Salve, Da diversi mesi soffro di una condizione particolare di insonnia, capita spesso che io mi sv

15 risposte
Salve,
Da diversi mesi soffro di una condizione particolare di insonnia, capita spesso che io mi svegli alle 5 del mattino in uno stato d'ansia incontrollato. Coscientemente vorrei solo riprendere il sonno, ma pensieri di qualsiasi tipo, anche futili, riempiono la mia mente ad un ritmo altissimo e sfiancante.
A quel punto non c'è niente che io possa fare per tornare a dormire, integratori come la valeriana non fanno niente, ne tantomeno la meditazione guidata. Riprendo il sonno dopo diverse ore passate nel letto in questo stato ma a quel punto non importa a che ora io mi svegli, mi sento confuso e stanco per il resto della giornata. Questa situazione estremamente debilitante è imprevedibile e cronica, e mi sta facendo del male sia fisicamente che mentalmente.
Come già detto, ho provato già diversi integratori (la melatonina ad esempio mi aiuta ad addormentarmi ma non ha più alcun effetto al mio risveglio) o comportamenti utili (tipo limitare la tecnologia e l'esposizione alla luce prima di dormire).
Di cosa si tratta? Come posso fare per guarire da questa situazione? Vi ringrazio in anticipo per qualsiasi informazione, ho davvero bisogno del vostro aiuto.
Caro utente,
intanto la ringrazio per la sua condivisione e posso solo immaginare la sua difficoltà e stanchezza sia fisica che mentale. Bisognerebbe approfondire quali sono questi pensieri, anche se futili, che le riempiono la mente ad un ritmo sfiancante e invalidante come quello da lei riportato. Inoltre, bisognerebbe capire cosa è accaduto diversi mesi fa, quindi quale sia stato l'evento scatenante di tale insonnia e di quest'ansia incontrollata ed imprevedibile che la colpisce. Per questo ritengo utile approfondire queste tematiche attraverso un percorso psicologico, per favorire il suo benessere sia fisico che mentale, permettendole di far emergere pensieri, emozioni e vissuti di vita personale che possono aver inficiato su questa sua condizione di malessere e disagio psicologico.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Di Paolo

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Buongiorno Utente! La situazione che lei descrive fa riferimento ad un quadro di ansia che come conseguenza le toglie la possibilità di riposare la notte. Capisco perfettamente quello che intende rispetto all'affaticamento fisico e mentale dovuto a questa condizione. Quello che mi sento di consigliarle è di continuare con le strategie che già mette in atto (specialmente quello di non esporsi alle luci blu degli schermi prima di dormire), ma soprattutto di trovare supporto da uno psicoterapeuta che possa delimitare e descrivere in modo corretto il quadro di ansia che presenta attualmente e, insieme a lei, lavorare per fare in modo che la sintomatologia perda di intensità e che lei acquisisca alcune strategie adatte per contenere e gestire l'ansia. Rispetto alla situazione presente, provi a pensare se qualcosa di particolare la influenza particolarmente, oppure se trova elementi di netta differenza fra il periodo in cui l'ansia non c'era e il momento presente. Per qualsiasi delucidazione o dubbio non esiti a scrivermi. Le auguro il meglio!
Salve, descrive una situazione - come dice lei - particolarmente debilitante. Da psicologo psicoterapeuta le dico: valuti davvero se intraprendere un percorso con qualcuno del settore. Qui non possiamo farle diagnosi o darle consigli, semplicemente perché la valutazione è molto complessa e la persona è necessario conoscerla ed ascoltarla attentamente. Le sue risposte le può trovare in uno studio di un professionista. Le porgo i miei cordiali saluti, Paolo Mirri
Gentile utente, la deprivazione di sonno sia in termini di quantità che di qualità può essere molto debilitante, con conseguenze fisiche e mentali nel lungo periodo. Mi sembra che lei abbia chiaramente un disturbo del sonno, che però per essere adeguatamente identificato, diagnosticato e trattato occorre un attenta valutazione. Andrebbero anche esclusi fattori organici, se non lo avesse già fatto. Per tanto si rivolga ad un specialista in disturbi del sonno e psicologo/psicoterapeuta che possa aiutarlo al trattamento di questa sua condizione. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera da quello che scrive sembra che i sintomi che ha rientrino in un disturbo d ansia. Per prima cosa ne parli con il suo medico di base e poi valuti se intraprendere un percorso di psicoterapia per scoprire come mai da qualche mese è in uno stato d allerta. Una volta trovata la causa con la psicoterapia troverà anche gli strumenti per farne fronte.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso/a utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, "il sonno non vuole pensieri" recita un proverbio. Sarebbe importante esplorare la 'qualità' - appunto - di quei pensieri che si susseguono rapidamente tra loro e che evidentemente trovano spazio per imporsi alla sua attenzione e quindi alla sua capacità di rilassarsi. Pur nella loro "futilità" potrebbero indicarle che è importante mettersi in ascolto seppur nel posto giusto, con i tempi adeguati e con un professionista che possa aiutarla a tradurre il messaggio più profondo che sottendono. La deprivazione parziale derivante da una probabile insonnia tardiva sta già influendo in modo potente sulle sue prestazioni e sulla sua quotidianità, facendola sentire confuso e stanco. Non esiti a chiedere un supporto professionale: ogni sintomo è una chiave d'accesso che va inserita nella giusta serratura e per aprire quella porta che, probabilmente, è giunto il momento di aprire. Le condivido una riflessione che mi ha molto colpito divulgata da un noto Psichiatra e che riguarda "il coraggio delle 3 del mattino": lo cerchi online. Augurandole il meglio, le porgo cordiali saluti
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. Per poterla aiutare sarebbe importante capire di quali pensieri si tratta ed inoltre comprendere cosa stava accadendo nella sua vita quando ha iniziato a soffrire di insonnia.
Potrebbe approfondire questi aspetti in un percorso di psicoterapia, per capire cos'è successo e che significato assume l'insonnia in questo preciso momento della sua vita.
Rimango a sua disposizione per ulteriori approfondimenti.
Un caro saluti
Dr.ssa Valentina Aprile
Salve, la ringraziamo per aver scritto.
La scarsa qualità e quantità del sonno sicuramente incide in modo compromettente sul funzionamento anche delle altre sfere di vita creando un disagio che a sua volta innesca catene di pensieri iperattivanti e di vigilanza che aumentano tanto l’affaticamento quanto l’agitazione e l’inquietudine. Facendone risalire l’inizio a qualche mese fa, può essere di grande aiuto attraverso un percorso terapeutico sia capire quale contingenza può averne generato l’esordio sia ripercorrere altri momenti in cui si è fatto esperienza di stati similari al fine di rintracciare questioni più in sottofondo. Le auguriamo pertanto di trovare il supporto e il sollievo che necessita. Un saluto cordiale!
Salve, grazie di condividere la sua difficoltà. Sarebbe opportuno capire cosa è successo nella sua vita subito prima l'inizio dell'insonnia, ma sopratutto come l'ha vissuto e perché ha avuto un impatto così forte nel suo sistema nervoso. Probabilmente l'agitazione che arriva la notte c'è anche di giorno, e forse si presenta con sintomi diversi. Sarebbe importante anche sapere se ci sono dei sogni o degli incubi in questo periodo. Il mio consiglio è di provare a elaborare questa difficoltà con uno psicoterapeuta. La terapia EMDR sia per l'elaborazione di quello che gli è accaduto sia per l'elaborazione dei sogni/incubi se ci fossero è molto utile.
Sono disponibile anche on line se lo ritiene opportuno. In bocca al lupo!
Buongiorno,
il termine "sfiancante" da lei utilizzato fa capire molto bene le conseguenze che questo sintomo sta avendo sulla sua vita quotidiana.
Sarebbe molto utile per lei comprendere come mai ad un certo punto nella sua vita ha iniziato ad avere difficoltà del sonno, qual è l'evento scatenante, cosa stava accadendo o è accaduto qualche mese fa. Ma anche come mai continua a mantenersi tutt'oggi. Se questa insonnia e quello che comporta le serve, in modo inconsapevole e non razionale, a qualcosa.
Inoltre, sembra importante capire il significato di questa ansia e qual è la funzione dei pensieri futili e non che accompagnano lo stato di insonnia.
Fa molto bene a provare a mettere in pratica qualche comportamento utile per migliorare questa condizione, come la meditazione, gli integratori, l'evitamento di tecnologia prima del sonno. Tuttavia, probabilmente, per comprendere cosa sta accadendo, qual è il significato e cosa fare di diverso per stare meglio, sia utile un percorso psicologico che l'aiuti a comprendere questi diversi aspetti.
In bocca al lupo,
un saluto.
Buongiorno,
Come già scritto da altri colleghi probabilmente la sua insonnia è legata all’ ansia, quindi è importante lavorare su quella. Io le suggerisco di iniziare già da subito a tenere un diario dei pensieri che le vengono appena ha questi risvegli improvvisi.
Caro utente buongiorno e grazie per la condivisione. Il ciclo veglia sonno è un delicato equilibrio e quando entra in crisi crea una notevole sofferenza che impatta pesantemente sulla nostra vita. Escluedndo prima delle cause organiche, varrebbe la pena di provare ad indagare se ci sia una corrispondenza temporale fra la problematica del sonno e qualche evento che potrebbe averle creato preoccupazione nella vita diurna (lavoraitvo, affettivo...). Potrebbe essere magari utile esplorare eventuali cause con l'aiuto di un professionista e insieme cercare di trovare una soluzione a questo problema. Un cordiali saluto. Dot.ssa Langialonga Graziella
Buongiorno,
inizio con il dire che mi dispiace moltissimo per la sua condizione; posso capire come si possa sentire nel corso della giornata. Oltre la stanchezza mentale e fisica, immagino a come questo possa ripercuotersi sul umore.
Ad ogni modo se il pattern è sempre quello, ovvero se si presentano ricorrenti risvegli precoci, con scarse possibilità di riaddormentarsi si tratta di un'INSONNIA. L'inquadramento diagnostico, tuttavia, serve solo come base dalla quale partire; infatti per prima cosa mi vanno escluse tutte le possibili cause di natura organica e farmacologica. Successivamente, se queste hanno dato un esito negativo, le consiglierei di rivolgersi ad una clinica specializzata nei disturbi del sonno e parallelamente iniziare un percorso di psicoterapia. Infatti, lei stesso parla di uno stato d'ansia incontrollato rispetto al quale andrebbero indagati molteplici elementi; tra i quali l'esordio, la componente fisica, emozionale e cognitiva.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Le auguro una buona giornata
Gentile utente, comprendo bene la sua stanchezza, fisica e mentale, dovuta al sonno disturbato. Purtroppo questa sede non è adatta ad un'analisi approfondita della sua problematica, per poter restituire una risposta opportuna alla sua domanda. Perciò, come anche altri colleghi le hanno suggerito, la invito ad esporla al suo medico di base, se non lo avesse già fatto. Qualora fossero esclusi fattori organici, di stretta competenza medica, cerchi un supporto psicologico cui affidare i suoi pensieri, uno spazio in cui si senta a suo agio per lasciarli andare ed elaborarli di giorno, in modo tale che non affollino più la sua mente di notte. Le auguro di trovare la soluzione per riposare adeguatamente e migliorare anche la qualità del suo vivere quotidiano.

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