico, sarò felice di supportarla con un ciclo di terapie manuali mirate al drenaggio e al rilascio muscolare.
Per qualsiasi chiarimento rimango a sua disposizione.
Cordiali saluti
Grazie per aver condiviso una situazione così complessa e per essersi già sottoposto a indagini accurate che hanno escluso cause gravi (come confermato dalle analisi e dall'esame urine). Capisco che la persistenza della linfoadenopatia reattiva sia motivo di preoccupazione.
È fondamentale che io chiarisca subito i limiti del mio ruolo: in qualità di massoterapista, non posso assolutamente fornire indicazioni su farmaci come antibiotici o antinfiammatori. Qualsiasi decisione farmacologica deve essere discussa e prescritta dal suo medico curante o da uno specialista (come l'urologo o un fisiatra), il quale può valutare la necessità di intervenire farmacologicamente su un'infiammazione residua.
Il riscontro di una linfoadenopatia "reattiva" (ovvero, una risposta del sistema immunitario) dopo una pubalgia così lunga e intensa è un quadro coerente.
La pubalgia ha creato un forte e prolungato stato di infiammazione e sovraccarico nei tessuti del pube e dell'inguine. Il sistema linfatico, con i suoi linfonodi, ha lavorato intensamente per "ripulire" la zona infiammata, rimanendo ingrossato anche dopo che il dolore acuto è scomparso.
Il fatto che lei stia già praticando la ginnastica posturale è ottimo, perché aiuta a correggere gli squilibri meccanici che hanno causato la pubalgia.
Per favorire il ritorno alla normalità dei linfonodi, l'obiettivo è migliorare il drenaggio linfatico e la circolazione nella zona inguinale.
Ecco le terapie fisiche che le consiglio di discutere con il suo medico o fisiatra per abbinarle alla posturale:
1. Linfodrenaggio Manuale (Metodo Vodder o similare):
- Questa tecnica specialistica è la più indicata per agire direttamente sul sistema linfatico. Ha lo scopo di stimolare delicatamente il drenaggio della linfa, aiutando i linfonodi ingrossati a smaltire il carico residuo e a sgonfiarsi.
2. Massoterapia e Rilascio Miofasciale:
- Un lavoro di massaggio profondo sui muscoli dell'inguine e dell'interno coscia (adduttori) può essere molto utile. Sciogliendo le rigidità e le aderenze lasciate dalla pubalgia, si migliora la circolazione locale e il flusso di liquidi nei tessuti molli.
3. Terapia Strumentale Drenante:
- Tecniche come la Tecarterapia (con programmi specifici per il drenaggio) o l'Ultrasuonoterapia possono essere utilizzate per migliorare la microcircolazione e favorire il riassorbimento dell'infiammazione residua.
La invito a non assumere farmaci senza aver prima consultato il suo medico. Una volta ottenuto il parere medico, sarò felice di supportarla con un ciclo di terapie manuali mirate al drenaggio e al rilascio muscolare.
Per qualsiasi chiarimento rimango a sua disposizione.
Cordiali saluti
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